L'antico Orfismo ellenico credeva che la vita corporea fosse sogno dell'anima, e i sogni fossero invece il momento in cui l'anima si può svegliare dal corpo e ricordarsi di ciò che è, cioè un essere che proviene da un altro mondo, divino e immortale. Molte filosofie indiane affermano che la realtà fisica è illusione, da cui il Sé deve risvegliarsi attraverso pratiche ascetiche, al fine di interrompere la catena delle rinascite. Il Buddismo predica cose sostanzialmente simili, anche se non identiche. Il filosofo inglese Berkeley sosteneva che la materia è solo un'illusione, cioè una serie di impulsi dati alla nostra coscienza spirituale, affinché creda di essere un essere fisico. Insomma, il mondo fisico sarebbe una sorta di palcoscenico creato per noi da Dio. Kant, sviluppando le filosofie gnoseologiche precedenti, arrivò a dire che noi del mondo fisico possiamo conoscere solo i fenomeni, ma non i "noumeni", cioè la realtà oggettiva così come essa è, perché il soggetto inevitabilmente adegua l'oggetto ai canoni mentali della mente: tempo, spazio, causa ed effetto, e nessuno può, tramite la ragione, oltrepassare il mondo dei fenomeni per accedere a quello della realtà oggettiva, limite che può essere valicato solo dalla speranza della fede religiosa. Fichte arrivò a dire che i noumeni non esistono, ma esiste solo l'Io, la Coscienza che crea il mondo dei fenomeni e si divide in tanti Io diversi, così che l'intero universo è solo Coscienza e Pensiero, e la Materia esiste solo perché il Pensiero la pensa e la percepisce. Schopenhauer, unendo la filosofia di Kant a quella del Buddismo, arrivò a dire che il mondo fisico è solo illusione, perché è solo una serie di fenomeni creati dalla Volontà, vero principio spirituale di tutto l'universo, che crea il miraggio del mondo fisico per soddisfare la sua infinita libidine. Quando la Volontà diventa Non-Volontà, cioè da Voluntas diventa Noluntas, il mondo cessa e l'uomo raggiunge la pace del nirvana..... Per reazione, dall'altro lato nacquero le filosofie materialistiche, in particolar modo quella di Marx, che negavano l'esistenza dello spirito e affermavano che tutto è materia.... Alla fine i filosofi si arresero: non c'è modo per la ragione di stabilire se il mondo in cui viviamo è un miraggio o è realtà. Per un motivo semplicissimo: finché ci restiamo dentro a questo mondo, non c'è modo di essere sicuri della sua natura. Una cosa la comprendi veramente quando puoi vederla da tutti i punti di vista, soprattutto quando puoi uscirne e contemplarla dall'esterno, e non solo dall'interno. In pratica, noi non sappiamo se il mondo reale è illusione o no, e non possiamo saperlo, fino a quando non ne avremo scoperti altri....
|