LA LEGGE SACRA
La Lex romana era sacra perché il legislatore era l’imperatore che aveva natura divina, la legge è stata ritenuta sacra dagli ebrei e chiamata Torah, perché suoi depositari erano i sommi sacerdoti, mediatori tra Dio e gli uomini, ed era detenuta nel Tempio di Gerusalemme, è ritenuta sacra dall’islam ed è chiamata Sharia, include Corano e tradizione; per l’Islam, l’originale del Corano è in cielo, è il dogma di questa religione, di per se, diversamente dal cattolicesimo, povera di dogmi ma ricca di certezze che sono quasi la stessa cosa.
I popoli sono governati dalla forza di costrizione dello stato e dalle sue leggi che sono generate ininterrottamente, sono convenzionali, arbitrarie e cambiate spesso, sempre con il fine di non fare un favore al popolo, mentre il popolo accetta spontaneamente, invece che subirle, solo poche leggi naturali e consuetudinarie; la forza dello stato è stata necessaria per imporre queste leggi, perché le leggi positive, in barba all’articolo 3 della costituzione, non sono sentite e sono spesso discriminatorie o di favore.
Il papa, rappresentante di Cristo e di Dio in terra, grazie a dogmi, decreti e risoluzioni dei concili approvati dal papa, dava sacralità alle leggi ed ai regolamenti della chiesa; l’imprimatur del papa serviva a dare efficacia non solo ai libri, ma anche ai concili, perché alcuni concili si fecero contro il papa, diretti da vescovi ribelli spalleggiati da principi. Il papa, reso forte dai libri sacri o legge sacra, poteva spingere soprattutto con la forza l’evangelizzazione o conversione, come ha fatto l’Islam, lo scopo era combattere libero pensiero religioso e pluralismo religioso, i sudditi dovevano essere convertiti volenti o nolenti, perché cosi voleva Dio; la Jihad islamica ha avuto le stesse caratteristiche.
Il potere civile è stato generalmente alleato con la religione, però, per ragione di primato, è stato anche in conflitto con la essa, generalmente l’ha protetta perché sedotto dalla sua capacità di suggestione e dalla sua capacità di ammorbidire le resistenze del popolo; perciò si è alleato con la religione e, nel medioevo e nell’Islam, è arrivato a certificare che la legge era sacra; grazie a questa strategia, poteva usare la forza per combattere i nemici esterni al paese, invece che contro i renitenti fiscali del suo popolo.
Scopo dello stato, infatti, è, in tempo di guerra, rubare ai nemici terra e tributi e, in tempo di pace, espropriare terra ed imporre tributi ai suoi sudditi, lo stato non ha mai veramente riconosciuto che la proprietà della terra e la proprietà in generale è un diritto assoluto ed inviolabile nemmeno ai suoi sudditi; generalmente i sudditi espropriati erano membri soccombenti di clan e partiti rivali di quello al potere.
L’Italia, malgrado la revisione del concordato del 1984, è ancora uno stato confessionale, è stata capace di inserire il concordato con la chiesa nella costituzione, rendendola contraddittoria, ed ha posto la chiesa cattolica in posizione privilegiata, ha fatto diventare dei peccati reati ma, tuttavia, non ha avuto il coraggio di definire sacra la sua legge.
Anche se lo stato pretende di imporre che esistono solo le cose che lui riconosce, forse per controllarle, da un punto di vista naturale, non sono le omologazioni ed i riconoscimenti che garantiscono l’esistenza; infatti, le persone, le imprese e gli stati non esistono solo perché hanno riconoscimenti o perché sono registrati; praticamente però, è risaputo che noi abbiamo divieti e non abbiamo libertà o diritti, al di fuori di quelli riconosciuti dallo stato, i diritti naturali sono stati abrogati; tuttavia, per ampliare il nostro spazio di libertà, possiamo riceve dallo stato favori, licenze, concessioni e autorizzazioni.
Quando si sollecitano allo stato riconoscimenti, prebende o titoli, si rafforza lo stato e gli si conferisce potere su di noi; tuttavia, razionalmente, lo stato non può sancire quando siamo svegli e quando dormiamo, quando nasciamo, conviviamo, moriamo, copuliamo o esistiamo, perché questi eventi sono veri di per se e non per riconoscimento statale. Con l’aiuto della religione, lo stato vuole governare la nostra vita, ci vuole in balia dello stato, ci vuole obbedienti, non pensanti e lobotomizzati, non vuole lo sviluppo dell’individuo e del suo senso critico, non lo vuole indipendente e libero. Oggi i partiti statalisti di sinistra sono i maggiori paladini dello stato, anche in ciò hanno tradito Carlo Marx.
Quando le coppie omosessuali chiedono una forma di riconoscimento statale e una registrazione comunale, vogliono essere omologate, desiderano uscire dalla clandestinità, però così fanno un favore allo stato, che viene ancora una volta esaltato, perché con i riconoscimenti, con medaglie e decorazioni, è esaltato; inoltre, per gli omosessuali, già esistono strumenti giuridici che consentono la coabitazione e la tutela d’interessi patrimoniali comuni.
Nunzio Miccoli
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