Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 32 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3  Prossimo
Autore Messaggio

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 177
Iscritto il: 25/11/2016, 09:28
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 11/04/2017, 09:45 
Pim Van Lommel: “Le esperienze di premorte non sono allucinazioni”

Immagine
Pim Van Lpmmel
Cos’è la morte? Esiste l’ Aldilà? La nostra anima, il nostro Io, la nostra coscienza- chiamatela come preferite- sopravvive al corpo? Sono domande che l’Uomo si pone da sempre. La teologia e la filosofia hanno avuto millenni per elaborare le loro risposte. Invece, è solo da qualche decennio che anche la scienza- in particolare, la medicina e la neuropsichiatria– affronta l’argomento. Quasi sempre, negando ogni fondatezza oggettiva ad esperienze straordinarie come la cosiddetta NDE.

Con questa sigla, in inglese si intende una Near Death Experience- un’esperienza di premorte. Una totale assurdità comunemente liquidata con normali spiegazioni chimico-fisiologiche: chi crede di vedere un’altra dimensione mentre si trova in punto di morte in realtà avrebbe solo un’allucinazione, prodotta da un cervello sotto stress e senza ossigeno. Un’idea che però alcuni ricercatori stanno sempre più apertamente contestando, portando dati statistici ed analisi scientifiche per confutare l’opinione dominante.

Uno di questi ricercatori è Pim Van Lommel, cardiologo olandese che ha dedicato molti anni della sua vita proprio allo studio approfondito di questo fenomeno. Meglio, è stato il primo a condurre, 30 anni fa, uno studio prospettico e longitudinale della NDE, pubblicato nel dicembre 2001 sulla prestigiosa rivista medica The Lancet. Quella ricerca è poi diventata un libro che nel 2007 è stato un best seller in Olanda. In seguito, è stato tradotto in inglese, tedesco, francese e spagnolo. Solo ora è stato pubblicato anche nel nostro Paese dalle Edizioni Amrita, con il titolo “Coscienza oltre la vita– La scienza delle esperienze di premorte.”

Proprio per presentare il libro al pubblico italiano, a fine marzo il dottor Van Lommel è stato a Torino per una conferenza nella quale ha spiegato i punti cardine del suo studio, le caratteristiche salienti di una NDE, le conseguenze che essa comporta in chi la sperimenta e le importanti conclusioni alle quali la sua ricerca lo ha condotto. Per noi, è stata l’occasione per rivolgergli alcune domande.

Cosa si intende per NDE?

La Near Death Experience o NDE è il racconto di un ricordo di uno stato di coscienza molto speciale, con caratteristiche universali, come la sensazione di essere fuori dal proprio corpo, cioè una persona vede se stessa dall’alto mentre viene rianimata ( Out of Body Experience, OBE in inglese, N.d.A.), si sperimenta la visione di un tunnel o di una luce o di un raggio di luce e l’incontro con i propri cari defunti, si rivive l’intera vita oppure le esperienze più importanti della propria infanzia, a volte si hanno delle anticipazioni di quello che accadrà in futuro. Inoltre si sperimenta una sensazione di amore incondizionato e di incredibile saggezza.

Arrivi ad un punto di confine e sai che se lo attraversi non potrai più tornare indietro; si è tristi perché si sa che non resta molto tempo e quindi c’è la consapevolezza di dover far rientro nel proprio corpo che soffre, perché ha subìto danni in un incidente stradale oppure in un infarto. Questo tipo di esperienze si verificano solitamente durante situazioni mediche critiche come l’arresto cardiaco, la morte clinica, il coma dovuto a incidenti stradali o per danni cerebrali oppure per pesanti emorragie per le complicazioni durante il parto.

Ma talvolta si verificano anche senza aver subìto danni fisici, durante la meditazione o per gravi forme di depressione, o magari anche senza alcuna ragione evidente. Inoltre, questo tipo di esperienze si possono provare anche nello stadio finale di una malattia e vengono chiamate “esperienze sul letto di morte”. L’aspetto particolare di questo tipo di esperienza è che è stata menzionata in tutti tempi, in tutte le culture, in tutte le religioni, e l’aspetto ancora più speciale è che provoca trasformazione. Ciò significa che la gente cambia. Tutta una vita cambia dopo un’esperienza di appena 2 minuti. E chi lo prova, lo spiega dicendo che si capisce cosa davvero conti nella vita.

Quando e perché ha deciso di studiare questo fenomeno?

Non è stata una vera e propria decisione. La prima volta che ho avuto un paziente che mi ha raccontato un esperienza del genere è stato nel 1969. Ero all’inizio della mia specializzazione in cardiologia. Fino al 1967, quasi tutti i pazienti morivano perché le moderne tecniche di rianimazione come il defibrillatore non erano possibili. Io lavoravo nel primo Centro di Unità Coronarica che c’era allora in Olanda e avevamo pazienti che si riprendevano dopo che erano stati rianimati. Noi dopo la rianimazione eravamo molto felici, ma i pazienti erano invece molto, molto delusi e mi raccontavano della luce, dalla musica e così via…

Io non l’ho mai dimenticato, ma non ho fatto nulla, perché all’epoca non esisteva neppure la terminologia nè una letteratura specifica su questo tipo di fenomeni. Solo nel 1986 ho letto il primo libro che trattava in modo dettagliato questo tipo di esperienza di premorte (“Return from Tomorrow” di George Ritchie, N.d.A.) e allora ho iniziato ad interessarmi di chi ricordava qualcosa di questo stato di coscienza. Quando mi sono reso conto che, in soli due anni, di 50 miei pazienti, ben 12 mi avevano raccontato una NDE , la mia curiosità scientifica mi ha portato a studiare questo fenomeno. Perché secondo un concetto della medicina attuale è invece impossibile provare coscienza se sei incosciente quando si ferma la circolazione del sangue.

Quanto è durato lo studio, quanti pazienti ha coinvolto e per quanti anni?

Dal momento che è stata la prima analisi con un esame prospettico dell’argomento, come spiega il libro che finalmente è uscito anche in Italia, lo studio ha preso in esame 344 pazienti con arresto cardiaco curati in ospedale. Questo aspetto ha impegnato 4 anni. Abbiamo scoperto che l’18 % dei pazienti che avevano subìto un arresto cardiaco avevano memorie di quel periodo di incoscienza. Abbiamo allora cercato di capire se potesse esserci una spiegazione per il fatto che questi pazienti avessero sperimentato questa forma di coscienza, ma non c’era alcuna relazione comparando i 282 pazienti che non avevano avuto NDE.

Abbiamo paragonato la durata dello stato di incoscienza, se erano stati 2 minuti o 8 minuti, la durata dell’arresto cardiaco, se erano rimasti mesi in coma oppure no, e altre logiche spiegazioni come il tipo differente di cure. Ma non c’era nessuna differenza tra il 18 % dei pazienti che avevano memorie di questo periodo di incoscienza e l’82 % dei pazienti che non riferivano una NDE. Quindi non c’è assolutamente nessuna spiegazione scientifica per stabilire perché solo il 18 % racconta una NDE. Ma come dicevo, un aspetto molto importante in tutto questo è che la scienza, ancora oggi, crede in un presupposto mai dimostrato, ovvero che la coscienza sia un prodotto del cervello. Ma visto che durante un arresto cardiaco l’attività cerebrale si ferma, la coscienza è impossibile.

La seconda parte dello studio è durata 10 anni, con interviste a lungo termine. A distanza di 2 e di 8 anni dall’arresto cardiaco, tutti i pazienti che avevano sperimentato una NDE avevano subìto una trasformazione, non avevano più paura della morte e capivano cosa fosse importante nella vita. Quindi questo studio longitudinale ha verificato la trasformazione dei pazienti che avevano provato una NDE e abbiamo trovato questa trasformazione solo in questi pazienti, non negli altri sopravvissuti che non l’avevano sperimentata. Un effetto oggettivo di una esperienza soggettiva.

Molti medici e scienziati insistono col dire che la NDE è solo una forma di allucinazione, prodotta da un cervello sotto stress per anossia. Lei cosa ribatte?

Conosco questi tipo di teorie, sostengono che si tratti solo di mancanza di ossigeno, allucinazioni, sogni vividi e così via. Ma innanzi tutto, per quanto riguarda le allucinazioni, esse sono collegate all’attività del cervello e durante un arresto cardiaco tutte le funzioni cerebrali si fermano. Secondo, quando una persona sperimenta una OBE, si può verificare le sensazioni che ha avuto, perché racconta dei dettagli della rianimazione visti dall’alto al di sopra del corpo: sa chi c’era, cosa dicevano i presenti, cosa hanno fatto e così via. E anche il momento in cui è accaduto prova che queste persone hanno percepito una reale esperienza del cervello, avvenuta veramente mentre le funzioni cerebrali non c’erano per niente. Non è un’allucinazione, ma è una percezione da loro vissuta come reale senza però alcuna corrispondenza con la realtà.

Cosa potrebbe dire ad uno scettico per convincerlo?

“Io non convinco e non tento di convincere nessuno, tanto meno gli scettici. Io semplicemente espongo i fatti, con gli studi che abbiamo effettuato, e parlo di 4 studi approfonditi che hanno considerato 562 pazienti che hanno avuto un arresto cardiaco. Tutti questi studi sono arrivati alle medesime conclusioni: non ci sono spiegazioni fisiologiche o psicologiche sul perché certe persone abbiano questo tipo di stato di coscienza potenziata.

È un evento paradossale avere questa coscienza accentuata proprio mentre il cervello cessa la sue funzioni. E lo rende impossibile, secondo le concezioni della medicina attuale, perché la maggior parte degli scienziati scettici ancora crede, senza alcuna dimostrazione, che la coscienza sia prodotta dal cervello. E quindi una NDE dal loro punto di vista è impossibile.”

Cos’è allora la morte? La fine di tutto o qualcosa di diverso?

“È una domanda molto importante: cos’è la morte? Quando ero un giovane dottore, pensavo che la morte fosse la fine di tutto. Ma dal momento che ho studiato le NDE in modo scientifico e ho parlato con molte persone che l’hanno sperimentata, ora ho un’altra convinzione. Sappiamo che durante un arresto cardiaco il cervello non funziona affatto, ma sappiamo anche che queste persone invece provano questa paradossale esperienza di elevata coscienza con ricordi, con cognizioni, con emozioni, con la possibilità di percezioni. Per questo abbiamo potuto dimostrare in tutti i nostri studi sui sopravvissuti ad arresti cardiaci che la coscienza è indipendente dalle funzioni cerebrali.

Ugualmente, quando sopraggiunge la morte, si fermano tutte le attività del cervello. Quindi abbiamo concluso che c’è una continuità nella coscienza e che si può avere ancora coscienza anche quando il cervello non funziona, come accade appunto quando si muore. Quindi per me, grazie a questa continuità della coscienza, la morte è solo la fine dal punto di vista fisico. Noi abbiamo un corpo, ma siamo anche coscienza e non c’è un inizio e dunque nemmeno una fine della nostra coscienza.”

Com’è cambiata la sua visione della vita dopo questa ricerca?

“Quando parli con migliaia di persone, quando le ascolti- persone che hanno voluto condividere con me le loro esperienze e grazie alle quali sono profondamente cambiate- cambi anche tu. Sono convinto che la morte non sia la fine, ma sono ancora più convinto che tutto e tutti siano sempre collegati. Noi siamo connessi gli uni agli altri, siamo connessi con le piante e gli animali, siamo connessi con il pianeta Terra.

Sappiamo che tutto quello che facciamo agli altri, ci torna indietro- in positivo e in negativo. Se noi minacciamo la Terra adesso, prima o poi saremo a nostra volta danneggiati. Dobbiamo dare amore agli altri per ricevere amore. Quindi c’è sempre connessione. E dobbiamo essere coscienti del modo in cui viviamo: la vita è solo una questione di compassione, di empatia e di essere consapevoli che siamo collegati gli uni agli altri”

Conosce il dottor Sam Parnia? Ha condotto anche lui una ricerca sulla NDE. Conosce i suoi studi, siete in contatto?

Immagine
Sam Parnia
“Sam Parnia è un mio buon amico. È stato il primo a condurre uno studio sui sopravvissuti ad arresti cardiaci all’ Ospedale di Southampton e ha raggiunto gli stessi risultati, le stesse conclusioni del nostro studio. Adesso il dottor Parnia sta cercando di rendere oggettive le “Out of Body Experiences” ( “Esperienze Fuori dal Corpo”, N.d.A.) . Ovvero, colloca dei segni nascosti vicino al soffitto, non visibili dal basso, e spera che le persone che sperimentato la OBE oltre alla possibilità di vedere, sotto di loro, le pratiche di rianimazione, possano vedere anche sopra di loro, sul soffitto.

Finora, in base a quello che ha pubblicato, ha ottenuto vari racconti di esperienze fuori dal corpo con particolari di quanto avvenuto durante la rianimazione, ma nessun paziente ha visto quei segni nascosti collocati in alto. Perché accade questo? Ne ho scritto e ne ho anche parlato con lui: perchè quello che noi percepiamo anche adesso, sulla Terra, dipende dalla nostra intenzione e attenzione.

Quando ti trovi fuori dal tuo corpo, sei così sorpreso di vedere il tuo corpo lì sotto e di avere ancora la possibilità di provare sensazioni ed emozioni che non ti guardi attorno. È chiamata “cecità involontaria”. Se non hai l’attenzione di osservare attorno a te, non vedi quei segni nascosti. Certo, i segni sono importanti per comprovare le esperienze fuori dal corpo, ma sono più importanti le memorie che riferiscono i pazienti. Per me contano di più i dettagli riferiti, non i segni nascosti.”

http://www.extremamente.it/2017/04/06/p ... lla-morte/


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1270
Iscritto il: 11/01/2009, 01:03
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 11/04/2017, 10:41 
Più resoconti leggo, più mi rendo conto che la mia esperienza è di natura diversa. Ci sono innegabilmente punti di contatto, ma ciò che ho attravversato io, i suoi connotati sensoriali e i suoi contenuti, sono essenzialmente di tutt'altra natura. E anche il trauma che ne è derivato, in fin dei conti, ha significati e strasichi diversi... [8]



_________________
-
In diretta con radioVirus dal lunedì al venerdì dalle 19:30 alle 21 (in FM e streaming), e in replica dalle 6:30 alle 8 (in FM).
Ascoltaci sulle frequenze FM di Radio Time, o in streaming audio o video su http://www.radiotime.it
Seguici e supportaci su https://www.facebook.com/radiodna
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 6968
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 24/02/2022, 19:19 
L'ultimo amarcord
Studio Usa, il cervello morente rivive alcuni dei nostri migliori ricordi
Lo afferma una ricerca dell'Università di Louisville



Negli Stati Uniti, la prima registrazione in assoluto di un cervello morente ha rivelato che negli ultimi istanti di vita potremmo rivivere alcuni dei nostri migliori ricordi.

Gli scienziati statunitensi hanno catturato accidentalmente per la prima volta ciò che accade al cervello mentre si spegne: Ajmal Zemmar, neurochirurgo dell'Università di Louisville, nel Kentucky, che ha organizzato lo studio, ha dichiarato che "attraverso la generazione di oscillazioni coinvolte nel recupero della memoria, il cervello potrebbe riprodurre un ultimo ricordo di eventi importanti della vita appena prima di morire".

Il risultato è stato ottenuto quando un paziente di 87 anni, in cura per epilessia e collegato ad un elettroencefalogramma, improvvisamente ha avuto un infarto ed è morto. I 15 minuti precedenti la sua morte sono stati registrati e nei 30 secondi finali del battito cardiaco del paziente è stato individuato un aumento di onde cerebrali molto specifiche, note come oscillazioni gamma, collegate a eventi come il recupero della memoria, la meditazione e il sogno.

Questo potrebbe significare - anche se sono necessari molti altri studi - che potremmo vedere una sorta di 'amarcord' dei nostri migliori ricordi mentre lasciamo la vita terrena.


https://www.rainews.it/articoli/2022/02 ... 2cd4c.html


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2452
Iscritto il: 21/01/2017, 09:30
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 24/02/2022, 21:52 
il fatto che negli ultimi 15 minuti prima della morte, ci sia un intenso aumento delle onde cerebrali, non significa proprio che il quasi defunto abbia visioni e ricordi del passato.

Magari è un ultimo disperato tentativo del cervello di vivere.

o come si pensa (BASTA LEGGERE I LIBRI DI RAYMOND MOODY) il paziente quasi morto sta ricevendo NON i ricodi del passato ma le "persone" che stanno per andare a prenderlo



_________________
https://oannes.myblog.it
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 3353
Iscritto il: 09/07/2012, 10:56
Località: Arcadia
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 24/02/2022, 23:10 
vimana131 ha scritto:
L'ultimo amarcord
Studio Usa, il cervello morente rivive alcuni dei nostri migliori ricordi

Ajmal Zemmar, neurochirurgo dell'Università di Louisville, nel Kentucky, che ha organizzato lo studio, ha dichiarato che "attraverso la generazione di oscillazioni coinvolte nel recupero della memoria, il cervello potrebbe riprodurre un ultimo ricordo di eventi importanti della vita appena prima di morire".

Il risultato è stato ottenuto quando un paziente di 87 anni, in cura per epilessia e collegato ad un elettroencefalogramma, improvvisamente ha avuto un infarto ed è morto. I 15 minuti precedenti la sua morte sono stati registrati e nei 30 secondi finali del battito cardiaco del paziente è stato individuato un aumento di onde cerebrali molto specifiche, note come oscillazioni gamma,collegate a eventi come il recupero della memoria, la meditazione e il sogno.



https://lamenteemeravigliosa.it/onde-ce ... heta-alfa/

5. Le onde gamma (da 25 a 100 Hz)

Quando sentiamo la parola “gamma”, ci vengono subito in mente i famosi raggi gamma,
con la loro consistente lunghezza d’onda e la loro alta radiazione elettromagnetica.

In realtà le onde Gamma e i raggi gamma si assomigliano solo per un aspetto:
la loro frequenza estremamente veloce.

Va detto che i neuroscienziati stanno scoprendo ulteriori informazioni
su queste onde cerebrali, ma fino a tempi recenti non si sapeva molto.
Inoltre, è molto difficile captarle negli elettroencefalogrammi.

Hanno origine nel Talamo e si spostano dalla parte posteriore del cervello
in avanti e a una velocità incredibile.

Sono legati a compiti con un’alta elaborazione cognitiva.

Riguardano il nostro stile di apprendimento,
la capacità di assimilare nuove informazioni e
anche con i nostri sensi e le nostre percezioni.

È noto, ad esempio, che le persone con problemi mentali o
di apprendimento tendono ad avere un’attività delle onde Gamma
inferiore alla media.

Anche gli stati di felicità mostrano picchi elevati in queste onde cerebrali.

Anche la fase del sonno REM spesso è caratterizzata da una elevata attività
di questa gamma di frequenze.

In conclusione, conoscere i diversi tipi di onde cerebrali ci permette di capire
i nostri processi di pensiero, le nostre emozioni, le attività e le dinamiche
che generano un tipo di “energia” nel nostro cervello.



_________________
" La Giustizia del Padre
è lenta ed Inesorabile. "
Eugenio Siragusa
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2452
Iscritto il: 21/01/2017, 09:30
 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 25/02/2022, 11:39 
Thethirdeye ha scritto:
Cita:
Angeldark ha scritto:
Ad un certo punto ho subìto quello che è stato chiamato il processo di rivisitazione della propria vita, per cui ho visto la mia vita dall'inizio alla fine tutto d'un colpo. Ho partecipato ai veri drammi della mia vita, quasi come se un'immagine olografica della mia vita mi scorresse davanti- nessuno senso di passato, presente, o futuro, solo il momento presente e la realtà della mia vita. Non era come é cominciata con la nascita per poi arrivare alla mia vita all'Università di Mosca. Essa mi è apparsa tutta in una volta. Io ero la'. Questa era la mia vita.


Il famoso "eterno presente"..... [:)]

Bella questa testimonianza.... e tra l'altro molto simile alle altre 35.698.745.125.629.559 che sono state registrate nel mondo... [:7]


Raymond Moody ha fatto un lavoro eccezionale. Tra l'altro in suo libro spiega anche come poter ricevere la visita dei defunti, con la tecnica dello specchio. Mi trovavo a Quito nel 2002 affitando una casa grande e vuota, per cui scelsi una stanza, comprai metri quadrati di velluto nero (carissimo tra l'altro) e feci tutto quello che consigliava Raymod di fare, la preparazione fisica, mentale per l'incontro con qualche essere del mio passato. Solo riuscii a vedere forme geometriche luminose, che in seguito, secondo i Maestri, erano spiriti di altissmo rango, potere e purezza, che si manifestano con forme geometriche.
Bell'esperienza quello dello specchio, ma non di facile attuazione se non hai predisposizione e tempo


Ultima modifica di andreacorazza il 25/02/2022, 11:45, modificato 1 volta in totale.


_________________
https://oannes.myblog.it
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2452
Iscritto il: 21/01/2017, 09:30
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 25/02/2022, 11:43 
bella la testimonianza del quasi defunto.
Simile a molte, ma il principio di oscurità può essere relazionato al fatto di pagare qualche colpa/errore della vita, per poi la liberazione dopo essersi pentito di cuore.

Sul "film" in cui si ripercorre la propria vita in terza persona, e SI PRoVANO LE GIOIE SOFFERENZE DELUSIONI causate agli altri, anche le più semplici, come rubare un giocattolo a tua sorella e romperlo, sentire ciò che lei ha sentito, a mo di isegnamento, chiesi ai Maestri chi è che ti fa vedere la tua vita trascorsa, come in un cinema, e i Maestri risposero:

nessuno ti fa vedere, sono immagini che escono dal tuo terzo occhio, che ha registrato tutta la tua vita e te la ripresenta in questione di secondi.



_________________
https://oannes.myblog.it
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2238
Iscritto il: 27/08/2018, 05:22
Località: Civitanova Marche
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 25/02/2022, 12:39 
ho studiato Moody, ne concordo, quasi su tutto...avevo tutti i suoi testi, chissà dove saranno finiti! bisogna farli leggere... [:290]

https://it.wikipedia.org/wiki/Raymond_Moody

un figlio ha proseguito gli studi del padre...se non erro... [:290]

[:295]



_________________
"...la vita è uno stato mentale..." tratto da "Oltre il giardino" di Hal Ashby
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2452
Iscritto il: 21/01/2017, 09:30
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 25/02/2022, 17:48 
FABIOSKY63 ha scritto:
ho studiato Moody, ne concordo, quasi su tutto...avevo tutti i suoi testi, chissà dove saranno finiti! bisogna farli leggere... [:290]

https://it.wikipedia.org/wiki/Raymond_Moody

un figlio ha proseguito gli studi del padre...se non erro... [:290]

[:295]



Grandissimo studioso...e pensare che all'inizio era il tipico scienziato scettico.
I suoi libri mi fanno emozionare, con le testimonianze dei quasi defunti.



_________________
https://oannes.myblog.it
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2452
Iscritto il: 21/01/2017, 09:30
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 25/02/2022, 17:49 
Qui c'è la técnica dello specchio

1996 - Ricordi di altre vite - Mondadori



_________________
https://oannes.myblog.it
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 3353
Iscritto il: 09/07/2012, 10:56
Località: Arcadia
 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 26/02/2022, 15:00 
andreacorazza ha scritto:

Raymond Moody ha fatto un lavoro eccezionale. Tra l'altro in suo libro spiega anche come poter ricevere la visita dei defunti, con la tecnica dello specchio. Mi trovavo a Quito nel 2002 affitando una casa grande e vuota, per cui scelsi una stanza, comprai metri quadrati di velluto nero (carissimo tra l'altro) e feci tutto quello che consigliava Raymod di fare, la preparazione fisica, mentale per l'incontro con qualche essere del mio passato. Solo riuscii a vedere forme geometriche luminose, che in seguito, secondo i Maestri, erano spiriti di altissmo rango, potere e purezza, che si manifestano con forme geometriche.
Bell'esperienza quello dello specchio, ma non di facile attuazione se non hai predisposizione e tempo


MA VERAMENTE SONO SENZA PAROLE !!! [:0] [:303]

Solo...TROPPO SGAMATI ! TU E LE TUE guide DI BASSO LIVELLO .
[}:)]

[:305]

OCCHIO ....(al resto !che legge.)...!


http://solexmalidiomauniversale.blogspo ... giche.html

Contattismo e pratiche magiche

"Marco da Firenze:

-Filippo conosco Eugenio da poco, però vedendo il contenuto del messaggio
che lui porta, si distacca da tutti coloro che dicono di ricevere
"comunicazioni spirituali "o si definiscono "contattisti" oppure cadono
nell'illusione di esserlo..!
Cosa consiglieresti a coloro di come saperne di più, per esempio attraverso
altri canali,come lo spiritismo, ipnosi ecc.

-Poi se ti chidessi di dirmi chi è per te Eugenio, cosa rappresenta,
cosa mi dici in merito.!?

Filippo:
-Chiarimento...

E' "contattista," colui che pretenderebbe chiamare a proprio piacimento
quando e come vuole, LE POTENZE CELESTI, gli Angeli ieri Extraterrestri Oggi,
magari aspettando che passino dopo ore di attesa! Affermando alla fine che
siano queste "forze" ad agire e dare segni ben precisi !

E' contattato ,cosa ben diversa, colui che viene scelto e posto al servizio
dell' Imponderabile Divino, dopo attenti e scrupolosi sondaggi che partono da
ben precise manipolazioni genetiche psico-fisiche-spirituali,
fin dalla notte dei tempi.

Sono le Potenze Celesti che scelgono ogni cosa, fino al minimo dettaglio
del loro operatore, rendendolo disponibile ai LORO voleri, e desiderati.


Come diceva Eugenio:

"Mosè, Abramo, Elia, Enoch, Ezechiele ed altri, abbiamo citato solo alcuni
che hanno servito la Volontà Superiore, quindi se usiamo un comune
linguaggio moderno, perchè non annoverarli come contattati...!?
Cambia la forma, non la sostanza...nel tempo"

Noi aggiungiamo:

Eugenio è uno tra quelli che si sono distinti in questo tempo.
Eugenio è stato molto chiaro al riguardo su certi delicatissimi argomenti e a
quanti come te chiedevano delucidazioni sul fenomeno canalizzazioni o
dell'altro, rispondeva così :



EVITATE LE PRATICHE MAGICHE

Attenti, attenti, attenti, figliuoli e figliuole, attenti!

Evitate le pratiche magiche e quant'altro vi propone l'asservimento
dei vostri spiriti al delirante desiderio delle forze diaboliche.

Non prestatevi a giochi pericolosi e guardatevi bene da coloro
che ve li propongono.


Gli emissari del male sono numerosissimi e la loro arte sottile e
spesso convincente.


È stato detto e scritto:"dai loro frutti conoscerete chi sono".

Se vi invitano al controllo mentale, Fuggite!
Se vi propongono pratiche ipnotiche e quant'altro
può debilitare la vostra identità spirituale, Fuggite!

Se vi consigliano di chiamare entità disincarnate, NON fatelo!
State attenti!
Il Principe di questo Mondo e i suoi partigiani, oltre alle droghe,
posseggono forze malefiche mentali e psichiche che è difficile controllare.
Dite: No! Se direte Sì, vi troverete come un moscerino nella rete del ragno.


Io vi ho avvertiti!

State guardinghi e nutrite l'Amore di Cristo che è in voi.
Solo questo bene vi renderà Forti e Incorruttibili.


Pace.

Il Consolatore
Nicolosi, 24 Febbraio 1978
ore 17,10
Eugenio Siragusa



Dialoghi con Eugenio in presenza di amici,
studiosi e simpatizzanti a Nicolosi marzo 1980.



"Cercate esperienze e sensazioni con "contatti" altrove,
quando non sapete voi stessi chi siete, dove andate,
cosa vi aspetta.
Dovreste ritrovarvi nel sentiero interno della vostra conoscenza,
prima di entrare su certe realtà che devono ancora essere ignorate.

Cercando di darvi le possibili risposte alle vostre pericolose “curiosità”,
mettendo in pratica quello che non si deve, fate in modo che il vostro
Spirito entra in serio pericolo verso la sua programmata ascesa evolutiva."

Eugenio Siragusa

Noi ci permettiamo di aggiungere, per tutti coloro che vogliono distinguersi:
non cadete per nessun motivo, nella facile rete del condizionamente da parte
degli speculatori,di coloro che coscientemente o non, vogliono portare
lo Spirito fuori dal sentiero della Luce, e perdersi.

Eugenio:

“Difendersi dal male:

Discernimento sulle forze condizionanti.

Le forze occulte che possono anche condizionare i vostri pensieri e
avere presa sul vostro astrale, possono essere controllate e rese incapaci
di agire se vi predisporrete ad una vibrazione spirituale pulita.

L’arte sottile delle forze avverse punta a far emergere turbamenti psicofisici,
l’esaltazione delle sensazioni emergenti dal subconscio, l’acceso desiderio
di entrare in contatto con l’occulto o l’inconoscibile.

Il male fa presa sulla materia corrotta.”

Una dedica di Eugenio con l'augurio di Miguela ed Eli ai Figli del Sole [:122]


Immagine

[:305]



_________________
" La Giustizia del Padre
è lenta ed Inesorabile. "
Eugenio Siragusa
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2452
Iscritto il: 21/01/2017, 09:30
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 07/03/2022, 09:06 
mah...
la solita polemica inutie e gratuita
se avesse letto bene, l'amica litigiosa, avrebbe dedotto che il sistema dello specchio è stato "inventato" da Raymond Moody e non dalle Guide.
Anzi, i Maestri Ascesi, i 24 maestri che "lavorano" per il Maestro dei Maestri, e che hanno un contatto con la signora Diva Gomez, dissero che è assolutamente sconsigliata ogni forma di contatto con entità di altre dimensioni, defunte o no, perchè potrebbe creare danni in caso di infiltrazione di spiriti o entità non benevoli.
Per cui contattismo con le sedute spiritiche, ad esempio, sono da evitare

Il sistema dello specchio, che i Maestri sconsigliarono di fare, che viene spiegato da RAYMOND MOODY (repetita juvant), l'ho provato ottenendo risultati scarsi.

PS
Non sono nè contattato nè contattista, ho avuto molti messaggi dagli esseri che HO VISTRO faccia faccia in molti appuntamenti descritti nel mio blog, e posso riceverli quando voglio, dalle Guide delle Confederazioni, ma la maggior parte li ho ricevuti attraverso la signora Gomez, che è il capo delle Confederazioni sulla Terra, attraverso la quale ho ricevuto messaggi bellissimi dal profeta Daniele, ad esempio, da Miriam, da Leonardo da Vinci, da altri Maestri.

Quali sono le guide di "basso livello" di cui parla la signora litigiosa?

Oxalc, Sinaix, Sinjansen (Semjase in Internet) la mia guida di Ganimede Kintor, Selmi, Senoul, Su-Job, Olodeon (Padre fondatore della Confederazioni) Oannes, Ur (colui che era venerato come Anubi tra gli egizi)

Mi pare sufficiente.



_________________
https://oannes.myblog.it
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 6968
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 08/04/2022, 21:21 
Separazione dal corpo e ritorno a casa: cosa vede chi si trova a un passo dalla morte
Dalla percezione di separazione dal corpo fino alla sensazione di trovarsi a casa: le esperienze pre-morte sono accomunate da situazioni molto particolari



I progressi scientifici nel XX e XXI secolo hanno portato a una grande evoluzione nella comprensione della morte. Allo stesso tempo, per decenni, le persone che sono sopravvissute a un incontro con la morte hanno ricordato episodi di lucidità inspiegabili che coinvolgono un’accresciuta coscienza e consapevolezza. Questi sono stati riportati usando il termine popolare, ma scientificamente mal definito, “esperienze di pre-morte“.

Un team multidisciplinare, guidato da Sam Parnia, direttore della Critical Care and Resuscitation Research presso la NYU Grossman School of Medicine, ha pubblicato un documento dal titolo “Guidelines and Standards for the Study of Death and Recalled Experiences of Death” sugli Annals of the New York Academy of Sciences: questo studio, che ha esaminato le prove scientifiche raccolte fino ad oggi, rappresenta la prima dichiarazione di consenso sottoposta a revisione paritaria per lo studio scientifico delle esperienze che riguardano la morte.

I ricercatori dello studio rappresentano molte discipline mediche, tra cui neuroscienze, terapia intensiva, psichiatria, psicologia, scienze sociali e umanistiche, e rappresentano molte delle istituzioni accademiche più rispettate al mondo tra cui Università di Harvard, Baylor University, Università della California, University of Virginia, Virginia Commonwealth University, Medical College of Wisconsin e le Università di Southampton e Londra.

Ecco alcune delle conclusioni dello studio:

A causa dei progressi nella rianimazione e nella medicina di terapia intensiva, molte persone sono sopravvissute a incontri con la morte o pre-morte. Queste persone – che si stima comprendano centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, sulla base di precedenti studi sulla popolazione – hanno costantemente descritto esperienze relative morte, che coinvolgono un insieme unico di ricordi mentali con temi universali.
Le esperienze ricordate non sono coerenti con allucinazioni, illusioni o esperienze indotte da droghe psichedeliche, secondo diversi studi pubblicati in precedenza. Seguono invece uno specifico arco narrativo che implica una percezione di: separazione dal corpo con un accresciuto, vasto senso di coscienza e riconoscimento della morte; viaggio verso una destinazione; una revisione significativa e mirata della vita, con un’analisi critica di tutte le azioni, intenzioni e pensieri nei confronti degli altri; una percezione di trovarsi in un luogo che sembra “casa” e un ritorno alla vita.
L’esperienza della morte culmina in sottotemi separati e precedentemente non identificati ed è associata a una trasformazione e crescita psicologica positiva a lungo termine.
Gli studi che mostrano l’emergere di attività gamma e picchi elettrici – normalmente segnale di stati di coscienza accresciuti sull’elettroencefalografia (EEG) – in relazione alla morte, supportano ulteriormente le affermazioni di milioni di persone che hanno riferito di aver sperimentato lucidità e coscienza accresciuta in relazione alla morte.
Le esperienze spaventose o angoscianti in relazione alla morte spesso non condividono né gli stessi temi, né la stessa narrativa, qualità trascendenti, ineffabilità ed effetti trasformativi positivi.

“L’arresto cardiaco non è un infarto, ma rappresenta la fase finale di una malattia o di un evento che causa la morte di una persona,” spiega Parnia. “L’avvento della rianimazione cardiopolmonare ci ha mostrato che la morte non è uno stato assoluto, piuttosto è un processo che potrebbe potenzialmente essere invertito in alcune persone anche dopo che è iniziato“. “Ciò che ha consentito lo studio scientifico della morte – ha proseguito lo scienziato – è che le cellule cerebrali non vengono danneggiate in modo irreversibile entro pochi minuti dalla privazione di ossigeno quando il cuore si ferma. Invece, ‘muoiono’ nel giro di ore. Ciò sta permettendo agli scienziati di studiare oggettivamente gli eventi fisiologici e mentali che si verificano in relazione alla morte“.

Finora, hanno affermato i ricercatori, l’evidenza suggerisce che né i processi fisiologici né quelli cognitivi terminano con la morte e che sebbene studi sistematici non siano stati in grado di provare in modo assoluto la realtà o il significato delle esperienze e delle affermazioni di consapevolezza dei pazienti in relazione alla morte, è stato impossibile anche negarli.

“Pochi studi hanno esplorato cosa succede quando moriamo in modo obiettivo e scientifico, ma questi risultati offrono spunti interessanti su come la coscienza esiste negli esseri umani e possono aprire la strada a ulteriori ricerche,” ha concluso Parnia.


https://www.meteoweb.eu/2022/04/cosa-ve ... e/1783225/


Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 3353
Iscritto il: 09/07/2012, 10:56
Località: Arcadia
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 08/04/2022, 22:06 
Documentario esperienze premorte -
Near death experiences documentary.
By Lara Peviani


Guarda su youtube.com



_________________
" La Giustizia del Padre
è lenta ed Inesorabile. "
Eugenio Siragusa
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 84
Iscritto il: 05/05/2012, 20:02
Località:
 Oggetto del messaggio: Re: L'esperienza di pre-morte (Near-Death Experience)
MessaggioInviato: 09/04/2022, 01:19 
grazie catwalk, ho finito adesso di visionare tutto il filmato che hai postato, incredibile come tante persone descrivano la medesima esperienza pre-morte, e di certo non si sono messe d'accordo nel raccontarla, e ci porta a pensare e sperare che davvero esista un'altra dimensione oltre la nostra vita terrena...


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 32 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 28/03/2024, 17:25
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org