LA GRANDE PIRAMIDE DI CHEOPE E LO ZED
Sono tantissime le persone che continuano a chiedersi chi ha costruito e a cosa servono le piramidi nonostante siano passati centinaia di anni.
Sono anche tante le teorie come quella che le piramidi sono le tombe di faraoni come la Grande Piramide che sarebbe stata la tomba di Cheope.
La maggior parte degli archeologi specialisti ci dice che non c'è nessuna ragione di pensare che la piramide di Cheope avesse scopi diversi da quello di costituire l'enorme mausoleo del faraone. È vero questo?
Questa immensa costruzione, unico monumento superstite delle sette meraviglie del mondo, è dunque soltanto una tomba?
La teoria che più affascina è quella del bolognese Mario Pincherle, ingegnere con la grande passione dell'archeologia, già negli anni Settanta si era detto convinto che la Grande Piramide fosse in stretta relazione con la civiltà l'atlantidea e che nascondesse un grande potere, quello dello Zed.
Quindi le piramidi non furono costruite dagli antichi egizi, ma millenni prima dagli atlantidei grazie alla tecnologia avanzatissima che i Fratelli del cosmo donarono a questa civilta'.
Ecco come furono movimentati circa 2.500.000 blocchi di pietra dal peso medio di circa 2,6 tonnellate per ciascun masso.
In pratica la piramide non è altro che uno scudo protettivo di questa torre Zed il quale, secondo le ricerche di Pincherle, è capace di captare ed amplificare le energie benefiche dell'universo, ritrasmettendole su tutto il globo.
"Un tempo", sostiene Pincherle, "lo Zed si trovava sulla cima della piramide a gradoni di Zoser; in seguito al progressivo imbarbarimento dell'umanità, dovuto al diluvio universale ovvero alla fine di Atlantide, esso è stato nascosto ed occultato all'interno della piramide di Cheope, murato in un'intercapedine nascosta.
Ciò si ricava dal fatto che la Grande Piramide è costruita con massi piccoli, alla base, e pietre più grandi, in cima, e infine edificata due volte, come a nascondere qualche cosa.
Questa convinzione Pincherle l'ha maturata anche scoprendo e decifrando un antichissimo testo etiopico, il 'Libro di Enoch', in cui si narra la storia di un patriarca ebraico antidiluviano che, giunto in Egitto, "vide un'alta e grande torre di granito duro".
Infatti Enoch dice:
"Verrà il giorno in cui la torre renderà ciò che le è stato affidato, la Piramide salterà come un ariete e allora terminerà la triste età del ferro".
Il grande contattato Eugenio Siragusa, grazie alle tantissime e continue informazioni che riceveva dagli Extraterrestri, conferma che furono proprio questi Esseri superiori a creare tutto questo che, per intensificare i rapporti e i controlli sul pianeta Terra, dalle loro basi sulla Luna avviene una corrispondenza di osservazione che si espleta in maniera definitiva circa 75.000 anni or sono, collocando questa torre Zed sul nostro pianeta, con capacità memorizzativa eccezionale e con qualità trasformativa di energia solare in energia biodinamica o bioritmica.
Lo Zed è uno strumento in cui gli è stato inserito un programma riguardante l’evoluzione dell’uomo e i flussi e riflussi degli elementi naturali in armonia o in disarmonia con la coscienza di questa umanità.
Esso è in diretto collegamento con il programmatore principale del pianeta, posto dagli extraterrestri in una loro base-continente all’interno della Terra, grande come quattro volte l’attuale terra di Spagna ed esattamente al centro della mitica città di El-Dorado.
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