Spiegherò meglio il mio pensiero, anche se noto che Aztlan lo ha colto in pieno.
Con Dio io intendo un essere superiore che ha creato l'universo (o il multiverso, se crediamo alla teoria dei molti mondi) e che nulla ha a che fare con le varie divinità delle innumerevoli religioni umane. Questo dio è inconoscibile, non possiamo sapere se esiste o se è solo un invenzione. Per questo motivo io non me la sento di essere così presuntoso da dire: Esiste, oppure, Non Esiste.
Non è mancanza di coraggio, non è nemmeno essere ignavi. E' invece, dal mio punto di vista, essere modesti e ammettere i propri limiti conoscitivi. Insomma, può darsi che in futuro la conoscenza dei principi primi del cosmo ci verrà svelata, ma ora brancoliamo nel buio alla ricerca di un interruttore della cui esistenza non siamo certi. Possiamo credere che esista o no, ma è una credenza che si basa sulla fede, e non sui fatti. Io voglio i fatti.
Continuando il discorso...
La religione nasce dal bisogno dell'uomo di capire, comprendere il mondo e dare una spiegazione semplice a ciò che sembra inspiegabile. Come sanno bene tutti, quando in passato si verificano eventi naturali "strani ed inspiegabili", come la caduta di un fulmine o un uragano, l'uomo tendeva ad attribuire tali fenomeni a divinità superiori. Non sapeva come spiegarsi, altrimenti, stranezze di quel tipo.
Con l'affermarsi della scienza, l'uomo è riuscito a spiegare i fenomeni naturali in maniera rigorosa, ed ha abbandonato le divinità degli antichi per abbracciare un nuovo concetto di divino: un Dio buono che vuole solo la salvezza dell'uomo. La trasformazione nella storia è avvenuta per gradi. E' un fatto culturale del quale abbiamo le prove.
Ora che l'uomo sà perchè cadono i fulmini, non ha bisogno della fede per spiegarselo. Però, la fede rimane. Perchè? Perchè ci sono ancora molte domande alle quali la scienza e la ragione non riescono a rispondere. Chi siamo? Da dove veniamo? Perchè siamo qui? La mente dell'uomo, che ha bisogno di certezze, tenta in qualsiasi modo di agrapparsi al rifugio sicuro della religione.
Non sono d'accordo con Quisquis quando dice che le religioni occidentali non sono rifugi. Le persone con più fede sono di solito quelle che soffrono, i malati, i poveri. Loro si aggrappano alla fede perchè altrimenti si sentirebbero perduti. Questo è la religione, in fondo: un antidolorifico, ed io la rispetto come tale.
Ma quando la religione tenta di spiegare il mondo, li mostra tutti i suoi limiti. L'antidolorifico può dare suefazione, e diventare una droga. Una droga pericolosa. La storia insegna a tal proposito.
PS: aggiungo un bellissimo IMHO a quanto scritto sopra.