rew63 ha scritto:
shighella ha scritto:
BOBBY ha scritto:
Tutto molto interessante.
Nessuno però ha ipotizzato che nella realtà dei fatti le due tendenze (
monogamia e
poligamia) possano convivere.
Anche se non ricordo la fonte ho sentito dire che qualche studioso di antropologia ha affermato che l'essere umano (uomo e donna ovviamente!) è contemporaneamente
monogamo e
"polierotico".Ognuno di noi ha bisogno di un rapporto importante, tendenzialmente stabile e duraturo che soddisfi la sicurezza e la continuità del vivere quotidiano. Per sé, per il partner e per la prole. Questo bisogno è sia innato che appreso. Anche perché la famiglia fondamentalmente è una istituzione inventata dall'uomo che è quasi inesistente nel mondo animale, salvo eccezioni particolari. Ma, di certo, il bisogno di sicurezza è comunque in cima alle priorità di ogni essere biologico.
Oltre al bisogno di stabilità affettiva esiste, e sarebbe ridicolo negarlo, una pulsione all'avventura, ai rapporti occasionali, alle scappatelle. Al sesso inteso come divertimento allo stato puro! Comportamenti legati molto di più ad una sessualità istintiva ed irrazionale che ad una affettività profonda e duratura.
Questi comportamenti più libertini sono, di fatto, sanzionati dalla società e dal perbenismo e quindi fortemente repressi e sconsigliati in modo quasi unanime anche dalle istituzioni. Soprattutto nei confronti delle donne, anche se loro hanno recuperato terreno, cominciando da molti anni a concedersi rapporti occasionali senza troppi sensi di colpa.
Il guaio è che non si vuole accettare che le due tendenze possano convivere senza minare necessariamente le fondamenta della società. Una famiglia potrebbe tranquillamente stare in piedi anche se i due coniugi (entrambi, non solo l'uomo!) si concedono ogni tanto qualche scappatella. Ovviamente in modo discreto, non plateale e non ufficiale.
Del resto chissà quante famiglie sono rimaste, nel bene e nel male, intatte negli anni pur con corollario di "corna" nascoste alla pubblica opinione!
Alla fine si tratta comunque di combattere con degli "
istinti" potentissimi ed esplosivi che alcuni reprimono... e altri no! Ma, secondo me, la lotta contro gli istinti, alla fine, non porta nulla di buono. O impariamo a conviverci in modo intelligente e consapevole oppure generiamo una società di infelici. Che è la lo società nella quale
TUTTI viviamo.
Insomma abbiamo tutti realmente bisogno di sfogare, almeno una volta ogni tanto, "una sana e consapevole libidine"...
E' vero che monogamia e poligamia possono coesistere all'interno della stessa specie, ma non all'interno dello stesso individuo..Trovo contraddittorio quanto da te affermato sopra.
Se una persona sente la necessità del rapporto stabile formato da consorte e prole e poi di straforo si fa la scappatella non lo trovo gran che monogamico ma piuttosto paraculescamente istintivo.
Le persone che mantengono fedeltà in eterno come hai detto anche tu
reprimono gli istinti naturali.
Alla luce di ciò puoi dirmi come possono sussistere all'unisono monogamia e poligamia?
( probabilmente non ho compreso
)
Infatti,in un uomo o donna che ama veramente non esiste poligamia,non deve reprime alcun istinto,se lo facesse allora non ama ,al massimo vuole bene.E forse questo lo sbaglio che facciamo spesso,voler bene e amare,sembra la stessa cosa ma non lo è
Come prevedevo questa discussione è si è rapidamente arenata dentro la fortezza di uno più grossi tabù della civiltà umana:
la sacralità dell'amore unico e monogamico.
A parte il fatto che io ho riportato una, non mia, teoria in base alla quale l'essere umano è contemporaneamente "
monogamo" e "
polierotico" (NON "
poligamo"). E' sintomatico che chi ha replicato non si sia proprio accorto della sottile, ma fondamentale, distinzione.
Un conto è avere un "
harem" pubblico, riconosciuto come legittimo e normale dalla società civile e religiosa. Altro discorso è concedersi scappatelle in una dimensione assolutamente privata e discreta che non lascia spazio ai commenti e ai pettegolezzi dei moralisti e dei benpensanti.
A mio avviso l'estrema
idealizzazione dell'amore inteso come sentimento unico, esclusivo, irripetibile, inviolabile... in una parola "
perfetto" ha provocato più danni che benefici. Non c'è dubbio che questa forma di amore esista e probabilmente ognuno di noi l'ha vissuta almeno una volta nella vita. Magari anche senza essere stato ricambiato, ma comunque l'ha vissuta e da quella profondissima esperienza non è più rimasto come prima. Quella forma d'amore ci trasforma e sconvolgerà tutta la nostra esistenza. Su questo sono assolutamente d'accordo con voi e non vorrei passare banalmente per il solito maschio becero e superficiale che sguazza in un oceano di luoghi comuni triti e ritriti...
Il punto è un altro: quella forma di amore così potente e struggente è destinata durare CONCRETAMENTE tutta la vita? Secondo me no. Dubito che per il resto dell'esistenza della vita di un individuo rimarrà legato affettivamente e sessualmente
SOLO a quella persona e che non oserà nemmeno guardare altri soggetti del sesso opposto.
Perché qui entrano in gioco i condizionamenti culturali, i comportamenti appresi, indotti, pilotati. Certe cose ci vengono inculcate talmente bene che diventano il nostro pensiero dominante. In tutto questo la
religione ha un ruolo che definire principale è addirittura riduttivo perché il vero "
lavaggio del cervello" parte proprio da lì!
Quello che volevo dire veramente lo potrei riassumere in questi termini:
Sicuramente in una società primitiva, una società dove non si sono ancora sviluppate le istituzioni la
promiscuità sessuale sarebbe molto più diffusa. Ma sarebbe altrettanto diffusa la
monogamia, anche se non ancora regolata da contratti scritti.
La civiltà poi, in senso lato, ha fortemente represso la promiscuità sessuale mentre ha idealizzato e regolato in modo estremante rigido e solenne l'istituzione del matrimonio, sanzionando pesantemente chi osa solo metterla in discussione.
L'illusione sta nel credere che il
matrimonio monogamico rappresenti un modello sociale di
perfezione intoccabile. La realtà di tutti i giorni ci insegna, putroppo, che le cose... NON stanno così!
Prendiamone atto.