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U.F.O.
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MessaggioInviato: 22/06/2011, 15:21 
Cita:
Pier Tulip ha scritto:

No so assolutamente niente dell'iconografia del nastro sul braccio.
Faccio solo osservare che il nastro dell'angelo di Leonardo è particolare perchè presenta il nodo di Iside.

Buona continuazione


Cottignoli ha letto la tua interpretazione del nodo, cosa che lo ha spinto ad analizzare che questo tipo di nodo è uno dei tanti nodi di aggancio che si usano in marineria, molto simile al nodo di Iside, e la cosa è estremamente importante per supportare la sua ipotesi delle ali finte. Ti ringrazia.
A questo punto, dice Cottignoli,

la funzione di questo laccio diventa esplicita in quanto il buon Leonardo, dipingendo un nodo di questo genere, tenta disperatamente di farci capire la funzione del laccio, che è quella di agganciarsi con qualcos'altro, e cioè con la cordicella che arriva dall'ala, dietro le spalle.
Chiaramente la funzione è simbolica (in quanto l'aggancio in questo tipo di nodo, è rappresentato dall'occhio del laccio che vediamo penzolare verso il basso) ma se il congiungimento della cordicella fosse stato effettivamente con l'occhio noi non avremmo potuto vedere nulla perchè sarebbe stato nascosto sotto l'ascella. Se poi Leonardo avesse deciso di rendere visibile effettivamente quest'aggancio di lì a due giorni si sarebbe provveduto ad arrostirlo su una bella pira.



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MessaggioInviato: 02/11/2012, 19:56 
Bellissimo questo 3D!

La Rosa_Rossa su cosenascoste che tu citi, kore, sono proprio io.

Vorrei dapprima rispondere a questa domanda:


Davvero mi chiedo perché sia tanto difficile accettare l'idea che una Annunciazione sia una Annunciazione.

Non si tratta di non accettarlo ma di aggiungere una nuova interpretazione a quella 'classica' o dogmatica, che dir si voglia.
Si tratta di dare maggiora profondità di significato ad un'opera.

Non conoscevo l'Annunciazione la trovai in rete per caso e mi fulminò perché letteralmente mi parlò. Direttamente al mio cervello.
Ripeto che non ho letto il Codice da Vinci né ho visto il film, ero lontana da tutto questo, anni luce.
Inoltre stavo del tutto abbandonando la religione cattolica, sebbene io resti molto attratta dal messaggio del Cristo, dal mito, dalla simbologia esoterica.

L'Annunciazione parlò al mio cervello, dicevo, alla mia anima, al mio cuore. Mi comunicò un messaggio preciso. Personale.
Così cercai in rete qualcosa da confrontare, una voce fuori dal coro e trovai Cottignoli, il cui libro ordinai subito, trepidante!!!!

Rimasi letteralmente estasiata da quanto lessi. Presa anche dal momento che vivevo, quasi mistico, e dalle nuove rivelazioni che quel libro confermava in pieno!

Oggi, a distanza di qualche anno sono più possibilista. Nel senso che ridimensiono tutto quanto alla luce di nuovi scambi di opinioni con persone simili a me, un po' visionarie... [8D]

La Verità sembra si stia frammentando. In molti credono di avere in mano la rivelazione definitiva e migliore di tutte le altre e così si scrivono libri a dimostrazione di...
Lo scettico, di contro, invoca l'iconografia classica, la storia, dati ed opinioni della scienza o pseudo tale.
Come se un atteggiamento escludesse nettamente l'altro.

Per me non è così.

Leonardo prevedeva il futuro? Forse NON consciamente ma inconsciamente SI'!
Il suo genio deriva dalla profonda conoscenza della Natura e quindi di se stesso!
Leonardo mette d'accordo l'iconografia e la visione, la creazione di una nuova realtà


Il Libro che pare sfogliare la Vergine, è velato, come la Verità che si schiude solo ad occhi iniziati.

La Verità sembra frammentarsi in realtà si sta ampliando e sta dando alla luce una nuova forma, un nuovo contenitore. Una nuova realtà.

Chiudersi in un atteggiamento anti-possibilista significa chiudersi all'evoluzione dell'essere umano che è stato supportato anche dalla scienza e dalla tecnologia.
Ma anche dire: questa è l'assoluta Verità è sintomatico di una rigidità.

L'opinione preponderante non è migliore della differente opinione di una sola persona. E' solo diversa ed arricchente. Perfezionante!


In ogni caso da Vinci con l'Annunciazione e l'Adorazione, è rimasto, per me, un Maestro di Vita anche se col tempo altre forme d'Arte mi hanno condotta per mano. Anche certa musica metal, poeti assolutamente sconosciuti, perfino le pubblicità alle volte mi suggeriscono qualcosa di me stessa.

Una volta aperta la strada verso questo mondo maggiormente profondo, in termini di significati, la visione piana e piatta risulta quasi fastidiosa.
Lo capisco.

Spero kore si rifaccia viva [:p]

Baci

RR


Ultima modifica di Rosa_Rossa il 02/11/2012, 20:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/11/2012, 20:09 
L' Annunciazione in alta definizione

http://www.haltadefinizione.com/magnifi ... idopera=12


Meravigliosa .




zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 03/11/2012, 23:21 
http://www.edicolaweb.net/arti018s.htm

il lessico è un po' macchinoso ma esprime bene la nuova frontiera tra percezione e immaginario

trovo interessantissimo questo articolo che ripropongo anche nell'altro 3d, se possibile



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MessaggioInviato: 05/11/2012, 19:15 
Eccomi, ho il libro sottomano :) nemmeno lo trovavo più!
Io non ricordo bene quando l'ho acquistato ma sono passati degli anni e nel tempo l'ho rivisto ma ho anche mutato atteggiamento.

Mi spiego.
Sebbene trovi ancora interessanti le interpretazioni del Cottignoli, mi sono resa conto che queste non possono che essere interpretazioni, appunto! E che non possono e non devono avere maggiore (o minore) valore rispetto a qualunque altra interpretazione.
L'artista è morto e non ci è possibile chiedere conferma delle ipotesi interpretative avanzate. Ed in ogni caso, di fronte ad un'opera d'arte, qualunque decodificazione è possibile.

Detto questo, ripeto che mi colpì ed ancora mi colpisce, l'angelo in relazione alla Madonna, le loro posture, i loro sguardi, i movimenti delle mani. Sono propensa anche io ad ipotizzare che l'autore volesse rappresentare due semplici umani.

La Montagna, il rapace, le aureole, le foglie... ecco qui ero già un po' perplessa prima e continuo ad esserlo. Ma questo non toglie valore a ciò che ho letto nel libro di Cottignoli.
Io non amo che si diffonda una interpretazione come fosse una assoluta e certa verità.

La verità certa, per quanto mi riguarda, non esiste.
Nulla è certo, immobile, statico, sicuro. Per me 1+1 non fa necessariamente 2.
Ed 1 non è nemmeno = ad 1.
Quindi non riesco ad accettare che mi si imponga una visione unidirezionale della realtà.

Personalmente tendo a vedere nell'Annunciazione e nell'Adorazione una forte componente simbolica/esoterica, un significato nascosto, poco ortodosso che probabilmente l'autore voleva trasmettere senza clamori.
Ma questa è una mia deformazione.

Ogni interpretazione è una deformazione [:D] un filtro, uno specchio.

Il mio filtro dice che Leonardo probabilmente non credeva in nessuno Spirito Santo fecondatore, in nessuna Maria vergine e che la Verità altro non è che evoluzione della Natura, della sessualità e della psiche umana.

Baci

RR



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MessaggioInviato: 10/11/2012, 14:08 
Ciao Rosa!..Certe tue affermazioni mi lasciano un po' perplessa...e in qualche caso mi "spaventano"! Per esempio quando dici che per te 1+1 può non fare 2!!Mi lasci pensare che per te qualsiasi cosa,affermazione può avere valore,può essere vera...perciò anche il ragionamento più razionale, scientifico e vero può non convincerti!Guarda che tutta la conoscenza che l'umanità ha acquisito in diecimila anni è stata ottenuta attraverso il metodo scientifico che parte dal presupposto che quando 9 elementi su dieci portano ad una soluzione essa è da ritenersi esatta. L'assoluta sicurezza di un'ipotesi è pressochè indimostrabile e dobbiamo accontentarci delle grandi percentuali, tutto il mondo che ci circonda è stato costruito in questo modo.
Il tuo, semplificandolo, è il ragionamento di chi dice "è vero che succede sempre così, ma una volta è successo anche il contrario". E' il primo ragionamento di chi non si occupa di ricerca della conoscenza.
Chi non studia, non si occupa di conoscenza, cioè di ricerca del nuovo è ovvio che al suo cervello serve solo cercare di evitare le eccezioni che possono portargli danno e non gliene frega niente delle leggi da formulare. In parole semplici: ad una casalinga non può fregar di meno di quali siano le leggi che stanno alla base del manifestarsi della fiamma sotto i cibi che cucina,le serve solo sapere come non scottarsi e come non far bruciare il pollo sul girarrosto ed è quindi giusto che stia molto attenta ai casi eccezionali in cui 1+1 non fa 2, ma non perchè la legge matematica non è vera ma solo perchè l'eccezione (che se ben analizzata porterebbe alla riconferma della legge stessa e se ciò non accadesse sarebbe semplicemente perchè non abbiamo i mezzi scientifici per indagare a fondo) potrebbe in qualche modo danneggiarla.
Se rifiuti il metodo dei grandi numeri diventa impossibile ogni forma di discussione.
Ma magari ho solo capito male quello che ai scritto.

Le interpretazioni possono essere influenzate da passioni,esperienze soggettive ecc. che magari non ci appizzano niente con la storia del pittore e le sue credenze.
Per questo anche per le interpretazioni ci deve essere una scala da quella che si avvicina di più a ciò che possibilmente l'autore voleva dirci, a quella che invece sicuramente se ne allontana di più.
Dare la possibilità a qualsiasi interpretazione di avere un valore uguale ad un altra non porta a una evoluzione.
Vedi,a mio avviso tu mescoli l'arte contemporanea con l'arte del '500. Certi principi che possono valere oggi non valevano per quell'epoca.
Per esempio si può accettare QUALSIASI interpretazione di un quadrato nero dipinto su fondo grigio, perchè non c'è nessun "indizio"di lettura.
Riguardo al rapace sull'"altare" dell'Annunciazione invece quella è una verità perchè Leonardo ci ha lasciato tutti gli indizi per ricostruirla,per vederla ed avere la certezza che quella figura non è casuale (ti pregherei di leggere bene quella parte nel libro perchè è molto chiara la volontà di Leonardo di farci vedere quell'immagine).
E in questo caso non si può parlare di rigidità mentale. Magari non si può essere certi del significato simbolico che Leonardo gli voleva dare (del perchè proprio un rapace) ma che il rapace c'è è un dato di fatto, anche se qualcuno non riesce a vederlo subito (la visione immediata è naturalmente ostacolata da quella indotta dall'insieme e spesso sono necessarie ripetute visioni per riuscire a definire delle immagini fuori dal contesto: così è per l'immagine della montagna che una volta determinata non si riesce più a vedere nel quadro una semplice montagna, ma solamente una figura ammantata).



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MessaggioInviato: 14/11/2012, 21:53 
Ciao koreeee!!!
[:I]

Le mie affermazioni ti spaventano? Per quale motivo? La paura non può appartenere a nessun ricercatore di verità, perché è sinonimo di pregiudizio!

Qualsiasi affermazione E' vera, se anche solo per una singola persona lo è. CERTO. CERTISSIMO.
Non credo a nessuna verità rivelata. A nessuna verità massificata. Vera solo perché così crede la maggioranza.
Perciò qualunque ragionamento razionale e/o scientifico, io lo metto in dubbio. Può essere migliorato o stravolto. Posso osservarlo da altri punti di vista.

La terra era piatta secondo la scienza. Ora è rotonda. Un domani, magari, sarà multidimensionale o multiforme.
Non metto limiti alla verità.

Le grandi percentuali. Il mondo che conosciamo...

Il mondo io lo conosco secondo ciò che sperimento quotidianamente.
Tu a modo tuo, e così via.
Se parli di pura materialità, posso anche darti credito ed anzi, te ne do completamente.
Ma ciò che IO conosco non è SOLO il tangibile, non è SOLO numero e percentuale.

Se io osservo un fatto e mi limito a considerare le grandi percentuali, commetto un errore di fondo perché escludo dalla mia volontà di conoscenza, quell'unica volta che i fatti si sono svolti diversamente.
Nella diversità si cela il segreto della vita. Nella differenza. Nella eccezione.

Condizione
inammissibile,
la discutibile urgenza
per cui è indispensabile
uniformarsi alla media.


Adoro questo testo! [}:)]

In ciò che è sempre ugualmente ripetibile, non c'è evoluzione. Pensaci.
Tutto si sviluppa sempre uguale. Sempre. Regole immutabili. Dogmi rigidi.
Ma la Natura NON è così. Né la Natura umana, né quella vegetale od animale.
Nella piccola differenza, nell'ipotesi che non si concretizza è celato il progresso.

Per la casalinga il fuoco scotta.

Per lo scienziato il fuoco scotta quasi sempre. Ed egli analizza anche le poche volte che, eventualmente, non scotta.

Questa è la mia opinione. Ed il mio atteggiamento di ricerca.
E' un atteggiamento aperto a tutto, specialmente a ciò che mi fa "paura" o che spaventa la maggioranza [;)]

Per quanto riguarda l'autore o gli autori:
né tu né io lo/li abbiamo conosciuti, quindi un atteggiamento possibilistico e di apertura, resta il migliore.
Barricarsi dietro opinioni infrangibili mi sembra un po' orgoglioso.
D'altro canto è giusto che ognuno esprima ciò che ha dentro, sia quel che sia.

Ecco, per me questa è evoluzione: dare spazio a tutte le diversità che sono arricchenti.

Un esempio pratico: io darei spazio a qualunque forma espressiva fosse anche violenta, prevaricatrice, 'nazista'. Perché solo affrontando e conoscendo l'interiorità umana è possibile crescere e quindi superare/evolvere.
Il negazionismo somiglia tanto ad una sorta di esorcismo che tende ad allontanare il capro espiatorio nel deserto dell'incoscienza, non ad affrontare le miserie umane con consapevolezza per superarle.

Ma se osserviamo le piante, o il regno animale, ci accorgiamo che un pianeta come il nostro, nel corso dei secoli ha dato continuamente spazio alla diversità ed alla mutabilità delle stesse forme di vita, le quali si sono adattate all'ambiente.
Adattamento.
Me lo ha insegnato il buon Leonardo Serni.

Adattamento non può essere cecità. Non può essere SOLO grandi numeri.
Adattamento deve avere attenzione anche per le minime 'anomalie'.

E la legge dell'evoluzione è valida SEMPRE, in Natura, nell'arte, perfino nella Storia, nella Matematica e nella misurazione del tempo.

La VERITA'.

La Chiesa crede di detenerla.
Molte sette.
Ed anche singoli esseri umani.

Ma una verità statica NON può essere evoluzione.

Certo, cambiare è difficile e, spesso, fa male. Ma è l'unica via.

Con affetto e stima.

E scusa per la lentezza nella risposta.

[:X]

RR



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MessaggioInviato: 18/11/2012, 16:46 
Carissima,
guarda che il nostro cervello non è un elaboratore inconscio di dati fondato sull'analisi dei grandi numeri esclusivamente basato sulle tue esperienze passate: se tu mangi una mela è perchè lui, a tua insaputa, ha già dterminato che cìè solo una possibilità su cento milioni di rimanere avvelenata. Stessa cosa quando esci di casa, lui ha già calcolato che c'è una sola possibilità su cento milioni che ti caschi una tegola in testa.
Il "pregiudizio" è la base fondamentale dell'evoluzione umana inteso come calcolo anticipato delle possibilità di riuscita delle azioni che vogliamo intrapprendere. Se dovessimo pensare che chi si butta dal decimo piano sopravvive perchè una volta su centomila una cosa del genere è accaduta ci saremmo già estinti da un pezzo.
Come già ti ho sottolineato, chi "agisce" in questo mondo, cioè chi lo fa evolvere, deve forzatamente esercitare la facoltà di previsione (cioè il pregiudizio) oppure non farà che sbagliare ogni volta che si muove.
O pensi che aprire una rivendita di frigoriferi nella Groenlandia del nord sia un'idea geniale ed evolutiva perchè potrebbe accadere che improvvisamente tutti i groenlandesi sen tissero il bisogno di questo utilissimo elettrodomestico?
Mi sembra che sia tu a essere vittima dim luoghi comuni come ad esempio quello del pregiudizio semplicemente perchè viene denigrato da demenziali ideologie sociali. Se smetti di muoverti senza pregiudizi determinati dai grandi numeri muori in pochissimo tempo.



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MessaggioInviato: 19/11/2012, 12:57 
Nella fretta di scrivere senza rileggere......ho sbagliato tutto...! [8)]Ci riprovo

Carissima,
guarda che il nostro cervello non è ALTRO CHE un elaboratore inconscio di dati fondati sull'analisi dei grandi numeri esclusivamente basato sulle tue esperienze passate: se tu mangi una mela è perchè lui, a tua insaputa, ha già determinato che c'è solo una possibilità su cento milioni o più di rimanere avvelenata. Stessa cosa quando esci di casa, lui ha già calcolato che c'è una sola possibilità su cento milioni o più che ti caschi una tegola in testa.
Il "pregiudizio" è la base fondamentale dell'evoluzione umana inteso come calcolo anticipato delle possibilità di riuscita delle azioni che vogliamo intraprendere. Se dovessimo pensare che chi casca dal decimo piano possa sopravvivere perchè una volta su centomila una cosa del genere è accaduta ci saremmo già estinti da un pezzo.
Come già ti ho sottolineato, chi "agisce" in questo mondo, cioè chi fa evolvere l'umanità, deve forzatamente esercitare la facoltà di previsione (cioè il pregiudizio) oppure non farà che sbagliare ogni volta che si muove.
Chi pensa che aprire una rivendita di frigoriferi nella Groenlandia del nord sia un'idea geniale ed evolutiva perchè potrebbe accadere che improvvisamente tutti i groenlandesi sentissero il bisogno di questo utilissimo elettrodomestico?
Mi dispiacerebbe se tu fossi vittima di luoghi comuni come ad esempio quello del "pregiudizio" semplicemente perchè viene denigrato da demenziali ideologie sociali. TUTTE LE AZIONI CHE INTRAPRENDI SONO FRUTTO DI PREGIUDIZIO CONSCIO OD INCONSCIO E se smetti di muoverti UTILIZZANDO I pregiudizi, determinati dai grandi numeri, muori in pochissimo tempo. L'evoluzione avviene attraverso la scoperta di leggi generali e non di casi particolari. Lo studio dei casi particolari rappresenta solo una branca secondaria della scienza,ed è il procedimento tipico della casalinga per esempio. Che l'acqua nella pentola sul fuoco bolle è la regola scientifica generale, che poi se la pentola è troppo spostata sul fornello o la fiamma troppo debole la bollituta non si raggiunga, sono i casi particolari che interessano alla madre per far da mangiare ai suoi bambini. Ovviamente anche questi casi particolari sono a loro volta leggi generali ma di assai più piccola importanza rispetto a quella fondamentale. Bisogna distinguere tra leggi fondamentali che sono l'asse portante delle nostre azioni e dell'evoluzione e leggi minoritarie che governano le eccezioni e che ben poco incidono sull'evoluzione. Le casalinghe che non riescono a far bollire l'acqua per errata posizione o fuoco tenue si estingueranno, [;)] ma essendo una microscopica minoranza poco importa, anzi, farò la razzista maschilista per capirci meglio: "casalinga cretina meglio non arrivi a domattina" (ahahaha!!!! [:o)])

A parte gli scherzi, sento che i tuoi argomenti non riguardano in realtà l'evoluzione,la scienza,il quotidiano ecc... ma sono argomenti più filosofici, esistenziali o che riguardano branche della scienza che opera su argomenti ancora semi-sconosciuti tipo le particelle infinitesimali che compongono l'universo.Allora forse sì che si deve essere liberi da pregiudizi.

Quando dici che qualsiasi affermazione è vera anche se solo per una singola persona...."filosoficamente" può avere un senso ma nella realtà di tutti i giorni no. "Le vacche volano" sarà vero(??)anche se ad affermarlo è solo un povero psicopatico?
Dici che ogni tanto il fuoco può non scottare ma quando ti trovi ad un bivio, e una strada è tranquilla mentre l'altra è per qualche motivo incendiata, cosa faresti, ci pensi su su quale strada fare o sei certa che se vai attraverso il fuoco muori?

Io sono molto pratica...

Un saluto!!



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MessaggioInviato: 19/11/2012, 18:51 
Kore, perdonami ma Pre-Giudizio e Pre-Visione, non sono affatto sinonimi [8)]

Sarai anche pratica ma non è possibile prescindere dal significato oggettivo che diamo alle parole.

Dal Treccani in rete:


(ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. –

1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente.

2.

a. Idea, opinione concepita sulla base di convinzioni personali e prevenzioni generali, senza una conoscenza diretta dei fatti, delle persone, delle cose, tale da condizionare fortemente la valutazione, e da indurre quindi in errore (è sinon., in questo sign., di preconcetto): avere pregiudizî nei riguardi di qualcuno, su qualcosa; essere pieno di pregiudizî; giudicare senza (o con l’animo sgombro da) pregiudizî; molti continuano ad avere dei p. sulle capacità professionali delle donne; i suoi p. erano il risultato di un’educazione all’antica; pregiudizî di casta; p. morali, razziali, religiosi, sociali, politici; uno di quei settentrionali con la testa piena di pregiudizi, che appena scendono dalla nave-traghetto cominciano a veder mafia ovunque (Sciascia).

b. Convinzione, credenza superstiziosa o comunque errata, senza fondamento: combattere contro vecchi p. popolari; è un vecchio p. che rompere uno specchio porti sfortuna.

3.

a. Il danno che può derivare agli interessi di una persona da un atto che pregiudichi, cioè comprometta l’esecuzione di una eventuale decisione favorevole del giudice competente; spec. in frasi del tipo: senza p. dei miei diritti; senza p. di terzi; in p. di, con riferimento ad azione giudiziaria, civile o penale, proposta a carico di qualcuno.

b. Per estens., fuori del linguaggio giuridico, danno in genere: essere di p. (o di grave p.) per la salute, per la reputazione; recare p., danneggiare; bel modo quell’onesto curato ha saputo trovare per buttar via danari, con non mediocre pregiudizio d’un suo chierichetto, che deve essere un dì suo erede perché gli è nipote (Baretti). #9670; Dim. pregiudiziétto; pegg. pregiudiziàccio (l’uno e l’altro, nelle accezioni del n. 2).

---

s. f. [dal lat. tardo praevisio -onis, der. di praevisus, part. pass. di praevidere «prevedere»]. – Il fatto di prevedere, di supporre ciò che avverrà o come si svolgeranno in futuro gli eventi, basandosi su indizî più o meno sicuri, su induzioni, ipotesi o congetture: una p. giusta, sbagliata; fare una p.; azzardare delle p.; scopo delle teorie scientifiche è consentire p. controllabili sperimentalmente. In meteorologia, p. del tempo, la situazione meteorologica che, in base allo studio fisico delle masse d’aria e delle discontinuità tra masse d’aria diverse, nonché in base alle rilevazioni effettuate da strumenti, satelliti artificiali, ecc., successivamente elaborate tramite calcolatori elettronici, si può prevedere per le prossime ore e i prossimi giorni (attualmente è possibile effettuare previsioni molto attendibili nell’ambito di 48 ore, soddisfacentemente attendibili per le successive 48 ore, cioè sino a 4 giorni, e puramente indicative per giorni successivi); correntemente, con la stessa locuz. viene chiamato il bollettino meteorologico trasmesso periodicamente per radio o per televisione: hai sentito le ultime p. del tempo? In economia e in finanza, p. economica, p. finanziaria, indagini circa i risultati economici o finanziarî di tutta o parte della gestione futura di un’azienda; bilancio di p. (o preventivo), il documento contabile relativo a un’intera gestione finanziaria o economica di un’azienda. Com. la locuz. avv. in p. di ... (o nella p. che ...), prevedendo un determinato avvenimento: si presero le misure necessarie in p. di un attacco nemico; nella p. che nevichi sarà meglio rifornirci di provviste. Con valore più concr., spesso al plur., quanto si prevede o è stato previsto per il futuro: tutto si è svolto secondo le p.; le p. si sono in gran parte avverate, oppure sono state smentite dai fatti; non vorrei fare p. troppo pessimistiche!; aveva per se stessa solo p. nere, sfiduciate: per me continuava a credere in un avvenire felice (L. Romano).

Mi fermo qui.
Dobbiamo essere d'accordo sui fondamentali se desideriamo dialogare.
Altrimenti ci si parla addosso.

Buona cena.

RR



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Te l'ho scritto in che senso ho usato il termine pregiudizio!! [B)]
Mi sembrava evidente che usavo il termine "pregiudizio" nella sua accezione originaria (vocabolario Palazzi 1939: il primo, basilare significato storico è "giudizio anticipato", cioè determinato da analisi dei dati contingenti sufficienti a formulare un'ipotesi) altrimenti sarei stupida a parlare di "pregiudizio" nel senso di ipotesi basata su cavolate sentite per caso e senza riscontro oggettivo e metterlo alla base della scienza!
Ad ogni modo ciò che volevo dire credo sia comprensibile.

Ci tengo però a dirti che anche il "pregiudizio", nell'accezione utilizzata adesso più spesso, è una falsa interpretazione prodotta da ideologie politiche: non esiste praticamente nessun "pregiudizio" che non sia determinato da dati contingenti a disposizione di chi lo esprime, altrimenti chi da' un giudizio senza avere dati sarebbe semplicemente un pazzo. Citami un pregiudizio che non sia determinato da dati contingenti e ti dimostrerò che se è veramente così è frutto di attività demenziale. Che poi un "pregiudizio" possa essere errato perchè la situazione che giudichiamo rappresenta un caso su dieci in cui la previsione non è veritiera è possibilissimo, ma ciò non toglie valore al "pregiudizio" (cioè preanalisi) che rimane l'unico strumento per sopravvivere sulla terra nonchè per progredire.
Senza saremmo stati ancora scimmie appese ad un albero.

Spesso pregiudizio e previsione camminano a braccetto, per esempio, se ti trovi nel solito bivio e devi scegliere tra la strada nella quale ti viene incontro un uomo incappucciato o la strada con l'uomo in giacca e cravatta. Tu sai già che hai molte più posibilità di essere derubata dall'uomo col cappuccio che da quello elegante. Magari quello col cappuccio aveva solo freddo e quello incravattato è un truffatore incallito ma moolto probabilmente non ti strappa la borsetta e comincia a correre.

Chiarito che per "pregiudizio" intendevo il suo significato storico primario, cioè "analisi anticipata attraverso dati contingenti", credo possiamo andare avanti.

E volevo capire in che senso dici che un'affermazione è vera anche se solo per una persona però dici anche che non accetti nessuna verità,anzi che questa non esiste?

Ma vorrei anche tornare all'argomento del 3d,Leonardo.
E tornando al rapace volevo sapere qual'è la cosa che ti fa pensare che non sia VERO,CERTO, che Leonardo voleva rappresentarlo.Cosa non ti convince?

Saluto!!



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Non serve andare al '39: pre-giudizio
Un giudizio prima del giudizio, un doppio limite, se già il giudizio possa ritenersi tale ( e per me lo è).

Ma come preferisci.
Io comunque lo intendevo proprio così, come un limite.

Una ipotesi non è un giudizio, è solo una possibilità che viene 'preferita' rispetto ad altre, perché SEMBRA possedere caratteristiche maggiormente razionali. Una ipotesi è una puntina da disegno, non una pietra angolare.

Un giudizio è una opinione ferma. Quasi insindacabile. E' un atteggiamento maggiormente chiuso.

Figuriamoci il pregiudizio!

Vuoi che ti citi un pregiudizio non determinato da dati contingenti.
Innanzitutto dovremmo essere d'accordo sulla definizione di pregiudizio e poi di dati contingenti.
Io tendo ad essere piuttosto fiscale sulle definizioni, tu sei piuttosto ballerina; in compenso io sono aperta, per ciò che riguarda le conclusioni, mentre tu sei decisamente drastica.

Ad esempio, per restare in tema, quello a mio parere non è un rapace. Ipotizzo che Leonardo non volesse affatto rappresentare un rapace.
E' una ipotesi, non una certezza, ma supportata da dati contingenti.

I dati contingenti, per quanto mi riguarda, sono ciò che viene rappresentato nel quadro, oggettivamente: delle foglie.
Le foglie non sono rapaci. E fin qui ci siamo.
Le foglie non hanno becco.
Il leggio è completamente decorato da motivi floreali.

E' possibile azzardare una ipotesi come quella del Cottignoli, ma allora, dovrebbero esserci, nei dintorni del leggio, altri dati oggettivi che supportino la tesi. E non ci sono.
Un rapace campato in aria! E con le zampe feline [:0]

Per quanto riguarda Angelo e Madonna, invece, diversi dettagli possono avvalorare la sua ipotesi! Sguardi, posizione delle mani, erezione, posizione delle gambe, gigli ed albero, ed anche la barchetta nel grembo della Madonna [8D] più l'immagine che allego alla fine del post.

Di conseguenza considero quello del Cottignoli un pregiudizio. Sicuramente avanzato in buona fede! Ma resta tale.
Tante volte, e lo dico per esperienza, presi dalla foga di una 'rivelazione' si aggiungono dettagli alla stessa per darle maggiore risalto. E' la mente egoica che gioca qualche scherzetto [:D]
Ma non c'è bisogno di far risaltare ciò che è VERO, esso si mette in risalto da solo al momento opportuno.

Invece, noto, che vi è l'uso di chi grida più forte, di chi rivela di più, di chi ha lo scoop più sensazionalistico.
E proprio in questo modo si rischia di passare inosservati. La goccia scava la roccia.

Tornando a pregiudizio e previsione.
Grazie al pregiudizio un uomo non potrà mai dirsi uomo di scienza, sia essa scienza artistica, esoterica, matematica, fisica o... religiosa!
Il pregiudizio è un dogma, una chiusura: la prostituta è da lapidare, il ladrone è cattivo, il lebbroso un reietto. Giusto per dare spunti evangelici.

L'uomo di scienza formula ipotesi ma resta aperto.
Quella è prostituta, conosciamola e vediamo se è davvero come viene dipinta.
Quello è un ladro: avviciniamoci e capiamo se...
Restare aperti non significa farsi ammazzare! Significa ponderare, bilanciare, equilibrare con prudenza e intelligenza.

Il pregiudizio NEGA, invece, senza mezzi termini.
Quella è una prostituta, fine!
2 + 2 = 4 fine!

L'evoluzione umana si è attuata grazie all'adattamento, non certo grazie al pregiudizio o alla chiusura [:I]
Significa che in un mondo di ladri e di drogati, come il nostro, se ci si chiude al prossimo, si finisce per soccombere. Se non ci si adatta ad un ambiente che sta mutando, si soccombe.
Se si PREVEDE sempre allo stesso modo, idem.

Alla tv un metereologo disse che le previsioni si fanno sui dati acquisiti nei decenni precedenti. E disse anche che questi dati non possono più descrivere con sufficiente accuratezza ciò che avverrà nel futuro.
Per cui occorre fare NUOVE previsioni.
Se il metereologo insistesse ad utilizzare dati obosoleti, scadrebbe nel pregiudizio!

Per una persona la terra era rotonda. Per il resto del mondo era piatta.
Io dico sempre: perché no?
Perché non potrebbe essere?
Osserviamo, valutiamo. Gli altri lapidano.

Una verità valida anche SOLO per un uomo è degna di nota. Anche se quello è pazzo? Sì, anche; in fin dei conti i range entro cui definire la pazzia li ha stabiliti sempre un altro essere umano e quello come era, sano, pazzo o cosa?
Anche se quello mente? Ecco, sulla menzogna IO ho parecchi pregiudizi. E' l'unica cosa che non riesco a mandar giù.

Quindi se qualcuno mente io scarto tutte le sue ipotesi a priori. Anche se mente su una tazzina di caffè.
Ma questo è un altro discorso, perché si può mentire senza sapere di farlo. Ego, pregiudizi, etc...



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la fotooooooooooooooooo [:o)]

http://www.iagiforum.info/viewtopic.php?f=3&t=9928

Una chicca: mi interessai di questo quadro del da Vinci e dell'adorazione, anche a causa del Mostro di Firenze [:p]
I propietari della pistola che uccise TUTTE le vittime erano dei Vinci.
E gli omicidi pare avessero un minimo comun denominatore: esoterismo, magia, alchimia.
La cerca del Graal, insomma.

Un caso?

[}:)]



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Scusate se intervengo senza avere avuto modo di leggere la discussione,

ma ho una notizia su una scoperta importante che riguarda Leonardo,

ed essendo le altre discussioni apparentemente legate a singole opere, e questa l' unica che sembri affrontarlo in generale,
e non trovandone traccia nell' ultima pagina, la posto qui:


Gioconda, svelato il mistero del paesaggio nello sfondo: E' il Montefeltro:

http://mysterium.blogosfere.it/2012/11/leonardo-da-vinci-ecco-il-segreto-del-paesaggio-sullo-sfondo.html

La scoperta di due ricercatrici italiane in un libro, "Codice P", con 164 rilievi.


Il Maestro aveva usato la tecnica della compressione per racchiudere nella tavola un territorio così vasto come quello dell' antico ducato di Urbino.
La stessa che Pier della Francesca usò nel Dittico dei Duchi di Urbino ma quella del genio è assai più complessa perchè articolata per intervalli di distanza.
Leonardo senza dubbio conosceva bene la zona. Quando lavorava per Cesare Borgia era soprintendente alle fortificazioni.


Cosa questo comporti io umilmente non lo so, lascio a voi la parola. Zio Ot, illuminaci d' immenso.

Spero di aver dato un contributo utile.

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Cottignoli ha denunciato il "furto-sostituzione"o "danneggiamento-distruzione" dell'Annunciazione di Leonardo!!!!!!!!!
L'articolo di sotto a quanto pare è uscito prima della denuncia, ma oggi so che l'ha già fatta (sono nella sua mailing list), dai Carabinieri del nucleo tutela dei beni culturali di Bologna.

http://247.libero.it/lfocus/17002297/2/ ... i-firenze/

Sul suo blog le prime parti del dossier che ha presentato ai Carabinieri: http://www.albertocottignoli.over-blog.it


Ultima modifica di kore il 15/02/2013, 20:25, modificato 1 volta in totale.


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