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 Oggetto del messaggio: Cielo di Novembre 2010
MessaggioInviato: 02/11/2010, 11:24 
Cielo di Novembre 2010

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

SOLE

Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 6
giorni. Il 30 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 59 minuti per una località alla latitudine media
italiana.

LUNA

Le Fasi:

* Luna nuova il 6

* Primo quarto il 13

* Luna piena il 21

* Ultimo Quarto il 28

OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: il pianeta ricompare nel cielo della sera, pur senza raggiungere una grande elevazione
sull’orizzonte occidentale. Con il passare dei giorni le opportunità di individuarlo crescono
gradualmente. Alla fine del mese Mercurio tramonta poco più di un’ora dopo il Sole.

Venere: dopo la congiunzione con il Sole dello scorso 29 ottobre, il pianeta per alcuni giorni
rimane inosservabile. Al crescere della distanza angolare dalla nostra stella, Venere torna ad essere
visibile al mattino, prima dell’alba. L’elevazione del pianeta sull’orizzonte orientale cresce molto
rapidamente e alla fine del mese sarà possibile osservarlo per oltre 3 ore prima del sorgere del Sole.
Venere rimane tutto il mese nella costellazione della Vergine.

Marte: il pianeta continua a d essere individuabile con estrema difficoltà, mantenendosi per tutto il
mese molto basso sull’orizzonte occidentale. Tramontando poco dopo il Sole si confonde
facilmente tra le luci del crepuscolo serale. Il giorno 8 Marte passa dalla costellazione dello
Scorpione a quella dell’Ofiuco.

Giove: il pianeta culmina a Sud nelle prime ore della notte. Giove, per buona parte della notte, è
ancora l’unico pianeta a dominare la volta celeste. Nelle ore successive alla culminazione Giove
scende verso Sud – Ovest, fino a tramontare nel corso della seconda parte della notte. Giove si trova
nella costellazione dell’Acquario, molto vicino al limite con quella dei Pesci.

Saturno: il pianeta guadagna ulteriore visibilità al mattino. Aumenta l’altezza sull’orizzonte
orientale e lo si può facilmente osservare prima dell’alba. Saturno rimane per tutto l’anno nella
costellazione della Vergine.

Urano: il pianeta è osservabile per buona parte della notte. Non ci sono novità significative, e come
accade ormai da diversi mesi, ancora una volta si confermano le condizioni di osservabilità
assolutamente identiche a quelle di Giove. Mentre quest’ultimo si trova nell’Acquario, Urano
rimane nei Pesci, ma entrambi i pianeti si trovano molto vicini al confine tra le due costellazioni. La
luminosità del pianeta è comunque al limite della soglia accessibile all'occhio nudo, pertanto per
l’osservazione è necessario l'uso del telescopio.

Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nelle prime ore della notte sull’orizzonte a Sud - Ovest.
Data la sua bassa luminosità, il pianeta non è osservabile ad occhio nudo e per individuarlo è quindi
necessario l'uso di un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, molto vicino
al limite con l’Acquario.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi.
Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di
questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è ormai molto basso sull’orizzonte ad occidente e tramonta già nelle prime ore della notte.
Il pianeta si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimane tutto l’anno. Per la sua
luminosità molto bassa lo si può osservare solo con l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza.

CONGIUNZIONI

Luna – Saturno: il pianeta con gli anelli torna ad essere visibile prima del sorgere del Sole. Per chi
avesse l’occasione di osservare il cielo nelle ore finali della notte, torna quindi l’opportunità di
osservare le congiunzioni tra Saturno e la Luna. Questo mese l’incontro ravvicinato avviene prima
dell’alba del giorno 4 nella costellazione della Vergine.

Luna – Giove : la sera del giorno 16 possiamo osservare, a breve distanza angolare l’uno dall’altro,
i due astri più luminosi della volta celeste di questo periodo: la Luna e Giove. La Luna ha già fatto
il suo ingresso nella costellazione dei Pesci; Giove invece, sebbene vicino al limite tra le due
costellazioni, si trova nell’Acquario.

Luna - Pleiadi: segnaliamo anche in questo mese un passaggio molto ravvicinato tra la Luna e
l’ammasso aperto delle Pleiadi (M 45), nella costellazione del Toro. La sera del 21 novembre il
disco della Luna piena sorge ad oriente “sfiorando” le Pleiadi; poco più in basso brilla la stella
Aldebaran.

Sciami meteorici: LEONIDI

Nella notte tra il 17 ed il 18 novembre lo sciame meteorico delle Leonidi avrà la sua massima
attività.
Le Leonidi sono uno sciame meteorico prodotto dai minuscoli residui di una cometa periodica, la
Temple Tuttle, la cui orbita è intersecata ogni anno dalla Terra a novembre.
Lo sciame ha conosciuto in passato periodi di eccezionale attività, culminati con vere e proprie
tempeste di meteore, che si verificano ogni circa 33 anni, intervallo di tempo corrispondente al
periodo orbitale della cometa progenitrice.
Dopo gli spettacolari picchi di attività registrati tra il 1998 e il 2002, dovremo attendere il periodo
2029 – 2033 per osservare nuovamente delle importanti piogge di meteore.

Le Leonidi sono attive dal 10 al 23 novembre e anche per quest’anno si precede una attività
abbastanza blanda. La notte del 17/18 novembre sarà quella in cui dovremmo vedere il maggior
numero di Leonidi – con uno ZHR massimo di circa 20 meteore / ora.
Il radiante - punto di provenienza della meteore - si trova nella costellazione del Leone (da cui
deriva il nome dello sciame).
Il radiante delle Leonidi in Italia sarà osservabile solo a partire dalla mezzanotte e fino all'alba:
nelle prime ore della notte (con il radiante ancora sotto l’orizzonte) non si potranno quindi vedere le
meteore di questo sciame. Per osservare le Leonidi è quindi necessario quindi attendere la seconda
parte della notte.

* (ZHR = Tasso Orario Zenitale, in inglese Zenithal Hourly Rate)

COSTELLAZIONI

La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più
di osservazione della volta stellata.

È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare
brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.

Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici
troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno.

Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest.
Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e
l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.

Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.

Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può
cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena
e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella
brillante, Fomalhaut.

Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente
inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.

In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste
dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.

Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane
Maggiore, con la luminosissima Sirio.

Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei
vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.

In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno
appariscente Cefeo.

Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete:
in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.

A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

COMETE DEL MESE

Dopo averla monitorata durante il suo consistente avvicinamento di ottobre, a novembre seguiremo, per contro, l’allontanamento dal nostro pianeta della 103/P Hartley. Passato anche il perielio, costateremo quindi l’inesorabile lento declino di questo interessante oggetto, sempre che non decida di sorprenderci. E’ l’unica cometa del mese accessibile per i possessori di strumenti dal diametro modesto.
Concentriamoci quindi sulla Hartley2, aspettando almeno la mezzanotte per puntarla a inizio mese.
In seguito saremo man mano costretti a cercarla sempre un po’ più tardi per trovarla a una buona altezza. La cometa continuerà a cavalcare la Via Lattea invernale partendo dai Gemelli, da dove uscirà dopo appena un giorno per valicare i confini del Cane Minore. In seguito attraverserà l’Unicorno terminando la propria corsa novembrina nella Poppa, una dozzina di gradi ad est del faro
Sirio. La luminosità, come già detto, sarà in calo, pur mantenendosi a livelli più che discreti.

Nei trenta giorni presi in esame la variazione dovrebbe essere contenuta in un paio di magnitudini,variando dalla quinta settima grandezza. Negli ultimi giorni di novembre ci sarà l’occasione per seguire l’avvicinamento (e in seguito l’allontanamento) della Hartley2 ai due brillanti ammassi aperti della Poppa M46 e M47. Il clou è previsto per la nottata del 29, con la cometa che nelle ore a cavallo della mezzanotte si posizionerà a metà strada tra i due ammassi. I tre protagonisti dello splendido quadretto saranno racchiusi in meno di un grado e mezzo. A dire il vero gli oggetti
contemporaneamente visibili saranno quattro, considerando che tra le stelline di M46 si nasconde la nebulosa planetaria NGC 2438, ampiamente alla portata di piccole aperture. Purtroppo all’incontro si è autoinvitata anche una maleducata Luna che, poco al di sotto dell’ultimo quarto, cercherà di rovinare la festa. A dirla tutta però, anticipando l’orario ideale di osservazione, si potrebbe sfuggire
alla ingombrante luce del nostro satellite naturale, ma a prezzo di dover sbirciare gli oggetti piuttosto bassi, con i problemi di trasparenza che ne conseguono.

Proviamo ora a tracciare un bilancio, seppur parziale, sul passaggio di questa cometa, che si è
mostrata ad occhio nudo solo sotto cieli scurissimi (anche se in maniera molto discreta). Eppure gli
osservatori l’hanno stimata, nei suoi giorni migliori, sotto la quinta magnitudine, quindi
ampiamente alla portata di un buon occhio allenato, teoricamente addirittura abbastanza facile. E’
stato però il suo aspetto a renderla poco evidente. Infatti il suo nucleo non è risultato
particolarmente brillante e la sua chioma molto diffusa ha disperso la luminosità in circa una grado di diametro. Piccoli binocoli l’hanno invece mostrata senza problemi (sempre cielo permettendo).
Sono risultati indimenticabili alcuni incontri ravvicinati con oggetti deep sky, quasi tutti appartenenti alla categoria degli ammassi aperti, che proprio i piccoli binocoli, con il loro grande campo, hanno permesso di ammirare alla grande. Splendide alcune immagini degli astrofotografi, che hanno saputo cogliere a loro volta gli spunti che il percorso della cometa offriva. Insomma, ad oggi, metterei la Hartley sul primo gradino del podio per il 2010, sperando che lo spettacolo non sia ancora finito…



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A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio. (Oscar Wilde)

Non portare mai un alieno al ristorante, mangera' a ufo.
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