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Su Rea i segni del sistema di anelli

13/03/2010, 18:01

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La sonda Cassini ha rivelato molte sorprese all'interno del sistema di Saturno, compresa l'eventuale presenza di un anello di detriti che circonda la superfice ricca di antichi crateri della luna Rea, la seconda più grande di Saturno. Fino ad oggi, nessuna prova diretta di questo anello era stata ripresa visivamente. Questa foto mostra una vista prospettica di macchie blu che formano una banda molto ristretta sulla superfice di Rhea larga soltanto 10 chilometri che si trova a cavallo dell'equatore.

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Questo punto di vista è stato creato utilizzando la topografia stereo generata dal Dr. Paul Schenk (http://www.lpi.usra.edu/lpi/schenk/) del Lunar and Planetary Institute di Houston inTexas, grazie ai dati di Cassini inviati a terra nel 2008. Il materiale bluastro si crede che sia ghiaccio fresco depositatosi quando il materiale dell'anello di Rea ha colpito la superficie lungo l'equatore, ed è stato un obiettivo di indagine per il flyby della sonda Cassini con Rhea del 2 marzo. I crateri più grandi nella foto variano da 20 a 30 chilometri di diametro e da 3 a 5 chilometri di profondità. I colori sono stati esaltati per evidenziare le differenze di colore tra queste aree ed i terreni tipici di crateri di Rea. I dati grezzi sono stati recuperati dagli archivi della Planetary Data System Cassini.

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fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... nelli.html - http://saturn.jpl.nasa.gov/photos/image ... ageId=3902

31/07/2010, 16:37

Anelli Intorno a Rea? Probabilmente No,Ma Il Mistero Rimane

Nel lontano 2005, un set di strumenti a bordo della sonda Cassini aveva rilevato,quello che si pensava fosse un un disco di detriti in orbita intorno a Rea, una luna di Saturno, e anche se non c’erano prove visibili, gli scienziati pensarono che forse poteva esserci un diffuso anello intorno alla piccola Luna. Anche qui, ne avevo parlato in seguito ad alcune analisi che avevo esposto in quest’articolo. Nuove osservazioni comunque, hanno escluso l’idea della possibilità di un anello, ma c’è comunque qualcosa di strano intorno a Rea che sta causando una strana struttura simmetrica nel ambiente di particelle cariche intorno alla seconda luna più grande di Saturno.

I ricercatori annunciarono nel 2008 i risultati secondo qui c’era una nitida, simmetrica caduta nella quantità di elettroni rilevati intorno a Rea. La luna è grande circa 1500 km, e gli scienziati iniziarono a cercare le cause eventuali di questa caduta. Se c’era un disco di detriti intorno a Rea, avrebbe dovuto essere grande diverse migliaia di km da capo a capo, e avrebbe variato in dimensioni da piccoli granelli a grandi rocce.

Per mettere alla prova l’ipotesi, la sonda Cassini ha volato accanto alla luna diverse volte, raccogliendo ben 65 immagini tra il 2008 ed il 2009, volando a quello che doveva essere il margine degli anelli, dove la maggior parte del materiale sarebbe stato nella sua linea di vista.

Usando varie angolazioni di luce a loro vantaggio, gli scienziati hanno cercato in tutti i modi, ma non c’è alcun segno dei anelli. La sonda avrebbe dovuto rilevare qualsiasi cosa dalla dimensione di microparticelle alle rocce più grosse.

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Un segnale per la presenza di anelli, fu il fatto che sulla superficie c'erano dei segni di quello che si pensava fossero detriti caduti dall'orbita. Queste zone blu si trovano vicino all'equatore, e si pensava fossero ghiaccio fresco esposto dopo che materiale dei anelli avesse colpito la superficie liberando il ghiaccio. I colori sono stati aumentati in contrasto per migliorare la visibilità. Credit : NASA/Cassini

“Ci sono dei effetti elettromagnetici molto forti ed inspiegabili intorno a Rea,” spiega Matthew Tiscareno, della Cornell University, che ha guidato la campagna per ottenere le immagini. “Ma stiamo capendo ormai con abbastanza sicurezza che non si tratta di materiale in orbita intorno alla luna… Data la quantità di polvere necessaria per dar conto dei effetti rilevati, avremmo dovuto vederla se era li.”

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lo strumento per la misurazione della magnetosfera ( MIMI ) ha osservato che questa salita e discesa graduale nel assorbimento dei elettroni aveva avuto 3 picchi molto forti da entrambe le parti della luna , un pattern perfettamente simetrico.sono marcate nella foto le zone dei possibili anelli , e la comparazione tra i dati percepiti nel caso di Rea e quelli di Teti

Anche se ormai l’ipotesi degli anelli è stata screditata, il mistero continua, dato che non abbiamo idea di cosa stia causando la struttura simmetrica di particelle cariche intorno alla luna.
Comunque per gli scienziati del team Cassini, non c’è niente di meglio che una bella sfida scientifica.

http://www.news.cornell.edu/stories/July10/RheaRingless.html

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... lmente-no/
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