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 Oggetto del messaggio: Ecco la prima mappa dei grandi crateri lunari
MessaggioInviato: 16/09/2010, 20:40 
Ecco la prima mappa dei grandi crateri lunari

16 settembre, 20:13

ASTRONOMIA: REALIZZATA PRIMA MAPPA GRANDI CRATERI LUNARI (EMBARGO ALLE 20:00 DI OGGI)

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Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/photosto ... ?idPhoto=1

ROMA - E' stata realizzata la prima mappa dei grandi crateri che tempestano la faccia della Luna. Il lavoro, pubblicato su Science, si è rivelato un 'racconto parlante' della storia dei massicci bombardamenti da parte di 'proiettili cosmici' che hanno colpito la Luna e gli altri corpi del giovanissimo Sistema Solare quattro miliardi di anni fa. Messa a punto da un gruppo di ricerca americano coordinato dalla Brown University, la mappa, secondo gli autori, potrebbe anche svelare i segreti della storia della giovane Terra.

Grazie alle informazioni fornite dalla sonda della Nasa Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro), sono stati catalogati e datati 5.185 crateri con un diametro uguale o superiore a 20 chilometri, che hanno dimostrato come le regioni più antiche della Luna siano due: una posta nell'emisfero meridionale del satellite, l'altra nella parte centro settentrionale. E sono proprio i crateri che punteggiano la superficie di queste aree che stanno raccontando la storia del bombardamento cosmico avvenuto agli inizi della storia del sistema solare, a poche centinaia di milioni di anni dalla sua nascita, risalente a circa 4,6 miliardi di anni fa.

Contrariamente a quanto ritenuto finora (che la Luna inizialmente fu colpita da una raffica di materia spaziale che ebbe una proporzione regolare fra oggetti più grandi e più piccoli) è stato scoperto che la Luna nella sua infanzia fu colpita da 'proiettili cosmici' di grandi dimensioni e che 3,8 miliardi di anni fa vi fu la transizione da proiettili più grandi a più piccoli.

Si ritiene che questi oggetti siano partiti soprattutto dalla fascia di asteroidi compresa fra Marte e Giove, ma una sproporzione di dimensioni dei frammenti di asteroidi che si sono abbattuti sul nostro satellite fa pensare che a un certo punto o vi è stata una temporanea abbondanza di comete o vi siano state delle forze gravitazionali che hanno influenzato la fascia di asteroidi, come cambiamenti causati dalla pressione gravitazionale di un grande pianeta come Giove.

Lo studio ha anche confermato che il bacino lunare da impatto più antico è il bacino di Aitken, posto nel Polo Sud del satellite, e secondo gli scienziati è l'obiettivo ideale di future missioni perché campioni di materiale da questa zona potrebbero aiutare a comprendere l'origine della Luna ma anche degli altri corpi delle regioni più interne del Sistema Solare.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 16/09/2010, 20:47 
Bello TTE, peccato che le foto sono piccole ...



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MessaggioInviato: 16/09/2010, 21:15 
Cita:
Messaggio di Thethirdeye


Ecco la prima mappa dei grandi crateri lunari

Aggiungo il link alle ultime immagini riprese della sonda LRO
http://wms.lroc.asu.edu/lroc_browse
e al primo "collage" di foto
http://wms.lroc.asu.edu/lroc_browse/view/seren_tranq731



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Vorrei proporre alla benevola considerazione del lettore una teoria che potrà sembrare paradossale e sovversiva. La teoria è questa: che sarebbe opportuno non prestare fede a una proposizione fino a quando non vi sia un fondato motivo per presupporla vera. (Bertrand Russell)
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MessaggioInviato: 18/09/2010, 22:00 
Il nostro satellite fu bombardato da due distinte popolazioni di asteroidi o comete in un'epoca primordiale e la sua superficie è ben più complessa di quanto ritenuto finora

La Luna fu bombardata da due distinte popolazioni di asteroidi e comete nel corso della sua “infanzia” e la sua superficie è ben più complessa di quanto ritenuto finora. Sono questi i risultati, apparsi su Science (http://www.sciencemag.org/cgi/content/a ... /5998/1504), di un nuovo studio effettuato grazie alla navicella Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA.

La storia dei bombardamenti meteoritici sulla Terra risulta estremamente difficoltosa da definire, dal momento che i crateri da impatto sono stati erosi dal vento e dalle precipitazioni o distrutti dalla tettonica delle zolle nel corso del tempo. Non è stato così ovviamente per la Luna, che conserva un ricco e preciso “registro” di questo tipo di eventi.

Nonostante ciò, finora le mappe lunari sono state realizzate con differenti risoluzioni e sulla base di diversi angoli di osservazione e condizioni d’illuminazione. Tutto questo ha reso difficile un’identificazione univoca dei crateri e un loro preciso conteggio.

Un significativo passo in avanti è stato ora compiuto dai ricercatori della Brown University a Providence guidati da James Head che hanno ottenuto una mappa topografica dei crateri della Luna con una risoluzione mai raggiunta finora grazie al Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA) montato a bordo dell’LRO.

Lo strumento funziona inviando impulsi laser sulla superficie lunare e misurando il tempo che occorre perché il suo riflesso ritorni alla navicella. Grazie alla precisa conoscenza dell’orbita dell’LRO, i ricercatori sono in grado di convertire quest’informazione in un dato altimetrico.

Secondo quanto riferito, gli oggetti che hanno colpito la Luna possono essere categorizzati in diverse “popolazioni”, ciascuna con caratteristiche peculiari.

“Utilizzando il conteggio dei crateri ed analizzando il modo in cui essi si sovrappongono è possibile risalire indietro nel tempo e determinare quando avvenne la transizione da una popolazione di asteroidi all’altra”, ha spiegato Head. “Il database ottenuto con lo strumento LRO LOLA mostra che la transizione avvenne circa 3,8 miliardi di anni fa.

“I nostri nuovi dati mostrano che la prima ondata di oggetti aveva una quota maggiore di frammenti di grandi dimensioni rispetto alla popolazione che caratterizzo la successiva storia lunare.”

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... na/1344778


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MessaggioInviato: 03/06/2013, 00:19 
Cita:

Minerali "alieni" sulla Luna. Il titolo che trae in inganno.

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La Luna ha nel suo interno e nei sui crateri minerali Alieni. Alcuni siti a tema ufo rilanciano la notizia come se questa fosse la conferma degli extraterrestri sul nostro satellite. In realtà la rivista Nature Geoscience pubblica uno studio che spiega che la Luna potrebbe essere ricca di minerali insoliti, dovuti ad impatti con meteoriti avvenuti nel corso di miliardi di anni. Alcuni frammenti di queste rocce "aliene" potrebbero essere infatti sopravvissuti all'impatto con la superficie lunare, anziché polverizzarsi o fondersi come si è creduto fino ad oggi. Il termine rocce "aliene" semplicemente utilizza aggettivo di origine latina Alienus per indicare un elemento "estraneo" di "altra natura". Ecco i dettagli.

I ricercatori dell'Università statunitense dell'Indiana e dell'Università di Pechino sono giunti a questa conclusione sulla base dell'analisi delle immagini inviate a Terra dalla sonda indiana Chandrayaan-1 e da quella giapponese Kaguya. Ad attirare la loro attenzione sono stati i picchi che si trovano al centro di alcuni crateri e nei quali si trovano materiali insoliti per essere di origine lunare.
Gli autori della ricerca non escludono la possibilità di trovare sulla Luna anche massicci depositi di materiale primordiale terrestre, espulso da collisioni avvenute miliardi di anni fa.

La composizione del nostra satellite è simile a quello terrestre. La Luna è internamente differenziata: ha una crosta geochimicamente distinta, un mantello e un nucleo. Più di 4,5 miliardi di anni fa, la superficie della Luna era un oceano di magma liquido. Gli scienziati pensano che uno dei componenti delle rocce lunari detto KREEP, acronimo dell'espressione inglese K (potassio), Rare Earth Elements (terre rare), e P (fosforo), rappresenti l'ultimo resto del magma originario. Il KREEP è composto da quelli che gli scienziati chiamano "elementi incompatibili": elementi che non possono entrare a far parte delle strutture dei cristalli, e che quindi rimangono inutilizzati sulla superficie del magma. Per i ricercatori, il KREEP è un marcatore utile per determinare la storia del vulcanismo lunare e tracciare la cronologia degli impatti da parte di comete e altri oggetti celesti. Proprio gli oggetti che colpiscono la Luna secondo gli autori della ricerca conterrebero alcuni frammenti che potrebbero non essersi fusi e potrebbero trovarsi ancora sulla superficie lunare, all'interno di almeno un quarto dei grandi crateri della Luna.



http://www.ufoonline.it/2013/06/01/mine ... n-inganno/


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