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MessaggioInviato: 10/09/2014, 20:19 
La sonda Dawn ha lasciato Vesta, il secondo più grande corpo della Fascia di Asteroidi, l'anno scorso, dopo aver passato oltre un anno in orbita, mappando in dettaglio la superficie. Data la vasta quantità di dati raccolti, ancora oggi continuano ad essere fatte grandi scoperte riguardo a questo lontano e misterioso mondo. Molte delle nuove immagini che vedete qui sono state assemblate da astrofotografi amatoriali, ma il fatto che prospettiva di Dawn della superficie fosse in continuo cambiamento, ha reso molto difficile montare grandi mosaici a colori. Ma dopo molto duro lavoro, uno dei più bravi astrofotografi che si occupando di immagini da parte di sonde spaziali, Björn Jónsson, è riuscito a creare nuovi mosaici che ci mostrano Vesta meglio che mai!

Aelia ha un diametro di 4.3 km e si trova a 14° a Sud dell'equatore di Vesta, in una zona dove molti crateri hanno zone più scure al loro interno. Vicino potete vedere (come nella foto sopra) che il Cratere Aelia è legato ad un cratere molto più grande. Si tratta del Cratere Rufillia, grande 15.8 km in diametro.

Nella foto in apertura si notano molto bene le linee interrotte di materiale scuro che scendono in Aelia. Grazie a queste si nota anche più facilmente la struttura asimmetrica del cratere. Questa forma è molto comune tra i crateri di Vesta ed è dovuta al fatto che la sua superficie è ricchissima di pendenze. L'impatto che l'ha generato ha colpito una simile pendenza ed il materiale è poi collassato in maniera diversa lungo il cratere.

Uno degli aspetti più intriganti di Vesta è la presenza di molto materiale scuro e la sua esatta relazione con i crateri non è ancora del tutto chiara. Il cratere grande sulla sinistra qui sopra è Fulvia, ed ha un diametro di 17 km. In alcuni casi sembra che il materiale scuro sia più associato ai crateri secondari, causati da detriti del impatto principale, ricaduti sulla superficie ad alta velocità.

http://www.sciencedirect.com/science/jo ... 191035/240

http://www.planetary.org/blogs/emily-la ... -dark.html

x le foto
http://www.link2universe.net/2014-09-10 ... ici-vesta/


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MessaggioInviato: 07/12/2014, 12:18 
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Vista zoomata dei pochi pixel catturati da Dawn che però inizia a intravedere meglio la forma di Cerere. Credit: NASA/JPL

La foto sopra è stata ottenuta dalla sonda Dawn, della NASA, da circa 3 volte la distanza media tra la Terra e la Luna (a 1.2 milioni di km). Non siamo ancora a livelli superiori a quelli ottenuti in passato da Hubble, ma questa nuova foto è un po' l'inizio della nuova grande avventura di Dawn che andrà a scoprire per la prima volta da vicino il pianeta nano più interno del Sistema Solare. "Adesso, finalmente, abbiamo una navicella sul punto di svelarci questo misterioso ed alieno mondo. Ci rivelerà presto miriadi di segreti di Cerere, che potranno svelarci indizi sull'alba del Sistema solare." ha spiegato Marc Rayman, del JPL, a capo della missione Dawn.

Dawn sarà catturato nell'orbita di Cerere a Marzo e sarà così la prima sonda ad esplorare un pianeta nano (pochi mesi prima dell'incontro di New Horizons con Plutone). Tuttavia, già da Gennaio/Febbraio avremmo immagini a risoluzione molto più alta di quelle di Hubble, ed inizieremmo a vedere meglio la superficie di questo misterioso mondo.



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Come mostrato nel grafico sopra, una delle notizie più eccitanti degli ultimi anni riguardo a Cerere è la possibilità che sotto la crosta abbia un oceano e sulla crosta dei geyser, come Encelado! La particolarità di Cerere è anche la composizione a metà strada tra ghiaccio e roccia/metalli.



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Il grafico mostra la variabilità nell'intensità dell'assorbimento del segnale corrispondente all'acqua vista su Cerere dall'Osservatorio Herschel, il 6 Marzo 2013. I segnali più forti corrispondono a due regioni particolarmente scure chiamate Piazzi e Regione A, identificate su Cerere dal Keck Observatory. Credit: NASA

La nuova foto che invece vedete in apertura, in cui Cerere è grande appena 9 pixel, serve per la calibrazione della camera scientifica di Dawn in vista dell'incontro con Cerere. La luminosità del pianeta nano a questo punto è simile a quella che Venere ha nel cielo della Terra, nonostante il diametro di appena 950 km.
Visto il grandissimo successo di Dawn con l'incontro con l'asteroide Vesta, possiamo aspettarci davvero una missione che rivoluzionerà la nostra comprensione di questo mondo nei prossimi anni.

http://www.link2universe.net/2014-12-07 ... no-cerere/

sarebbe davvero eccitante avere la conferma che in "ciotolo"cosi' insignificante sia presente un oceano,seppure interno,ed eventuali geyser,confermando cosi ulteriormente,che le certezze che erano considerate sicure,in base alle ns conoscenze,sono sostanzialmente errate.........................[;)]


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 11/02/2015, 10:08 
https://www.facebook.com/video.php?v=87 ... =2&theater

Link2Universe

Ecco una nuova spettacolare vista della rotazione del pianeta nano Cerere, che la sonda Dawn si appresta a visitare da vicinissimo per la prima volta! Da qualche giorno a questa parte la risoluzione è migliore di qualsiasi precedente immagine avevamo mai ottenuto usando Hubble. SI iniziano a notare meglio crateri e fratture e anche la zona bianca misteriosa (che sembra molto più piccola del previsto). L'entrata in orbita è prevista per i primi di Marzo.
[Adrian]


https://www.facebook.com/video.php?v=87 ... =2&theater


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 17/02/2015, 20:18 
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Signore e signori, ecco a voi Cerere! Il primo pianeta nano che vediamo veramente bene e da vicino. Si trova nella fascia degli asteroidi, ed è grande circa 950 km in diametro. E' composto in parte da ghiaccio d'acqua ed in parte da roccia, ed ha una delle storie geologiche più uniche e ricche dell'intero sistema solare! Dawn ha ripreso queste foto durante l'avvicinamento per l'entrata in orbita, da circa 83.000 km

https://www.facebook.com/Link2Universe/ ... =1&theater

pure in un pianeta nano,c'e' la sorpresa di ghiaccio d'acqua............................ [;)]


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 26/02/2015, 12:03 
Cerere DawnSolo pochi giorni e la sonda Dawn entrerà in orbita intorno al pianeta nano. Nel frattempo, le immagini che ci invia di Cerere continuano a sorprendere gli scienziati. Gli ultimi scatti, infatti, effettuati da una distanza di circa 46.000 km, mostrano la già nota macchia bianca, in compagnia di una seconda macchia altrettanto chiara e ben visibile.

“Si può notare che ora la macchia bianca di Cerere ha una compagna di minore luminosità ma apparentemente nella stessa area. Si potrebbe pensare ad un’origine vulcanica ma dovremo attendere foto con risoluzione migliore prima di poter fare altre interpretazioni geologiche,” dichiara Chris Russell, a capo della missione Dawn, alla University of California, Los Angeles.

Cerere è l’asteroide più massiccio della fascia principale del sistema solare: fu il primo ad essere scoperto (il 1º gennaio 1801 da Giuseppe Piazzi) e per mezzo secolo è stato considerato l’ottavo pianeta. Dal 2006 è l’unico asteroide del sistema solare interno ad essere considerato un pianeta nano, come Plutone, Makemake, Haumea ed Eris. Il suo diametro è di circa 950 km e la sua massa è pari al 32% di quella dell’intera fascia principale.

Dawn CerereL’ingresso nell’orbita del pianeta è previsto per il 6 marzo 2015, e si tratta della prima volta in cui una sonda ha raggiunto due obiettivi: Dawn ha già fatto visita all’asteroide Vesta, esplorandolo per 14 mesi tra il 2011 e il 2012.

“Cerere è quasi un totale mistero per noi,” dichiara Christopher Russell, responsabile della missione Dawn presso l’Università della California. “A differenza di Vesta, Cerere non ha meteoriti che possano rivelarci i suoi segreti. Quello che possiamo predire con certezza è che ci sorprenderà.”

La missione è unica nel suo genere perché sfrutta un nuovo sistema di propulsione a ioni, “orbitare attorno a Vesta e Cerere sarebbe davvero impossibile con un sistema di propulsione convenzionale,” spiega Marc Rayman, del JPL NASA. “grazie a questo tipo di propulsione, stiamo per fare la storia con la prima sonda in assoluto che orbiterà attorno a due mondi alieni inesplorati.”

http://www.meteoweb.eu/2015/02/astronom ... to/402123/

che le due macchie bianche,una conosciuta da tempo,possono essere di origine vulcanica,scompaginerebbe completamente le ns teorie,riguardanti il fatto che x evere certe attivita' si devono avere dimensioni adeguate.............i misteri si infittiscono [;)]


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 26/02/2015, 12:13 
la presenza di una o più macchie bianche sulla superficie di Cerere sembra essere appurata già da queste prime fasi di avvicinamento della missione, molto poco si può ancora dire sulla loro misteriosa natura. Chris Russell, osservando le prime immagini a disposizione, azzarda una tra le ipotesi possibili: «La vicinanza delle due zone Bianche osservate in queste nuove immagini potrebbe essere spiegata da una origina vulcanica. Ma ovviamente sarà necessario avere immagini ad una risoluzione migliore, per essere in grado di fare ipotesi geologiche».

Non bisognerà aspettare molto perché ciò accada: usando il suo motore a ioni, Dawn entrerà il 6 Marzo in orbita intorno a Cerere e comincerà a inviare a Terra immagini e dati molto piu dettagliati, che permetteranno di interpretare la natura della strana macchia e delle altre caratteristiche di questo nuovo mondo. Dice Andreas Nathues, ricercatore del Max Planck Institute for Solar System Research, Germania, a capo del team della camera: «Al momento la Macchia Bianca è troppo piccola per poter essere risolta, ma è molto più chiara di qualsiasi altra cosa visibile sul pianeta nano Cerere. E questo è un mistero che intendiamo assolutamente risolvere».

Per ulteriori informazioni sulla missione: http://www.media.inaf.it/tag/dawn/ [:305] [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 27/02/2015, 11:56 
Cerere è un corpo celeste che orbita attorno al Sole tra Marte e Giove e in questi giorni è oggetto di osservazione da parte della sonda Dawn. Le ultime immagini riprese da Dawn a circa 49 mila km di distanza, realizzate il 19 Febbraio, mostrano due aree estremamente chiare, la cui natura è ancora avvolta nel mistero. Di cosa di tratta?

Immagine

Cecere è l’asteroide più massiccio della fascia di asteroidi in orbita nel sistema solare tra Marte e Giove.

Inoltre, è stato il primo ad essere scoperto, il 1° gennaio 1801 da Giuseppe Piazzi.

Cerere è l’unico asteroide del sistema solare interno ad essere considerato un pianeta nano.

Osservazioni astronomiche hanno rivelato che ha forma sferica. Il suo diametro è di circa 950 km e la sua massa è pari al 32% di quella dell’intera fascia principale.

L’investigazione approfondita di Cecere è oggetto della missione Dawn, basata su una sonda senza equipaggio sviluppata dalla NASA per raggiungere ed esaminare il pianeta nano e l’asteroide Vesta.

La sonda, ormai prossima all’inserimento orbitale nell’orbita di Cecere, sta inviando a Terra alcune immagini che stanno sorprendendo gli astronomi.

Le ultime foto, scattate a circa 46 mila chilometri di distanza, mostrano una misteriosa Macchia Bianca, una zona che già dalle prime immagini di Hubble appariva chiara sulla superficie dell’asteroide, più una seconda macchia altrettanto chiara, visibile, e inspiegabile.

L’immagine è stata scattata il 19 febbraio scorso. Al momento, la Nasa non ha ancora fornito nessuna spiegazione.

Come spiega Media Inaf, la foto parte delle osservazioni compiute dalla sonda in un lasso di tempo di ben 9 ore, a coprire una rotazione completa del pianeta nano.

Dall’animazione di Cerere così ottenuta, modificata rispetto agli scatti originali solo aumentando la luminosità delle immagini stesse, prende vita in modo sempre più definito una superficie costellata di crateri, zone più o meno piatte e macchie di diverso colore.

Immagine

cecere-animazione

«La Macchia Bianca di Cerere sembra avere un compagna, molto simile anche se meno chiara» annuncia ai media Chris Russell, dell’Università della California, capo della missione. «La vicinanza delle due zone Bianche osservate in queste nuove immagini potrebbe essere spiegata da una origina vulcanica. Ma ovviamente sarà necessario avere immagini ad una risoluzione migliore, per essere in grado di fare ipotesi geologiche».

Un’altra ipotesi è che queste macchie di luce possaano essere generate da pozze di acqua ghiacciata poggiate sul fondo di un cratere. Comunque, per avere un idea più chiara sulla natura di queste macchie bisognerà attendere il 6 marzo, quando Dawn si inserirà nell’orbita di Cecere e comincerà a a inviare a Terra immagini e dati molto piu dettagliati, che permetteranno di interpretare la natura della strana macchia e delle altre caratteristiche del pianeta nano.

«Al momento la Macchia Bianca è troppo piccola per poter essere spiegata, ma è molto più chiara di qualsiasi altra cosa visibile sul pianeta nano Cerere. E questo è un mistero che intendiamo assolutamente risolvere», conclude Andreas Nathues, ricercatore del Max Planck Institute for Solar System Research, Germania, a capo del team della camera.

http://www.ilnavigatorecurioso.it/2015/ ... su-cerere/


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 27/02/2015, 13:29 
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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 27/02/2015, 16:38 
Questo è davvero inaspettato, e resta un mistero per noi. Il punto più luminoso dei due è ancora troppo distante per metterlo a fuoco, ma nonostante la taglia relativamente minuscola, è la cosa più lucente su Ceres”.

Cerere è di per sé un oggetto affascinante per la scienza, ma un’immagine del 19 febbraio, scattata ovviamente dalla sonda in avvicinamento, ha rivelato qualcosa di inaspettato, anzi, di inspiegabile: una coppia di “luci” all’interno di un cratere. Si tratta di riflessi, di qualcosa di tanto lucido da restituire il 40% della luce che viene diretta ad essi.


Con queste parole Andreas Nathues, capo del team che si occupa delle fotocamera di Dawn presso il Max Planck Institute di Göttingen, esprime tutta la curiosità che ruota attorno a questa meraviglia.

Ci sono diverse possibilità:

Ghiaccio: teoricamente il ghiaccio di acqua dovrebbe riflettere più del 40% della luce, ma la risoluzione della fotocamera di Dawn è limitata a questa distanza.
Sale: è un’altra opzione, che sarebbe più compatibile con questa rifrazione.
Un fenomeno geologico: un vulcano ad esempio, o cosa ancora più strana, un “vulcano di ghiaccio” formato da acqua ghiacciata che sublima sotto forma di nuvole di vapore, disperdendosi poi nello spazio.

Da trent’anni a questa parte Cerere è ritenuta “ricca” d’acqua, presente sotto forma di ghiaccio, il cui vapore è stato visualizzato spettrograficamente. Sapremo di più quando Dawn ci restituirà delle immagini migliori


tratto da

http://www.gadgetblog.it/post/147182/le ... ra-risolto

e' un vero mistero,ma che possa trattarsi di vulcano di ghiaccio,a me sembra strano dato che la foto mostra due punti ben distinti e precisi,suppongo che se fosse sublimazione di ghiaccio sotto forma di nuvole,dovrebbero essere molto meno precisi i due punti bianchi.................... [:291] [:291]


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 28/02/2015, 02:07 
l'apparente precisione non potrebbe essere dovuta alla scarsa risoluzione?



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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 28/02/2015, 12:23 
MaxpoweR ha scritto:
l'apparente precisione non potrebbe essere dovuta alla scarsa risoluzione?



..puo' benissimo che sia cosi',xo'la distanza non dovrebbe creare problematiche di ripresa,in quanto i km mancanti all'appuntamento suppongo non siano tanti......cmq attendiamo,alla data mancano poche giornate [:264]


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 01/03/2015, 23:47 
This image was taken by NASA's Dawn spacecraft of dwarf planet Ceres on Feb. 19 from a distance of nearly 29,000 miles (46,000 kilometers). It shows that the brightest spot on Ceres has a dimmer companion, which apparently lies in the same basin. Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA
› Full image and caption

Dwarf planet Ceres continues to puzzle scientists as NASA's Dawn spacecraft gets closer to being captured into orbit around the object. The latest images from Dawn, taken nearly 29,000 miles (46,000 kilometers) from Ceres, reveal that a bright spot that stands out in previous images lies close to yet another bright area.

"Ceres' bright spot can now be seen to have a companion of lesser brightness, but apparently in the same basin. This may be pointing to a volcano-like origin of the spots, but we will have to wait for better resolution before we can make such geologic interpretations," said Chris Russell, principal investigator for the Dawn mission, based at the University of California, Los Angeles.

Using its ion propulsion system, Dawn will enter orbit around Ceres on March 6. As scientists receive better and better views of the dwarf planet over the next 16 months, they hope to gain a deeper understanding of its origin and evolution by studying its surface. The intriguing bright spots and other interesting features of this captivating world will come into sharper focus.

"The brightest spot continues to be too small to resolve with our camera, but despite its size it is brighter than anything else on Ceres. This is truly unexpected and still a mystery to us," said Andreas Nathues, lead investigator for the framing camera team at the Max Planck Institute for Solar System Research, Gottingen, Germany.

Dawn visited the giant asteroid Vesta from 2011 to 2012, delivering more than 30,000 images of the body along with many other measurements, and providing insights about its composition and geological history. Vesta has an average diameter of 326 miles (525 kilometers), while Ceres has an average diameter of 590 miles (950 kilometers). Vesta and Ceres are the two most massive bodies in the asteroid belt, located between Mars and Jupiter.

Dawn's mission is managed by JPL for NASA's Science Mission Directorate in Washington. Dawn is a project of the directorate's Discovery Program, managed by NASA's Marshall Space Flight Center in Huntsville, Alabama. UCLA is responsible for overall Dawn mission science. Orbital ATK, Inc., in Dulles, Virginia, designed and built the spacecraft. The German Aerospace Center, the Max Planck Institute for Solar System Research, the Italian Space Agency and the Italian National Astrophysical Institute are international partners on the mission team. For a complete list of acknowledgements, visit:

http://dawn.jpl.nasa.gov/mission

For information about NASA's Dawn mission, visit:

http://dawn.jpl.nasa.gov


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 02/03/2015, 00:12 
Mentre la sonda Dawn è a pochissimi giorni (poco più di una settimana) dall’inserimento in orbita intorno al pianeta nano, le immagini in arrivo da Cerere continuano a sorprendere gli scienziati. Le ultime fotografie della camera, scattate da una distanza di circa 46,000 chilometri, rivelano che l’ormai famosa Macchia Bianca, la misteriosa zona che già dalle prime immagini di Hubble si stagliava chiara sulla superficie dell’asteroide, non è sola. Vicino a lei, sarebbe già identificabile una seconda macchia altrettanto chiara, visibile. E misteriosa.

Lo scatto in questione, pubblicato oggi dalla NASA, è stato realizzato il 19 Febbraio scorso e fa parte delle osservazioni compiute dalla sonda in un lasso di tempo di ben 9 ore, a coprire una rotazione completa del pianeta nano. Dall’animazione di Cerere così ottenuta, modificata rispetto agli scatti originali solo aumentando la luminosità delle immagini stesse, prende vita in modo sempre più definito una superficie costellata di crateri, zone più o meno piatte e macchie di diverso colore.

«La Macchia Bianca di Cerere sembra avere un compagna, molto simile anche se meno chiara» annuncia ai media Chris Russell, dell’Università della California, PI della missione. Anche lo strumento italiano VIR si è acceso nella stessa campagna di osservazione, inviando a Terra dati interessanti ancora in fase di studio. Conferma Maria Cristina De Sanctis, INAF-IAPS, responsabile dello strumento: «anche VIR ha messo in evidenza la Macchia Bianca, distribuita su un paio di pixels. Sebbene tale area più chiara non sia ancora risolta, le osservazioni (e in particolare la distribuzione di albedo osservata) fanno pensare a due macchie chiare molto vicine tra loro».

Se la presenza di una o più macchie bianche sulla superficie di Cerere sembra essere appurata già da queste prime fasi di avvicinamento della missione, molto poco si può ancora dire sulla loro misteriosa natura. Chris Russell, osservando le prime immagini a disposizione, azzarda una tra le ipotesi possibili: «La vicinanza delle due zone Bianche osservate in queste nuove immagini potrebbe essere spiegata da una origina vulcanica. Ma ovviamente sarà necessario avere immagini ad una risoluzione migliore, per essere in grado di fare ipotesi geologiche».

Non bisognerà aspettare molto perché ciò accada: usando il suo motore a ioni, Dawn entrerà il 6 Marzo in orbita intorno a Cerere e comincerà a inviare a Terra immagini e dati molto piu dettagliati, che permetteranno di interpretare la natura della strana macchia e delle altre caratteristiche di questo nuovo mondo. Dice Andreas Nathues, ricercatore del Max Planck Institute for Solar System Research, Germania, a capo del team della camera: «Al momento la Macchia Bianca è troppo piccola per poter essere risolta, ma è molto più chiara di qualsiasi altra cosa visibile sul pianeta nano Cerere. E questo è un mistero che intendiamo assolutamente risolvere».

http://www.coelum.com/news/cerere-e-il- ... hia-bianca


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 02/03/2015, 10:34 
La sonda della Nasa ha come obiettivo l’orbita di Cerere, che con i suoi 950 chilometri di diametro è il più grande oggetto spaziale presente nella fascia tra Marte e Giove. Gli scienziati della NASA ritengono che in passato il pianeta abbia ospitato un oceano sotterraneo, e che anche oggi negli strati più profondi del mantello ghiacciato del pianeta possa esserci acqua liquida - See more at: http://www.diregiovani.it/rubriche/scie ... P6L3U.dpuf

se cosi fosse,sarebbe una cosa extremamente interessante,se consideriamo l'eseguita' del pianeta "nano"


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 Oggetto del messaggio: Re: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 03/03/2015, 10:28 
Venerdì 6 marzo la sonda Dawn della NASA entrerà in orbita attorno al pianeta nano Cerere, il corpo celeste più grande della fascia principale. Molti gli enigmi che dovrà cercare di risolvere, a partire dalle due macchie bianche e dall’eventuale presenza di acqua liquida nel sottosuolo
di Marco Malaspina
lunedì 2 marzo 2015 @ 20:11

Dawn si accinge ad abbracciare Cerere, e il pensiero corre inevitabilmente a Rosetta. Certo, la suspense per l’inserimento della sonda NASA attorno al grosso asteroide, in programma per venerdì 6 marzo, non è paragonabile a quella che accompagnò l’arrivo della navicella ESA attorno alla cometa 67P. Ma l’evento è di quelli che “fanno la storia”, dice il project manager della missione, Robert Mase, del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena.

Mai prima d’ora una sonda aveva visitato un pianeta nano, come venne definito durante la storica conferenza del 2006 che inquadrò nella stessa categoria anche Plutone. E se per l’ex nono pianeta si trattò d’un declassamento che ancora brucia, per Cerere fu una mezza promozione. Scoperto il primo giorno dell’anno 1801 da un italiano, l’astronomo e sacerdote d’origine valtellinese Giuseppe Piazzi, da quello che era all’epoca l’Osservatorio Nazionale del Regno delle Due Sicilie a Palermo, seppur “nano” come pianeta Cerere è un gigante fra gli asteroidi: il più grande della fascia principale, la cintura di corpi celesti situata fra le orbite di Marte e di Giove. Talmente grande che, pur essendo pari ad appena un quattordicesimo di quella di Plutone, la massa di Cerere costituisce da sola un quarto di quella complessiva dei corpi presenti nella fascia stessa.

Dal momento in cui lo raggiungerà, dopo aver percorso 4.8 miliardi di km in un viaggio durato sette anni e mezzo (compresi i 14 mesi di tappa attorno a Vesta), Dawn non avrà certo tempo per riposarsi: mano a mano che si avvicinava al suo obiettivo, le domande alle quali dovrà cercare di dare una risposta non hanno fatto che aumentare. Prima fra tutte, quella sulla natura delle due misteriose macchie bianche osservate a metà febbraio brillare dentro a un cratere del pianeta nano. Poi c’è da capire – sfruttando strumenti come lo spettrometro di bordo VIR, realizzato in Italia dall’INAF-IAPS di Roma sotto la supervisione di Maria Cristina De Sanctis – cosa possano essere quei geyser giganti che la sonda Herschel della NASA pare aver individuato sulla sua superfice. E gli scienziati vogliono anche verificare quanta acqua si nasconda nel sottosuolo, magari in forma liquida.

Più in generale, Cerere – come anche Vesta, del resto – è considerato un fossile del Sistema solare, dunque prezioso per scoprire le nostre origini. «Questi due corpi celesti rappresentano altrettanti campioni dei mattoni dai quali si sono formati Venere, la Terra e Marte. Quelli più simili a Vesta parrebbero aver contribuito in modo decisivo alla formazione del nucleo del nostro pianeta», distingue Carol Raymond del JPL della NASA, vice-PI della missione, «mentre quelli più simili a Cerere potrebbero averci fornito l’acqua». Senza contare, come ha osservato la stessa Raymond nel corso della conferenza stampa odierna, che Cerere pare fosse in passato assai simile alle lune Europa ed Encelado: dunque non è affatto escluso che possa rivelarsi interessante anche dal punto di vista astrobiologico.

Molto lavoro da svolgere, ma anche tutto il tempo per farlo, grazie anche all’altissima efficienza del motore a ioni con il quale gli scienziati controllano l’assetto della sonda. A sancire la fine della missione sarà l’esaurirsi dell’idrazina, dopo di che Dawn continuerà a orbitare attornoa Cerere per un tempo indefinito. Appuntamento a venerdì 6 marzo, dunque, ma per i primi risultati scientifici occorrerà pazientare fino alla fine di aprile: la sonda, pur in perfette condizioni, è infatti girata dalla parte sbagliata, e orientarla a dovere è una manovra che richiede qualche settimana.

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http://www.media.inaf.it/2015/03/02/daw ... ne-orbita/


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