...L’avvocato americano Andrew Basiago, ha parlato dei viaggi che ha fatto sul pianeta rosso tra il 1981 e il 1984, e oltre a descrivere Marte tira in ballo altre persone, e una di queste è l’attuale presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Secondo Basiago, non solo esistono esseri intelligenti su altri pianeti del cosmo, ma vivrebbero anche in alcuni pianeti del nostro sistema solare, uno di questi è proprio Marte. Afferma che quello che ci fanno vedere, o credere del pianeta ha ben poco di veritiero poiché sul pianeta rosso vivono tre civiltà umanoidi; una è molto simile a noi terrestri, l’altra alla razza dei Grigi, e un’altra completamente nuova per noi. Dice che l’aria era molto pesante ma comunque respirabile, il cielo aveva lo stesso colore del nostro, vivono diversi animali, alcuni di questi sono dinosauri, e parlerà anche di viaggi nel tempo....
.... Pare che Basiago sia stato il primo bambino che ha potuto viaggiare su Marte nell’anno 1968. Egli ha partecipato e viaggiato nel tempo dal 1968 al 1972 perché prese parte al Progetto Pegasus, dell’agenzia DARPA......
.... Basiago sostiene che per qualche motivo la sua memoria presentava dei vuoti e pian piano nell’affrontare l’argomento con altre persone in varie conferenze riuscì a ricordare. Accenna di un investigatore del programma Marte presente fra il pubblico che ricordava Basiago all’età di 17 anni, mentre lui ne aveva 35.
Incontrò quindi due persone (William e Bernard) che presero parte allo stesso suo programma, erano compagni di viaggio (negli anni 80’) e misero piede insieme a lui su Marte. Il governo propose a molte persone non solo di andare su Marte ma di rimanerci.
Grazie a questi due suoi vecchi compagni riuscì a ricordare tutta l’esperienza.
Basiago racconta che un giorno vide a suo padre un’informativa che parlava di vita su Marte, quindi glielo tolse dalle mani (era il 1968). C’era scritto “Andrew Basiago e la scoperta della vita su Marte”, riferito al 2008, e parlava anche del Progetto Pegasus. In pratica tramite questo programma segreto loro avevano accesso a notizie sia del passato che del futuro....
...In primo luogo era creare una sorta di perimetro di difesa per il pianeta Terra. Inviare sia visitatori che colonizzatori sul pianeta rosso. In questo modo le persone americane che si sarebbero trasferite su Marte avrebbero potuto reclamare diritti territoriali (in poche parole). Gli stessi diritti che hanno i diversi paesi della Terra sull’Antartide. Gli furono spiegate diverse cose, anche come comportarsi e guardarsi da alcuni animali predatori del pianeta Marte, o come riuscire a sopravvivere in superficie. Gli dissero che Marte è un pianeta desertico, con pochissima vegetazione e acqua, che ci sono diversi animali predatori, e quindi come riuscire a sopravvivere comportandosi nel modo corretto.
Basiago poi, parla di 6 persone che presero parte alla missione e che furono identificate da lui e altre due persone. E tra queste sei persone è presente Barak Obama che però pare abbia utilizzato un nome di origini indonesiane. Secondo Basiago, Obama frequentò lo stesso addestramento o preparazione per andare su Marte, e non solo. Ricorda di averlo visto su Marte negli stessi alloggi dove si trovava lui, e che si è trovato in diverse occasioni sulla superficie marziana.
Parla anche di una donna dal nome incomprensibile, che lavorava nel California Institute of Technology (Caltech), e si trovava in quel posto alla giovane età di 16 anni. Faceva parte di un complesso programma scientifico. Questa donna fu nominata da Barak Obama, la prima donna direttrice di DARPA. Ai tempi DARPA era responsabile del progetto che si occupò di sviluppare la tecnologia per i viaggi nel tempo. Questa donna, fu nominata direttrice nel 40 esimo anniversario dello sbarco sulla Luna, ovvero, nel 2009. Un’altra persona riconosciuta, era William McCool che nel 1996 diventò pilota astronauta ma perse poi la vita nel 2003, nell’incidente dello Space Shuttle Columbia. Quest’uomo fu su Marte con lo stesso Basiago, e qualche decennio più tardi volle diventare Astronauta. Dice che tutti i ragazzi avevano 17 anni quando cominciarono quell’addestramento, anche se si differenziava di 5 anni con lui. Infine ricorda Bernard Mendez, un altro personaggio che prese parte all’addestramento speciale. Gli altri 5 dice di non ricordarli perché sono passati troppi anni, però sostiene che erano 10 in totale. A parte Mendez, che era più un investigatore che un partecipante, cinque persone del programma avevano in comune una località – Pasadena. Con questo vuole dimostrare che la NASA prese parte alla selezione dell’equipaggio di Marte. Basiago afferma: “Vi faccio notare che oggi, nel 2014, la NASA mostra ancora le immagini dei 3 robot su Marte quando molti anni fa inviava diversi gruppi di adolescenti”. Per poter far parte della missione su Marte erano richieste delle qualità, tra queste cercavano ragazzi con un’intelligenza al di sopra della media, che sapevano lavorare in squadra, che non avevano personalità competitive, che amavano la natura, in grado di gestire eventuali problemi, e che in futuro sarebbero (appunto) potuti emergere per le loro qualità. Persone come il padre di Andrew Basiago fungevano da contatto tra CIA e il progetto di teletrasporto su Marte. Il padre (probabilmente insieme ad alte persone) sviluppò una tecnologia che era parte dei progetti di Nikola Tesla, e lavorò anche nei laboratori di Edison nel New Jersey dal 1956 al 1964. Questa tecnologia riguardava il teletrasporto e la dinamica (fisica).Anche Thomas J.Stilen tenente della marina americana partecipò al programma. E la stessa madre di Barak Obama, che era un’agente della CIA, come suo padre e tutti coloro che facevano parte del programma. Il padre di Basiago lavorava come tecnico ingegnere per conto della CIA. Queste persone erano presenti nelle 3 settimane di addestramento, molte di loro, compresa la madre di Obama erano insegnanti. E lo scopo degli insegnanti era anche quello di spiegare ai ragazzi come si sarebbero dovuti comportare su Marte, come interagire, e comunicare con i marziani. Basiago sostiene che queste persone parlavano del futuro presidente degli Stati Uniti. Quindi la presidenza di Obama e di Basiago stesso. Quando egli incontrò Obama disse che non usava quel nome ma uno di origini indonesiane, scoprirono che era Barak Obama grazie a dei registri inerenti ai suoi anni scolastici che gli vennero mostrati. Basiago aggiunge che Obama era di religione islamica (e aggiungo, che probabilmente lo sarà ancora) e che questo documento non è stato mai smentito dalla Casa Bianca. Andrew Basiago afferma che suo padre e gli altri dissero che due di loro (i giovani ragazzi) sarebbero diventati presidenti, anche se non dissero quando. Fra i diversi episodi di cui parla, accenna alla morte di due astronauti sulla superficie di Marte avvenuta nel 1964. Poi vuole fare intendere che i vari programmi spaziali iniziali come Mercury, Gemini, e Apollo, in realtà nascondevano dei segreti. Inviavano alcuni astronauti direttamente su Marte. In effetti disse che l’astronauta Buzz Aldrin gli aveva riferito che sarebbero andati su un altro pianeta e che sarebbe stata un’esperienza unica. Nell’estate del 1981 gli assegnarono un nuovo “istruttore” per trattare il tema di Marte. Questo lo portò in un laboratorio scientifico per mostrargli alcune attrezzature, come il respiratore. Lo portarono anche in altri centri dove gli insegnarono a sparare e a riconoscere i predatori marziani. Gli mostrarono in uno schermo strani animali e dinosauri. Dice che gli mostrarono diversi predatori alcuni erano simili a dinosauri, con la testa da tirannosauro, altri erano poco meno di due metri molto simili al Velociraptor di Jurassic Park. Si trattava di animali veloci, e per difendersi in caso di pericolo avevano con sé una pistola laser, in più per situazioni più gravi avevano una capsula di cianuro. Basiago sostiene che la CIA preferiva che si suicidassero piuttosto che aprire il fuoco su una qualsiasi creatura marziana.
Pare ci siano due alloggi attrezzati per il teletrasporto, uno si trova nei pressi del ponte George Washington, l’altro in un edificio in California. Da quegli alloggi furono inviati su Marte, dall’appartamento 999 di North …. Boulevard, comunque vicino l’aeroporto di Los Angeles. Quell’edifico per parecchi anni è stato proprietà di compagnie aeree. In pratica funzionava che, compilava un foglio dove scriveva i suoi dati, poi prendeva l’ascensore e andava all’ottavo alloggio (premeva probabilmente il tasto 8), poi una voce gli chiedeva se era pronto per partire. Dopo di ché l’ascensore cambiava forma, diventava cilindrico e iniziava a ruotare velocemente, l’intero processo durava alcuni minuti. Fin quando si fermava tutto, si apriva la porta, e si trovava in un alloggio su Marte.
Racconta che nel 1981 dopo essere arrivato su Marte, si trovo davanti una serie di scheletri che apparentemente non sembravano marziani, sembravano più dei primati. Continua sostenendo che in quel momento faceva davvero caldo, si tolse la maschera per respirare e notò che l’aria era respirabile nonostante incontrava un po’ di difficoltà.
Sostiene infatti che, su Marte c’è ossigeno ed è presente un gas che riflette il colore azzurro, quindi il cielo marziano ha lo stesso colore della Terra. Ed è per questo che avrete notato (dice Basiago) che alcune fotografie di Marte mostrano il cielo azzurro. Questa cosa era stata dichiarata prima di mostrare le foto. Esistono delle foto di Marte riprese dallo spazio che mostrano una piccola linea azzurra esterna, che è la prova della presenza di questo gas.
Quindi fin da subito si rese conto che non c’era bisogno della maschera per poter respirare su Marte. Chiaramente, aggiunge, sulla superficie marziana prevale il colore rosso ma ci sono anche zone che hanno un colore marroncino, e giallo. Nell’agosto del 1981 fu portato da un suo insegnante su un alloggio permanente su Marte, in quel posto vivevano alcuni istruttore che dovevano tornare sulla Terra. Dice di aver visto nello sfondo marziano delle creature che emettevano un suono simile alle foche e quando chiese cosa stessero dicendo, l’istruttore gli disse che stavano salutando. Basiago sostiene che su Marte vivono creature molto simili a quelle terrestri, ci sono animali molto simili ai cavalli, plesiosauri, e ci sono creature che sono una sorta di ibridi tra specie estinte e viventi. Ci sono animali che hanno la parte superiore del corpo molto simile agli umani terrestri, e la parte inferiore simile ad uno scorpione. Alcuni animali che sulla Terra fanno parte di miti e leggende, come una creatura femminile per metà umana e per metà scorpione che viene raffigurata nell’Antico Egitto (Serket), vivono su Marte.
Egli sostiene di aver partecipato a circa una ventina di esplorazioni su Marte, e in alcune di queste missioni era presente anche Barak Obama. Si cercavano informazioni sullo stato della vegetazione marziana. In una missione del 1982 dovevano recuperare un disco di un’agenzia che conteneva informazioni utili per l’intero progetto. Dopo questa missione furono effettuati altri 30 viaggi sul pianeta rosso. Su Marte convivono tre tipologie di umanoidi:
Il primo equivale all’homo sapiens terreste poiché è molto simile. Loro indossavano sempre un’uniforme molto simile a quella del film “Austin Power”.
Il secondo è sempre di natura umanoide ma si distingue per alcune caratteristiche fisiche, come una sorta di antenne (in alcuni individui) poste sulla fronte. L’ultima è molto simile ai Grigi
...Tra i vari individui identificati nel programma c’era anche Richard Milhous Nixon, 37° presidente degli Stati Uniti. richard-nixon Nixon quando si ritirò dal suo incarico prese parte al programma di Marte.
Prese parte allo stesso programma anche un ex direttore della CIA all’epoca di Jimmy Carter (39° presidente). E in questa lista è presente anche Mary Jean Eisenhower, un’altra nipote di Eisenhower.
Per completare questo salto quantico, salto nel tempo, o se preferite teletrasporto, occorrevano 20 minuti. Significa che in 20 minuti si arriva dalla Terra a Marte. Quando Marte è più vicino alla Terra, come nel 1984, questo processo passa da 20 a 8 minuti.
Basiago infine spende due parole su Barak Obama, e dice che la Casa Bianca ovviamente, come lo stesso Obama, nega qualsiasi episodio legato al progetto Marte. Tuttavia, secondo Basiago, Obama non solo ha partecipato al programma ma è stato anche uno dei primi pionieri. Quando il rover Curiosity sbarcò su Marte nel 2012, Obama fece del sarcasmo affermando che se avrebbero trovato tracce di vita su Marte queste sarebbero state sicuramente microbiche. E questa cosa, fa sorridere Andrew Basiago che conosce la verità.
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