Oggi sappiamo che Cerere orbita con un periodo di pochi minuti superiore a 9 ore terrestri intorno a un asse che punta in direzione nord, in una zona del cielo situata nel Drago, mentre il polo sud punta verso la poco nota costelazione del Pesce Volante. Sappiamo anche che l'asse di Cerere è di poco inclinato rispetto all'eclittica
di Livia Giacomini
venerdì 17 aprile 2015 @ 09:07
Dopo quasi un mese di silenzio, infatti, la sonda Dawn della NASA ha ricominciato ad inviare immagini da Cerere, questo piccolo, misterioso pianeta nano nella fascia degli asteroidi, a circa 500milioni di Km da noi. Quelle che stanno arrivando, sono immagini da togliere il respiro.
Il 10 Aprile scorso, da una distanza si 33.000Km, la sonda NASA ha catturato i primi scatti, rimontati nel filmato pubblicato qui accanto, dove è visibile il Polo Nord illuminato del pianeta nano. E dire Polo Nord non è poco, considerando che la determinazione dell’esatta posizione dei poli è stata effettuata dal team di Dawn molto recentemente, proprio grazie ai primi dati raccolti dalla sonda. Non c’è da stupirsi, se consideriamo che fino a pochi mesi fa, Cerere era una macchia di luce vaga e indistibguibile, osservata in passato solo dal Telescopio Hubble.
Oggi sappiamo che Cerere orbita con un periodo di pochi minuti superiore a 9 ore terrestri intorno a un asse che punta in direzione nord, in una zona del cielo situata nel Drago, mentre il polo sud punta verso la poco nota costelazione del Pesce Volante. Sappiamo anche che l’asse di Cerere è di poco inclinato rispetto all’eclittica. Quest’ultimo dato è molto importante perchè l’inclinazione limitata minimizza gli effetti stagionali. Quindi, durante l’anno cereriano (che dura 4,6 anni terrestri), il Sole si sposta di soli 4 gradi a nord e a sud sul pianeta e le stagioni sono molto meno evidenti che sulla Terra, dove un’inclinazione di circa 23 gradi del polo sull’eclittica comporta i cambimenti che ben conosciamo. Altra consequenza è una illuminazione ottimale per scattare bellissime immagini di Cerere nei mesi a venire. Il Sole infatti illumina il pianeta nano da una posizione sempre vicino all’equatore e l’illuminazione sarà quasi sempre ottimale. Ad eccezione delle possibili ombre causate dalla topografia locale, oltre il 99% della superficie del pianeta nano è esposto alla luce del Sole ogni giorni.
Queste condizioni ottimali verranno sfruttate nelle fasi scientifiche della missione, che inizieranno con l’orbita RC3 (dove RC sta per Rotation Characterization) il 23 Aprile, quando Dawn si troverà ad una distanza da Cerere di 13.500 Km. La fase scientifica della missione durerà in tutto 14 mesi e, come per Vesta, si comporrà di varie orbite quasi circolari e polari a diverse altitudini e orientazioni che permetteranno agli strumenti di studiare sempre più da vicino il pianeta nano. Dopo l’orbita RC3 che si concluderà il 9 Maggio, Dawn inizierà una fase di avvicinamento che la porterà a 4.400Km dal suolo, nell’orbita Survey. Durante questa fase, la sonda acquisirà mappe globali con la camera e con VIR, lo spettrometro italiano a risoluzioni più elevate rispetto alle fasi precedenti. La missione continuerà poi a 1.480 km da Cerere in una fase chiamata HAMO (High Altitutde Mapping Orbit) che avrà inizio ad Agosto 2015 raccogliendo mappe e dati a risoluzione crescente e immagini “stereo” per ricostruire la superficie in 3D. Infine inizierà l’orbita più ravvicinata, la LAMO (Low Altitutde Mapping Orbit) a una distanza di appena 375 chilometri. Questa fase è specificamente progettata per acquisire dati con lo strumento GRaND e studiare la gravità del pianeta nano.
http://www.media.inaf.it/2015/04/17/sve ... di-cerere/