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 Oggetto del messaggio: Re: curiosity:metano su marte......
MessaggioInviato: 18/05/2015, 12:26 
I picchi di metano atmosferico inequivocabilmente identificati da Curiosity all'interno del cratere Gale, non sono bastati a far cessare il dibattito ed ancora ci si chiede se Marte sia o non sia in grado di produrre questo gas in qualche modo.

Il rover aveva rilevato metano per quattro volte nell'arco di due mesi nel 2013 ed il team aveva atteso più di un anno, per escludere eventuali anomalie, prima di annunciare i risultati all'American Geophysical Union a dicembre 2014. Poco dopo, un ulteriore documento, basato sui dati del sol 605, fu pubblicato sulla rivista Science. Tutto, quindi, lasciava ben sperare: Marte poteva essere considerato finalmente, in qualche modo, un pianeta ancora vivo. Il metano, infatti, non sarebbe necessariamente legato a processi biologici ma potrebbe indicare anche un qualche tipo di attività geologica. Eppure, alcuni ricercatori sono rimasti scettici. Come Kevin Zahnle, scienziato dell'Ames Researcher Center della NASA che ha espresso i suoi dubbi il mese scorso in occasione di un seminario indetto dall'Astrobiology Institute della NASA.

"Sono convinto che il metano sia stato effettivamente rilevato", ha detto, "ma sto pensando che possa provenire dal rover".

Zahnle non è nuovo alle critiche: intervenne anche nel 2003 / 2004 quando pennacchi di metano furono rilevati dai telescopi terrestri e dalle sonde in orbita. Secondo lo scienziato il rover, che ha immagazzinato concentrazioni di metano terrestre 1.000 volte superiori rispetto a quelle presumibilmente trovare nell'atmosfera di Marte, potrebbe condurre facilmente fuori strada. Zahnle fa riferimento ai primi sol di missione, quando dopo l'atterraggio nel cratere Gale, il team si rese conto che il Tunable Laser Spectrometer (TLS) emanava letture insolite perché mentre Curiosity era pronto sulla rampa di lancio, una bocchetta aveva lasciato entrare un po' di aria della California. Riscontrato il problema, prontamente l'aria "aliena" (cioè la nostra!) fu pompata fuori ma ne fu mantenuta una piccola quantità in un'anticamera, da utilizzare per la calibrazione.

La squadra di Curiosity insiste, però, che questa fonte di metano è ormai ben nota e non ha interferito con i risultati:
"Stiamo monitorando continuamente tale quantità di metano e non vi è prova di eventuali perdite durante tutta la missione", ha affermato Chris Webster, ricercatore Jet Propulsion Laboratory della NASA. "E se è vero che la concentrazione di metano in quella camera è 1.000 volte superiore a quella nell'atmosfera di Marte, il confronto è effettivamente fuorviante".
"Bisogna guardare la quantità di metano, non la concentrazione", ha spiegato.
"La concentrazione di metano nel rover può sembrare alta ma la quantità è in realtà molto poca perché la camera è molto piccola. Per produrre la quantità di metano rilevata nell'atmosfera di Marte, ci vorrebbe una bombola di gas puro e semplicemente non l'abbiamo a bordo", ha aggiunto.

Ma Zahnle sostiene che così come è accaduto per quella bocchetta birichina, l'aria terrestre si sarebbe potuta infiltrare in altre parti del rover.
"Escludere completamente il rover come causa è una cosa difficile da fare", ha detto.

Chris McKay, ricercatore dell'Ames e co-autore, insieme a Webster, dello studio pubblicato a gennaio su Science, ritiene che le preoccupazioni di Zanhle siano valide.
"Penso che la possibilità di una fonte di metano a bordo dovrebbe essere ancora considerata fino a prova contraria", ha detto.

Ma Paul Mahaffy ricercatore principale Sample Analysis at Mars (SAM), dubita che la fonte del metano possa essere il rover.
"Sembra improbabile che, dopo più di un anno sulla superficie di Marte, il rover inizi a rilasciare metano per 60 giorni per poi sparire", ha spiegato. "Il metano è un gas molto volatile e qualsiasi residuo portato su Marte dovrebbe essere ormai lontano".

"Ci sono alcune aree che sono sigillate", ha aggiunto Webster, "e potrebbero in teoria essere una fonte se vi era entrato del metano che poi ha trovato la strada per uscire. Ma abbiamo controllato e non abbiamo trovato nulla".

Adesso non ci resta che attendere perché Curiosity si sta preparando a prendere nuove misurazioni fino alla fine di quest'anno e, dato che il metano era stato rilevato circa un anno marziano fa, "se torna nello stesso periodo, allora c'è qualcosa di stagionale che lo produce", ha aggiunto Webster. "Sarebbe una scoperta enorme che metterebbe a tacere ogni dubbio sul rover".

Ne frattempo McKay sta esplorando un'altra possibilità e cioè il fatto che un meteorite potrebbe aver recentemente colpito la superficie del pianeta in prossimità del rover, dato che le meteoriti carbonacee contengono una piccola quantità di materiale organico che può sprigionare pennacchi di metano quando i legami vengono rotti dalla radiazione ultravioletta.

Finora, dall'indagine sulle immagini orbitali non è emerso alcun nuovo cratere in prossimità di Curiosity ma McKay ha anche notato che, a differenza dei meteoriti ferrosi, quelli carboniosi non lasciano crateri perché si disintegrano in atmosfera e cadono sotto forma di pioggia in piccoli frammenti organici. McKay, in collaborazione con altri esperti, perciò, sta cercando di determinare le dimensioni di un eventuale oggetto in grado di produrre il picco di metano rilevato.

In ogni caso, presto arriveranno i rinforzi: la nuova missione dell'Agenzia Spaziale Europea ExoMars Trace Gas Orbiter, prevista per il 2016, scandaglierà l'atmosfera alla ricerca del metano e di altri gas esotici.

http://aliveuniverseimages.com/speciale ... a-continua

...della presenza di metano su marte ne parlava il prof formisano,italiano dell'esa,gia' anni orsono come un fatto acclarato,oltretutto si spingeva oltre identificandolo come di natura biologica,cmq questa ulteriore conferma,non fa altro che acclarare che marte in un modo o nell'altro e' un pianeta vivo................... [:289] [:289]


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 Oggetto del messaggio: Re: curiosity:metano su marte......
MessaggioInviato: 08/06/2015, 11:42 
Molti studi ed esperimenti hanno ormai dimostrato che alcune forme di vita sarebbero in grado di adattarsi e vivere in condizioni estreme, come quelle che potrebbero esistere su altri mondi. Ora, una nuova ricerca dell'Università dell'Arkansas suggerisce che i metanogeni, uno tra gli organismi terrestri più semplici ed antichi, potrebbero sopravvivere su Marte.

http://aliveuniverseimages.com/flash-ne ... i-marziane

certamente le possibilita' di vita su altri mondi e pianeti,puo' avere altre soluzioni,come dal resto sulla terra esistono organismi in grado di crearsi la vita su derivati del cianuro o nella vicinanza di bocche vulcaniche nel profondo marino,o altre soluzioni estreme .....................sempre sulla terra............................ [:290] [:290]


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 Oggetto del messaggio: Re: curiosity:metano su marte......
MessaggioInviato: 21/06/2015, 18:37 
Frantumando le meteoriti marziane si può liberare metano: lo riferiscono in un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Communications” Nigel J.F. Blamey della Brock University a St. Catharines, in Canada. Il dato rafforza l'ipotesi che sul Pianeta Rosso siano presenti microrganismi in grado di utilizzare questo idrocarburo nel loro metabolismo.

Da molti anni si sospetta che Marte, in qualche periodo della sua storia, abbia avuto condizioni favorevoli alla vita, e il metano potrebbe essere una delle “firme” caratteristiche di quelle forme biologiche: sulla Terra, infatti, alcuni microorganismi appartenenti al regno degli Archea si basano su un tipo di respirazione cellulare, chiamata metanogenesi, che porta all'emissione di metano come prodotto di scarto. Altri microbi, chiamati metanotrofi, utilizzano il metano come unica fonte di carbonio e di energia.

Le misurazioni effettuate dalla sonda Curiosity della NASA hanno dimostrato che l'atmosfera marziana contiene effettivamente metano, ma in piccole quantità. Alcuni ricercatori hanno perciò ipotizzato che concentrazioni maggiori possano essere presenti sotto la superficie.

Ma quale processo potrebbe portare alla formazione di metano sul pianeta?

Una delle ipotesi più accreditate prevede che l'idrocarburo si formi da una complessa serie di reazioni chimiche che partono con una trasformazione metamorfica a bassa temperatura del minerale olivina, denominata serpentinizzazione. L'olivina è infatti un'importante componente dei sedimenti marziani e la serpentinizzazione potrebbe essere una reazione frequente, come documentato dallo strumento CRISM del Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), una sonda lanciata nel 2005 allo scopo di individuare sulla superficie di Marte un luogo adatto all'atterraggio delle future missioni.

Blamey e colleghi avanzano ora l'ipotesi che il metano possa essere liberato dalla frantumazione delle rocce marziane, per effetto di reazioni chimiche con sostanze presenti nell'ambiente. Per verificarlo, hanno frantumato sei campioni di meteoriti marziane cadute sulla Terra. Si tratta probabilmente di frammenti rocciosi proiettati nello spazio in seguito a violenti impatti di altri corpi sulla superficie di Marte: attualmente se ne conoscono un centinaio, la maggior parte dei quali scoperti a partire dall'anno 2000.

Le analisi degli autori hanno mostrato che da tutti e sei i campioni si solo liberati metano e altri gas, che erano probabilmente rimasti intrappolati in piccole sacche all'interno dei minerali rocciosi. Il risultato corrobora l'idea che sotto la superficie del Pianeta Rosso esistano condizioni molto più favorevoli alla vita microbica che non sull'inospitale superficie: è possibile quindi che negli strati geologici profondi vi sia una biosfera simile a quella della Terra.

http://www.lescienze.it/news/2015/06/17 ... 19-06-2015


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 Oggetto del messaggio: Re: curiosity:metano su marte......
MessaggioInviato: 30/06/2015, 18:51 
Immagine

Link2Universe

Le colline alla base del Monte Sharp, al centro del Cratere Gale su Marte, riprese dal rover Curiosity, della NASA, che sta scalando la montagna alla ricerca di indizi sul periodo abitabile della storia primordiale di Marte. L'immagine è un montaggio di diversi scatti, creato da Thomas Appéré.
Originale: https://www.flickr.com/photos/105035663 ... 071802170/


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 Oggetto del messaggio: Re: curiosity:metano su marte......
MessaggioInviato: 27/08/2015, 17:02 
Vi ricordate i buchi di Curiosity sul Monte Sharp? Il rover è da quasi tre anni al lavoro sulla superficie del pianeta rosso, e recentemente ha anche osservato e misurato le concentrazioni di metano presente nell’ambiente circostante, captando e rilevando la presenza di molecole all’interno del sottosuolo roccioso, proprio durante uno dei suoi scavi eseguiti con il suo braccio robotico. La strumentazione a bordo del rover Curiosity ha permesso di capire che su Marte ci sono delle concentrazioni di metano che aumentano e poi improvvisamente diminuiscono, e questo ha portato alla scoperta di fonti molto localizzate.
L’idea di Sushil Atreya dell’Università del Michigan è stata questa: “Questo aumento temporaneo del metano – in forte crescita e poi di nuovo giù – ci dice che ci deve essere qualche fonte relativamente localizzata. Ci sono molte fonti possibili, biologiche o non biologiche, come l’interazione tra acqua e roccia.” I ricercatori hanno utilizzato il SAM, Sample Analysis at Mars, ed hanno così misurato le variazioni di metano all’interno dell’atmosfera tra il 2013 ed il 2014, scoprendo che all’inizio delle osservazioni c’erano sette parti per miliardo ed alla fine ce n’erano solo un decimo di quelle stimate precedentemente.
Le molecole organiche sono state scoperte all’interno della roccia dell’area chiamata “Cumberland”. Questo composti organici però potrebbero essere stati portati sul pianeta da una cometa o un meteorite, nel corso dei prossimi mesi saranno certamente eseguiti studi approfonditi. Una precisazione: le molecole organiche non sono forme di vita, bensì i blocchi chimici che permettono la formazione della stessa. Si tratta sempre di una scoperta importante, ma per scoprire la vita su Marte o su altri paesi siamo ben lontani.

http://scienzenotizie.it/2015/08/25/cur ... rte-245040


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