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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 08/11/2019, 01:34 
vimana131 ha scritto:
Scade, invece, il primo novembre la gara aperta dalla Nasa per il progetto di un lander in grado di portare uomini sulla superficie lunare. Chiamato Human Landing System (Hls), dovrà essere pronto in tempo per il ritorno sulla Luna di astronauti americani entro la fine del 2024.

Attendo con torpore il momento in cui faranno dietrofront perché i fondi verranno tagliati, con una scusa o con l'altra... Del resto è dagli anni '90 che leggo di "imminenti" missioni sulla Luna. Che poi puntualmente vengono posticipate. Una sorta di Brexit lunare... :|



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“Questa crisi, questo disastro [europeo] è artificiale, e in sostanza questo disastro artificiale ha quattro lettere: EURO.”
Joseph Stiglitz
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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 08/11/2019, 06:42 
Come lo vogliono?
Con radio,TV,videogames,frigobar
e ritratto di Trump?
Come ci vanno?
Con le sbruffonate di Musk?
Quanto ci restano visto che,secondo loro:
a)la polvere lunare è pericolosissima
b)la superficie lunare emette raggi gamma alla grande
c)il viaggio avviene,secondo i tre di Apollo 11,in uno spazio nero e senza stelle,tetro e inquietante che non sembra aver fatto loro bene...
d)come scrive theapologist,i soldi sono quelli che sono(in vista di una probabile crisi economica e/o guerra mondiale...)

Infine,che ne è di Marte,futur...ata colonia terrestre:faranno un concorso per il Lander ,un appalto per il viaggio,una COLLETTA INTERNAZIONALE e un viaggio a Lourdes??
Povera terra,povera umanità,poveri alieni,il diavolo un povero Cristo e Cristo un povero diavolo!
QUANDO FINIRÀ LA SA(E)GA TERRESTRE?


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 29/11/2019, 22:05 
c'è sta cosa del lunar reconnaissance orbiter
chge avrebbe fotografato il lem sulla luna..

perchè le ombre dei crateri puntano a sinistra
e quella del lem a destra?

boh..


screencapture-www-youtube-com-watch-1575061402663.png



Allegati:
screencapture-www-youtube-com-watch-1575060710789 (1).png


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 30/11/2019, 12:51 
udhssduhudshuhdssudahsaduh vero l'ombra del lem sembra al contrario



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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 25/01/2020, 17:14 
Ossigeno dalla polvere della Luna: ​l'esperimento dell'Esa

I ricercatori Esa hanno creato un prototipo, per estrarre ossigeno dalla regolite lunare: "Sarà utile per la respirazione sul satellite"


Ricavare ossigeno dalla polvere lunare. È l'ultimo esperimento dell'Esa, l'European space agency, che ha messo a punto un prototipo, negli spazi dell'Estec, per provare a estrarre ossigeno dalla regolite lunare.

In assenza della materia prima, è stata usata una polvere fac-simile: "Avere una nostra struttura ci consente di concentrarci sulla produzione di ossigeno, misurandola con uno spettrometro di massa mentre viene estratto dal simulante regolitico", ha spiegato Beth Lomax, dell'Università di Glasgow. Se l'esperimento riuscisse, i "futuri coloni lunari" saranno in grado di ricavare ossigeno dalle risorse trovate sulla Luna: una procedura utile "sia per la respirazione che nella produzione locale di carburante".

I campioni di plvere presi dalla superficie lunare hanno confermato la presenza di ossigeno nella regolite, per il 40-45%, rappresentando l'elemento maggiore. Ma, nella regolite, l'ossigeno "è legato chimicamente con ossidi sotto forma di minerali o vetro, quindi non è disponibile per l'uso immediato". Per poterlo usare, è necessario estrarlo.

Grazie al prototipo creato dall'Esa, si sta sperimentando un metodo di estrazione, chiamato elettrolisi del sale fuso: la regolite viene posta in un cestino metallico insieme al sale di cloruro di calcio fuso, poi il tutto viene riscaldato a 950°C. Poi, facendo passare una corrente attraverso la regolite, si riesce ad estrarre l'ossigeno. "Come bonus- sottolinea l'Esa- questo processo converte anche la regolite in leghe metalliche utilizzabili".

Il metodo di elettrolisi del sale fuso era stato sviluppato da una società britannica che produce leghe e metalli e l'idea dei ricercatori dell'Esa era si lavorare nell'azienda per studiare il processo. Ma nella società "l'ossigeno prodotto dal processo è un sottoprodotto indesiderato e viene invece rilasciato come biossido di carbonio e monossido di carbonio, il che significa che i reattori non sono progettati per resistere all'ossigeno stesso". Per questo "abbiamo dovuto riprogettare la versione Estec".

L'obiettivo di questo esperimento sarebbe quello di creare un "impianto pilota", che possa funzionare sulla Luna: "L'Esa e la Nasa stanno tornando sulla Luna con missioni con equipaggio, questa volta al fine di rimanere", dicono i ricercatori. Per questo si sta pensanto a un modo per usare le risorse lunari sul luogo. "Ora abbiamo la struttura in funzione possiamo cercare di perfezionarla- ha spiegato il ricercatore Esa Alexander Meurisse- ad esempio riducendo la temperatura operativa, progettando infine una versione di questo sistema che potrebbe un giorno volare sulla Luna per essere utilizzato lì".



http://www.ilgiornale.it/news/tecnologi ... 16729.html


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 25/01/2020, 18:38 
Bene, allora dovremmo vederli all'opera intorno al 2024, come ha promesso mesi fa Trump.


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 26/09/2020, 16:26 
C’è l’intesa con la Nasa, l’Italia in missione sulla Luna
Firmato l’accordo: Roma investirà oltre 1 miliardo di euro. Il progetto della costruzione della prima colonia sul satellite


La Luna è sempre più vicina anche per l’Italia. Un accordo di intenti firmato ieri in diretta a Roma e Washington porta all’obiettivo del ritorno sul nostro satellite naturale, cioè la costruzione della prima colonia lunare. Così precisa il documento sottoscritto dall’amministratore della NasaJim Bridenstine e da Riccardo Fraccaro, sottosegretario della presidenza del Consiglio con delega alle politiche aerospaziali. I nostri scienziati e le industrie nazionali saranno coinvolti in tre direzioni. La prima riguarda la collaborazione nella costruzione dell’abitazione-laboratorio in cui vivranno gli astronauti e nello sviluppo delle tecnologie per garantire lo svolgimento delle missioni. Il secondo impegno riguarda le ricerche che si potranno svolgere nella base coinvolgendo gli scienziati di svariate discipline, dalla biologia all’astronomia. Tutta l’attività di esplorazione e ricerca richiederà una sofisticata rete di comunicazione in grado di consentire un costante collegamento con la Terra trasferendo grandi quantità di dati. A tal fine si parteciperà alla realizzazione dei sistemi di telecomunicazione sia in superficie sia alle costellazioni orbitali intorno alla stessa Luna.

Programma Artemis

Tutto ciò rientra nel Programma Artemis che la Nasa ha avviato per tornare sulla Luna con una donna e un uomo nel 2024. Ma sarà solo il primo passo per arrivare a un insediamento stabile 4 anni più tardi. Intanto si costruirà anche la stazione spaziale lunare Gateway per facilitare le operazioni a cui già partecipano Giappone, Canada, Europa e (presto) Russia. «Il tutto porterà lavoro alle nostre industrie che realizzeranno le varie parti sviluppando innovazioni in grado di garantire la sopravvivenza degli astronauti — spiega Fraccaro —. Da parte del Governo si prevede un investimento superiore a 1 miliardo mettendo in moto un ritorno economico che andrà ben oltre. Lo scopo è coinvolgere oltre alle grandi aziende già impegnate nel settore altre società medio piccole che finora non hanno mai pensato di lavorare per lo spazio ma date le loro competenze possono trovare sulla frontiera lunare vie di sviluppo». Per fine ottobre saranno fissate le regole per partecipare ai bandi dei vari progetti sotto la guida dell’Agenzia spaziale. «Il nostro Paese, oltre all’importante contributo sul piano tecnico e scientifico, fornirà tecnologie per i sistemi di allunaggio e dei moduli abitabili con effetti industriali positivi per l’intera filiera e l’indotto dello spazio» dice Alessandro Profumo amministratore delegato di Leonardo nel cui gruppo già si lavora per la stazione lunare e per il prossimo obiettivo: Marte.


https://www.corriere.it/cronache/20_set ... ebd3.shtml


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 23/11/2020, 18:20 
Ritorno sulla Luna: stasera il lancio in diretta della sonda cinese Chang’e 5

Parte oggi la più ambiziosa missione spaziale mai tentata dalla Cina: alle 21.30, ora italiana, la sonda Chang’e 5 partirà in direzione della Luna. Questa volta infatti è previsto non solo lo sbarco di un lander sul suolo del nostro satellite, ma anche la raccolta di circa due chili di campioni di rocce lunari, che verranno poi riportate sulla Terra per essere studiate. Un’impresa non da poco, riuscita fino ad oggi solo a due maxi-potenze spaziali: gli Usa con le missioni del programma Apollo, e l’Unione Sovietica, ai tempi delle missioni Luna.
Le prime rocce lunari dal 1976

Nonostante i precedenti illustri, la raccolta di campioni lunari è un obbiettivo ancora attualissimo per la ricerca spaziale. È dal 1976 infatti, con la missione sovietica Luna 24, che gli scienziati non hanno a disposizione nuove rocce lunari da studiare. Il lander cinese inoltre tenterà di atterrare in una zona inesplorata del satellite: il Mons Rümker, una struttura geologica situata nell’Oceanus Procellarum, o Oceano delle tempeste, un vasto mare lunare formato durante antiche eruzioni vulcaniche che hanno coperto la zona con uno spesso strato di rocce basaltiche.

Un’area in cui la missione cinese spera di trovare rocce di formazione relativamente recente, risalenti a circa un miliardo e 200 milioni di anni fa. Ben più giovani di quelle riportate a terra dagli americani, datate tra i tre e i quattro miliardi di anni fa. E con campioni così recenti, la speranza dell’agenzia spaziale cinese è che si riesca a comprendere con più precisione fino a quando la Luna è rimasta vulcanicamente attiva, e quando si è estinto definitivamente il suo campo magnetico.
Segui la diretta del lancio

Per riuscire nell’obbiettivo, la missione prevede l’atterraggio di un lander robotico che preleverà circa due chilogrammi di campioni di roccia, e li caricherà su un vettore responsabile della risalita fino alla sonda, in attesa in orbita, dove saranno stipati in vista del rientro. La durata totale della missione dovrebbe essere di 23 giorni, con il rientro a terra previsto per il 16 o il 17 di dicembre. Tra i partner della spedizione inoltre c’è anche l’Esa, che offrirà supporto trasmettendo segnali dal veicolo spaziale durante due fasi critiche della missione, attraverso la sua rete di stazioni di terra.

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Per i curiosi, sarà possibile seguire in diretta il lancio della sonda – a bordo di un razzo Long March 5 – dallo spazioporto di Wenchang, nella provincia meridionale di Hainan, sul sito dell’emittente televisiva cinese Cgtn, o sul canale youtube (non ufficiale) embeddato di seguito.

Guarda su youtube.com


https://www.galileonet.it/2020-ritorno- ... -change-5/


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 24/11/2020, 15:11 
Cita:
La Cina è partita per prendere un pezzo di Luna
La missione Chang'e 5 ha l'ambizioso obiettivo di prelevare rocce lunari: finora ci sono riusciti solo Stati Uniti ed ex Unione Sovietica

Immagine

Da qualche ora, una missione spaziale partita dalla Cina è in viaggio verso la Luna per raggiungere un obiettivo piuttosto ambizioso: prelevare alcune rocce lunari e riportarle sulla Terra. Salvo imprevisti, entro la fine dell’anno potrebbe quindi arrivare un altro pezzetto di Luna sul nostro pianeta, a quasi mezzo secolo di distanza dall’ultimo prelievo di rocce lunari effettuato dall’ex Unione Sovietica.

Chang’e
La missione si chiama Chang’e 5, dal nome della dea della Luna in diverse mitologie cinesi, ed è la quinta a essere realizzata nell’ambito di un ampio progetto per l’esplorazione lunare.

La Cina, che negli ultimi decenni ha potenziato il proprio programma spaziale lunare, aveva avviato una prima fase di operazioni tra il 2007 e il 2010 per sperimentare il raggiungimento e il corretto inserimento nell’orbita Lunare con le missioni Chang’e 1 e 2. Ottenuti questi primi importanti risultati, tra il 2013 e il 2019 aveva realizzato le missioni Chang’e 3 e 4, con l’obiettivo di sperimentare allunaggi controllati e testare robot automatici (rover) per esplorare il suolo.

Ora con Chang’e 5 la Cina vuole passare al livello successivo: raccogliere campioni lunari per riportarli sulla Terra, sperimentando nel frattempo tecniche e tecnologie che in futuro potrebbero essere impiegate per missioni con esseri umani sul nostro satellite.

Lancio
Chang’e 5 è partita alle 21:30 (ora italiana) di lunedì 23 novembre dal Centro spaziale di Wenchang sull’isola di Hainan, nella Cina meridionale. Il carico complessivo della missione è di circa 8,2 tonnellate. Portare una simile massa oltre l’atmosfera terrestre non è semplice: per farlo è stato impiegato un razzo Lunga Marcia 5, il lanciatore più potente sviluppato finora dalla Cina.

Guarda su youtube.com


Il lancio è stato trasmesso dalle principali emittenti televisive e seguito con grande interesse, complice il lavoro di propaganda svolto dal governo cinese nei giorni scorsi per promuovere una nuova grande impresa nazionale.

4 in 1
Il Lunga Marcia 5 ha spinto oltre l’atmosfera terrestre 4 diversi moduli spaziali, che in questa prima fase viaggeranno insieme verso l’orbita lunare. Uno dei quattro elementi è un modulo di servizio, che si occupa di trasportare i propri compagni di viaggio verso la meta. Dopo il suo ingresso nell’orbita lunare, due robot collegati tra loro si staccheranno dal veicolo di servizio, per iniziare la loro discesa controllata sulla Luna.

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Il principale è un lander, cioè un veicolo spaziale progettato per atterrare su un mondo diverso dal nostro e compiere attività di vario tipo, ma senza la possibilità di spostarsi dal punto in cui ha toccato il suolo. Il suo compito sarà quello di prelevare tra i 2 e i 4 chilogrammi di rocce lunari e di stivarle nel veicolo con cui è arrivato sulla Luna. Questo secondo elemento è un modulo di ascesa: una volta completato il carico si staccherà dal lander e tornerà nell’orbita lunare con il suo prezioso carico.

Il modulo di ascesa si riunirà con il resto della strumentazione che era rimasto in orbita intorno alla Luna. Quando si sarà collegato al modulo di servizio, trasferirà il proprio carico in una capsula, progettata per resistere alle sollecitazioni del rientro nell’atmosfera terrestre.

Il modulo di ascesa, quello di servizio e la capsula inizieranno poi il loro viaggio di ritorno verso la Terra. In prossimità del nostro pianeta, la capsula si separerà dai suoi due compagni di viaggio e inizierà un turbolento rientro nell’atmosfera, portando con sé le rocce lunari. Se tutto funzionerà come da programma, raggiungerà la Mongolia Interna, la regione autonoma cinese nel Nord del paese, dove sarà raccolta da una squadra di recupero.

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Oceano
Il sito di allunaggio scelto dall’Agenzia spaziale cinese (CNSA) si trova nell’Oceanus Procellarum (“Oceano delle tempeste”), un vasto pianoro con il suolo relativamente uniforme che si trova sul lato visibile della Luna. I ricercatori ipotizzano che si formò in seguito ad alcune antiche eruzioni vulcaniche, il cui magma coprì buona parte dell’area. Questo spiegherebbe la presenza di crateri meno evidenti e marcati rispetto a quelli di altre aree del satellite. I campioni raccolti da Chang’e 5 potrebbero rivelarsi molto utili per comprendere meglio la storia della Luna e delle dinamiche che la portarono ad apparire come la vediamo oggi.

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23 giorni
La missione non durerà moltissimi giorni: dovrebbe concludersi entro le prossime tre settimane, rientro della capsula con le rocce lunari compreso. I tempi sono stretti perché Chang’e 5 dovrà fare tutto prima che l’area del prelievo finisca in ombra, con un calo della temperatura fino a -130 °C. Il lander e il modulo di ascesa non sono stati progettati per funzionare a temperature così basse, come lo erano stati alcuni veicoli delle precedenti missioni. Non c’era motivo per complicare la progettazione dei componenti di Chang’e 5, considerato che l’intera missione può essere svolta in tempi così rapidi.

Rocce lunari
Le prime rocce lunari furono trasportate sulla Terra dagli astronauti statunitensi delle missioni Apollo tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. L’ex Unione Sovietica non raggiunse mai il satellite con i propri cosmonauti, ma mise a punto diversi robot che furono in grado di recuperare materiale roccioso dalla Luna e portarlo poi sul nostro pianeta. L’ultimo prelievo sovietico svolto nel 1976 con la missione Luna 24 fu anche l’ultima occasione per trasportare rocce lunari sulla Terra.

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Nel caso di un successo di Chang’e 5, la Cina diventerebbe il terzo paese nella storia a portare campioni lunari sul nostro pianeta.

Con equipaggi, un giorno
Osservando il piano per la missione in corso, verrebbe da pensare che i tecnici e i ricercatori cinesi si siano complicati la vita, prevedendo l’impiego di quattro diversi componenti da inviare verso la Luna. Avrebbero potuto provvedere a un veicolo di ascesa in grado di tornare autonomamente sulla Terra, senza la necessità di ricongiungersi con altri veicoli in orbita intorno alla Luna. Questa soluzione non avrebbe però permesso di sperimentare tecniche e tecnologie da sfruttare in futuro per nuove missioni.

Molti aspetti di Chang’e 5 ricordano, in piccolo, il modo in cui erano organizzate le missioni Apollo che portarono al primo allunaggio con esseri umani nel 1969. Tre astronauti raggiungevano la Luna a bordo di un modulo di comando, collegato a un modulo di servizio e a un modulo lunare (LEM), che comprendeva un modulo di ascesa. Un astronauta rimaneva sul modulo di comando e di servizio in orbita intorno alla Luna, mentre gli altri due astronauti raggiungevano il suolo lunare a bordo del LEM. Al termine della loro permanenza sulla Luna, utilizzavano la parte inferiore del LEM come mini rampa di lancio, dalla quale partiva il modulo di ascesa per raggiungere in orbita gli altri moduli, con i quali tornavano verso la Terra. Il modulo di comando veniva poi usato per il rientro nell’atmosfera.

Su una scala molto più piccola, Chang’e 5 farà più o meno la stessa cosa, consentendo all’Agenzia spaziale cinese di raccogliere dati importanti, e approfondire le conoscenze sulle tecniche per organizzare in futuro missioni verso la luna con esseri umani. Anche se i piani non sono stati ancora resi completamente pubblici, il programma spaziale cinese prevede di organizzare missioni lunari con equipaggi entro il 2030, a 60 anni circa dal primo allunaggio statunitense.

fonte: https://www.ilpost.it/2020/11/24/cina-luna-chang-e-5-prelievo-rocce-lunari/



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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 17/12/2020, 18:42 
Luna, conclusa con successo la missione della sonda cinese Chang'e5
Nasa, 'Congratulazioni'. A Terra primi campioni dopo 44 anni


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Conclusa la missione della sonda cinese Chang'e 5 che ha portato a casa i primi campioni dalla superficie lunare in 44 anni nella missione robotica più impegnativa del programma spaziale cinese fino ad oggi. "Congratulazioni alla Cina per aver riportato i campioni lunari sulla Terra!" ha twittato Thomas Zurbuchen, capo della direzione della missione scientifica della Nasa. "La comunità scientifica internazionale celebra il successo Chang'e 5. Questi campioni aiuteranno a rivelare i segreti del nostro sistema Terra-Luna e ad acquisire nuove informazioni sulla storia del sistema solare". Le squadre di recupero hanno messo in sicurezza la capsula dopo l'atterraggio nella regione cinese della Mongolia.

E' la prima missione che riporta a Terra campioni lunari dopo la missione robotica Luna 24 dell'Unione Sovietica nel 1976. Il successo segna una pietra miliare nel programma di esplorazione spaziale cinese che durante questa missione è riuscita nell'impresa mai tentata da nessuno finora: il primo aggancio automatico tra due veicoli robotici nell'orbita lunare, avvenuto tra la capsula che ha raccolto i campioni sulla Luna e la sonda madre che 'l'aspettava' in orbita. Con questa impresa la Cina ha segnato un altro record, dopo il primo atterraggio sul lato lontano avvenuto lo scorso anno con la missione Chang'e 4. La missione Chang'e 5 era partita con il più potente razzo cinese il 23 novembre scorso ed era atterrata sulla Luna l'1 dicembre. Dopo aver raccolto i campioni la capsula era partita dalla Luna il 3 dicembre, in quello che per la Cina era stato il suo primo lancio dalla Luna.

Quindi la capsula ha incontrato la sonda madre nell'orbita lunare per consegnare il prezioso carico. Dopo la consegna delle rocce lunari alla sonda destinata a tornare a Terra, la capsula si è schiantata intenzionalmente sulla Luna il 7 dicembre. Con questi passaggi completati, tutto ciò che restava era riportare i campioni lunari sulla Terra. I funzionari cinesi non hanno rivelato in anticipo l'orario esatto dell'atterraggio, ma durante il tempo previsto per il rientro della sonda sono stati diffusi avvisi pubblici per avvertire i piloti di non sorvolare la zona di recupero della missione. Anche i media statali cinesi non hanno trasmesso in diretta il ritorno della missione sulla Terra, ma hanno iniziato la copertura video solo dopo l'atterraggio della capsula. Le squadre di recupero hanno raggiunto il modulo di ritorno Chang'e 5 in pochi minuti, dopo l'atterraggio, per iniziare le operazioni di messa in sicurezza della sonda e hanno piantato una bandiera cinese nel terreno innevato della Mongolia dove è atterrata.


https://www.ansa.it/canale_scienza_tecn ... 705c0.html


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 29/04/2021, 01:42 
Morto Collins, uno dei tre astronauti dell'Apollo 11
Con Amstrong e Aldrin conquistò la Luna nel 1969

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(ANSA) - ROMA, 28 APR - Michael Collins, uno dei tre membri dell'Apollo 11 che nel 1969 conquistò la Luna, è morto all'età di 90 anni. Lo ha reso noto la famiglia. A differenza degli altri due membri della spedizione, Armstrong e Aldrin, Collins non mise piede sul satellite terrestre. (ANSA).


https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... edeef.html


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 10/09/2021, 16:47 
Oro, platino, titanio: l’estrazione mineraria della Luna inizia a prendere forma, robot autonomi potrebbero prendere il posto dell’uomo
In corso un progetto finanziato dalla NASA che ha lo scopo di fare progredire i metodi di estrazione spaziale per mezzo di robot autonomi

Con l’ipotesi sempre più concreta della costruzione di basi su corpi celesti come la Luna, l’idea dell’estrazione spaziale sta diventando sempre più popolare così come la possibilità di utilizzare le risorse esistenti sul satellite.

Un team dell’Università dell’Arizona, guidato da ricercatori del College of Engineering, ha ricevuto 500mila dollari in finanziamenti dalla NASA per un nuovo progetto che ha lo scopo di fare progredire i metodi di estrazione spaziale, avvalendosi di robot autonomi. In quanto istituzione ispanica, l’università ha ricevuto finanziamenti attraverso l’iniziativa Artemis Research Initiative della Minority University Research and Education Project della NASA.

“È davvero emozionante essere in prima linea in un nuovo campo,” ha affermato Moe Momayez, capo ad interim del Department of Mining and Geological Engineering e del David & Edith Lowell Chair in Mining and Geological Engineering. “Ricordo di aver guardato programmi TV da bambino, come ‘Spazio: 1999’, che parla di basi sulla Luna. Siamo nel 2021 e stiamo parlando di colonizzare la Luna“.

Secondo l’ipotesi dell’impatto gigante, la Terra e la Luna provengono da un corpo genitore comune, quindi gli scienziati si aspettano che le loro composizioni chimiche siano relativamente simili. L’estrazione mineraria sulla superficie lunare potrebbe rivelare metalli terrestri rari necessari per tecnologie come smartphone e apparecchiature mediche, titanio per l’uso in leghe di titanio, metalli preziosi come oro e platino ed elio-3,un isotopo di elio stabile che potrebbe alimentare impianti di energia nucleare ma è estremamente raro sulla Terra.

Per estrarre minerali incastonati nella roccia sulla Terra, i minatori devono perforare la roccia, che è una delle specialità di Momayez. Ha sviluppato un processo elettrochimico che consente di perforare la roccia cinque volte più velocemente rispetto a qualsiasi altro metodo. L’estrazione lunare presenta però una nuova sfida.
“Qui sulla Terra, abbiamo una quantità illimitata di energia da lanciare contro le rocce,” ha affermato Momayez. “Sulla Luna, devi essere molto più prudente. Ad esempio, per rompere le rocce, usiamo molta acqua, qualcosa che non avremo sulla Luna. Quindi, abbiamo bisogno di nuovi processi, nuove tecniche. Il modo più efficiente per rompere le rocce sulla Terra è attraverso l’esplosione, e nessuno ha mai fatto esplodere qualcosa sulla Luna“.

Trovare il modo migliore per estrarre materiali lunari da un laboratorio sulla Terra è un compito arduo per gli umani, ed è qui che entrano in gioco i robot autonomi.
Jekan Thanga, professore associato di ingegneria aerospaziale e meccanica, sta adattando una tecnica di architettura di apprendimento neuromorfico, che ha sviluppato nel suo laboratorio, chiamata Human and Explainable Autonomous Robotic System, o HEART. Il sistema non solo addestrerà i robot a lavorare insieme su attività minerarie, di scavo e persino di costruzione, ma consentirà anche ai robot di migliorare le loro capacità di collaborazione nel tempo.
Il team prevede di costruire e addestrare i robot qui sulla Terra, in modo che possano esercitarsi. In definitiva, i ricercatori immaginano numerosi robot completamente autonomi che non ha bisogno di ricevere istruzioni dalla Terra per estrarre materiali e costruire strutture semplici.

“In un certo senso, siamo come gli agricoltori. Stiamo allevando talenti a partire da queste creature, o da un’intera famiglia di creature, per svolgere determinati compiti,” ha detto Thanga. “Attraverso questo processo, aiutiamo a perfezionare queste creature artificiali il cui compito è svolgere attività minerarie“.

Il team considera ancora gli umani una parte fondamentale dell’esplorazione dello Spazio, ma questi robot potrebbero consentire agli astronauti di concentrarsi su altri elementi importanti della missione. “L’idea è che i robot costruiscano, sistemino le cose e facciano tutte le cose sporche, noiose e pericolose, in modo che gli astronauti possano fare le cose più interessanti,” ha spiegato Thanga.

Momayez e Thanga non sono soli nella loro impresa. Uno dei motivi per cui hanno deciso di perseguire questa strada è che gli studenti universitari sono molto interessati.
“Ogni volta che esco e parlo di esplorazione spaziale, ci sono davvero tanti studenti entusiasti dell’estrazione mineraria,” ha detto Thanga. “Vedere tutti questi studenti ispirati mettersi in gioco è stata una grande spinta“.

Il laboratorio ASTEROIDS di Thanga gestisce un programma di ricerca e istruzione universitario finanziato dalla NASA, in cui gli studenti trascorrono un anno alla guida dei propri progetti di ricerca. In passato, gli studenti del programma hanno presentato il loro lavoro a conferenze e hanno lavorato su articoli scientifici. Con il nuovo finanziamento della NASA, Momayez e Thanga intendono aggiungere un modulo al programma incentrato sull’estrazione spaziale. Gli studenti impareranno nozioni sia sui robot autonomi che sulle tecniche di scavo, in classe, in laboratorio e persino nella miniera di San Xavier dell’università, gestita dagli studenti.
“Possono testare i loro robot in miniera, possono scavare, possono perforare, possono far esplodere,” ha concluso Momayez. “Con l’istituzione della nuova School of Mining and Mineral Resources, speriamo di coinvolgere più studenti da tutto il mondo nell’attività mineraria“.


https://www.meteoweb.eu/2021/09/oro-pla ... a/1720437/


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 11/09/2021, 13:18 
Consiglio la lettura del romanzo:

Limit - Frank Schätzing

secondo me abbastanza profetico ed in linea con quanto "preconizzato" da questo articolo



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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 18/11/2021, 19:14 
Sulla Luna c’è ossigeno per mantenere in vita miliardi di persone per 100.000 anni

Accanto ai progressi nell’esplorazione spaziale, di recente abbiamo visto molto tempo e denaro investiti in tecnologie che potrebbero consentire un efficace utilizzo delle risorse spaziali, e in prima linea in questi sforzi c’è stata una focalizzazione sulla ricerca del modo migliore per produrre ossigeno sulla Luna. A ottobre, l’Agenzia spaziale australiana e la NASA hanno firmato un accordo per inviare un rover di produzione australiana sulla Luna nell’ambito del programma Artemis, con l’obiettivo di raccogliere rocce lunari che potrebbero infine fornire ossigeno respirabile sulla Luna.

Sebbene la Luna abbia un’atmosfera, è molto sottile e composta principalmente da idrogeno, neon e argon. Non è il tipo di miscela gassosa che potrebbe sostenere mammiferi dipendenti dall’ossigeno come gli umani. Detto questo, in realtà c’è molto ossigeno sulla Luna. Semplicemente non è in una forma gassosa. Invece è intrappolato all’interno della regolite – lo strato di roccia e polvere fine che copre la superficie della Luna. Se potessimo estrarre ossigeno dalla regolite, sarebbe sufficiente per sostenere la vita umana sulla Luna?

L’ossigeno può essere trovato in molti dei minerali nel terreno intorno a noi. E la Luna è per lo più fatta delle stesse rocce che troverai sulla Terra (anche se con una quantità leggermente maggiore di materiale proveniente da meteore). Minerali come silice, alluminio e ossidi di ferro e magnesio dominano il paesaggio della Luna. Tutti questi minerali contengono ossigeno, ma non in una forma a cui i nostri polmoni possono accedere. Sulla Luna questi minerali esistono in diverse forme tra cui roccia dura, polvere, ghiaia e pietre che coprono la superficie. Questo materiale è stato il risultato degli impatti di meteoriti che si sono schiantati sulla superficie lunare nel corso di innumerevoli millenni.



La regolite della Luna è costituita da circa il 45%di ossigeno. Ma quell’ossigeno è strettamente legato ai minerali sopra menzionati. Per rompere questi forti legami, dobbiamo mettere energia. Sulla Terra questo processo è comunemente usato nella produzione, come ad esempio per produrre alluminio. Una corrente elettrica viene fatta passare attraverso una forma liquida di ossido di alluminio (comunemente chiamata allumina) tramite elettrodi, per separare l’alluminio dall’ossigeno. In questo caso, l’ossigeno viene prodotto come sottoprodotto. Sulla Luna, l’ossigeno sarebbe il prodotto principale e l’alluminio (o altro metallo) estratto sarebbe un sottoprodotto potenzialmente utile.

È un processo piuttosto semplice, ma c’è un problema: è molto affamato di energia. Per essere sostenibile, dovrebbe essere supportato dall’energia solare o da altre fonti di energia disponibili sulla Luna. L’estrazione di ossigeno dalla regolite richiederebbe anche attrezzature industriali sostanziali. Avremmo bisogno di convertire prima l’ossido di metallo solido in forma liquida, applicando calore o calore combinato con solventi o elettroliti. Abbiamo la tecnologia per farlo sulla Terra, ma spostare questo apparato sulla Luna – e generare abbastanza energia per farlo funzionare – sarà una grande sfida.

Detto questo, quando riusciremo a farcela, quanto ossigeno potrebbe effettivamente fornire la Luna? Beh, parecchio a quanto pare. Ogni metro cubo di regolite lunare contiene in media 1,4 tonnellate di minerali, tra cui circa 630 chilogrammi di ossigeno. La NASA dice che gli esseri umani hanno bisogno di respirare circa 800 grammi di ossigeno al giorno per sopravvivere. Quindi 630 kg di ossigeno manterrebbero in vita una persona per circa due anni (o poco più).

Ora supponiamo che la profondità media della regolite sulla Luna sia di circa 10 metri e che possiamo estrarre tutto l’ossigeno da questo. Ciò significa che i primi 10 metri della superficie della Luna fornirebbero abbastanza ossigeno per sostenere tutti gli 8 miliardi di persone sulla Terra per circa 100.000 anni. Ciò dipenderebbe anche da quanto efficacemente siamo riusciti a estrarre e utilizzare l’ossigeno.


https://www.tomshw.it/scienze/ecco-il-g ... -dallaria/


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 Oggetto del messaggio: Re: La Corsa alla Luna
MessaggioInviato: 19/11/2021, 04:00 
questi dati il Grande Naso LI AVEVA GIA' sin dalla seconda metà degli anni '60 ed è proprio perché si avevano GIA' certezze sulla possibilità di utilizzare e CONVERTIRE in loco materie prime per la sopravvivenza umana in basi stabili SOTTERANEE che il programma per la costruzione di Base Luna è andato avanti IN CONFANDINA...gli shuttle lunari militari -mai costruiti ufficialmente- sono andati su sin dalla fine degli anni '70 mentre si facevano i primi test ufficiali Nasa con Enterprise privo di motori... [:246] [:305]

https://it.wikipedia.org/wiki/Wernher_von_Braun

lassù, sotto i crateri di Aristarcus & Co, sono collocati parte dei nostri impianti sotterranei...ma gli shuttles, così come li abbiamo conosciuti, hanno smesso di andar su sin dai primi anni '90, altri velivoli da trasporto NON convenzionali li hanno sostituiti... [:246] [:305]

i files di queste operazioni SPECIALI sono UTS e SOLO chi ne ha avuto ruolo attivo può esserne testimone...e prima o poi qualcuno si farà avanti e ci rivelerà la verità... [8D]

[:295]



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