Fomalhaut b: L'Esopianeta Zombie Ritorna dal Regno dei Morti
Molti anni fa, un gruppo di astronomi dava l'annuncio della scoperta di un esopianeta visto direttamente come un punto di luce intorno alla sua stella! Era il 2008 e Hubble sembrava aver visto un pianeta della massa di Saturno orbitare in un disco di polvere intorno alla stella Fomalhaut. Era la prima volta che l'umanità poteva vedere direttamente un esopianeta in luce visibile! O forse no... Nel tardo 2011, successive osservazioni nell'infrarosso hanno gettato dubbi sull'esistenza di questo pianeta, e infatti l'ultima volta che ne abbiamo parlato, il giudizio degli astronomi sembrava piuttosto deciso circa la non esistenza di questo pianeta. Adesso però, una nuova analisi dei vecchi dati di Hubble ha riaperto la diatriba e ha riportato il pianeta in vita!
Fomalhaut è la stella più brillante della costellazione del Pesce Australe e si trova a 25 anni luce di distanza dalla Terra. In origine, si pensava che Fomalhaut b avesse la grandezza e massa di Saturno e che poteva anche avere dei giganteschi e spettacolari anelli, creati grazie alla tantissima polvere presente in questo sistema giovane.
Le osservazioni fatte in seguito però, con il Spitzer Space Telescope, sembravano puntare verso una nube di gas che si è formata in mezzo alla polvere ma che ha avuto breve vita. Insomma non c'erano segni della presenza di un pianeta di alcun tipo. Ma ora il pianeta ritorna!
"Anche se i nostri risultati sfidano seriamente le indagini pubblicate in origine, lo fanno in un modo che rendono l'interpretazione di questo oggetto molto più pulita e lascia intatta la conclusione di base: l'esistenza di Fomalhaut b come un pianeta molto massiccio." ha spiegato Thayne Currie, astronomo dell'Università di Toronto, precedentemente del Goddard Space Flight Center, della NASA.
Nella ricerca originale del 2008 viene spiegato che la luminosità di Fomalhaut b variava di circa un fattore di due e cita questa cosa come prova del fatto che il pianeta sta accrescendo tanto gas intorno a se. Ulteriori studi poi hanno interpretato questa variabilità come prova che l'oggetto fosse non un pianeta ma una nube transitoria di polvere. Nel nuovo studio però Currie ed il suo team hanno ripreso in mano i dati delle osservazioni fatte con Hubble tra il 2004 ed il 2006. Hannofacilmente recuperato il pianeta nelle osservazioni fatte tra le lunghezze d'onda visibili di 600 e 800 nanometri e hanno anche fatto un nuovo rilevamento intorno ai 400 nanometri, in luce viola. In contrasto con l'originale ricerca, il team non ha scoperto alcuna variazione nella luminosità.
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151,68 KBImmagine in luce visibile del sistema intorno alla stella Fomalhaut, ottenuta da Hubble. La luce diretta della stella è bloccata grazie ad uno strumento a maschera chiamato "coronografo". Intorno vedete la polvere, l'anello di cui i ricercatori parlano, ed il puntino che si pensa sia visibile grazie alla polvere che circonda il pianeta Fomalhaut b. Credit: NASA/ESA/T. Currie/U. Toronto
Oltre a questo è arrivata anche una prima misurazione di un limite per la massa che può avere il pianeta. Dato che le misurazioni fatte con il Subaru Telescope, alle Hawaii, non sono riuscite a trovare il pianeta, e dato che neanche Spitzer ha trovato tracce distintive nell'infrarosso, Fomalhaut b deve avere una massa che al suo massimo deve comunque essere meno del doppio della massa di Giove.
Un altro problema legato all'esistenza di Fomalhaut b riguarda l'anello di povere intorno alla stella. Secondo i calcoli, il pianeta dovrebbe muoversi all'interno dell'anello, in maniera allineata ad esso e in questa parte della sua orbita dovrebbe muoversi molto lentamente, ma la velocità stabilità nello studio originale era troppo alta perché fosse possibile. Inoltre, diversi ricercatori avevano segnalato che Fomalhaut b sembra muoversi in un orbita inclinata che passa attraverso il piano di polvere.
Usando i dati di Hubble, il team di Currie ha invece stabilito che Fomalhaut b si muove con una velocità ed in una direzione consistente con l'idea originale che la gravità del pianeta stia attivamente modificando la morfologia dell'anello di polvere. "Quello che abbiamo visto dalla nostra analisi è che la distanza minima di questo oggetto, rispetto al disco, è cambiata pochissimo in due anni, e questo è un buon segno che si tratta di un orbita che sta scolpendo il disco di polvere." ha spiegato Timothy Rodigas, studente dell'Università dell'Arizona, che ha fatto parte del team di studio.
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53,26 KBMisurazioni che indicano più chiaramente la presenza dell'anello di polvere e la sua struttura intorno alla stella Fomalhaut. Credit: T. Currie et al
Il team di Currie ha anche risposto agli studi precedenti secondo cui Fomalhaut b era solo una nube compatta di polvere e gas ma che non era legata gravitazionalmente come un pianeta. Gli astronomi hanno dimostrato che vicino all'anello in cui si trova Fomalhaut b, le dinamiche gravitazionali coinvolte dissiperebbero facilmente una simile nube in un periodo inferiore ai 60.000 anni. I granelli di polvere poi subiscono forse ulteriori che operano su scale temporali molto più brevi perché interagiscono con la luce stellare.
"Dato quello che sappiamo circa il comportamento della polvere e dell'ambiente in cui l'oggetto si trova, riteniamo di star osservando un oggetto planetario che è completamente immerso nella polvere, e non una semplice nube di polvere" ha spiegato John Debes, astronomo del Space Telescope Science Institute. La nuova ricerca ès tata pubblicata nel giornale "The Astrophysical Journal Letters".
Questa nuova ricerca arriva in seguito ad un'altra pubblicazione, rilasciata dal team di scienziati dietro l'ALMA (Atacama Large Millimeter/sub-millimeter Array) che avevano trovato alcuni indizi che potevano far pensare alla presenza di questo e anche altri pianeti all'interno del sistema.
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102,15 KBQuesta è una nuova immagine dell'anello di polvere intorno alla brillante stella Fomalhaut, ottenuta con ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). La figura sottostante, in blu, mostra un'immagine ottenuta in precedenza dall'HST (Hubble Space Telescope), il telescopio spaziale della NASA/ESA. La nuova immagine di ALMA ha permesso agli astronomi di compiere un significativo passo avanti nella comprensione dei sistemi planetari e ha fornito preziosi indizi su come questi sistemi si formino ed evolvano. Si noti che ALMA finora ha osservato solo una parte dell'anello. Crediti: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO). Immagine in luce ottica: NASA/ESA Hubble Space Telescope
Anche se questo riporta in vita il pianeta Fomalhaut b, non è più considerabile come pianeta visto direttamente, perché quello che stiamo osservando, secondo queste nuove ricerche, è la luce riflessa dalla polvere intorno. Le prove della sua esistenza poi arrivano indirettamente grazie al suo percorso particolare all'interno dell'anello di polvere che circonda la stella.
Su questo aspetto il team qualche riserva ce l'ha perché secondo gli astronomi, il fatto che abbiamo trovato il pianeta mentre "scolpisce" l'anello di polvere, dovremmo considerare la cosa come un avvistamento diretto del pianeta.
La stella Fomalhaut è stata osservata nuovamente da Hubble a Maggio, grazie ad un altro team di scienziato. In questo momento i dati sono in fase di analisi, e presto ne potremmo sapere di più!
http://www.nasa.gov/mission_pages/hubbl ... t-exo.html http://arxiv.org/abs/1210.6620link2universe