se tutto andra' come le previsioni predicono,lo spettacolo sara' garantito,e senza l'ausilio di nessun strumento

....e pure in pieno giorno......previsioni ottimali

La cometa ISON comincia a sviluppare la “coda”: il mondo l’attende per l’autunno 2013

L’astro destinato a divenire la cometa del secolo alla fine del 2013, ha appena sviluppato una coda. L’oggetto, noto come C/2012 S1 ISON, proveniente dalla lontana nube di Oort, transiterà a soli 1,9 milioni di chilometri dal centro del Sole il prossimo 28 Novembre 2013. Nel suo viaggio verso la nostra stella, la cometa incontrerà una temperatura sempre più elevata, che le farà vaporizzare il ghiaccio contenuto nel suo interno, creando quella che potrebbe essere una coda spettacolare nel cielo notturno. Avvicinandosi al Sole, infatti, la cometa tenderà a riscaldarsi fino alla sublimazione dei suoi materiali più volatili, che andranno a circondarlo con una chioma di plasma che fornirà l’aspetto diffuso, sfumato. E questo sta già avvenendo. Al momento la sua distanza è ancora elevata dalla nostra stella, trovandosi nei pressi dell’orbita di Giove, di conseguenza la lunghezza della scia di detriti non è particolarmente pronunciata. Il 3 Febbraio l’astrofilo Rolando Ligustri- come si legge sul sito spaceweather – ha fotografato l’oggetto utilizzando un telescopio robotizzato nel Nuovo Messico. Il suo aspetto migliorerà sino a Novembre 2013, quando la cometa transiterà in modo radente sulla sperficie del Sole. La sua attuale luminosità e le apparenti dimensioni lasciano sicuramente ben sperare per uno spettacolo degno di nota a partire dal prossimo autunno, sempre che il Sole non decida di disgregarne il suo nucleo.

Oltrepassare indenne questo passaggio, significherebbe raggiungere la magnitudine apparente -13/-15, e divenire più luminosa di Venere e della Luna piena. Potrebbe inoltre essere visualizzata anche in pieno giorno. Ison si renderebbe visibile quindi da Ottobre 2013 a Gennaio 2014, tenendo testa alla grande cometa osservata anche in pieno giorno nel 1680. Un passaggio ravvicinato nei pressi del Sole non è una semplice passeggiata per qualunque corpo celeste, per cui l’astro chiomato potrebbe anche subire una frammentazione del nucleo, o non riuscire a produrre una coda di particelle di ghiaccio visibile dalla Terra. Per questo motivo sarebbe più giusto utilizzare il condizionale, visto che si tratta comunque di una previsione futura, ossia la probabilità che un evento accada. La nube di Oort, area di provenienza della cometa, è una porzione di spazio ben oltre i confini del nostro Sistema Solare, e che rappresenta un vero e proprio deposito di queste vagabonde dello spazio. Le comete provenienti da questa lontana area, sono al loro primo viaggio nel sistema solare interno, per cui tutto il materiale ghiacciato ancora intatto potrebbe dissiparsi settimane o mesi prima di raggiungere la nostra stella. L’era spaziale, ci consentirà di osservare un’anteprima di ciò che potremmo osservare nei prossimi mesi; la cometa infatti, transiterà nei pressi di Marte tra Settembre ed Ottobre, dove il Mars Reconnaissance Orbiter, noto come Curiosity, sarà pronto per immortalarla. Sarà l’antipasto dello spettacolo di Natale



http://www.meteoweb.eu/2013/02/la-comet ... 13/183562/

speriamo di potere affermare:che lo spettacolo abbia inizio........

Ecco la coda attuale.

..e speriamo pure che possa mantenere le promesse,x uno spettacolo mai visto

La scia della cometa Ison: Meteoriti in collisione con la Terra.

21 febbraio 2013

Questa e’ una notizia sensazionale, e per responsabilita’ civile abbiamo
deciso di divulgarla ma non siamo per nulla contenti che sia vera anzi
vorremmo essere smentiti. Questo articolo non si pone come verita’ assoluta
che l’evento debba per forza avvenire, ma oggi, abbiamo scoperto elementi
che mettono in luce il rischio che la terra si trovi nella rotta di uno sciame
meteoritico piu’ grande di quello in Russia.

http://nautilusnews.wordpress.com/2013/ ... -la-terra/

Le origini della cometa Ison ora sono chiare, e’ nata da una collisione
tra due corpi celesti ( ), da questo scontro e’ arrivato lo sciame meteoritico
che ha causato paura e danni in Russia.

Dalla potente collisione tra i 2 corpi celesti,
i detriti dell’impatto sono stati spinti fino ad anticipare
di un anno la cometa stessa.

I danni sono stati limitati perche’ e’ stata colpita una zona a bassa
densita’ di popolazione.

a me sembra impossibile che lo sciame meteorico che ha colpito la russia sia imputabile alla cometa ison,dato che sara' visibile ad occhio nudo nel tardo autunno,oltretutto la cometa al momento in cui e' stata inquadrata dalla deep impact circa il 20 gennaio scorso si trovava a circa 793 milioni di km dalla sonda quindi abbondantemente fuori dal sistema solare,a colpire la russia prob.sara' stato un meteorite che non era stato individuato,come dal resto e' capitato e'capitato al c/2013 a1 scoperto il giorno precedente del passaggio in vicinanza della terra......

Posso solo dirti :

BOH !

Sto avendo un pò di confusione soprattutto su questo
punto qua:

"Le origini della cometa Ison ora SONO CHIARE, e’ nata da una collisione
tra due corpi celesti , da questo scontro e’ arrivato lo sciame meteoritico
che ha causato paura e danni in Russia.

Dalla potente collisione tra i 2 corpi celesti,
i detriti dell’impatto sono stati spinti fino ad anticipare
di un anno la cometa stessa. "

Per me...NON E' CHIARO. BOH!

@catwalk....Questa cometa, al suo primo passaggio al perielio, passaggio particolarmente vicino al Sole, come le altre comete provenienti dalla Nube di Oort...........


come dice appunto sul link da te postato pure questa arriva dalla nube di oort,e ritengo quanto mai strano che si possa affermare che tale "impatto"sia avvenuto......poi sarebbe opportuno sapere come fanno ad affermare cio'...minimo qualke ipotesi........ sinceramente ne dubito........

Appunto...prima di dubitare sarebbe opportuno sapere come fanno ad affermare
ciò...chiamasi ricerca scientifica.

Una cosa è certa...qualcosa di poco chiaro sta accadendo nel nostro
sistema solare....(dubito o no).

Cmq la notizia l'ho trovata solo oggi devo ancora leggerla
con attenzione ...ma...beato te che tieni tutte ste certezze.mah!

ciao catwalk,io di certezze non ne tengo nessuna,sono interessato a tutte le ipotesi,ma con una priorita'che quakuno porti delle argomentazioni a supporto......poi sono disposto a cambiare il mio........modo di vedere

Cat, ma non ci trovi un contro senso? Non è scienza la tua, Uba ha regione a pretendere riscontri.

Ma come fanno a sapere che la meteora russa sia collegata alla cometa ison? Chissà, magari centra anche l'enorme asteroide che ha impattato 65 mila fa... la logica è la stessa...

E' ipotizzabile, casomai, che la Ison e un'altra si siano sfiorate e una delle due ha iniziata una lunga caduta verso l'interno del sistema solare, prendendo man mano velocità, come tante altre comete. NESSUNO ha visto che è successo nella nube di Oort, anzi nessuno è mai riuscito a vedere quella nube. Tutt'oggi è solo un'ipotesi in cui l'unico riscontro è data dalle orbite delle comete.

Il collegamento con la meteora russa è pura paranoia diffusa per aumentare gli accessi ai siti, non è la prima grossa meteora che cade, nemmeno che cade in città, ma è la prima volta che produce molti feriti e danni a un centro urbano.

Siamo sullo stesso discorso dell'evento 2012: ufo, apertura dimensionale, apocalisse e slittamento veloce dei continenti.

Visto che si parla di mistero io non ho ancora trovato le ufficiali dimensioni della cometa Ison.

Come al solito non ci siamo capiti ...Eppur.......!

Non mi interessa proprio il collegamento
con la meteora russa...anche per me non c'entra....
anche se adesso mi è sorto il dubbio.....!

Ma cmq stavo riflettendo su altro .

ahhahahah! ma ti rendi conto almeno di quello
che dici?!
ma quale scienza?ma se ho detto che non ho nemmeno
avuto il tempo di leggerla con attenzione!praticamente
la ricerca nemmeno è iniziata....
cmq bando alle ciance...!
la prox volta sto tempo non ce lo perdo....v'abbannunai .
...che tradotto letteralmente significa...vi ho abbandonato.

ciao ciao

Immagine:

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Immagine della cometa ISON vista dal telescopio ottico/ultravioletto di Swift, il 30 Gennaio 2013. Credit: NASA/Swift/D. Bodewits/UMCP

Un Gruppo di astronomi dell'Università di Maryland, College Park e del Lowell Observatory, hanno usato il telescopio spaziale Swift, della NASA, per osservare in dettaglio la cometa C/2012 S1 (ISON), che potrebbe diventare la più intensa, grande e spettacolare cometa dei prossimi decenni, mentre si avvicina sempre di più al Sole negli ultimi mesi di quest'anno. Usando le immagini acquisite negli ultimi due mesi dal telescopio ottico/ultravioletto di Swift, il team ha ottenuto delle prime stime sul contenuto di acqua della comete a la produzione di polvere, riuscendo così ad inferire una prima approssimazione riguardo alle dimensioni del nucleo ghiacciato.



Ulteriori fattori, tra cui anche un ravvicinato incontro con Marte, seguito da un ravvicinato incontro con il Sole, rendono ISON un'oggetto di speciale interesse. Nel tardo febbraio, per richiesta della NASA, un team di esperti di comete, hanno fondato il CIOC (Comet ISON Observing Campaign), per organizzare e gestire tutte le iniziative di osservazione dalla Terra e dallo spazio, per radunare quanti più dati utili su questa cometa.

Come tutte le comete, ISON è un cumulo di gas ghiacciati mescolati a tanta polvere. Spesso descritte come delle palle di neve sporche, le comete emettono grandi quantità di gas e polvere ogni volta che si avvicinano abbastanza al Sole che il loro materiale ghiacciato viene trasformato da solido a gas, in un processo chiamato sublimazione. I getti alimentati dalla sublimazione del ghiaccio rilasceranno molta polvere che rifletterà la luce solare e farà brillare intensamente la cometa.

Tipicamente, il contenuto di acqua di una cometa rimane ghiacciato finché non arriva ad almeno 3 unità astronomiche, o tre volte la distanza Terra-Sole. Anche se il telescopio Swift non riesce direttamente a rilevare l'acqua, la molecola si rompe velocemente in atomi di idrogeno e molecole di idrossile (OH), quando vengono colpite dalla luce ultravioletta. I rilevatori UV del telescopio rilevano la luce emessa dall'idrossile e da altri importanti frammenti molecolari, come anche della luce solare riflessa dalla polvere.

Le osservazioni, fatte il 30 Gennaio, hanno rivelato che la cometa ISON stava già gettando dietro di se qualcosa come 51.000 kg di polvere, o circa due terzi della massa di uno space-shuttle! ogni minuto! La cometa produceva anche circa 60 kg di acqua ogni minuto!

"L'incompatibilità iniziale che avevamo registrato tra la quantità di polvere e la quantità di acqua prodotto dalla sublimazione sulla cometa ISON,ci dice che la cometa non sta ancora fornendo abbastanza energia per la creazione di getti di acqua perché siamo ancora troppo lontani dal Sole" ha spiegato Bodewits. "Altri materiali più volatili, come il diossido di carbonio o il ghiaccio di monossido di carbonio, evaporano a distanze più grandi e sono ora la fonte dell'energia e attività di ISON."

Al momento delle osservazioni, la cometa si trovava a circa 604 milioni di km dalla Terra e 740 milioni di km dal Sole. ISON aveva un magnitudo di 15.7 sulla scala di luminosità astronomica, cioè circa 5.000 volte meno di quanto riesce a vedere l'occhio umano.

Durante le successive osservazioni a Febbraio, il team ha osservato ancora più o meno gli stessi livelli di attività, ed il team ha intenzione di fare in futuro ulteriori osservazioni con Swift.

Mentre la quantità di acqua e polvere prodotta è incerta per via della poca visibilità della cometa, possono essere già egli indicatori della dimensione del corpo ghiacciato della cometa ISON. Comparando la quantità di gas che serve perché una normale cometa emani anche polvere alla velocità vista su ISON, gli scienziati possono stimare che il nucleo è grande almeno 5 km in diametro, cioè una dimensione tipica per una cometa. Questo presume ovviamente che solo una piccola frazione della superficie, più direttamente esposta al sole, cioè circa il 10% del totale, produce attivamente dei getti.

Una domanda importante che gli scienziati si fanno è se la cometa ISON continuerà a diventare sempre più luminosa con la stessa velocità che ha ora, anche una volta che l'evaporazione dell'acqua diventerà dominante come fonte per i getti? Come si comporterà geologicamente la cometa?

"Sembra molto promettente, ma per adesso è l'unica cosa che possiamo dire con certezza" ha spiegato Matthew Knight, astronomo del Lowell Observatory, Arizona, e membro del team CIOC e del team di Swift. "Passate comete si sono avvicinate con tante promesse ma poi non le hanno mantenute una volta arrivate nell'interno del Sistema Solare, e solo le osservazioni nei prossimi mesi potranno dirci qualcosa di più su come si comporterà ISON alla lunga."

In base all'orbita della cometa ISOn, gli astronomi ritengono che questa è la prima volta che quest'oggetto arriva così dentro al Sistema Solare interno. Prima di iniziare la sua lunga caduta verso l'interno, la cometa si trovava nella Nube di Oort, una vastissima "nuvola" di comete e corpi ghiacciati, che si contano nei numeri dei trilioni e si estendono a diverse migliaia di unità astronomiche da noi, a circa un terzo della distanza tra il Sole e la stella più vicina.



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Nube di Oort. Credit: NASA

La cometa, classificata come C/2012 S1 (ISON), fu scoperta il 21 Settembre 2012, dagli astronomi Russi Vitali Nevski e Artyom Novichonok, usando un telescopio dell'International Scientific Optical Network, che si trova vicino a Kislovodsk.

Il primo incontro di grande interesse con questa cometa avverrà il 1 Ottobre, quando passerà a soli 10.8 milioni di km da Marte. "Durante questo incontro ravvicinato, la cometa ISON potrebbe essere osservabile dalle navicelle della ESA e NASA che orbitano Marte adesso" ha spiegato Michael Kelley, astronomo dell'UMPC e anche membro dei team di Swift e CIOC. "Personalmente spero che potremmo vedere delle spettacolari immagini rimandate indietro dal rover Curiosity, dalla superficie di Marte."

50 giorni più tardi, il 28 Novembre, ISON passerà vicino al Sole. La cometa arriverà a meno di 1.2 milioni di km dalla sua superficie visibile, portandola letteralmente a sfiorare il Sole. Nel tardo novembre, il suo materiale ghiacciato si sublimerà furiosamente e rilascerà enormi torrenti di polvere man mano che la superficie si erode del tutto sotto il calore intenso del Sole, il tutto mentre viene osservata con attenzione da svariati telescopi. Più o meno in questo periodo la cometa potrebbe diventare abbastanza luminosa da essere anche visibile appena se si blocca la luce solare con la mano!

Spesso le comete come questa rilasciano grandi frammenti e finiscono anche per frammentarsi del tutto durante l'incontro con il Sole, ma non è ancora chiaro quale sarà il destino della ISON.

"Stimiamo che circa 10% del diametro della cometa potrebbe essere eroso via, ma probabilmente questo non la devasterà del tutto." ha spiegato Knight. Quasi tutta l'energia che arriverà alla cometa agirà per sublimagli il ghiaccio ed il processo di evaporazione raffredderà la superficie, mantenendola probabilmente intatta anche in prossimità del Sole.

In seguito all'incontro con il Sole, la cometa ISON si muoverà verso la Terra, e ci apparirà durante il l'alba per tutto il Dicembre. Passerà nel punto più vicino alla Terra proprio per Natale, il 26 Dicembre, raggiungendo "soli" 64.2 milioni di km da noi. Cioè 167 volte più lontano che la Luna.

Se guarderemmo indietro alla ISON come la "cometa del secolo" o come un'altra palla di neve polverosa passata di qui, dipenderà molto da come si comporterà quest'insolito visitatore in prossimità del Sole.

http://www.nasa.gov/mission_pages/swift ... ison.html#

http://www.link2universe.net/2013-04-02 ... ale-swift/

si spera che le prospettive non siano disatese e che lo spettacolo sia esaltante e suggestivo in quanto la cometa sara' visibile pure nel periodo natalizio....

con ogni probabilita' le polveri della cometa ison saranno direzionate verso l'atmosfera terrestre,ma dato che i granelli di polvere saranno di grandezza di micron non causeranno nessun tipo di problematiche ai satelliti orbitanti attorno alla terra,iss compresa