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MessaggioInviato: 19/11/2012, 02:02 
Per i viaggi spaziali di lunga durata, la radiazione può costituire un grave rischio per la salute. L'esposizione a sorgenti di radiazioni, come i raggi cosmici ionizzanti ad alta energia può causare affaticamento, nausea, vomito, come pure danni al sistema immunitario e un'alterazione del numero dei globuli bianchi. Per durate ancora più lunghe, i sintomi comprendono un aumentato rischio di cancro e, in più, danni agli occhi, al sistema nervoso, ai polmoni e al tratto gastrointestinale.[44] Per una missione di andata e ritorno su Marte della durata di tre anni, quasi tutto il corpo verrebbe attraversato da nuclei ad alta energia, ciascuno dei quali può causare danni di ionizzazione alle cellule. Fortunatamente, la maggior parte di tali particelle sono abbastanza attenuate dalla schermatura fornita dalle pareti in alluminio di un veicolo spaziale, e possono essere ulteriormente diminuite da contenitori d'acqua e da altre barriere. Tuttavia, l'impatto dei raggi cosmici sulla schermatura produce ulteriori radiazioni che possono influire sull'equipaggio. Ulteriori ricerche sono necessarie per valutare i pericoli della radiazioni e per stabilire contromisure adatte.[45]

Fonte:

http://it.wikipedia.org/wiki/Spazio_%28astronomia%29


Non mi sono imbattuto in fonti preferibili...comunque se quello che riportano le fonti in questione rappresenta una non mistificazione dei fatti,come credo, bisognerebbe soppesare la leggerezza con cui è stato considerato quest'aspetto, le cui ripercussioni sul fisico dovrebbero, a mio avviso, essere ancor più serie della microgravità.



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MessaggioInviato: 19/11/2012, 03:43 
E ancora! Nella trattazione di G. Galli Direttore emerito Istituto di medicina Nucleare
Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma;

bisogna introdurre il concetto di “dose”. Le radiazioni agiscono per l’energia che depongono nei tessuti (che dà luogo a fenomeni di ionizzazione, con lesioni di strutture biologiche)

Fonte: http://www.fisicamente.net/FISICA/index-1362.htm

Una situazione immane direi, questo dimostrebbe ancor più, a mio avviso e in tal senso, che non vi possa essere nulla di più preoccupante! [8)]



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MessaggioInviato: 19/11/2012, 22:27 
Come detto sopra, una schermatura in alluminio è sufficiente a trattenere la maggior parte della radiazioni.
Inoltre vi sono materiali ancora più efficaci, già usati a questo scopo.
Penso che questo problema sia attualmente sopravvalutato, mentre quello della gravità gravemente sottovalutato.

Per capirci, gli astronauti alla fine di una vita in cui hanno passato appena qualche giorno in orbita in assenza di gravità finiscono con l' osteoporosi... pure se uomini.
L' apparato muscolo-scheletrico è fatto per lottare costantemente contro la forza di gravità terrestre. In assenza di questo stimolo, si atrofizza.
Dopo 1 anno di fila, al massimo potrebbero strisciare.

Ecco perchè senza contromisure adeguate, sarebbe perfettamente inutile mandare qualcuno su Marte: arriverebbero incapaci di compiere la missione.

Ma le contromisure ci sarebbero già, con la tecnologia attuale, come ho spiegato, se solo si volesse davvero fare, cosa che evidentemente non è.

Domandiamoci il perchè.

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 20/11/2012, 00:39 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Come detto sopra, una schermatura in alluminio è sufficiente a trattenere la maggior parte della radiazioni.
Inoltre vi sono materiali ancora più efficaci, già usati a questo scopo.
Penso che questo problema sia attualmente sopravvalutato, mentre quello della gravità gravemente sottovalutato.

Per capirci, gli astronauti alla fine di una vita in cui hanno passato appena qualche giorno in orbita in assenza di gravità finiscono con l' osteoporosi... pure se uomini.
L' apparato muscolo-scheletrico è fatto per lottare costantemente contro la forza di gravità terrestre. In assenza di questo stimolo, si atrofizza.
Dopo 1 anno di fila, al massimo potrebbero strisciare.

Ecco perchè senza contromisure adeguate, sarebbe perfettamente inutile mandare qualcuno su Marte: arriverebbero incapaci di compiere la missione.

Ma le contromisure ci sarebbero già, con la tecnologia attuale, come ho spiegato, se solo si volesse davvero fare, cosa che evidentemente non è.

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Aztlan



Sì! Però c'è anche di meglio dell'alluminio se è per questo, infatti non sembra adatto per lunghe permanenze e lunghi viaggi:

http://science.nasa.gov/science-news/sc ... paceships/

e una notizia nuova:

http://www.nasa.gov/exploration/feature ... utron.html

é stata proprio impervia questa ricerca, c'è anche un sito inconsistente parla di bolle d'acqua e della vastità d'acqua necessaria che renderebbe troppo pesante uno scafo....non riesco più a trovarlo..per cui non so o non ne ricordo la data, un altro della stessa levatura sostiene che non ci sono protezioni ed è del 2006. Poi non mi è uscito altro dalla ricerca generica con google.Comunque ho l'impressione come dici tu che si tenda ad ingigantire, ma ho anche l'impressione che si tenda a sotterrare!
Non c'è alternativa "Deus pecunia"!!!
[8]


Ultima modifica di Alfredo_Al il 20/11/2012, 00:40, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 20/11/2012, 19:22 
Cita:
Alfredo_Al ha scritto:

Cita:
Aztlan ha scritto:

Come detto sopra, una schermatura in alluminio è sufficiente a trattenere la maggior parte della radiazioni.
Inoltre vi sono materiali ancora più efficaci, già usati a questo scopo.
Penso che questo problema sia attualmente sopravvalutato, mentre quello della gravità gravemente sottovalutato.

Per capirci, gli astronauti alla fine di una vita in cui hanno passato appena qualche giorno in orbita in assenza di gravità finiscono con l' osteoporosi... pure se uomini.
L' apparato muscolo-scheletrico è fatto per lottare costantemente contro la forza di gravità terrestre. In assenza di questo stimolo, si atrofizza.
Dopo 1 anno di fila, al massimo potrebbero strisciare.

Ecco perchè senza contromisure adeguate, sarebbe perfettamente inutile mandare qualcuno su Marte: arriverebbero incapaci di compiere la missione.

Ma le contromisure ci sarebbero già, con la tecnologia attuale, come ho spiegato, se solo si volesse davvero fare, cosa che evidentemente non è.

Domandiamoci il perchè.

Aztlan



Sì! Però c'è anche di meglio dell'alluminio se è per questo, infatti non sembra adatto per lunghe permanenze e lunghi viaggi:

http://science.nasa.gov/science-news/sc ... paceships/

e una notizia nuova:

http://www.nasa.gov/exploration/feature ... utron.html

é stata proprio impervia questa ricerca, c'è anche un sito inconsistente parla di bolle d'acqua e della vastità d'acqua necessaria che renderebbe troppo pesante uno scafo....non riesco più a trovarlo..per cui non so o non ne ricordo la data, un altro della stessa levatura sostiene che non ci sono protezioni ed è del 2006. Poi non mi è uscito altro dalla ricerca generica con google.Comunque ho l'impressione come dici tu che si tenda ad ingigantire, ma ho anche l'impressione che si tenda a sotterrare!
Non c'è alternativa "Deus pecunia"!!!
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Cusami ma è quanto sostieni:

Cita:
Come detto sopra, una schermatura in alluminio è sufficiente a trattenere la maggior parte della radiazioni.
Inoltre vi sono materiali ancora più efficaci, già usati a questo scopo.
Penso che questo problema sia attualmente sopravvalutato, mentre quello della gravità gravemente sottovalutato.



l'unica cosa credo da aggiungere che l'alluminio non è adatto a lunghe permanenze e quindi a lunghi viaggi.





Cita:
Cita:
Fortunatamente, la maggior parte di tali particelle sono abbastanza attenuate dalla schermatura fornita dalle pareti in alluminio di un veicolo spaziale, e possono essere ulteriormente diminuite da contenitori d'acqua e da altre barriere. Tuttavia, l'impatto dei raggi cosmici sulla schermatura produce ulteriori radiazioni che possono influire sull'equipaggio. Ulteriori ricerche sono necessarie per valutare i pericoli della radiazioni e per stabilire contromisure adatte.[45]


Già dimenticavo il mio terzo risultato, per così dire, il mio post da wikipedia, qui però wikipedia tiene conto di schermature di un certo tipo, ma ne parla come se la cosa non avesse trovato una reale soluzione. Che debbo pensare che sia il risultato di una oggettiva realtà gnoseologica o che esageri?? Oppure che sia il risultato di un certo modo di agire per l'esistenza di eventuali ragioni esposte??


Ultima modifica di Alfredo_Al il 20/11/2012, 19:22, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Già dimenticavo il mio terzo risultato, per così dire, il mio post da wikipedia, qui però wikipedia tiene conto di schermature di un certo tipo, ma ne parla come se la cosa non avesse trovato una reale soluzione. Che debbo pensare che sia il risultato di una oggettiva realtà gnoseologica o che esageri?? Oppure che sia il risultato di un certo modo di agire per l'esistenza di eventuali ragioni esposte??


P.S.: intendevo ovviamente risultato ottenuto sensa far ricorso ad un certo tipo di ricerca.



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In sintesi estrema:


Il primo link spiega come alcuni scienziati - particolare non da poco - ritengono l' alluminio non sufficiente per garantire una protezione efficace per un viaggio fino a Marte.

Si sa però da tempo che il polietilene - la plastica comune dei sacchetti - proteggerebbe dalle radiazioni,
in quanto i raggi cosmici che colpiscono lo scafo, attualmente in alluminio, danno vita a particelle secondarie che entrano nella nave.
Questo sarebbe minimizzato da un composto di idrocarburi, che essendo più leggero da vita a meno particelle.

Tuttavia è ovviamente impossibile fabbricare una astronave in comune plastica.

La notizia è che hanno inventato un composto basato su di esso, molto più resistente e leggero dell' alluminio.
In teoria, sembra la soluzione adatta al problema.

Peccato solo che le simulazioni al computer non mostrano alcuna differenza significativa nel rischio di cancro per l' equipaggio
in viaggio su una nave con uno scafo in alluminio comparato con una col nuovo materiale.

Il punto è che sappiamo ancora troppo poco degli effetti delle radiazioni spaziali sull' organismo umano per poter stabilire i rischi.

- Cosa che mette seriamente in discussione tutti i pessimisti di cui sopra,
del resto come dicevo gli astronauti si ammalano spesso di malattie dovute all' assenza di gravità che non al cancro -


Il secondo link riporta semplicemente l' invenzione di uno strumento atto a misurare le radiazioni nella nave, in particolare i neutrini.
Non ci dice nulla sui suoi effetti, per cui non aggiunge molto al discorso di cui sopra.

Spero di aver risposto alle tue domande. Scusa se ci è voluto tempo, ma non sono sempre attivo, e questo è il primo messaggio oggi.

Aztlan



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Cita:
Il secondo link riporta semplicemente l' invenzione di uno strumento atto a misurare le radiazioni nella nave, in particolare i neutrini.
Non ci dice nulla sui suoi effetti, per cui non aggiunge molto al discorso di cui sopra.


Infatti!
La nota dolente!? Facendo leva su Google traduttore; non potevo dedurre diversamente e cioè che sia proficuo misurarle per monitorare diverse situazioni, quindi per dar luogo in futuro a velivoli ed eventuali protezioni per cosmonauti che siano confacenti il più possibile. Spero e credo di aver ottenuto risultati reali!



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Credo anche io che fosse quello lo scopo di questa ricerca, da quello che ho letto.



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Cita:
Aztlan ha scritto:

Credo anche io che fosse quello lo scopo di questa ricerca, da quello che ho letto.



Grazie è tutto chiaro adesso! [;)]



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