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MessaggioInviato: 28/05/2010, 07:15 
Impatti su Giove aumentano la probabilità di impatti di asteroidi anche sulla Terra?

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impatto su Giove il 19 luglio 2009

Gli impatti spettacolari dell’anno scorso nell’atmosfera di Giove, hanno aumentato la probabilità di futuri impatti di un ordine di magnitudo secondo un nuovo studio. Ma questo che rilevanza ha per la Terra?

A luglio scorso, un astronomo amatoriale ha notato una misteriosa macchia scura circa delle dimensioni della Terra che era comparsa improvvisamente sulle nuvole di Giove. Entro poche ore,amatori e professionisti stavano tutti puntando i loro strumenti verso Giove per capire di che si trattava,e cos’era successo.

Cosi venne fuori che Giove fu colpito da una cometa, o asteroide.Ma la sorpresa grande è stata che è successo cosi presto dopo l’impatto della cometa Shoemaker-Levy nel 1994. La preoccupazione quindi era che questo nuovo impatto avesse grandi implicazioni riguardo alla probabilità di impatti futuri.
Oggi, Agustin Sànchez-Lavega dell?università dei Paesi Bashi a Bilbao, insieme ai suoi colleghi, ha pubblicato la loro analisi del impatto e di come ha cambiato le probabilità di futuri impatti. Dicono che il corpo che ha colpito Giove era probabilmente composto di ghiaccio, e di circa 1 km di diametro, ed era probabilmente originario dalla cintura degli asteroidi, da un gruppo chiamato Hilda, o altrimenti da una famiglia chiamata la Famiglia Giove.

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Impatti multipli della cometa Shoemaker Levy 9

Stimare la probabilità di questo tipo di impatti è difficile per un gigante gassoso come Giove perché gli eventi non lasciano delle cicatrici sulla superficie come nel caso dei pianeti o lune rocciose. La macchia su Giove,dopo l’impatto dell’anno scorso è già scomparsa da tempo.
Quindi gli astronomi devono affidarsi ai documenti storici. Prima dell’impatto dell’anno scorso, gli astronomi conoscevano soltanto l’impatto Shoemaker-Levy e forse un possibile impatto osservato dal astronomo italiano Giovanni Cassini nel 1640. Insieme ad altre prove, come il numero di crateri presenti sulle grandi lune di Giove e vari calcoli teorici, gli astronomi hanno pensato che la probabilità di un impatto su Giove fosse di circa 1 ogni 350 anni.

Sànchez-Lavega e compagni dicono che il colpo dell’anno scorso ha significativamente cambiato le carte in tavola. Vedere 2 impatti in 15 anni significa che Giove potrebbe essere molto più “in pericolo” di essere colpito. Addirittura con una frequenza di circa uno al decennio. La ragione per cui non abbiamo visto questi impatti prima è semplice: soltanto da poco le camere digitali e telescopi avanzati sono diventati disponibili al largo pubblico di astronomi amatoriali.(Prima di quest’era, persino astronomi professionisti dovevano affidarsi a disegni su carta dei pianeti).

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Hubble osserva l'evoluzione della zona d'impatto di Shoemaker Levy 9

Quello che Sànchez-Lavega e compagni non considerano nel loro studio sono le implicazioni di questo riguardo alla probabilità statistica di un impatto anche per la Terra, cosa che è strana data l’enorme importanza e interesse pubblico riguardo ad un possibile evento simile. L’impatto Shoemaker-Levy su Giove ha cambiato il modo in cui gli astronomi pensano gli impatti possibili, e hanno generato un enorme interesse riguardo a un possibile evento simile.

Chiaramente Giove è più a rischio di impatti futuri di quanto non lo sia la Terra: è più grande e decisamente più massiccio, quindi è normale che attiri più corpi verso di se. Ma allo stesso modo può anche fare da rampa di lancio per meteoriti verso i pianeti interni.

L’attuale probabilità statistica riguardo agli impatti sulla Terra dice che un oggetto di circa 1 km di diametro dovrebbe colpire la Terra una volta ogni 500.000 anni circa. Ovviamente un evento simile se dovesse capitare cambierebbe la faccia della nostra civiltà in modo radicale per sempre.

Se l’impatto dell’anno scorso su Giove ha aumentato la probabilità di un nuovo impatto di un ordine di magnitudo, di quanto l’ha aumentato per la Terra? Credo che il pubblico si meriti una risposta chiara ad una domanda cosi importante, ed il fatto che questo team sia rimasto in silenzio a riguardo è preoccupante. Speriamo che Sànchez-Lavega ed i suoi colleghi stiano lavorando ad una risposta anche a questa domanda urgente.

http://arxiv.org/pdf/1005.2312v1

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... lla-terra/


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Giove e l'impatto misterioso. Sulla Terra sarebbe stata una catastrofe
Una cometa o un asteroide della dimensione di alcuni chilometri è caduto nell’atmosfera

Il mistero del corpo caduto su Giove si infittisce nonostante il telescopio spaziale Hubble della Nasa cominci a fornire qualche ragionevole risposta. La storia inizia per caso il 3 giugno scorso quando l’astrofilo australiano Anthony Wesley scrutando il più grande pianeta del sistema solare vede per caso un bagliore, riprendendolo.

Nello stesso momento nelle Filippine un altro astrofilo, Chris Go, registra la stessa cosa. L’immagine fa il giro degli osservatori amatoriali e professionali per cercare di dare una risposta alla causa del fenomeno. I bagliori osservati si rivelano intanto due esaminando i video, complicando ancora di più le cose.

HUBBLE - Il 7 giugno la Nasa puntava su Giove persino il suo più potente occhio orbitale, l’Hubble, per investigare eventuali cambiamenti nella zona della caduta. E in effetti analizzando il luogo con varie lunghezza d’onda (visibile, infrarosso e ultravioletto) si vede traccia dell’accaduto. Così si cominciano a tirare le file dell’intrigante vicenda che per fortuna ha riguardato Giove e non la Terra. La spiegazione è questa. Il corpo di una cometa o di un asteroide della dimensione di alcuni chilometri è caduto nell’atmosfera di Giove esplodendo nell’impatto con gli strati più elevati. Il primo bagliore è derivato dalla scia generata nell’attraversamento come accade con l’impatto delle meteoriti nell’atmosfera terrestre nella notte agostana di San Lorenzo, il secondo lampo è generato dall’esplosione stessa.

ESPLOSIONE - Il corpo deve essersi prima sbriciolato e il frammento maggiore dovrebbe aver avuto la dimensione di un paio di chilometri. Le riprese di Hubble che hanno fotografato le tracce aiutano la possibile ricostruzione dei fatti. Tutti hanno ricordato la grande caduta dei frammenti della cometa Shoemaker-Levy 9 nel 1994, ma anche l’anno scorso Giove era stato lo scenario di un evento analogo. Ma sul gigante del sistema solare – dicono gli astronomi – le cadute di corpi celesti sono sicuramente più frequenti di quanto si immagini e di quanto si registri sempre casualmente. Questo perché essendo un grande pianeta la sua forza di gravità attira i piccoli corpi in transito. Ma anche l’occhio del satellite Soho dell’Esa europea registra in continuazione comete che precipitano sul Sole. Insomma il tutto dimostra come il rischio asteroidi o comete non sia così remoto come si continua a credere. Se il corpo caduto su Giove fosse precipitato sulla Terra sarebbe stata una catastrofe. E la colpa allora sarebbe stata degli astronomi? Privi degli strumenti adeguati anche loro sono impotenti. Non ci resta che aspettare.

17 giugno 2010
fonte Giovanni Caprara per Corriere della Sera On line.


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Degli astrofili hanno individuato quello che sembra essere un nuovo impatto su Giove, il terzo in soli 13 mesi.


L'astrofilo di Masayuki Tachikawa della città di Kumamoto, Giappone, ha ripreso la palla di fuoco in un video del 20 agosto, secondo il sito web Spaceweather.com, che monitorizza la meteorologia spaziale e altri eventi cosmici.

Un'immagine della palla di fuoco è stata successivamente confermata da un altro astronomo amatoriale giapponese, Kazuo Aoki di Tokyo. Kazuo ha registrato un flash su Giove nello stesso momento e nello stesso luogo d'impatto di quello di Tachikawa.

Oltre a sostenere la probabilità di un impatto, la separazione tra i due osservatori, più di 490 miglia (circa 800 km), escluderebbe la possibilità che il flash sia stato dovuto a causa di un evento in prossimità alla Terra.

Giove non è estraneo agli impatti violenti. La palla di fuoco è stata registrata solo 13 mesi dopo l'impatto di quello che gli scienziati credono che sia stato un asteroide di circa 1.600 piedi (500 metri) di larghezza. Il 19 luglio 2009, la collisione ha creato un livido sul pianeta delle dimensioni dell'Oceano Pacifico.

Il 3 giugno di quest'anno, un astrofilo australiano Anthony Wesley ha ripreso un flash su Giove con il suo telescopio. Nelle Filippine, l'astronomo dilettante Chris Go confermò immediatamente la scoperta grazie alla sua video registrazione in video.

Gli astronomi di tutto il mondo hanno stabilito che sicuramente un oggetto deve avere colpito il gigante gassoso, per scatenare un lampo di energia abbastanza brillante da essere visto a oltre 643.700 km di distanza.

Non c'era nessuna cicatrice visibile o detriti dell'impatto del 3 giugno, lasciando perplessi gli astronomi sulla penetrazione nell'atmosfera di Giove.

Il telescopio spaziale Hubble grazie alla sua apertura, posizione e sensibilità ultravioletta è fu messo in azione per cercare eventuali tracce in seguito alla collisione cosmica di giugno.

Le immagini riprese il 7 giugno non hanno mostrato alcun segno di detriti sopra l'alta atmosfeta di Giove.
Questo suggerisce che l'oggetto potrebbe essere esploso.

"Come l'evento del 3 giugno, questo bolide non ha prodotto alcun detrito visibile" ha detto John Rogers, direttore dell'Astronomical Association Jupiter su Spaceweather.com.

"Non c'era nessun segno visibile (né in RGB, né in UV, né nel metano). Le macchie marrone scuro sulla fascia equatoriale Nord erano già lì prima del flash"

Il 3 giugno, il bolide misterioso è stato successivamente identificato come una meteora gigante che si è immersa nell'atmosfera del pianeta e si è bruciata poco dopo, secondo gli scienziati che hanno utilizzato le osservazioni del telescopio spaziale Hubble.

Nel 1994, la cometa Shoemaker-Levy 9 si spezzò in più di 20 pezzi e bombardò Giove ripetutamente. A quel tempo, gli astronomi stimarono che tali impatti su Giove potrebbero verificarsi ogni 50-250 anni.

Con le collisioni che si sono verificate di recente, i ricercatori stanno ripensando alle attuali stime della frequenza di tali effetti planetari su Giove (e farebbero bene a non metterci troppo tempo a pensarci, prima che oltre a Giove, ne cada uno grosso anche sulle nostre teste, ndArthur)


A cura di Arthur McPaul

Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... rdato.html - http://www.space.com/scienceastronomy/n ... 00823.html


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