https://sites.google.com/site/dresda99/ ... -su-titanoAltra forma di vita scoperta dalla Nasa
2 dicembre 2010, 00:00 CET
I viaggi di Star Trek avevano come obiettivo, “esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare dove nessuno è mai giunto ora”. Bastava però restare sulla terra per trovare nuove forme di vita. Infatti è stata appena fatta una “scoperta in astrobiologia“, almeno così l’hanno chiamata. Sarebbe in sostanza l’esito di una ricerca effettuata dalla Nasache potrebbe dimostrare la teoria che esistono creature-ombra in parallelo agli uomini, creature che stanno in luoghi considerati sino a questo momento impossibili ad essere abitati. Unmicrobo scoperto dalla Nasa presente sulla terra che mostrerebbe un’altra forma di vita come non la conosciamo. La notizia sta rimbalzando sul web e sta conquistando rapidamente spazi molto visibili. Al momento si sa poco ma, col passare del tempo è facile immaginare verranno resi noti maggiori dettagli e verranno chiariti i dubbi che nell’immediato si pongono come ad esempio quello più banale: “che cosa si intende per altra forma di vita?” Probabilmente si tratta di un microbo capace di vivere in condizioni ambientali che per i terrestri sinora non era pensabile. Condizioni simili ad altri pianeti per cui si potrebbe pensare che in altri mondi possano esserci forme di vita diverse da quella umana ovvero spingendosi più in là, che possano esserci gliextraterrestri.
Alle 20:00 (ora italiana) è prevista una conferenza stampa con maggiori dettagli, si può seguire l’evento in diretta streaming dalla wet tv della NASA.
Nasa, clamoroso: scoperta nuova forma di vita sulla Terra
n sostanza, ciò che la Nasa avrebbe scoperto proverebbe la teoria che esistono creature-ombra in parallelo agli esseri umani e in ambienti finora ritenuti inabitabili. Degli alieni? Chissà.
A far giungere a quest’ipotesi, un microbo che riesce a vivere in un ambiente finora ritenuto letale per qualsiasi forma di vita. Il batterio è stato trovato in fondo al Mono Lake, nel Parco Nazionale di Yosemite, in California, una lago ricco di arsenico.
La creatura in questione per sopravvivere userebbe l’arsenico. Ebbene sì, proprio quell’elemento chimico capace di uccidere in modo gravissimo il sistema digestivo ed il sistema nervoso, portando l’intossicato alla morte per shock. Da qui l’idea che se esistono organismi capaci di utilizzare l’arsenico nel loro metabolismo, di conseguenza esistono altre forme di vita rispetto a quelle che conosciamo. In poche parole, nel nostro stesso ambiente potrebbero esserci degli “alieni” , esseri diversi da noi.
Certo che una scoperta simile sarebbe davvero rivoluzionaria. Ma al momento resta tutto da chiarire con la conferenza stampa che si terrà questa sera alle 20, alla presenza di geologi, biologi, docenti e scienziati. Il tutto sarà trasmessa in diretta su NASA Television e in streaming sul sito web dell’agenzia, all’indirizzo
http://www.nasa.gov/ntv.
Elisabetta Paladini
La Terra, dichiara la NASA, sarebbe abitata anche da batteri alieni
Alieno, estraneo, avverso, appartenente ad altri àmbiti: la NASA sta per definire la presenza di una forma di vita aliena sulla terra. Una creatura ombra, una forma di vita che ancora non conosciamo. Un alieno, appunto, che condivide con noi l’ambiente, sfruttando situazioni biochimiche che renderebbero la sopravvivenza impossibile a qualsiasi altra forma vivente.
L’Amministrazione Nazionale dell’Aeronautica e dello Spazio, dichiara che si tratta di “una scoperta della bioastronomia che avrà conseguenze sulla ricerca di prove della vita extraterrestre“. Per ora si sa ufficialmente che il batterio è stato trovato nel lago Mono Lake, in California, un lago le cui acque sono ricche di arsenico. Proprio l’arsenico è l’elemento che permette a questa forma di vita di esistere.
Aspettiamo dunque le rivelazioni della NASA, cosa porteranno di nuovo alla ricerca che già si è occupata in tempi passati di questo argomento.
Nel settembre 2008, il professor Thomas Osborne dell’University College di Londra, aveva dichiarato “Abbiamo scoperto nuovi tipi di batteri che vivono nel biofilm sulle pareti della Giant Mine (una miniera canadese) e che consumano i composti di arsenico contenuto nell’acqua inquinata “.
Risale addirittura al 2004 un esperimento effettuato in Vietnam, un batterio OGM, tratto dall’intestino ma geneticamente modificato, era stato utilizzato per evidenziare la presenza di arsenico nelle acque potenzialmente contaminate. Le sue caratteristiche gli permettono di reagire alla presenza di arsenico evidenziandolo anche quando presente in quantità non evidenziabili dai normali test di laboratorio.
È un dato di fatto che la ricerca degli ultimi decenni ha evidenziato come esistano delle forme di vita in grado di ottenere l’energia occorrente alla sopravvivenza traendola direttamente dall’elaborazione di legami chimici. Permettendone quindi l’esistenza in ambienti che altrimenti sarebbero preclusi alle altreforme viventi; ambienti cioè dove mancano totalmente la luce solare e l’ossigeno.
Ora sappiamo che nel più profondo degli oceani e nelle recondite profondità della Terra organismi diversi da noi si sviluppano e prolificano. Là, dove si credeva che nessun organismo avrebbe potuto resistere, esiste la vita, una vita aliena, estranea e, speriamo, tutt’altro che avversa.
Foto: Flickr @ NASA Goddard Photo and Video
Tra poche ore ci sarà la conferenza stampa annunciata ieri dalla Nasa per svelare l'esistenza di altre forme di vita nello spazio. Si era parlato di eventuali alieni su Titano, una delle tante lune di Saturno, già noto per essere il solo nel sistema solare ad avere un’atmosfera sviluppata e particelle necessarie alla vita, ossia molecole complesse come aminoacidi e nucleotidi.
E invece pare che gli extraterrestri ci siano, ma tra noi, sulla Terra, ed in particolare in fondo al Mono Lake, nel Parco Nazionale di Yosemite, in California, una lago ricco di arsenico. Si tratterebbe di un batterio che usa l'arsenico per sopravvivere e questa capacità.
Secondo l'agenzia spaziale americana, pertanto, aumentano le possibilità che una forma di vita simile possa "vivere su altri pianeti che non hanno la nostra atmosfera".
"Se questi organismi utilizzano l'arsenico nel loro metabolismo, ciò dimostra che ci sono altre forme di vita rispetto a quelle che conosciamo. Sono alieni, ma alieni che condividono lo stesso nostro ambiente", si legge in una nota diffusa dalla Nasa in queste ore.
Tuttavia, ancora non si ha la certezza di cosa verrà riportato durante l'incontro fissato dall'agenzia governativa per oggi alle 20 ora italiana, presso la sede di Washington.
Durante l'evento, si legge in un altro comunicato della Nasa circolato ieri tra le agenzie, si discuterà riguardo a "un risultato di astrobiologia, che avrà un impatto sulla ricerca di prove di vita extraterrestre. L'astrobiologia è lo studio del l'origine, dell'evoluzione e della distribuzione della vita nell'universo".
Per l'occasione sono stati 'reclutati' un geologo, un oceanografo, un biologo e un ecologista:Pamela Conrad, autotrice di un documento sulla geologia e la vita su Marte, Felisa Wolfe-Simon, Steven Benner che fa parte del 'Titan Team' presso il Jet Propulsion Laboratory e infine James Elser, che lavora con un programma di astrobiologia della Nasa.
Augusto Rubei
(AGI) Londra - La Nasa ha annunciato "una scoperta in astrobiologia": un microbo mostrerebbe un'altra forma di vita sulla terra. La ricerca potrebbe provare infatti la teoria che esistono creature-ombra in parallelo agli esseri umani e in ambienti finora ritenuti inabitabili; potrebbe dimostrare insomma l'esistenza diuna forma di "vita come non la conosciamo".