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06/12/2013, 16:59

Infatti non è affatto piccola. Il fatto che si sia spaccata dipende dalla sua estrema vicinanza al Sole non dalle dimensioni ridotte. Le stime fornite dalla NASA non sono corrette ed è ampiamente dimostrato nei video che vi ho fatto vedere. [8)]Ora toccherà seguire questi detriti con attenzione.

06/12/2013, 22:27

cmq ci sono possibilita' che una piccola parte del nucleo sia rimasto,ma difficilmente potra' essere visto.......se non via hubble........[;)]

07/12/2013, 13:09

prob in base alle dichiarazioni di battams,nemmeno un piccolo frammente del nucleo della ison e'passato integro al passaggio radente al sole,praticamente tutto sarebbe stato annnientato dalla forza mareale del ns astro
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Secondo lo strumento SWAN della sonda, la cometa ha smesso di produrre i cosiddetti fotoni Lyman alpha subito dopo il suo massimo avvicinamento al sole. Karl Battams, astronomo del CIOC, spiega cosa significa: “Senza addentrarci in definizioni tecniche, questi fotoni sono una conseguenza dell’interazione tra la luce solare e l’idrogeno. Se in questi giorni non li stiamo vedendo significa che i livelli di idrogeno (e quindi di ghiaccio) sono estremamente bassi. Ciò è indicativo di un nucleo completamente usurato, o nemmeno esistente“. “La prova che la cometa ISON si sia disintegrata appare forte nei momenti in cui ha effettuato il passaggio radente (perielio)“, spiega lo scienziato. “Ciò che rimane di ISON è solo una nube di polvere o di un paio di frammenti molto piccoli del nucleo, ma in entrambi i casi lo spettacolo nei nostri cieli sarebbe compromesso”, conclude Battams. Tuttavia, secondo gli astronomi, c’è la necessità di verificare queste teorie. A metà Dicembre il telescopio spaziale Hubble dovrebbe definitivamente fugare ogni dubbio. Il grande strumento della NASA sarà puntato proprio in quella direzione, riprendendo ciò che rimane della ISON in grande risoluzione

notizia meteoweb
Ultima modifica di ubatuba il 07/12/2013, 13:11, modificato 1 volta in totale.

08/12/2013, 17:02

Archiviato il flop della cometa ISON, l’astro chiomato che avrebbe dovuto illuminare il cielo boreale, l’attenzione è ora rivolta verso la cometa C/2013 R1 Lovejoy, la quale raggiungerà il punto più vicino al Sole lungo la sua orbita il prossimo 22 Dicembre. Utilizzando la Suprime-Cam montata sul telescopio Subaru giapponese, un gruppo di astronomi ha ottenuto delle immagini ad alta definizione dell’oggetto, compresi i flussi della parte finale. Per gli astrofili, è inutile negarlo, si tratta di una sorta di consolazione dopo la disgregazione di ISON, dal momento che la cometa Lovejoy non diverrà particolarmente brillante da essere osservata ad occhio nudo. Tuttavia, utilizzando strumenti adeguati, sarà possibile osservare quest’ennesimo astro chiomato del 2013 in tutto il suo splendore. Sarà visibile al mattino presto o subito dopo il tramonto del Sole fino al 20 Dicembre, poi solo al mattino, a patto di avere cieli sufficientemente scuri. Un team di astronomi dell’Università Stony Brook (New York) e dell’Osservatorio Nazionale del Giappone (NAOJ), hanno fotografato la coda di C/2013 R1 la notte del 3 Dicembre, quando l’oggetto errante del sistema solare si trovava ad una distanza di 80 milioni di chilometri di distanza dalla Terra e a 130 milioni di chilometri dal Sole. La Lovejoy, scoperta lo scorso 7 settembre dall’astrofilo australiano Terry Lovejoy, è una cometa di lungo periodo, che percorre la sua orbita con elevata eccentricità e con periodi compresi tra 200 e migliaia o forse milioni di anni. Grazie a queste immagini, gli scienziati sono stati in grado di catturare i dettagli più difficili del nucleo e inquadrare porzioni interne della coda di ioni.

http://www.meteoweb.eu/2013/12/archivia ... te/245516/

purtroppo dobbiamo consolarci,anke se in tono minore rispetto alle previsioni,cmq e' sempre uno spettacolo interessante [;)]

09/12/2013, 16:10

Ultima modifica di ubatuba il 09/12/2013, 16:11, modificato 1 volta in totale.

09/12/2013, 19:42

Dalle ultime immagini acquisite, sembra che dove dovrebbe esserci la cometa ISON prevale il “nulla” sino a magnitudine +16,5. Nemmeno una nube di condensazione. La conferma arriva dall’astronomo Karl Battams del Naval Research Lab, che sul suo blog ha scritto che “l’astro chiomato ha cominciato a disintegrarsi appena prima l’incontro con la corona solare“. “Forse – continua lo scienziato – si sono salvati un paio di frammenti molto piccoli, ma a prescindere, lo spettacolo della ISON si può considerare definitivamente concluso


da meteoweb

09/12/2013, 19:48

Visto? Ha fatto "poof"! [^]

09/12/2013, 20:13

Ufologo 555 ha scritto:

Visto? Ha fatto "poof"! [^]

[:264]

09/12/2013, 21:06

Uba...so che soffri...ma metterei "una pietra sopra" alla Ison.

E aprirei un 3ad sulla Lovejoy, fossi in te...che qui si rischia di accodarle una all'altra nello stesso Thread.

Un umile consiglio, di cui abuso avendo già appurato che sei molto corretto e onesto nell'accettarli [;)]
Ultima modifica di RigelDiOrione il 09/12/2013, 21:07, modificato 1 volta in totale.

10/12/2013, 10:31

RigelDiOrione ha scritto:

Uba...so che soffri...ma metterei "una pietra sopra" alla Ison.

E aprirei un 3ad sulla Lovejoy, fossi in te...che qui si rischia di accodarle una all'altra nello stesso Thread.

Un umile consiglio, di cui abuso avendo già appurato che sei molto corretto e onesto nell'accettarli [;)]


ciao rigel.hai centrato,sono molto dispiaciuto x la ison,anke se speravo di potermela osservare almeno con il telescopio,ma oramai e' fatica sprecata,almeno la lovejoy,me la sto gustando,anke se x non perdere tempo mi sono fatte 2 levatacce cmq ne vale la pena................. [;)]

10/12/2013, 12:44

Continuate a riportare e ad affidarvi a fonti che hanno credibilità pari a 0. Scusate se dico questo, nulla di personale, ma dovreste guardare altrove per informazioni veritiere. Non ha affatto fatto "puff" come dice mamma NASA che vuole farci credere che si è dissolta in una nube di polveri. Ok per ora non sembra affatto una cometa ma ripeto quei pezzi di roccia sono la e non sono polveri. Io vi ho mostrato dove prendere buone info. Se avrò tempo metterò io stesso qualche altro video, ma vi invito a visitare le fonti che ho più e più volte riportato invece di dire "ecco hai visto te lo dicevo io" senza sapere nemmeno di cosa si sta parlando esattamente. Ripeto nulla di personale.

10/12/2013, 14:44

starseed, se ci fosse ancora Qualcosa la vedremmo tutti, non credi? [8)]

10/12/2013, 15:58

E come? Sicuramente non ad occhio nudo e sicuramente anche l'osservazione al telescopio ,per un oggetto che si allontana così velocemente dal Sole, e che quindi non riflette più molta luce, può risultare difficoltosa.Allontanandosi dal Sole questi detriti possono dare l'impressione di scomparire ma non è che diventino più piccoli (e quindi si polverizzano) semplicemente diventano più scuri. Io non parlo a vanvera e sicuramente non parlo per far valere la mia opinione anche quando è palese che mi sbagli. Se mi fossi sbagliato farei un passo indietro e direi "scusate ho torto". Se dico così è perchè ne sono convinto e se ne sono convinto è perchè mi sono documentato grazie anche a delle persone che per fortuna sono dei veri e propri watchman.

10/12/2013, 19:22

E vabbèh, allora cosa dovrebbero fare questi detriti sfuggiti (mah!) al .. Sole? [8]

12/12/2013, 12:58

“Ringrazio Flavio Vanetti che stimola al dibattito senza pregiudizio. La cometa radente al Sole denominata Ison è al centro dell’attenzione, nell’ultimo scritto da me diffuso, non tanto per il suo amaro destino di cometa “zombie” – disintegrata quasi interamente poco prima del perielio – quanto per le incredibili affermazioni del dr. Gareth V. Williams, del Minor Planet Center. Lo scienziato britannico – poco dopo la scoperta di Ison, nell’autunno 2012 – si accorse che alcune soluzioni dell’orbita ottenute al calcolatore (poche soluzioni su più di 600), indicavano la remota possibilità che essa transitasse pericolosamente vicino alla Terra durante la fase di perigeo. Per fortuna così non è stato. Nonostante le continue perturbazioni – ricordo che anche forze non gravitazionali agiscono su questi corpi celesti - abbiano fatto oscillare in tutti questi mesi l’eccentricità della cometa, la Ison transiterà ad una distanza di sicurezza rispetto alla Terra (attorno ai 64-65 milioni di chilometri, il 26 dicembre 2013). Resta l’incognita dello sciame cometario che noi incroceremo probabilmente a gennaio 2014 e resta anche l’incertezza di eventuali detriti della cometa, che potrebbero in futuro essere catturati dalla gravità terrestre e precipitare come bolidi. Ma quale è la natura di questa enigmatica cometa che per diversi mesi ha impegnato così tanti telescopi spaziali e team astronomici a terra? La Ison era forse un corpo transnettuniano ricco di carbonio e metalli come il ferro? (come suggeritomi da una mia fonte riservata) . Forse un protopianetoide, abortito sul nascere, e perturbato da qualche forza gravitazionale esterna al Sistema Solare noto? Una forza che l’ha fiondato verso il centro del Sole? Resta il fatto che fra alcuni mesi un’altra cometa – la Siding Spring, cometa 2013 A1 – terrà tutti con il fiato sospeso: c’è una piccola possibilità che essa impatti contro il pianeta Marte il prossimo ottobre 2014. Se così sarà, il devastante impatto potrebbe scagliare nello Spazio detriti di roccia marziana che potrebbero incrementare il rischio della caduta di bolidi sulla Terra. La vulnerabilità del nostro meraviglioso pianeta ad eventi spaziali estremi dovrebbe indurci a riflettere, a prepararci all’inaspettato e a farci comprendere come sia nostro dovere preservare la nostra vita e quella di tutte le specie della Terra”.

http://misterobufo.corriere.it/2013/12/ ... ta-zombie/

possiamo considerarla la cometa del mistero,si spera che i dati raccolti possano essere utili a comprendere in modo almeno minimale cosa ci circonda nel ns orto di casa [;)]
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