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22/10/2013, 00:09

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Quella ritratta nella foto è una stella., o almeno quello che ne rimane. All'interno della nebulosa planetaria NGC 2452 si possono vedere, infatti, i resti di una stella dalla massa simile al Sole, che si è spenta perché ha terminato tutto il suo "carburante". Le stelle, infatti, non brillano per sempre: quando il nucleo diventa instabile rilascia grandi quantità di energia che brucia l'atmosfera attorno alla stella fino a ridurla a ciò che vediamo nella straordinaria immagine realizzata dal telescopio Hubble di NASA/ESA. Si trova nella costellazione della Poppa, nell'emisfero australe, ed è stata scoperta nel 1847 da John Herschel.
Al centro di questa nuvola blu, che può sembrare quasi foschia, vediamo ciò che rimane della stella, ormai debole, fredda ed estremamente densa. In realtà si tratta di una nana bianca pulsante, più o meno delle dimensioni della Terra. Ciò sta a significare che la sua brillantezza varia a causa di onde provocate dalla forza di gravità che attraversa la piccola stella.
Quando Herschel scoprì NGC 2452 la definì "un oggetto di cui non posso definire la natura. Certamente non è una stella, men che meno una stella binaria [...]. La chiamerei una nebulosa planetaria oblunga". Agli occhi degli osservatori dell'epoca di Herschel, che utilizzavano telescopi ben diversi da quelli odierni, le nebulose planetarie venivano spesso scambiate per pianeti gassosi (come il nostro Giove per intenderci). I telescopi moderni hanno messo in chiaro che in realtà si tratta degli strati esterni di stelle morenti espulsi nello spazio proprio durante le ultime fasi di vita.
Gli astronomi credono che tra 5 miliardi di anni lo stesso destino toccherà anche il Sole.

Fonte: MEDIA INAF

http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... eprima.txt
Ultima modifica di ubatuba il 22/10/2013, 00:10, modificato 1 volta in totale.

25/10/2013, 11:37

Netta ripresa dell’attività solare: flare di classe M9 verso il campo magnetico terrestre

La scorsa notte l’area attiva AR1877 si è resa protagonista di un forte flare solare di classe M9, determinando negli ultimi giorni un’attività particolarmente accentuata. L’evento, ripreso come al solito dal Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, sembra aver innescato un’espulsione di massa coronale diretta verso la Terra, ma il cui orario di arrivo non è ancora stato reso noto. Attualmente il disco della nostra stella è caratterizzato da due macchie solari con un campo magnetico beta-gamma-delta, capaci di eruzioni solari molto intense. Le previsioni della NOAA stimano una probabilità del 40% di brillamenti di classe M nelle prossime ore, e una probabilità del 5% di flare di classe X. Tra il 20 ed il 22 Ottobre, il campo magnetico terrestre ha ricevuto tre colpi di striscio dalle nubi di plasma e dalle particelle cariche del vento solare innescato dalle suddette tempeste, capaci di generare deboli eventi geomagnetici alle alte latitudini e persino un vero e proprio tsunami di plasma emerso dal luogo dell’esplosione. Con l’avvicinarsi del mese di Dicembre, il Sole sembra tornare in gran forma. Proprio in tempo per il picco massimo del ciclo undecennale previsto a cavallo tra il 2013 ed il 2014.

http://www.meteoweb.eu/2013/10/netta-ri ... re/233809/

25/10/2013, 11:45

Ciao UBA
In questo esatto istante c'è stata una tempesta solare di l'asse X direi che ha ben ripreso l'attività ;)
http://www.n3kl.org/sun/images/noaa_xrays.gif
http://www.n3kl.org/sun/noaa.html
Update


MAJOR SOLAR FLARE ALERT:
A major solar flare reaching X1.7 peaked at 08:01 UTC early Friday morning.
The flare was centered around Sunspot 1882 and produced a bright CME.
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 25/10/2013, 11:55, modificato 1 volta in totale.

25/10/2013, 12:19

dopo un periodo di "sonnolenza"ha ripreso l'attivita' in pompa magna.....[;)]

25/10/2013, 17:31

GIANLUCA1989 ha scritto:

Ciao UBA
In questo esatto istante c'è stata una tempesta solare di l'asse X direi che ha ben ripreso l'attività ;)
http://www.n3kl.org/sun/images/noaa_xrays.gif
http://www.n3kl.org/sun/noaa.html
Update


MAJOR SOLAR FLARE ALERT:
A major solar flare reaching X1.7 peaked at 08:01 UTC early Friday morning.
The flare was centered around Sunspot 1882 and produced a bright CME.


In poche ore (15.03 utc ) ed ecco arrivata un altra tempesta di classe X 2.1 quindi maggiore di quella si stamattina sempre dallo spot 1882.


Added 10/25/2013 @ 09:20 UTC
ANOTHER X-FLARE (X2.1)
Sunspot 1882 now in view off the southeast limb produced the second X-Class flare of the day. The latest major event at 15:03 UTC peaked at X2.1. A strong radio blackout was observed on the sunlit side of Earth. While listening to the 10 meter (28mhz) amateur radio band, signals went from very strong to almost nothing in a matter of minutes. Signals did start to recover after about 15 minutes. A coronal mass ejection (CME) is likely. More updates to follow.

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Http://www.solarham.net
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 25/10/2013, 17:39, modificato 1 volta in totale.

25/10/2013, 22:27

ubatuba ha scritto:

dopo un periodo di "sonnolenza"ha ripreso l'attivita' in pompa magna.....[;)]


Credo che questa ripresa sia la reazione ritardata all’inversione dell’emisfero sud avvenuta circa una quarantina di giorni fa e amplificata da un allineamento planetario particolarmente favorevole.
La stessa cosa era accaduta dopo l'inversione dell'emisfero nord lo scorso anno.
La presenza delle macchie in fascia equatoriale costituisce prova che ci troviamo molto probabilmente in un ulteriore massimo.

27/10/2013, 15:09

A fine settembre l'esplosione di un filamento magnetico ha creato una sorta di canale su Sole, ripreso dalla sonda SDO. La NASA ha combinato i dati in diverse lunghezze d'onda ripresi in due giorni per creare una spettacolare animazione dell'evento.
E' successo a fine settembre: un filamento di materiale lungo 300.000 chilometri ha attraversato improvvisamente l'atmosfera solare, la corona, lasciandosi dietro un avvallamento scavato nel fuoco, una sorta di canyon che segna il percorso del canale su cui i campi magnetici tenevano sospeso i filamento poco prima dell'esplosione. I tecnici del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, Maryland hanno combinato i dati riprese in due giorni (il 29 e 30 settembre) dal satellite Solar Dynamics Orbiter (SDO) per creare questo breve filmato.



SDO può osservare il Sole in diverse lunghezze d'onda, catturando così diversi aspetti della corona. In questo filmato, le immagini rosse evidenziano il plasma a temperature attorno ai 32.000 gradi Celsius, e permettono di osservare la formazione ed eruzione dei filamenti. Le immagini gialle riguardano temperature oltre i 5000 gradi, e permettono di seguire come il materiale solare segna le linee del campo magnetico della stella, quegli archi che attraversano l'area dell'eruzione. Infine le immagini in marrone visibili all'inizio del filmato corrispondono al materiale alle temperature più alte, circa 10.000 gradi, ed è in quella lunghezza d'onda che l'immagine del canyon è più chiara.

Fonte: MEDIA INAF

link2universe

31/10/2013, 10:30

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Brillamento Solare rilasciato il 25 Ottobre 2013, catturato qui nelle lunghezze d'onda di 193 e 131 angstrom. L'intensità è di classe X2.1. Credit: NASA/SDO/GSFC

Tra il 25 ed il 27 Ottobre, tre potentissimi brillamenti hanno lasciato la superficie del Sole! Il terzo ha raggiunto la classe X2.1, tra le più alte degli ultimi tempi. Non sono un pericolo per la Terra, ma potenzialmente possono causare disturbi nelle telecomunicazioni ed influenzare l'attività dei telescopi spaziali o mettere in pericolo gli abitanti della Stazione Spaziale.

Questi fenomeni creano spettacolari protuberanze solari ed emettono nubi di plasma carico ad altissime velocità. I brillamenti sono classificati come A, B, C, M o X a seconda della loro luminosità nei raggi X vicino alla Terra, misurata in Watt/m². Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente, con X (la più grande) pari a 1012 W/m², ed inoltre è divisa linearmente da 1 a 9, quindi un brillamento X2 è quattro volte più potente di uno M5. L'attività solare si trova normalmente compresa tra le classi A e C. I brillamenti C hanno pochi effetti sulla Terra, mentre i più potenti M e X possono causare danni.

L'attività solare sta rapidamente aumentando dato che il Sole ha raggiunto il suo naturale picco di attività del ciclo di 11 anni, conosciuto anche come "Solar Maximum". Il primo brillamento di classe X di questo ciclo solare risale al Febbraio del 2011, ma il più potente finora è del 9 Agosto 2011: classe X6.9!

http://phys.org/news/2013-10-sun-emits- ... -days.html

http://www.link2universe.net/2013-10-28 ... -2-giorni/

08/11/2013, 18:32

13/11/2013, 11:57

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La prima immagine è stata ottenuta da Terra durante il momento di totalità (qui la ripresa originale) dalla spedizione in Gabon organizzata dal Dipartimento di Astronomia dello statunitense Williams College. La seconda è un mosaico della corona solare ottenuto (più o meno) simultaneamente dallo spazio con il telescopio in ultravioletto SWAP a bordo della sonda PROBA2 dell'Agenzia Spaziale Europea.
Nell'immagine composita, la corona eclissata osservata dal Williams College è rappresentata in blu, mentre l'emissione in estremo ultravioletto registrata da SWAP è raffigurata con un colore dorato.
SWAP osserva le linee di emissione del ferro nelle lunghezze d'onda dell'estremo ultravioletto, corrispondenti a una temperatura del plasma di circa 800.000 gradi Kelvin, mentre l'immagine dell'eclissi da Terra non è sensibile alla temperatura. Come risultato è possibile apprezzare nell'immagine combinata la struttura coronale globale, dove invece l'estremo ultravioletto rivelerebbe solamente quelle parti della corona con una temperatura attorno al milione di gradi.

Fonte: MEDIA INAF
http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... corona.txt

13/11/2013, 21:33

impressionante.

ma sono state fatte simulazioni degli immensi brillamenti che potrebbero, anzi, dovrebbero, verificarsi nella fase di inizio della gigante rossa con le prime "vibrazioni" dovute all'inizio dell'uso dell'elio nel nucleo?

30/11/2013, 17:59

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Spettacolare eruzione solare avvenuta poche ore fa! Abbiamo conosciuto ultimamente SOHO come osservatore solare data l'osservazione della #Cometa #ISON ma è puntato sul Sole per un motivo, ecco come riesce a dare il suo meglio, e mostrarci in enorme dettaglio la struttura delle eruzioni solari. Il Sole è della grandezza del cerchio bianco al centro.

https://www.facebook.com/Link2Universe

08/01/2014, 18:20

enorme eruzione del sole classe x nella regione attiva ar 1944

11/02/2014, 18:44

[img][IMG]http://i.imgur.com/m6ykc8S.gif[/img][/img]

Animazione dell'evoluzione della Regione Attiva 1967, sulla superficie del Sole. Credit: SDO/NASA/GSFC

Il Sole sta continuando nel suo periodo di intensa attività, e negli ultimi due mesi ha sfornato una delle più grandi e spettacolari regioni attive (un gruppo di macchie solari) degli ultimi anni. Si chiama AR1967 ed ha raggiunto un diametro complessivo di circa 180.000 km! Significa che è persino più grande di Giove! Nell'animazione sopra potete vedere anche un altro piccolo gruppo di macchie solari, più in alto.

Ecco un video che mostra l'interazione tra le due regioni attive che vedete sopra:



Le macchie solari sono regioni relativamente fredde rispetto alla superficie solare. Generalmente hanno intorno a 3.000°C, mentre la superficie solare ha una temperatura di 5.500°C. E' a questo che si deve il loro essere "macchie". Se lo sfondo non fosse così luminoso come il Sole, le vedremmo assolutamente brillanti. Guardate nel video sopra come si vedono infatti ad una diversa lunghezza d'onda.
Spesso crescono in gruppo, come la AR1967 che ha al suo interno ben 45 diverse macchie solari. Quello che le lega è l'associazione a potenti campi magnetici. Nel video sopra potete vedere archi di plasma che percorrono le linee dei campi magnetici locali. Questo contorcerci di campi magnetici porta le regioni solari a spettacolari eruzioni, ed infatti negli ultimi due mesi sono stati registrati vari brillamenti di classe X (l'ultimo risalente al 3 Febbraio).

http://sdo.gsfc.nasa.gov/gallery/potw/item/490

http://sdo.gsfc.nasa.gov/

25/02/2014, 10:36

Il 28 Gennaio 2014, lo spettrografo IRIS (Interface Region Imaging Spectrograph), della NASA, ha ripreso il più intenso e grande brillamento solare mai osservato dal suo lancio nell'estate del 2013. I brillamenti sono eruzioni intensissime (specialmente nei raggi-X) che avvengono nelle zone più attive sulla superficie solare. Non è ancora del tutto chiaro come e perché si formano, ed è per questo che IRIS li studia più in dettaglio che mai, guardando ad uno degli strati più bassi dell'atmosfera solare, poco sopra la superficie, chiamata cromosfera. IRIS è capace di raggiungere un dettaglio impossibile per altre sonde, ma in cambio non riesce a riprendere l'intero Sole, ma solo piccole regioni specifiche. Questo significa che gli scienziati devono decidere di volta in volta quale parte riprendere, sperando di vedere fenomeni interessanti. Per questo l'evento osservato ora è così prezioso. Potrebbe un giorno aiutarci a capire come questi eventi nascono, per poterli prevedere e proteggere i nostri satelliti e gli astronauti da eventuali pericolose tempeste solari.




La cromosfera è fondamentale per la regolazione del flusso di energia e materia sulla superficie del Sole e determina il modo in cui viene rilasciata nello spazio. Alzandosi, la nube di particelle cariche riscalda la regione più alta dell'atmosfera solare, cioè la corona, e in alcuni casi questo porta ad eruzioni, come questa.

Lo spettrografo di IRIS divide la luce del Sole in tutti i suoi colori per esaminare ogni lunghezza d'onda, creando così una mappa dell'eruzione solare a varie altitudini (in base alle varie temperature osservate). Fortunatamente, IRIS era puntato proprio su questa zona che ha rilasciato l'intenso brillamento, quindi gli scienziati si aspettando di ricavare dati fantastici riguardo al flusso di materiale sul Sole.

http://www.nasa.gov/content/goddard/nas ... ws0dPl5PE3

http://www.link2universe.net/2014-02-24 ... ttacolare/
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