
Riprese a confronto della roccia "Nova". La fotografia a sinistra è stata scattata prima che il laser colpisse la roccia (immagine a destra). Il getto di luce riflessa è ben visibile al centro della roccia. Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS
In un set di immagini scattate lo scorso 12 luglio 2014 dal dispositivo Mars Hand Lens Imager (MAHLI), fissato al braccio robotico di Curiosity, sono apparsi dei “luccichii” su una pietra marziana delle dimensioni di una palla da baseball.
Il motivo del lampeggiare della roccia è stato l'utilizzo dello strumento ChemCam (Chemistry and Camera), che spara multipli colpi di laser per poter comprendere la composizione della roccia, e che ha raccolto dati per circa 600 rocce e campioni di suolo dall'atterraggio di Curiosity nel 2012.
In circa 150.000 emissioni di raggi laser dall'inizio delle riprese questo è l'unico caso in cui la luce è stata riflessa indietro in modo visibile: infatti, ogni volta che il laser colpisce il bersaglio, la luce plasma riflessa viene catturata ed analizzata dagli spettrometri di ChemCam, ma non è mai capitato che venisse prodotta in una quantità visibile anche per l'occhio umano.
Ad una prima veloce analisi degli spettri forniti da ChemCam, pare che la roccia bersaglio, soprannominata Nova, abbia una composizione ricca di silicio, sodio ed alluminio, ed è ricoperta un superficie da un sottilissimo strato di polvere degli stessi elementi.
Giulia Murtas
http://www.link2universe.net/2014-07-17 ... curiosity/