Cari amici,
senza perdere altro tempo riporto qui la notizia:
Progetto Europeo per eseguire una mappa 3D della Galassia.
Fonte:
http://www.tomshw.it/cont/news/gaia-l-occhio-spaziale-da-un-miliardo-di-pixel/32465/1.htmlAppena assemblato il grande obiettivo, composto di 106 sensori CCD.
Riporto per comodità l' Articolo completo:
Gaia, l'occhio spaziale da un miliardo di pixelL' Agenzia Spaziale Europea (
ESA) ha superato un'altra fase del progetto Gaia, una sorta di
fotocamera spaziale che effettuerà una mappa della nostra galassia.
I 106 sensori CCD sono ora tutti assemblati, come in un grande mosaico,
e sono talmente potenti da individuare un'impronta digitale sulla Luna, dalla Terra.
L' Agenzia Spaziale Europea ha raggiunto un'altra tappa fondamentale nello sviluppo di Gaia, un
ambizioso progetto per effettuare
la mappa stellare in tre dimensioni della nostra galassia servendosi di una sorta di fotocamera digitale spaziale,
la più grande mai costruita per una missione del genere.
L'occasione per festeggiare è capitata
il primo giugno, quando
i 106 sensori CCD che compongono il "grande occhio" sono stati assemblati tutti insieme come in un grande mosaico. Ognuno di questi sensori misura 6 x 4,7 cm ed è spesso soltanto poche decine di micron.
Il supporto che regge tutti questi CCD, posizionati a un millimetro di distanza l'uno dall'altro, pesa circa venti chili ed
è realizzato in carburo di silicio, un materiale molto stabile alle sollecitazioni meccaniche e che risponde molto bene alle temperature spaziali. Le dimensioni totali sono di 1 x 0,5 metri.
Ma quali sono le potenzialità di questa "fotocamera spaziale"? I tecnici dell'ESA affermano che
riuscirebbe a misurare un'impronta digitale di una persona sulla Luna, dalla Terra.
Semplicemente impressionante.
Non ci vogliamo nemmeno chiedere cosa riuscirebbe a vedere se puntasse verso il nostro pianeta al posto di scrutare lo spazio profondo.[e già meglio non chiederselo...]
Il lancio di Gaia è previsto entro la fine di quest'anno a bordo di un lanciatore Sojuz, un razzo sovietico che dal febbraio 2007 è entrato a far parte dei programmi spaziali dell'ESA.
La "maxi-fotocamera" stazionerà nel punto di Lagrange L2 del sistema Sole-Terra, a una distanza di 1,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta e a una
temperatura di meno 110 gradi centigradi.
La missione durerà 5 anni, un periodo nel quale
Gaia punterà il suo occhio su un miliardo di stelle, concentrandosi fino a 70 volte su ogni singolo puntino luminoso.
Un lavoro gigantesco, al quale facciamo i nostri migliori auguri.fonte: http://www.tomshw.it/cont/news/gaia-l-occhio-spaziale-da-un-miliardo-di-pixel/32465/1.htmlNella certezza che questo ci aiuterà a migliorare la nostra conoscenza dell' Universo....
E perchè no... nella speranza che ci regali molte belle sorprese.
E che non venga usato impropriamente, aggiungerei....
Buona Discussione,
Aztlan