Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 211 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 ... 15  Prossimo
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/06/2012, 13:36 
Bellissimo! [:D] sembra che una gigantesca palla abbia rimbalzato sulla superficie! [:257]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1210
Iscritto il: 09/07/2009, 12:31
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/06/2012, 21:17 
Cita:
Aztlan ha scritto:

...il che mi fa pensare che in questo caso invece del solito segno da impatto ci sia quello di un... distacco,

analogamente a quello nel fondale oceanico sulla Terra da cui si sarebbe distaccata la massa protolunare secondo la (discutibile) teoria corrente.

A una cosa del genere non ci avevo mai pensato, ci sono diversi asteroidi con crateri spropositati, non avevo mai pensato alla traccia di un distacco. Ma perchè così circolari?

Cita:
Aztlan ha scritto:

Il che ci riporta all' idea che Vesta, Cerere e tutti gli altri corpi della fascia degli asteorodi tra Marte e Giove potessero formare un tempo un planetoide di maggiori dimensioni,

forse anche un autentico pianeta ammettendo la genesi in esso di corpi come almeno una delle due lune marziane se non Marte stesso con la Terra.

In fondo sono tutti dannatamente simili per composizione, su Marte c' è pure acqua seppur ghiacciata per la temperatura.

No questo no, Vesta sembra essere un protopianeta a sè come diversi altri asteroidi, compreso Cerere. E' anche vero che ci sono tanti altri asteroidi che invece sono principalmente metallici o rocciosi e fa supporre che siano pezzi di corpi più grandi.

Se c'era un pianeta nella fascia ci sono rimasti i rimasugli più piccoli, tutto il resto si pensa sia finito sugli altri pianeti e sul Sole. Forse Cerere è accresciuto tanto attirando alcuni di quei frammenti, lo stesso per Vesta ma sono considerati degli oggetti completi a parte.

Però ti faccio una considerazione: oltre Nettuno ci sono parecchi asteroidi giganti (oltre i vari pianeti nani), come fanno ad essere arrivati lì? Come mai corpi ghiacciati come Sedna sembrano rossi come Marte? Forse neppure ci immaginiamo il caos che c'è stato millioni di anni fa.



_________________
Immagine

Immagine
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Connesso


Messaggi: 11043
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/06/2012, 22:00 
E' esattamente quello che ho detto.

Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto cambia, si trasforma, evolve.

La materia che componeva quel pianeta si è aggregata a formare nuovi corpi celesti. Quella fascia ospita solo gli "scarti".



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/06/2012, 12:42 
Gli scienziati della missione Dawn hanno rilasciato una nuova animazione che mostra la variegata superficie del proto-pianeta Vesta. l'animazione è creata grazie ad immagini in falsi colori sopra un modello 3D del terreno di Vesta costruito in base alle osservazioni fatte nell'ultimo anno. La visualizzazione permette una vista dettagliata delle variazioni presenti nella crosta. In altre parole i diversi colori corrispondo a diverse proprietà dei materiali presenti, distribuiti in base alla topografia.



Immagine:
Immagine
35,6 KB

Immagine in falsi colori della mineralogia di Vesta. Credit: NASA/JPl-Caltech

Gli scienziati della missione Dawn hanno rilasciato una nuova animazione che mostra la variegata superficie del proto-pianeta Vesta. l'animazione è creata grazie ad immagini in falsi colori sopra un modello 3D del terreno di Vesta costruito in base alle osservazioni fatte nell'ultimo anno. La visualizzazione permette una vista dettagliata delle variazioni presenti nella crosta. In altre parole i diversi colori corrispondo a diverse proprietà dei materiali presenti, distribuiti in base alla topografia.




I colori sono stati scelti in modo da mettere in evidenza le differenze nella composizione della superficie, che altrimenti non sarebbero visibili all'occhio umano perché troppo sottili. Glis cienziati stanno ancora analizzando cosa significano alcuni colori e cosa ci dice questo della composizione globale di Vesta, ma è chiaro che il materiale arancione gettato da alcuni crateri d'impatto è differente dal resto del materiale. Il verde mostra la relativa abbondanza di ferro. Parti del gigantesco bacino d'impatto conosciuto come Rheasilvia, nell'emisfero sud di Vesta, sono molto più povere di ferro rispetto ad altre zone vicine



Immagine:
Immagine
30,32 KB

La mappa mostra la distribuzione dei minerali sulla superficie di Vesta. I diversi dati corrispondenti ai vari colori sono stati ottenuti grazie allo spettro della luce riflettuta dal terreno. La mappa indica che la superficie di Vesta non è uniforme, ma c'è un netto contrasto tra le regioni nell'emisfero sud e quelle nell'emisfero nord. Le analisi spettroscopiche in onde visibili ed infrarosse hanno rilevato un tipo di minerale conosciuto come diogenite che tipicamente si trova nella crosta più bassa di Vesta. La crosta superfiore invece ha più minerali conosciuti come eucriti. I diogeniti sono rocce silicate che contengono molto più magnesio rispetto agli eucriti che sono più ricchi in ferro. Questi dati suggeriscono che la regione intorno al bacino Rheasilvia è più ricco in diogeniti rispetto alle regioni equatoriali. La variazione nord-sud nei minerali mostra che nel sud c'è esposta una crosta molto più profonda e ricca di pirossene rispetto al resto di Vesta. Nell'immagine sopra il blu mostra la concentrazione più alta di minerali di diogenite, mentre il giallo una concentrazione più alta in eucrite. Credit: NASA/JPL-Caltech/INAF/MPS/DLR/iDA


Nell'ultimo anno la sonda Dawn ha mappato la maggior parte della superficie di Vesta con la camera ad alta risoluzione, con una visione da più angolazioni, così da ottenere una mappa 3D. Alcune aree sono scure comunque perché parti dell'emisfero nord erano in ombra quando le immagini sono state raccolte. Ulteriori osservazioni sono attualmente in atto per migliorare ancora la mappa, anche nelle zone più a nord.

La navicella lascerà del tutto Vesta il 26 Agosto 2012, prima di imbarcarsi verso un lungo viaggio che la porterà a visitare il pianeta nano Ceres, il corpo più grosso nella Fascia di Asteroidi, tra Marte e Giove.

http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2012-156

http://www.link2universe.net/2012-06-09 ... -di-vesta/


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Connesso


Messaggi: 11043
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/06/2012, 20:29 
Una differenza nei materiali che lo compongono tra la zona del cratere e il resto del planetoide... Interessante.

Verrebbe da chiedersi la ragione di tale differenza, e se possa essere giustificata da un semplice impatto...

...O se conferma invece ipotesi più ardite....



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/06/2012, 00:16 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Una differenza nei materiali che lo compongono tra la zona del cratere e il resto del planetoide... Interessante.

Verrebbe da chiedersi la ragione di tale differenza, e se possa essere giustificata da un semplice impatto...

...O se conferma invece ipotesi più ardite....


la differenza e' significativa,non solo fra cratere ed il resto,ma in tutto il planetoide,il ke mi fa propendere x ipotesi,come tu affermi, ardite.....[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 12/06/2012, 00:16, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/09/2012, 12:44 
<EMBED WIDTH="150" HEIGHT="150" SRC="http://www.nasa.gov/multimedia/videogallery/index.html?collection_id=14483&media_id=151381721&module=homepage" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/09/2012, 12:46 
vista completa dell'asteroide vesta

http://www.nasa.gov/multimedia/videogal ... e=homepage


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2012, 13:32 
PASADENA, Calif. - I controllori della missione Dawn hanno avuto conferma del fatto che la sonda ha lasciato il campo gravitazionale dell'asteroide Vesta e che ora sta puntando verso il suo nuovo target, il pianeta nano Ceres.
Dawn ha lasciato Vesta alle 11.26 p.m. circa del 4 settembre e le comunicazioni dalla sonda hanno confermato il dato.
E' ora tempo di salutare Vesta e di riflettere sulle scoperte dell'ultimo anno, guardando anche al futuro, verso Ceres.
Lanciato il 27 settembre del 2007, Dawn è entrato nell'orbita di Vesta il 15 luglio 2011 e nell'ultimo anno ha mappato questo nuovo mondo rivelando un blocco planetario esotico e diverso. Le scoperte stanno aiutando gli scienziati a sbloccare alcuni segreti della formazione del Sistema Solare e quindi della Terra.
Un video celebra la top ten di Vesta in questa pagina.
L'appuntamento con Ceres è atteso ai primi del 2015. Buon viaggio.

NASA

http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... _vesta.txt


aspettiamo fiduciosi che il viaggio sia senza intoppi...................[;)]


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/09/2012, 18:00 
Il 5 settembre, dopo quasi un anno di flyby, la missione Dawn della NASA ha lasciato l'orbita dell'asteroide Vesta. Prossimo obiettivo l'asteroide Cerere, che raggiungerà nel 2015. Per l'occasione scienziati, ricercatori e molti membri del team si sono dati appuntamento virtuale sui social media per festeggiare la partenza, in un evento chiamato “Hasta la Vesta”. E per la gioia degli appassionati, hanno realizzato e pubblicato un filmato con i greatest hits, i risultati più notevoli (almeno dal punto di vista dello spettacolo) di quest'anno di studi e osservazioni.
Scorriamo la classifica e vediamo, uno per uno, questi greatest hits annunciati nel filmato realizzato dal JPL.
Risultato 1)
Dawn è il primo veicolo spaziale ad aver orbitato intorno a un oggetto della fascia principale. Potrebbe sembrare una manovra scontata, ma davvero non lo è. Il campo gravitazionale di un oggetto così piccolo e irregolare come un asteroide comporta non poche difficoltà di avvicinamento e di manovra, soprattutto per un viaggio molto avventuroso, con distanze di avvicinamento minime e della durata di quasi un anno.
Risultato 2)
Vesta si è rivelata molto più simile a un pianeta che a un asteroide fornendo la prova finale di quanto sia interessante studiare questi oggetti, veri e propri rimasugli del processo di formazione del sistema solare.
Risultato 3)
Vesta ha una struttura interna stratificata e un nucleo ferroso. Il risultato è stato ottenuto confrontando il campo gravitazionale che Vesta esercita sullo spacecraft con la forma irregolare dell'asteroide. Il team ha dedotto che nel passato di Vesta devono esserci state delle fasi in cui il suo interno non era roccioso ma completamente fuso, per poi solidificarsi nella struttura attuale.
Risultato 4)
La superficie di Vesta ha rivelato una struttura molto irregolare con una montagna alta tre volte l'Everst e due impressionanti crateri nell'emisfero sud, Venenia e Rheasilvia. Con i suoi quasi 500 km di diametro, Rheasilvia è uno dei più grandi crateri di tutto il sistema solare. Queste strutture sono collegate alla storia evolutiva dell'asteroide e del sistema solare stesso, essendo stati causati da due catastrofici impatti avvenuti rispettivamente circa 2 miliardi e 1 miliardo di anni fa.
Risultato 5)
Vesta presenta delle onde che corrono tutte intorno al suo equatore, come un mare agitato che si sia ghiacciato all'improvviso, mentre onde concentriche causate da un impatto ne percorrevano la superficie. La causa di queste (peraltro bellissime) strutture è sempre legata alla violenta storia evolutiva dell'asteroide.
Questo è tutto, per ora, almeno nel video della NASA. Ma la storia ovviamente non finisce qui e c'è molto di più, dietro ai magnifici sorvoli e alle manovre presentate nel video, come già testimoniano le molte scoperte pubblicate recentemente su Science, anche grazie allo strumento italiano VIR, che ha fatto parlare e continuerà a far parlare di sé. Inoltre, come sempre, bisogna tenere a mente che le modalità e i tempi della ricerca scientifica non sono rapidissimi. I dati raccolti nello scorso anno verranno studiati e analizzati nei prossimi mesi ed anni e daranno vita a domande, ipotesi e teorie. L'appuntamento è fissato per le prossime pubblicazioni riguardanti la missione Dawn.

MEDIA INAF
skylive



come missione e'stata estremamente positiva,dando conferme e pure novita',si spera che pure con cerere il successo sia come minimo uguale [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 10/09/2012, 18:03, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Connesso


Messaggi: 11043
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/09/2012, 19:12 
"I dati di Dawn hanno dimostrato che Vesta fuse completamente in passato, formando un corpo stratificato con un centro ferroso"

(Video, min. 1:18)

Decisamente un elemento in più che lo fa assomigliare ad un pianeta, e che lo era assai di più nel passato.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/09/2012, 12:32 
Immagine:
Immagine
58,98 KB


Vista in prospettiva del grande e butterato fondale del cratere Marcia su Vesta. Credit: NASA/JPL

Pochi giorni fa la sonda Dawn ha ufficialmente lasciato l'orbita di Vesta per iniziare il suo lungo viaggio verso il pianeta nano Ceres. Ma l'indagine degli astronomi riguardo a questo misterioso corpo della Fascia di Asteroidi è tutt'altro che finita! La quantità di dati che la sonda ha raccolto è enorme e serviranno anni per analizzarli tutti e comprenderli a fondo. A riprova di questo, sono appena uscite due nuove pubblicazioni base su osservazioni fatte durante la campagna a bassa altitudine in orbita intorno a Vesta, che mostrano la presenza di volatili (o materiali facilmente evaporabili), che colorano la superficie di di Vesta lungo gran parte del suo equatore.

Superfici simili a piccole buche coprono la superficie dell'asteroide laddove composti volatili, come l'acqua, sono rilasciati quando i minerali idrati evaporano. Anche se Dawn non ha scoperto ghiaccio d'acqua su Vesta, ci sono segni della presenza di minerali idrati portati probabilmente da meteoriti e dalla polvere. La loro presenza risulta evidente sia nella geologia che nella chimica dell'asteroide. Le scoperte sono state pubblicate nel giornale "Science".



Immagine:
Immagine
43,19 KB


Mosaico di Vesta. Credit: NASA/JPL

Una di queste ricerche, guidata da Thomas Prettyman, scienziato a capo dello strumento per la rilevazione dei raggi gamma e neutroni (GRaND), descrive come lo strumento ha scoperto le impronte dell'idrogeno, probabilmente presente sotto forma di acqua legata ai minerali nella superficie di Vesta: "La fonte dell'idrogeno sulla superficie di Vesta sembra essere nei minerali idrati portati dalle rocce spaziali ricche di carbonio che sono entrate in collisione con Vesta a velocità abbastanza basse da preservare il loro contenuto di composti volatili" ha spiegato Prettyman.

Una ricerca complementare, portata avanti da Brett Denevi, scienziato che partecipa alla missione Dawn, ed è ricercatore dell'Applied Physics Laboratory presso la Johns Hopkins University, ha descritto la presenza di terreno butterato, creato proprio dal rilascio di volatili.


Mappa della distribuzione di idrogeno sulla superficie di Vesta. L'idrogeno è stato rilevato non all'interno di ghiaccio d'acqua ma come come acqua legata ai minerali nella superficie. Il calore del Sole fa evaporare parte di quest'acqua. Credit: NASA/JPL/UCLA/PSI/MPS/DLR/IDA

Vesta è il secondo membro più massiccio della Fascia di Asteroidi. Anche se tecnicamente è un asteroide, dopo che la missione Dawn ha mostrato come possieda una struttura interna stratificata simile a quella dei pianeti, si pensa sia più un "proto-pianeta", cioè l'anello mancante tra asteroidi e pianeti nani e pianeti rocciosi più grandi. Questo tipo di ricerca non era prevista quando la sonda è partita ma dato che la missione è andata eccezionalmente bene, e la sonda aveva finito prima del previsto tutte le sue indagini intorno a Vesta, l'ultima parte della missione ha visto la sonda scendere nella sua orbita per mappare Vesta molto più da vicino. L'orbita a soli 210 km dalla superficie ha permesso indagini estremamente più raffinate e ha permesso anche di rilevare appunto materiali volatili.

Secondo i geologi planetari, è possibile che del ghiaccio d'acqua esista vicino alla superficie intorno ai poli di Vesta. Diversamente dalla Luna però, Vesta non ha delle regioni polari permanentemente in ombra, dove il ghiaccio può sopravvivere. Le impronte più forti della presenza dell'idrogeno, almeno per quanto riguarda gli ultimi dati rilasciati, provengono dalle regioni vicino all'equatore, dove il ghiaccio non è stabile.

In alcuni casi, altre rocce spaziali possono colpire questi depositi ad alta velocità. Il calore generato dalla collisione può convertire l'idrogeno legano all'interno dei minerali in acqua, che poi evapora. I buchi che rimangono sono quelli da dove l'acqua è sfuggita e possono arrivare anche ad 1 km in diametro ed essere profondi oltre 200 metri. Uno degli esempi migliori di questo è il fondale del Cratere Marcia.



Immagine:
Immagine
84,06 KB


Vista spettroscopica dei vari minerali diversi presenti all'interno del Cratere Marcia. Si può notare, in rosso al centro del cratere, il terreno pieno di buchi. Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/JHUAPL

"I buchi sono simili ad alcunic he vediamo su Marte, ma mentre l'acqua era molto comune nel passato di Marte, non ce lo saremmo mai aspettati di trovare simili strutture geologiche su Vesta, in così grande abbondanza" ha spiegato Denevi. "Questo risultati forniscono le prove che non solo i materiali idrati erano presenti, ma hanno giocato un ruolo importante nel formare la geologia e la superficie di quello che vediamo oggi."



Immagine:
Immagine
68,68 KB


Paragone tra le superfici butterate di Vesta e di Marte. I fenomeni sono simili ma le storie dietro sono diverse. Credit: NASA/JPL/DLR/IDA

I dati del GRaND sono le prime misurazioni dirette della composizione elementare della superficie di Vesta. L'investigazione chimica effettuata da Dawn, grazie a questo strumento, determina le proporzioni tra isotopi di ferro e ossigeno e ferro e silicio, presenti nei materiali. Le nuove scoperte confermano la connessione profonda tra Vesta ed una classe di meteoriti presenti sulla Terra, chiamati Howardite, Eucrite e Diogenite, che hanno le stesse proporzioni che vediamo in queste indagini di Dawn. Inoltre, in questi meteoriti sono stati trovati tanti altri frammenti di minerali ricchi di volatili, e questo supporta le recenti tesi circa i depositi volatili di Vesta.


http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?r ... 2012-297#1

link2universe

....appena si esce dal ns guscio,le sorprese sono sempre pronte,magari conoscendo piu' dettagliatamente questi proto o ex pianeti si potranno avere maggiore informazione sull'intero sistema solare

spettacolare il video,sembra proprio di volarci sopra in elicottero a bassa quota [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 21/09/2012, 12:44, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/10/2012, 12:30 
L’analisi di un frammento di eucrite trovato in Antartide sembra confermare che l’asteroide, in un lontano passato, era avvolto in un campo magnetico generato dall’effetto dinamo.

L'hanno rinvenuta fra i ghiacci del Polo Sud una trentina d'anni fa, nel 1981, ma la storia che si porta dentro è molto più antica: risale agli albori del Sistema solare. È una meteorite di tipo HED, in particolare un'eucrite, e potrebbe contribuire a gettar luce sulla natura primordiale di un corpo celeste distante da noi centinaia di milioni di chilometri: l'asteroide Vesta, oggetto fino allo scorso settembre di numerose osservazioni ravvicinate da parte della sonda Dawn della NASA. In particolare, ciò che il team guidato da Roger Fu, dottorando in geofisica al MIT, ha appena dato alle stampe su Science è uno studio che confermerebbe la presenza sull'asteroide – in un'epoca remota, 3.69 miliardi di anni fa – dell'effetto dinamo. Ovvero, di un campo magnetico indotto da un nucleo metallico allo stato liquido in rotazione all'interno del protopianeta.
L'interrogatorio al quale Fu e colleghi hanno sottoposto ALHA81001, questo il nome con il quale è stata etichettata la meteorite antartica, si è svolto in due passaggi. Anzitutto, per stabilirne la provenienza, gli scienziati hanno osservato la composizione isotopica della roccia, rinvenendo così la firma pressoché inconfondibile dell'asteroide Vesta. Poi ne hanno scansionato una dozzina di frammenti al microscopio elettronico, ed è in questa fase che sono emersi residui evidenti di un passato magnetico, quello che i ricercatori chiamano natural remanent magnetization. Proprio come un fossile, il reticolo cristallino di ALHA81001 ha mostrato l'impronta dell'azione di un campo magnetico, sulla superficie dell'asteroide, di almeno 2 microtesla (sulla superficie terrestre, per fare un confronto, la densità del flusso magnetico va dai 30 ai 50 microtesla).
«L'esistenza di meteoriti “magnetizzate” era già nota, così come l'ipotesi che Vesta avesse potuto sviluppare un campo magnetico», ricorda Maria Cristina De Sanctis, dell'INAF-IAPS di Roma, team leader dello spettrometro VIR a bordo di Dawn. «Questa ricerca sembra confermare l'ipotesi di un'antica dinamo nel passato dell'asteroide. La missione Dawn ha evidenziato la presenza di un nucleo metallico di circa 100 km di raggio. Quando il nucleo era fuso, i movimenti di materia possono aver generato un campo magnetico come quello di cui oggi si ha traccia in queste meteoriti. La presenza di un campo magnetico può a sua volta aver “preservato” la superficie di Vesta dall'azione del vento solare, come sembrano indicare le misure dello strumento VIR a bordo di Dawn, che rivelano uno space weathering diverso da quello che agisce sulla Luna. E quella che emerge dalle osservazioni di Dawn, insieme ai dati di laboratorio e ai modelli teorici, è una Vesta sempre più simile a un piccolo pianeta come la Terra».

MEDIA INAF
skylive

potrebbe essere la probabile conferma dell'esistenza di un pianeta intermedio,disgregatosi in seguito un eventuale catastrofe spaziale,o magari dall'influenza mareale di giove,dando poi vita ai cosidetti pianetini [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 12/10/2012, 12:32, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Connesso


Messaggi: 11043
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/10/2012, 16:54 
Struttura a strati con nucleo ferroso, Tracce della presenza di acqua in superficie, anticamente aveva un campo magnetico...

Decisamente i punti in comune con un pianeta sono impressionanti....

Propendo per la prima ipotesi. [;)]



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/10/2012, 19:13 
...di certo la prima ipotesi e' da ritenersi la piu' logica......[;)]


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 211 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 ... 15  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 28/03/2024, 16:27
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org