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 Oggetto del messaggio: Asteroide Vesta e missione Dawn
MessaggioInviato: 15/07/2011, 16:56 
A: «LA SUPERFICIE DI VESTA E’ RIMASTA IDENTICA A QUELLA DI OLTRE 4 MILIARDI DI ANNI FA»
L'asteroide della nostra storia
Per la sonda della Nasa «Dawn» sta per scattare l’ora X



MARIO DI MARTINO *
OSSERVATORIO PINO TORINESE - INAF

Dopo quasi 4 anni di viaggio e 2,7 miliardi di km percorsi, la sonda della Nasa «Dawn» ha raggiunto il suo primo obiettivo, l'asteroide Vesta e ha iniziato le osservazioni, che dureranno sino al luglio 2012, del maggiore della miriade di piccoli pianeti che orbitano attorno al Sole tra Marte e Giove.

Nel marzo 1807 l'astronomo tedesco Heinrich Olbers scoprì Vesta come un punto luminoso nel cielo. Poco più di 204 anni più tardi, una macchina costruita dall'uomo ha «agganciato» questo asteroide e ha iniziato ad accompagnarlo nella sua orbita attorno al Sole. Vesta ha un diametro di oltre 500 km e la sua massa è circa il 12% di quella di tutti i piccoli corpi planetari che formano la Fascia Principale degli asteroidi. Viene considerato un protopianeta, poiché si tratta di un corpo celeste molto denso, differenziato, la cui origine risale ai tempi in cui (circa 4,5 miliardi di anni fa) si formarono i pianeti maggiori.

La sua superficie, che sulla base delle osservazioni da Terra appare costituita per buona parte da basalti, è rimasta quella che era più di 4 miliardi di anni fa, a parte i crateri da impatto prodotti dalla collisione di altri corpi cosmici. Come i pianeti, Vesta aveva una sufficiente quantità di elementi radioattivi all’interno, i quali, decadendo e rilasciando calore, fusero le rocce, permettendo al materiale più leggero di galleggiare verso l'esterno in un processo di differenziazione che ha portato ad una struttura a «cipolla», con l'accumulo degli elementi più pesanti nel nucleo e quelli più leggeri verso la superficie.

Vesta ha una forma di sferoide oblato e ruota attorno al proprio asse in 5,342 ore. Le temperature superficiali si aggirano tra i -20°C con il Sole allo zenith e i -190°C al polo invernale.

«Dawn», il 16 luglio, verrà catturato dalla gravità di Vesta, quando si troverà a 16 mila km dalla sua superficie, ma le prime immagini inviate a Terra mostrano già una superficie saturata da crateri da impatto. Il primo risultato inatteso delle analisi preliminari riguarda l'enorme cratere del diametro di 460 km, situato nella regione polare meridionale (e individuato da Hubble): sebbene rappresenti la caratteristica più prominente, in realtà sembra non esistere e potrebbe trattarsi di un’illusione ottica che trasse in inganno coloro che elaborarono le immagini ottenute dal telescopio spaziale.

L'odissea di «Dawn» cominciò il 27 settembre del 2007 con il lancio da Cape Canaveral. La sonda è dotata di tre motori a ioni, che forniscono una piccola spinta per tempi lunghissimi. L’avvicinamento a Vesta è quindi lento e non si tratterà di un’immissione in orbita di tipo classico, ma di un moto a spirale verso l'asteroide, fino a una distanza minima di 200 km. Questo moto si ripeterà in senso inverso, quando inizierà il viaggio per raggiungere nel 2015 Cerere, il secondo obiettivo della missione, un ex asteroide che per le sue dimensioni (1000 km di diametro) è stato promosso al rango di «pianeta nano». «Dawn» sarà la prima sonda nella storia dell'esplorazione del Sistema Solare che orbiterà attorno a due corpi celesti.

Nella comunità scientifica grande è l'attesa di poter vedere in dettaglio quest'oggetto, per tanti versi ancora misterioso, che risale agli albori del sistema planetario. Ci si aspetta che lo studio ravvicinato di questi due mondi - Vesta e Cerere - «icone» della Fascia Principale degli asteroidi, fornirà un contributo decisivo alla soluzione degli interrogativi sulla nascita e sull'evoluzione del Sistema Solare. La missione permetterà di comparare ogni dettaglio dei due corpi, che probabilmente sono nati ed evoluti in maniera diversa. Gli strumenti di «Dawn» permetteranno quindi di determinare la composizione della loro superficie e di ottenere una mappa topografica e delle varie morfologie che la caratterizzano. «Dawn», inoltre, effettuerà misure del campo gravitazionale di Vesta e Cerere per ricavare maggiori dettagli della struttura interna.

I dati che verranno raccolti permetteranno un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo per comprendere le condizioni che erano presenti durante le prime fasi di formazione del Sistema Solare e forniranno nuove importanti informazioni sul ruolo dell'acqua nell'evoluzione planetaria. Completando l'esplorazione dei maggiori corpi planetari di natura rocciosa, questa missione sarà un ponte fra l'esplorazione del Sistema Solare.

Significativo è il contributo italiano alla missione: i ricercatori dell'Inaf e la Selex Galileo hanno progettato e realizzato il più importante degli strumenti, uno spettrometro ad immagine operante nel visibile e nel vicino infrarosso per mappare la superficie dei due oggetti. Si chiama «Vir-Ms» (Visibile-InfraRed Mapping Spectrometer).



http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni ... tp/411344/


cmq la cosa piu' sorprendente riguarda il cratere di 460 km scoperto da hubble ad una prima verifica sembrerebbe(come dice l'articolo)non esistere,prob un illusione ottica,mistero cmq da risolvere




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MessaggioInviato: 18/07/2011, 11:02 
Aggiungo 3 foto dell'asteroide

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Quelle di dawn sono foto davvero belle ed interessanti


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MessaggioInviato: 18/07/2011, 11:06 
..cmq sarebbe interessante sapere qualcosa di piu' concreto sul cratere che hubble aveva rilevato su vesta......e che sembra svanito....


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MessaggioInviato: 19/07/2011, 10:31 
Astronomia e cosmologiaInstabilità del sistema solareCerere e Vesta: due pianeti nani che influenzano la Terra
Per effetto della mutua interazione gravitazionale, i corpi lasciano le loro orbite iniziali per dare origine a orbite caotiche, con una significativa probabilità di impatto tra loro, stimata in 0,2 per cento per miliardo di anni Qual è stata l’evoluzione su una lunga scala temporale dei pianeti minori Cerere e Vesta, i più grandi copri della fascia degli asteroidi tra Marte e Giove? A questa domanda ha cercato di dare risposta una nuova simulazione pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

Cerere è 6000 volte meno massiccia della Terra e circa 80 volte meno massiccia della Luna; Vesta è quasi quattro volte meno massiccia di Cerere. Questi due corpi minori, che per molto tempo si è ritenuto che orbitassero in modo tranquillo nella fascia degli asteroidi, sono invece in grado di influenzare notevolmente i pianeti vicini e in particolare la Terra, in un modo che finora è rimasto sconosciuto. A questa conclusione sono giunti Jacques Laskar e colleghi del L’Osservatorio astronomico di Parigi grazie a una serie di calcoli al computer.

Sebene siano di dimensioni limitate, infatti, Cerere e Vesta interagiscono gravitazionalmente tra di loro e con gli altri pianeti del sistema solare. Proprio a causa di queste interazioni, la loro orbita subisce continue seppur minime oscillazioni. I calcoli hanno ora mostrato che, passato un certo periodo di tempo, queste perturbazioni gravitazionali non si compensano.

Di conseguenza, i corpi lasciano le loro orbite iniziali per dare origine a orbite caotiche, con una significativa probabilità di impatto tra loro, stimata in 0,2 per cento per miliardo di anni.

Infine, Cerere e Vesta interagiscono gravitazionalmente con la Terra, la cui orbita diventa imprevedibile dopo 60 milioni di anni. Ciò significa che l’eccentricità dell’orbita del nostro pianeta, che influenza ampie variazioni climatiche sulla propria superficie, può essere ricostruita a ritroso non oltre i 60 milioni di anni, un dato certamente poco confortante per chi si occupa di paleoclimatologia.

Queste inattese scoperte arrivano prima di due importanti sorvoli da parte della missione Dawn della NASA: la sonda incontrerà Vesta proprio oggi, sabato 16 luglio, emntre Cerere verrà raggiunta nel febbraio del 2015.

http://lescienze.espresso.repubblica.it ... lo/1348698



immagine ripresa da down di vesta

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Ultima modifica di ubatuba il 19/07/2011, 11:02, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 19/07/2011, 11:42 
Sei riuscito ad ottenere qualche immagine più dettagliata?
Io ho cercato ma al momento non ho trovato nulla.


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MessaggioInviato: 19/07/2011, 19:24 
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Pianetamarte2010 ha scritto:

Sei riuscito ad ottenere qualche immagine più dettagliata?
Io ho cercato ma al momento non ho trovato nulla.


non ho avuto un molto tempo cmq bisognera'setacciare nasa.gov
ripeto xo'che sarebbe interessante capire come mai il cratere individuato da hubble(diametro 460km)non appaia in nessuna foto di down


Sara' interessante l'osservazione dei cerere nel 2015 in quanto dovrebbe essere in possesso di una leggere atmosfera di vapore acqueo


Ultima modifica di ubatuba il 19/07/2011, 19:25, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 20/07/2011, 11:15 
Cita:
ubatuba ha scritto:

Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Sei riuscito ad ottenere qualche immagine più dettagliata?
Io ho cercato ma al momento non ho trovato nulla.


non ho avuto un molto tempo cmq bisognera'setacciare nasa.gov
ripeto xo'che sarebbe interessante capire come mai il cratere individuato da hubble(diametro 460km)non appaia in nessuna foto di down


Sara' interessante l'osservazione dei cerere nel 2015 in quanto dovrebbe essere in possesso di una leggere atmosfera di vapore acqueo


cito:

ripeto xo'che sarebbe interessante capire come mai il cratere individuato da hubble(diametro 460km)non appaia in nessuna foto di down

cosa volete,si vede che il povero hubble NON FOTOGRAFAVA IN HD AVANZATA,oppure si sarâ sbagliato,visto che era un po' vecchio come tutti
i padri....eh eh eh muah...

Comincio a pensare che i miei dubbi sulla fedeltâ di molte immagini Nasa,dell'uso dell'hd ecc... SIANO PIÙ CHE FONDATI.

Stiamo a vedere,oggi cerchicchio anch'io...muah [^]



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MessaggioInviato: 20/07/2011, 11:37 
Cita:
star-man ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:

Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Sei riuscito ad ottenere qualche immagine più dettagliata?
Io ho cercato ma al momento non ho trovato nulla.


non ho avuto un molto tempo cmq bisognera'setacciare nasa.gov
ripeto xo'che sarebbe interessante capire come mai il cratere individuato da hubble(diametro 460km)non appaia in nessuna foto di down


Sara' interessante l'osservazione dei cerere nel 2015 in quanto dovrebbe essere in possesso di una leggere atmosfera di vapore acqueo


cito:

ripeto xo'che sarebbe interessante capire come mai il cratere individuato da hubble(diametro 460km)non appaia in nessuna foto di down

cosa volete,si vede che il povero hubble NON FOTOGRAFAVA IN HD AVANZATA,oppure si sarâ sbagliato,visto che era un po' vecchio come tutti
i padri....eh eh eh muah...

Comincio a pensare che i miei dubbi sulla fedeltâ di molte immagini Nasa,dell'uso dell'hd ecc... SIANO PIÙ CHE FONDATI.

Stiamo a vedere,oggi cerchicchio anch'io...muah [^]



ho trovato ora la foto del giorno Nasa ,ve la posto con alcune aree...anomale da chiarire bene(naturalmente si tratterâ di sassi,ma,chi non ha mai peccato...scagli la prima pietra):

http://www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/iotd.html

PURTROPPO NON RIESCO A POSTARE IL FILE CHE HO ELABORATO CON LE AREE INTERESSANTI,TROPPI...KB...TROVO UNA SOLUZIONE [:X]



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MessaggioInviato: 20/07/2011, 15:47 
VOILÂ,ho segnalato con i cerchi le aree interessanti una esplorazione specifica:

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ciau [^]



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....certo che pensare male ci si azzecca sempre(diceva il buon giulio andreotti)cmq x il cratere potrebbe essere stato pure un errore di elborazione dei tecnici della nasa(prendiamola pure in considerazione) [:)]


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MessaggioInviato: 21/07/2011, 04:26 
si certo,la mia era una battuta...

Vesta é un oggetto interessante,ha una superficie piuttosto movimentata e in qualche area da
esplorare bene.

[;)]



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...e cosa molto interessante(se confermata)la presenza di una tenue atmosfera costituita da vapore acqueo,....se vera da spiegare da dove possa derivare.....


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Cita:
ubatuba ha scritto:

...e cosa molto interessante(se confermata)la presenza di una tenue atmosfera costituita da vapore acqueo,....se vera da spiegare da dove possa derivare.....



La presenza di una sorta di vapore acqueo in qualche maniera si riesce anche a giustificarlo (residui primordiali, passaggio di comete...), ma quello che desterebbe stupore è come fa (eventualmente) un asteroide tanto piccolo a conservare una qualsiasi forma atmosferica.
Questo mi lascia assai perplesso.


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Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:

...e cosa molto interessante(se confermata)la presenza di una tenue atmosfera costituita da vapore acqueo,....se vera da spiegare da dove possa derivare.....



La presenza di una sorta di vapore acqueo in qualche maniera si riesce anche a giustificarlo (residui primordiali, passaggio di comete...), ma quello che desterebbe stupore è come fa (eventualmente) un asteroide tanto piccolo a conservare una qualsiasi forma atmosferica.
Questo mi lascia assai perplesso.

...,...ciao pianeta marte,hai centrato il problema,in base alle ns conoscenze questo sarebbe praticamente impossibile,e cio' denota la ns scarsa conoscenza del meccanismo planetario,ma dopo che pure encelado era considerato null'altro che un ciotolo spaziale spento,ma sorpresa nel suo emisfero meridionale fluiscono geyser che espellono liquido,smentendo ankora x una volta quello che x noi era impossibile...


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raga'...C'È UNA FACCIA SU VESTA,ancora migliore della Sfinge di Marte:


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eh eh ehhe...

osservate un particolare di questa faccia:

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non vi sembra una specie di piattaforma,un'uscita da un qualcosa?

la cosa si ripete subito sulla destra,osservate bene.

Ma la faccia è veramente bella no?!

Mi spiego:non è che io pensi davvero si tratti di una...faccia ma l'insieme è davvero curioso e un tantino anomalo...no?!

ciauu [^]



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