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re:juno........
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Autore:  ubatuba [ 04/08/2011, 12:07 ]
Oggetto del messaggio:  re:juno........

Astronomia e cosmologiaJuno parte alla scoperta dei segreti di Giove
di Claudia Di Giorgio A dar retta alla mitologia, Giove e Giunone sono l’archetipo della coppia litigiosa. Ma il matrimonio spaziale tra il più grande dei pianeti del nostro sistema solare e la sonda Juno della NASA, il cui lancio è previsto per venerdì 5 agosto alle 17.34 ora italiana dalla base dell’Air Force a Cape Canaveral, si preannuncia invece armonioso e ricco di affascinanti conseguenze.

A lanciare la sonda sarà un potente vettore Atlas V-551, che porterà Juno fuori dall’atmosfera terrestre dando il via ai suoi cinque lunghi anni di viaggio verso Giove. Per raggiungere il suo celeste “consorte”, un paio d’anni dopo la partenza la sonda sfrutterà il cosiddetto effetto fionda gravitazionale, che permette a un velivolo di usare la spinta gravitazionale di un pianeta per guadagnare velocità. Nel caso di Juno, ad aiutarla sarà la Terra, per cui la rivedremo dalle nostre parti nel 2013. L’inserzione nell’orbita di Giove, un’operazione di estrema delicatezza che sarà portata a termine mentre Juno è sempre visibile dalla Terra, è in programma per l’estate del 2016. Al termine delle manovre di avvicinamento, la sonda si troverà ad appena 4500 chilometri di distanza media dalla spessa coltre di nubi che avvolge il pianeta, attorno a cui ruoterà seguendo un’orbita polare.

Tra i molti velivoli terrestri che hanno visitato Giove, a partire dal Pioneer 10 negli anni ’70, Juno sarà infatti la prima a volare sui poli, dove studierà le spettacolari aurore del pianeta. E ci volerà sopra ruotando su se stessa come una sorta di trottola spaziale, al ritmo di circa tre giri al minuto: uno stile di navigazione che oltre a renderla stabile e facile da controllare, permetterà a ciascuno degli otto strumenti scientifici di cui è dotata di “vedere” a turno Giove a ogni giro.

E di questi otto strumenti, ben due sono targati Italia, che ancora una volta ha un ruolo da protagonista in una missione spaziale. Il primo si chiama JIRAM (Jovian InfraRed Auroral Mapper), uno spettrometro sviluppato dall’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) sotto l’egida dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e di cui è responsabile scientifico Angioletta Coradini. JIRAM, in effetti, fa parte di una famiglia di spettrometri tutta italiana, una serie di variazioni dello stesso modello base adattate a seconda delle esigenze di missione, che con il lancio di Juno sarà l’unico strumento di telerilevamento a funzionare contemporaneamente su quattro missioni spaziali diverse. Spettrometri della stessa famiglia sono infatti a bordo anche del Venus Express, della sonda Dawn , e di Rosetta, la missione europea che nel 2014 incontrerà la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. L’altro componente italiano di Juno è KaT (Ka-Band Translator) uno strumento di radioscienza realizzato dall’Università “Sapienza” di Roma, sempre con il supporto di ASI. E sia KaT che JIRAM avranno degli analoghi su un’altra sonda, la missione BepiColombo, in partenza tra due anni verso Mercurio.

La missione di Juno durerà circa un anno terrestre, durante il quale compirà 33 orbite intorno a Giove, coprendone il globo per intero. E sarà un anno intenso, poiché i suoi obiettivi scientifici sono molti, e molto importanti. A cominciare da una migliore comprensione delle origini del gigantesco pianeta gassoso, che a sua volta può dare indicazioni più di ogni altro sui meccanismi di formazione del sistema solare. Di conseguenza, le informazioni raccolte dalla sonda serviranno anche a capirne di più sui molti pianeti extrasolari simili a Giove scoperti negli ultimi anni. Juno studierà inoltre la struttura interna del pianeta, cercando conferme della presenza di un nucleo solido, e la sua complessa e coloratissima atmosfera, di cui mapperà le dinamiche con un dettaglio senza precedenti. Da ultimo, ma non per importanza, i suoi due magnetometri gemelli effettueranno le prime rilevazioni in alta definizione del campo magnetico di Giove, il più potente dell’intero sistema solare.



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Autore:  ubatuba [ 08/08/2011, 11:44 ]
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GIOVE, LA SONDA JUNO
IN VIAGGIO VERSO IL GIGANTE
Venerdì 05 Agosto 2011 - 19:34

ROMA - La sonda Juno ha cominciato il lungo viaggio verso Giove, dove il suo arrivo è previsto fra 5 anni. Nel 2016, dopo aver percorso circa 500 milioni di chilometri, la sonda della Nasa entrerà in orbita intorno al pianeta gigante e i suoi dieci strumenti, fra i quali due italiani, cominceranno ad osservarlo per scoprirne i segreti. A bordo di Juno non ci sono soltanto strumenti scientifici. C'è infatti una targa con il ritratto e la firma di Galileo Galilei, più il testo che descrive la scoperta delle lune di Giove. Accanto a questo omaggio al grande fisico italiano c'è un carico meno serioso, ma ugualmente importante: tre minuscole statuine che raffigurano Galilei e le antiche divinità Giove e Giunone, create dalla Lego in collaborazione della Nasa nell'ambito di un programma teso a stimolare nei ragazzi l'interesse per i temi scientifici. Realizzata dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, Juno è stata realizzata per scoprire i tanti segreti di Giove. Le sonde Pioneer che negli anni '70 sono state le prime a passare vicino al pianeta gigante e ad osservarlo hanno visto molti dettagli della superficie, come le macchie, le aurore e le maree. «Di quello che si nasconde sotto la superficie non si sa nulla», ha osservato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese. Quello che i dieci strumenti a bordo della sonda Juno faranno sarà raccogliere dati su struttura, atmosfera e campo magnetico del pianeta. Tutti insieme, ha spiegato Saggese, eseguiranno «una sorta di Tac a diverse frequenze per studiare la struttura interna del pianeta».

Di Giove infatti, «non si conosce l'origine - ha aggiunto - e su di essa ci sono ipotesi contrastanti: alcuni ritengono che sia nato all'interno del Sistema Solare mentre altri lo considerano una stella mancata o la prima fase del consolidamento di un pianeta». Gli «occhi» italiani che contribuiranno a scoprire i segreti di Giove si chiamano Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper) e Ka (Ka-Band Translator). Il primo, progettato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e realizzato dall'azienda Selex Galileo, permetterà di acquisire immagini all'infrarosso mentre la sonda ruota continuamente su se stessa. Il secondo, progettato dall'università di Roma La Sapienza e realizzato dalla Thales Alenia Space, fornirà informazioni sulla composizione interna del pianeta e sul suo campo gravitazionale. L'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) «ha la responsabilità della costruzione degli strumenti e garantisce sull'elaborazione dei dati», ha detto Saggese. Quando Juno sarà entrata nell'orbita di Giove, lo osserverà per un anno, percorrendo 33 orbite attorno al gigante del Sistema Solare. «Siamo sul punto di cominciare il lungo viaggio verso Giove per scoprire i segreti del Sistema Solare com'era alle origini», ha detto il responsabile della missione Scott Bolt, del Southwest Research Institute di San Antonio. Per Steven Levin, responsabile scientifico della missione per il Jet Propulsion Laboratory della Nasa, «Giove è il luogo migliore, nel Sistema Solare, per capire come si generano i campi magnetici».


http://www.leggo.it/articolo.php?m=2011 ... &id=134578

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