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 Oggetto del messaggio: re:galassie elittche.....
MessaggioInviato: 02/06/2011, 14:09 
Astronomia e cosmologiaEvoluzione delle galassieLa nuova vita delle galassie ellittiche
Anche in queste antiche galassie si ha la formazione di nuove stelle, sia pure al bassissimo ritmo di una stella ogni 100.000 anni Per quanto siano vecchie, le galassie continuano a produrre nuove stelle. La scoperta è stata fatta da un gruppo di astronomi dell'Università del Michigan diretti da Alyson Ford e Joel Bregman, che hanno riferito i risutati del loro studio al convegno annuale della Canadian Astronomical Society in corso a London, in Ontario.

"Finora si riteneva che queste galassie fossero 'morte' e avessero smesso di generare stelle molto tempo fa. Ma ora abbiamo dimostrato che invece sono ancora vive, anche se la formazione di stelle avviene a un ritmo piuttosto basso", ha detto Ford.

Le galassie sono suddivise in due grandi classi, quelle a spirale, come la Via Lattea, e le galassie ellittiche. Le galassie a spirale presentano un 'disco' ricco di gas da cui si formano nuove stelle a un ritmo di circa una stella all'anno. Le galassie ellittiche, che in genere hanno qualche miliardo di anni, contengono stelle dal moto più caotico, sono povere di gas interstellare e finora non avevano mostrato segni di formazione stellare.

"Finora si studiava la formazione stellare osservando la luce proveniente da una galassia ellittica nel suo complesso, dato che solitamente non è possibile osservare la luce di singole stelle", ha spiegato Ford. "Il nostro trucco è stato quello di realizzare immagini accurate nell'ultravioletto con il telescopio spaziale Hubble, che ci ha consentito di individuare singole stelle."

In questo modo gli astronomi sono riusciti a osservare la formazione di stelle, che stimano avvenga al ritmo di una stella ogni 100.000 anni.

La scoperta è avvenuta osservando Messier 105, una galassia ellittica nella costellazione del Leone a 34 milioni di anni luce di distanza: i ricercatori hanno notato una stella luminosa, molto blu, di massa valutabile a 10-20 volte quella del Sole. Una successiva analisi ha mostrato che si trattava in realtà di un cluster di stelle in formazione.

"Siamo all'inizio di una nuova linea di ricerca - ha osservato Bregman - che è molto eccitante, anche se siamo un poco confusi", in quanto ora si pone il problema dei meccanismi di formazione stellare in queste galassie poverissime di materiali interstellari. (gg


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MessaggioInviato: 01/07/2011, 14:44 
CosmologiaLe galassie perdute
Secondo le stime più recenti, l’universo osservabile contiene 200 miliardi di galassie. Gli astronomi si chiedono perché siano così poche

di James E. Geach Dimenticate la materia oscura: anche la materia ordinaria dell’universo è ricca di misteri. Perché solo una piccola frazione di essa è contenuta nelle galassie? Che fine ha fatto tutto il resto?
L'ipotesi oggi più accreditata è che gran parte della materia ordinaria sia intrappolata in giganteschi filamenti gassosi. Questo cosiddetto mezzo intergalattico caldo-tiepido, o WHIM, è difficile da individuare direttamente.
La formazione delle galassie, a quanto pare, è un processo abbastanza inefficiente. Quando la materia cade su una galassia questa tende a espellerne immediatamente gran parte, in un processo detto di feedback.
È probabile che gli atomidi cui è compostoil vostro corpo abbiano attraversato ciclicamente lo spazio intergalattico. In realtà, le galassie e il loro contenuto non sono strutture fisse, ma isole luminose in un immenso mare di gas

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MessaggioInviato: 04/07/2011, 00:00 
Ma allora, potrebbero formarsi nuove galassie, da quel mare di gas? E quale potrebbe essere la futura evoluzione dell'universo?


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MessaggioInviato: 18/08/2011, 12:46 
L'universo invisibile di Herschel
Galassie lontane e antichissime, nubi da cui nascono le stelle e molecole che compongono oggetti celesti sono i protagonisti dei primi dati inviati dall'osservatorio nell'infrarosso dell'Agenzia spaziale europea

di Paolo Saraceno
A due anni dal lancio, Herschel ha già raccolto dati fondamentali per capire più a fondo origine ed evoluzione del cosmo.
Herschel ha scoperto galassie di diverse età e differenti distanze dalla Terra con cui si potrà tracciare l'evoluzione di questi oggetti dal big bang, fino ai nostri giorni.
Ha studiato la frammentazione delle nubi di polvere, la nascita delle stelle e dei sistemi planetari con una risoluzione spaziale mai raggiunta.
Herschel infine ha misurato gli spettri di oggetti vicini e lontani studiando processi chimici diversi rispetto a quelli che avvengono sulla Terra che potrebbero aver prodotto le molecole prebiotiche da cui è nata la vita.


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