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 Oggetto del messaggio: SUPERNOVA ESPLODE NELLA GALASSIA M101
MessaggioInviato: 29/08/2011, 10:19 
SUPERNOVA ESPLODE NELLA GALASSIA M101
http://www.corrierevicentino.it/2011/08 ... -m101.html



Immagine

Evento astronomico particolarmente interessante in questi giorni: nella galassia M101 (in direzione del Grande Carro) sarà visibile anche con piccoli telescopi la luce di una supernova di tipo Ia, denominata PFT11kly.


Si tratta della supernova di questo tipo più vicina alla terra degli ultimi 40 anni. Le supernove di tipo Ia sono nane bianche appartenenti a sistemi binari, che risucchiano lentamente la materia dalla stella compagna, fino a trasformarsi in supernove. Sono estremamente luminose e perciò possono essere usate come "candele standard" sulle quali basarsi per calcolare distanze extragalattiche.

Raggiungerà la massima luminosità i primi di settembre, per poi diminuire gradualmente. Hubble e altri telescopi spaziali sono già stati puntati verso di essa per raccogliere quanti più dati possibili data la brevità del fenomeno.



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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/08/2011, 10:40 
Grazie dell'info bliss


Aggiungo le fonti ufficiali [;)]

Cita:
AUGUST 25, 2011: Berkeley Scientists Discover an “Instant Cosmic Classic” Supernova
Supercomputing, fast networks key to early discovery of explosion


Immagine
These images show Type Ia supernova PTF 11kly, the youngest ever detected—over the past three nights. The left image taken on August 22 shows the event before it exploded supernova, approximately 1 million times fainter than the human eye can detect. The center image taken on August 23 shows the supernova at about 10,000 times fainter than the human eye can detect. The right image taken on August 24 shows that the event is 6 times brighter than the previous day. In two weeks time it should be visible with a good pair of binoculars.


A supernova discovered yesterday is closer to Earth — approximately 21 million light-years away — than any other of its kind in a generation. Astronomers believe they caught the supernova within hours of its explosion, a rare feat made possible with a specialized survey telescope and state-of-the-art computational tools.

The finding of such a supernova so early and so close has energized the astronomical community as they are scrambling to observe it with as many telescopes as possible, including the Hubble Space Telescope.

Joshua Bloom, assistant professor of astronomy at the University of California, Berkeley, called it “the supernova of a generation.” Astronomers at Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab) and UC Berkeley, who made the discovery predict that it will be a target for research for the next decade, making it one of the most-studied supernova in history.

READ MORE
http://newscenter.lbl.gov/feature-stori ... supernova/




QUESTO IL TELEGRAMMA


Cita:
Lick/Kast Spectroscopy Confirms PTF11kly is a Type Ia Supernova

ATel #3583; S. B. Cenko (UC Berkeley), R. C. Thomas, P. E. Nugent (LBNL), M. Kandrashoff, A. V. Filippenko, and J. M. Silverman (UC Berkeley) report on behalf of a larger collaboration:
on 25 Aug 2011; 09:47 UT
Credential Certification: S. Bradley Cenko (cenko@astro.berkeley.edu)

Subjects: Optical, Supernovae, Transient

Referred to by ATel #: 3584

We have obtained a low-resolution spectrum of the supernova PTF11kly in the nearby galaxy M101 (ATEL #3581) with the Kast spectrograph mounted on the 3 m Shane telescope at Lick Observatory. The spectrum was obtained on Aug 25.17 and covers the wavelength range from 3500-10000 A. We confirm the preliminary classification as a young type Ia SN based on the detection of broad, blueshifted Si II and Ca II absorption lines, as well as a lack of Balmer features (either in emission or absorption). After correcting for a host galaxy recession velocity of 241 km/s, we find that the minimum of the Si II 6355 line is blueshifted by ~ 16500 km/s. C II 6580 and (possibly) 7234 are also detected with slightly lower (~ 14500 km/s) relative velocities.

http://www.astronomerstelegram.org/?read=3583


Inoltre il nome è stato cambiato

Cita:
SN 2011fe (originariamente indicata come PTF 11kly) è una supernova di tipo Ia esplosa nella Galassia Girandola (M101), ad una distanza di circa 21 milioni di anni luce dalla Terra.
Scoperta poco prima che la stella progenitrice, una nana bianca, andasse incontro all'esplosione dal rilevamento Palomar Transient Factory (PTF) del 22 agosto 2011, è la più giovane supernova di tipo Ia mai individuata.
http://it.wikipedia.org/wiki/SN_2011fe


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 29/08/2011, 10:54, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/08/2011, 11:36 
AstrofisicaIndividuata dall'Osservatorio del Monte Palomar
La supernova più vicina
La supernova, battezzata PTF 11kly, si è verificata nella galassia della Girandola: con i suoi 21 milioni di anni luce di distanza dalla Terra è la più vicina a noi mai osservata Quella scoperta due giorni fa è una supernova da primato: con i suoi 21 milioni di anni luce di distanza dalla Terra è la più vicina a noi mai osservata. Gli autori dello studio ritengono di averla osservata a poche ore dalla sua esplosione, un evento estremamente raro reso possibile da un survey espressamente dedicato alla loro ricerca come il Palomar Transient Factory (PTF) e da strumenti di calcolo estremamente avanzati.

La supernova, battezzata PTF 11kly, si è verificata nella galassia della Girandola, nota anche come Messier 101 o NGC 5457, situata nella costellazione dell’Orsa Maggiore.

Il survey PTF utilizza un telescopio robotico montato sul telescopio Samuel Oschin dell’Osservatorio del Monte Palomar, nella California del Sud, per scandire il cielo notturno. Una volta effettuale le osservazioni, i dati vengono inviati per l’elaborazione a più di 500 chilometri al National Energy Research Scientific Computing Center (NERSC) tramite l’High Performance Wireless Research and Education Network e l’Energy Sciences Network (ESnet) del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti.

Tre ore dopo l’identificazione automatica dell’evento, i telescopi situati nelle Isole canarie, in Spagna, hanno catturato le caratteristiche “firme spettrali” dell’evento. Dodici ore più tardi, l’evento è stato osservato con una serie di telescopi tra cui il Lick Observatory, in California, e il Keck Observatory, nelle Hawaii, e si è stabilito che la supernova appartiene a una categoria speciale, denominata Ia.

Come sottolinea Peter Nugent, senior scientist del Berkeley Lab che per primo ha visto la supernova, non si era mai riusciti prima a registrare lo spettro di una fase così precoce di una supernova di tipo Ia. Proprio questo primato permettere di osservare gli strati più esterni della supernova e di ricavare così prezione informazioni su tipo di stella esplosa.

“Quando si coglie la supernova in una fase così precoce è possibile osservare frammenti intatti della stella esplosa”, ha commentato Andrew Howell dell’Università della California a Santa Barbara. “Stiamo raccogliendo nuovi indizi per risolvere il mistero dell’origine di queste supernove, che resiste da più di 70 anni. Nonostante l’osservazione di migliaia di supernove, non si era mai trovato nulla di simile”. (fc)


http://lescienze.espresso.repubblica.it ... pernova_più_vicina/1349184


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MessaggioInviato: 02/09/2011, 13:19 
Per la prima volta, l'esplosione è stata colta sin dal principio, al punto che gli astronomi hanno potuto seguire accuratamente la rapidissima ascesa di luminosità della supernova.
Una luminosa supernova per M101
Dopo che a giugno ne era esplosa una nella bellissima galassia M51 e di cui avevamo detto tra queste news, pochi giorni fa – il 24 agosto – una nuova supernova luminosa (denominata SN 2011fe) è stata scoperta in M101, celebre galassia a spirale tra le stelle dell’Orsa Maggiore, a circa 20 milioni di anni luce. Si tratta della supernova più vicina apparsa dagli anni settanta, di conseguenza la sua notevole luminosità apparente ne permette l’agile osservazione anche con mezzi amatoriali modesti.

Essa è stata scoperta da un gruppo di astronomi che utilizza il telescopio Schmidt da 1.2 metri di Monte Palomar, in California, e colta indipendentemente da altri osservatori. M101 è tra le più osservate galassie del cielo, anche se la sua stagione di migliore visibilità è ormai agli sgoccioli: dunque, conviene approfittarne subito. Per la prima volta, l’esplosione è stata colta sin dal principio, al punto che gli astronomi hanno potuto seguire accuratamente la rapidissima ascesa di luminosità della supernova. La luminosità si attesta su valori tali che essa può essere osservata visualmente anche con telescopi di soli 150 mm di diametro.



Immagine:
Immagine
81,6 KB

Progenitore di questo tipo di supernova (denominato “Ia”) è un sistema binario, in cui una stella esplode, dopo aver inglobato materia dalla compagna. La luminosità del sistema, in seguito all’esplosione, aumenta di miliardi di volte.

Immagine

Animazione che mostra la galassia prima e dopo la comparsa della supernova

La SN 2011fe si è accesa tra il 23 ed il 24 agosto: chiunque abbia ottenuto immagini tra il 22 e il 25 è caldamente invitato a verificare l’eventuale presenza della stella, comunicandolo in caso al sottoscritto (gianmasi@alice.it)

Gianluca Masi

http://uai.it/web/guest/astronews/journ ... 100/249360


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 Oggetto del messaggio: Re: SUPERNOVA ESPLODE NELLA GALASSIA M101
MessaggioInviato: 23/03/2015, 17:33 
Immagine

iprese del resto di supernova Sagittarius A East effettuate da SOFIA. Nell'immagine è segnata in bianco la regione di polvere tiepida che andrà a fornire materiale per futuri pianeti rocciosi. Il resto di supernova è mostrato qui ai raggi X (blu): in rosso è visibile l'emissione data dall'onda d'urto che si scontra con il mezzo interstellare (verde). Credit: NASA/CXO/Herschel/VLA/Lau et al

La notizia è ufficiale: lo Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy (SOFIA) ha svelato il ruolo delle supernovae all'interno della formazione di nuovi sistemi planetari. Le supernovae infatti sono in grado di accumulare la gran parte dei materiali necessari per la “realizzazione” di pianeti rocciosi come la Terra.

Un team di ricercatori diretti da Ryan Lau, della Cornell University di Ithaca (stato di New York), ha utilizzato il telescopio aereo SOFIA - strumento da 2,5 m di diametro trasportato da un Boeing 747 modificato ad un'altezza compresa tra I 12 ed I 14 km - e la sua camera per la rilevazione di oggetti deboli nell'infrarosso FORCAST (Faint Object InfraRed Camera) per riprendere immagini particolarmente dettagliate di una nube di polvere interstellare conosciuta come resto di supernova Sagittarius A East (SNR Sgr A East).

“Le nostre osservazioni rivelano che una particolare nube prodotta dall'esplosione di una supernova 10 000 anni fa contiene abbastanza polvere per poter formare 7000 Terre” dice Lau.

Immagine

La polvere creatasi dall'esplosione della supernova (arancio) resiste alla forte emissione nei raggi X del gas caldo (viola). Nell'immagine è ben visibile ingrandita l'emissione del gas (in azzurro), mentre l'ellisse rossa mostra l'andamento dell'onda d'urto. Credit: NASA/CXO/Lau et alLa polvere creatasi dall'esplosione della supernova (arancio) resiste alla forte emissione nei raggi X del gas caldo (viola). Nell'immagine è ben visibile ingrandita l'emissione del gas (in azzurro), mentre l'ellisse rossa mostra l'andamento dell'onda d'urto. Credit: NASA/CXO/Lau et al

Il team ha utilizzato i dati di SOFIA per stimare la massa totale delle polveri all'interno della nube proprio grazie all'intensità della sua emissione: le misure sono state prese alle lunghezze d'onda maggiori dell'infrarosso in modo da “sbirciare” al di là delle nubi del mezzo interstellare e di raccogliere l'emissione della supernova.

Ciò che ha rivelato questa ricerca, sommandosi al fatto già conosciuto per cui la prima onda d'urto della supernova muovendosi verso l'esterno genera una ciclopica quntità di polvere, è come le nuove particelle, non più grandi di granelli di sabbia, riescano a sopravvivere al conseguente ritorno dell'onda d'urto, dopo che la prima subisce una collisione con il gas e la polvere del mezzo interstellare che la circonda. Eppure queste riescono a superare la seconda violenta carica, e fluiscono lentamente nel mezzo interstellare, andando costituire poi il materiale per nuovi pianeti. I risultati propongono inoltre che la straordinaria quantità di polveri ben visibili in giovani galassie possa essere dovuto alle supernovae create dalle stelle massive dei primordi dell'universo, non essendoci al momento un'altra possibile spiegazione ad una tale abbondanza

http://www.link2universe.net/2015-03-20 ... more-27224


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