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Due immagini dalla costellazione del Centauro http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=54&t=12013 |
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Autore: | Gabrjel [ 06/01/2012, 08:52 ] |
Oggetto del messaggio: | Due immagini dalla costellazione del Centauro |
Da: http://ufologando.altervista.org/index. ... l-centauro Dirigiamo i nostri occhi elettronici nella costellazione del Centauro. Montiamo a cavallo del Telescopio Spaziale Hubble e mettiamo a fuoco la galassia Centauro A (NGC 5128), una galassia gigante ellittica che si trova a più di 11 milioni di anni luce dalla Terra. ![]() La favolosa immagine che vedete in alto è stata ripresa nel Luglio 2010 dalla nuova Wide Field Camera 3 (WFC-3) a bordo di Hubble, la cui "acuità visiva" si estende dagli ultravioletti alle lunghezze d'onda dei near-infrared e che ci rivela la luminosità di giovani cluster di stelle. Ammiriamo il gigantesco disco di gas e polvere di Centauro A dalla forma tutt'altro che regolare, a dimostrazione di passate collisioni con un'altra galassia. La forza di tali interazioni è tale che le nuvole di idrogeno si comprimono innescando la formazione di nuove stelle. Li vedete nell'immagine in alto, sono le macchie brillanti rosse. Il nucleo galattico di NGC 5128 è molto attivo, il suo centro ospita un buco nero supermassivo che espelle getti di gas ad altissima velocità. Li vedete nella seguente spettacolare foto. ![]() Centauro A è la più vicina alla Terra tra le galassie con il nucleo così "indaffarato" e per questo è stata studiata a fondo dagli astronomi Terrestri. |
Autore: | Ufologo 555 [ 06/01/2012, 09:42 ] |
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Interessante, e belle immagini! ![]() |
Autore: | ubatuba [ 07/01/2012, 12:23 ] |
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questa e' una magnifica immagine della nebulosa omega(m17)ripresa all'eso ![]() http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... da_ESO.txt |
Autore: | Ufologo 555 [ 07/01/2012, 12:44 ] |
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Sembra di ... caderci dentro! |
Autore: | ubatuba [ 07/01/2012, 18:28 ] |
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in mattinata si e' verificata il picco massimo delle meteore quadrantidi,con ogni probabilita' dovute alla disintegrazione della cometa 2003 eh1,la media e'stata di circa 70 stelle cadenti x h,questo in norvegia.... Immagine: ![]() 11,39 KB Immagine: ![]() 58,1 KB da meteoweb |
Autore: | ubatuba [ 11/01/2012, 20:43 ] |
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Uno studio sulle polveri delle Nubi di Magellano aiuta a mappare al meglio la temperatura, mostrando le relazioni tra temperatura e formazione stellare Immagine: ![]() 110,72 KB x l'articolo http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... ellano.txt |
Autore: | ubatuba [ 12/01/2012, 13:18 ] |
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il mitico hubble indagango sulla zona centrale di andromeda individua numerosissime stelle,non giovani,azzurre,da segnalare che tali stelle sono classificate come antiche,e mostrano il loro nucleo caldo ![]() x l'articolo http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... in_M31.txt |
Autore: | ubatuba [ 17/01/2012, 23:20 ] |
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Ammassi galattici - Distanze - Analisi spettrale Quando sono apparse le prime stelle, galassie ed ammassi galattici nell'universo? Ora abbiamo una buona prova che gli ammassi di galassie iniziarono a formarsi circa 650 milioni di anni dopo il Big Bang. Ne segue che le galassie hanno iniziato a formarsi prima di questa data, e le prime stelle ancora prima. La prova consiste nella scoperta che una nota galassia brillante posta a redshift z=8 ha quattro compagne più deboli in un raggio di circa 10 milioni di anni luce. La galassia era stata trovata inizialmente dalla WFC3 di Hubble durante il programma Bightest of Reionizing Galaxy (BORG) che cercava galassie con redshift pari a z=8. La regione nella quale è stata trovata la galassia è chiamata proprio per questo BORG58. La tecnica Lyman-break che ha consentito la scoperta è basata sul fatto che i fotoni aventi lunghezze d'onda minori rispetto alla Lyman-alfa di 121,6 nanometri sono assorbiti più facilmente dal gas di idrogeno neutro. Conseguentemente, gran parte della luce da giovani e calde stelle è estinta dall'idrogeno neutro, così queste stelle sono più brillanti alle lunghezze d'onda più brevi rispetto alla Lyman-alfa. La lunghezza d'onda dei fotoni emessi a z=8 è allungata di un fattore da z+1 a 1094 nanometri, nel range infrarosso. Così per identificare galassie brillanti così distanti, le immagini vengono scattate attraverso una serie di filtri. Gli oggetti che sembrano sparire in queste immagini sono probabilmente al redshift desiderato. Quattro oggetti brillanti sono stati identificati nel processo della survey, probabilmente a z=8. Le simulazioni al computer hanno indicato che a questo redshift le galassie maggiormente massive (presumibilmente le più brillanti) potrebbero avere un numero di compagne meno massive e più deboli. Così la ricerca è stata estesa intorno a queste quattro candidate, utilizzando esposizioni più lunghe per ottenere oggetti più deboli. Sono state così trovate 17 galassie più deboli. Il campo BORG58 dovrebbe contenere 4 galassie compagne. Non è stato possibile ottenere una spettroscopia diretta in grado di stimare il vero redshift di questi oggetti, probabilmente perché la loro luce viene estinta molto dall'idrogeno neutro. Comunque c'è grande probabilità che si tratti davvero di galassie facenti parte dello stesso ammasso della principale. La massa di alone, che include la materia oscura, intorno all'oggetto più brillante dovrebbe essere in un range da 400 a 700 miliardi di masse solari (la Via Lattea ha massa di più di un trilione). Potrebbe esserci un alone più piccolo di circa 100 miliardi di masse solari. Immagine: ![]() 22,2 KB Fonte: Today's Science |
Autore: | belf1 [ 18/01/2012, 17:48 ] |
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Queste immagini meravigliose mi fanno venire le lacrime agli occhi per la felicità e lo sbalordimento di quanto sia meraviglioso il creato inteso come universo. |
Autore: | Raziel [ 18/01/2012, 19:13 ] |
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io non riesco a non pensare che dietro quelle immagini così scenografiche, si celano centinaia di miliardi di stelle e altrettanti centinaia di miliardi di pianeti, dei quali, alcuni, forse molti, sono vivi, hanno una loro biosfera, e alcuni hanno sviluppato una società complessa, e individui con i loro problemi, i loro sogni, le loro speranze... |
Autore: | MarcoFranceschini [ 18/01/2012, 20:26 ] |
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Oppure Raziel un Universo (degli infiniti potenzialmente esistenti;esistiti o che debbano ancora originarsi da una collisione tra membrane) per ciascuna civiltà cosiddetta avanzata.... Ovvero siamo soli. Thanks. Marco1971. |
Autore: | ubatuba [ 18/01/2012, 20:41 ] |
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Il "fantasma" di una stella. I resti di RCW 86 la più antica supernova documentata. Immagine: ![]() 33,63 KB I cinesi l’osservarono nel 185 d.C. documentando un misterioso oggetto che era rimasto visibile per ben otto mesi. Dalla combinazione di più immagini e dai dati provenienti da quattro telescopi spaziali diversi si è ottenuta questa immagine in più lunghezze d’onda di quello che rimane del più antico esempio documentato di supernova. da gruppolocale ....certo che l'universo e'un libro infinito e noi siamo solo alla prima pagina ![]() |
Autore: | Raziel [ 18/01/2012, 23:59 ] |
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ma ubatuba, le immagini "vere", cioè se io mi trovassi con una navetta spaziale a curvatura nello spazio interstellare, senza interferenze elettromagnetiche di alcun genere tranne i soliti raggi cosmici e rumore di fondo, che "vedrei", immagini come queste e con questi colori se portassi la nave ad una distanza tale per cui, equivarrebbe la distanza ravvicinata "simulata" dal telescopio? |
Autore: | ubatuba [ 22/01/2012, 19:01 ] |
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Gli astronomi hanno scoperto un misterioso anello di monossido di carbonio in forma gassosa intorno alla giovane stella V1052 Cen, distante da noi 700 anni luce nella costellazione meridionale del Centauro. L'anello è parte del disco protoplanetario della stella ed è distante dalla stella stessa come la Terra dal Sole. La scoperta è avvenuta tramite il VLT dell'ESO. Il monossido di carbonio è spesso osservato intorno a giovani stelle ma il gas è solitamente sparso nel disco protoplanetario. La cosa strana stavolta è che questo anello, più che come un disco, si dispone più a forma di corda, secondo gli scienziati della University of Michigan guidati dal professor Charles Cowley. E' l'anello più strano mai trovato finora, e richiede una spiegazione. Allo stato attuale non sappiamo comprendere cosa possa aver forgiato in questo modo l'anello. Forse i campi magnetici oppure un pianeta che influenza gravitazionalmente l'anello come alcune lune di Saturno fanno con gli anelli di quest'ultimo. Ciò che rende questa stella così speciale è il suo campo magnetico molto potente ed il fatto che ruota molto lentamente se confrontata con le altre stelle dello stesso tipo. Queste proprietà uniche hanno catturato l'attenzione dei ricercatori già nel 2008. Comprendere le interazioni tra stella centrale, campi magnetici e disco protoplanetario è cruciale per ricostruire anche la storia del nostro Sistema Solare. E' anche importante tener conto della diversità dei vari sistemi planetari esistenti nell'universo. Questa scoperta scatena molte domande. Quanto può essere permanente questa struttura? quali forze possono agire per preservarla per tempi comparabili a quelli di formazione stellare? La scoperta verrà pubblicata su Astronomy and Astrophysics con il titolo “The narrow, inner CO ring around the magnetic Herbig Ae star HD 101412.” Fonte: Leibniz-Institut fur Astrophysik Potsdam Immagine: ![]() 74,09 KB |
Autore: | ubatuba [ 13/02/2012, 18:24 ] |
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Planck compila il report annuale del proprio lavoro, lasciando intravedere una Via Lattea come non era mai stata vista finora ![]() x l'articolo.... [img]http://www.skylive.it/NotiziaAstronomica.aspx?NomeFile=foschia_e_m[img][/img]onossido_di_carbonio.txt[/img] |
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