Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Veicoli Spaziali del futuro
MessaggioInviato: 05/12/2008, 09:17 
Volevo inserire qui tutti i prossimi veicoli che viaggeranno nello spazio.

Riportate anche le pagine web ufficiali GRAZIE.



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MessaggioInviato: 05/12/2008, 09:20 
INIZIO IO.

http://www.esa.int/esaMI/Launchers_Home ... 0MF_0.html

In 2012, Vega will carry ESA’s Intermediate eXperimental Vehicle into space. The vehicle will then return to Earth to test a range of enabling systems and technologies for atmospheric re-entry. The video shows computer-generated animations of the vehicle and its mission.
The IXV project objectives are the design, development, manufacturing, and on-ground and in-flight verification of an autonomous European lifting and aerodynamically controlled re-entry system. Among the critical technologies of interest, special attention is being paid to:

advanced instrumentation for aerodynamics and aerothermodynamics
thermal protection and hot-structures solutions
guidance, navigation and flight control through a combination of jets and aerodynamic flaps
IXV will be launched in 2012 from Europe’s spaceport at Kourou, French Guiana, using the new Vega small launch vehicle. After re-entering the Earth’s atmosphere and being slowed down by air drag, IXV will descend by parachute and land in the Pacific Ocean to await recovery and post-flight analysis.


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Qui anche un Video di 307 Mb
http://a1862.g.akamai.net/7/1862/14448/ ... ssions.wmv



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MessaggioInviato: 05/12/2008, 12:14 
Molto interessante anche questo:

http://www.altrogiornale.org/news.php?item.1853.10



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"La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità"
(Nikola Tesla)

PER SAPERNE DI PIU' SULLA VERA VERITA' DEGLI UFO, VISITATE IL MIO BLOG E LASCIATE PERDERE GLI ALIENI.

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MessaggioInviato: 10/12/2008, 10:30 
Notizie di oggi 10/12/2008
http://www.fondazioneitaliani.it/index. ... ngelo.html

Spazio. Installare una "finestra sul cosmo"? Roba da Michelangelo
Il Wall Street Journal ha pubblicato la notizia che un team internazionale è finalmente in procinto di presentare Cupola, una vera e propria “finestra sul cosmo”. La tecnologia, in parte italiana, si ispira al David di Michelangelo. Ecco l'articolo di Daniel Michaels.

UNA FINESTRA SUL COSMO - In 'Star Wars', la Morte Nera ha delle vetrate che fungono da 'belvedere del cosmo'. La miglior visuale che gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale possano avere è attraverso gli oblò sparsi qua e là. Installare una finestra nello spazio è un compito che richiede una spiccata perizia tecnica.
Gli “infissi” devono resistere a violentissimi sbalzi di temperatura, altrimenti i vetri rischiano di piegarsi e frantumarsi. Il vetro stesso deve resistere all’impatto con micro-meteoriti e respingere le radiazioni cosmiche per proteggere gli astronauti da gravi ustioni. Ora, grazie a un team di ingegneri torinesi, gli astronauti potranno presto godere di una vista “dell’altro mondo”, spiega la U.S. National Aeronautics e Space Administration. Nuove sovvenzioni alla Stazione Spaziale Internazionale, 10 anni e 100 milioni dopo, per i tre membri dell’equipaggio, vivere e lavorare nell’SSI sta diventando più facile.

Su commissione della NASA, i tecnici hanno creato Cupola, una volta a sette facce smussate grande come un Maggiolino Volkswagen che sta per essere installata sulla stazione spaziale. Stare sotto a Cupola sarà come fare capolino sul bordo dell’abisso. Gli astronauti saranno circondati da vetro fino alla vita, ottenendo una visuale quasi illimitata. "Sarà come la differenza tra guardare la tv ed essere in un Imax Theatre (una sorta di cinema con schermo avvolgente, che sfrutta tecnologia 3d e dolby surround, ndt)”, spiega l’astronauta NASA Dan Tani, che ha di recente trascorso 4 mesi nella stazione spaziale.

Gli ingegneri italiani della Thales Alenia Spazio, una joint venture di Finmeccanica SpA e della compagnia francese di elettronica e difesa Thales SA, avevano vinto una gara indetta dall’Agenzia Spaziare Europea per costruire Cupola nel 1998. La Boeing aveva realizzato il design di base di Cupola per la NASA durante tutti gli anni Novanta. Ma il problema erano i fondi, e la cornice di metallo aveva presentato qualche problema in fase di costruzione. Alla fine, l’Esa si era offerta di costruirla in un sistema di “baratto” secondo il quale la Nasa avrebbe dovuto utilizzare lo Space Shuttle per trasportare equipaggiamento europeo ed esperimenti sulla stazione orbitante.

Cupola ha lanciato una serie di grandi sfide ingegneristiche perché sarebbe stata tridimensionale. La cornice angolare doveva essere molto leggera, ermetica e in grado di resistere a enormi stress causati dalla sua forma particolare. La maggior parte delle stazioni spaziali è realizzata in sottili fogli di metallo molto resistente. Ma il vetro è fragile, quindi la cornice di metallo di Cupola doveva essere rigida, altrimenti i pannelli si sarebbero spezzati. Gli italiani hanno proposto una soluzione che sarebbe stata più difficile da realizzare ma che avrebbe offerto una struttura più resistente: tagliare l’intera cornice da un unico blocco di alluminio.

"Abbiamo fatto come Michelangelo," ha detto il direttore di Thales Alenia Space director ingegner Piero Messidoro. Il maestro del Rinascimento italiano scolpì l’enorme statua di David da un singolo blocco di marmo.
La struttura avrà spazio abbastanza da contenere due astronauti e offrire una visuale sul braccio robotico della stazione. Il braccio, usato per manovrare l’equipaggiamento esterno dall’interno, orav viene operato con l’aiuto di otto videocamere. Cupola permetterà inoltre agli astronauti all’interno della stazione di assistere meglio i colleghi nelle “passeggiate spaziali”. Dino Brondolo, che ha supervisionato il progetto quinquennale da 25,4 milioni di dollari, rileva un significato umano ancora più importante: "Cupola rappresenterà un collegamento psicologico tra la stazione e la terra”, dice.

Parlando della Stazione, "Sembra davvero di essere in un salotto a gravità zero”, dice il turista spaziale Richard Garriott, che ha pagato 30 milioni di dollari per un soggiorno di 10 giorni nella stazione. Gli astronauti hanno bisogno di ricaricare le batterie emotive, spiega Simonetta Di Pippo, direttrice del dipartimento delle Risorse umane dell’Esa. "Se gli astronauti non sono di buon umore, una missione potrebbe diventare ingestibile in pochi giorni”. “Cupola sarà un ottimo momento ricreativo”, aggiunge Garriott.

Per trasformare la fantascienza in realtà, gli ingegneri italiani hanno usato versioni ad alta tecnologia di strumenti e abilità antichissime. Hanno formato un pezzo gigante di metallo, intagliato la cornice della finestra e poi installato l’isolante e il vetro.

La sfida di Brondolo e del suo team era di assicurarsi che il blocco di alluminio restasse uniforme nella compatezza e non creasse problemi nell’impatto con le condizioni a gravità zero. Il delicato processo di intaglio ha occupato ben due mesi ed è stato eliminato dagli “intagliatori robotici” l’80% del blocco d’alluminio.
La Nasa ha in programma di lanciare Cupola il prossimo anno. Una vista panoramica del cosmo potrebbe aver bisogno di più tempo, comunque, perché Cupola punterà probabilmente verso la terra. Ma agli astronauti nella Stazione non importa. "È bellissimo guardare lo spazio per cinque minuti, ma non cambia – dice Tani -. Tu compi un giro intorno alla Terra ogni 45 minuti, questo è bellissimo”.

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MessaggioInviato: 10/12/2008, 10:32 
Anche questa è di oggi. 10/12/2008
http://www.giornaledibrescia.it/Contenu ... dnews=2624

Addio allo Shuttle, la Nasa ritorna al vecchio razzo

Sono già trascorsi ventisette anni dalla prima missione nello spazio dello Shuttle. La navetta nel 2010, secondo i programmi della Nasa, dovrebbe andare in pensione. L'Ente Spaziale Americano ha così studiato un programma di transizione che nei prossimi anni gli consentirà di avviare le procedure per il ritiro dello Shuttle, di completare, con gli altri partner coinvolti, la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale e soprattutto, di sviluppare il Constellation Program, il nuovo piano di esplorazione dello spazio che dovrebbe riportare l'uomo sulla Luna e da lì condurlo su Marte.

Constellation Program

Le navette dello Space Shuttle ancora in attività - il Columbia e il Challenger sono già stati fermati a terra - sono il Discovery, l'Atlantis e l'Endeavour. L'ultima missione dell'Endeavour, la Sts 126, con sette astronauti a bordo, è decollata lo scorso 14 novembre da Cape Canaveral, per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. Con il quarto viaggio dello Shuttle nel 2008, la stazione orbitante sarà ampliata e passerà in sostanza da una casa a tre stanze ad una residenza a cinque stanze, in grado di ospitare sei persone.

Per un traguardo raggiunto, si apre un'altra sfida per la Nasa, riportare l'uomo sulla Luna e toccare per la prima volta il suolo marziano. Questo scenario ambizioso ha un nome, Constellation Program. La Nasa invierà, nella prossima decade, una nuova generazione di esploratori nello spazio, a bordo di una nuova navetta, che dovrebbe attraccare alla Stazione Orbitante, per la prima volta, nel 2014 e approdare sulla Luna nel 2020. Proprio pochi giorni fa, il 20 novembre, la Nasa ha portato a termine, con successo, nello Utah, il test sul cosiddetto "Orion Launch Abort Motor", ovvero il motore che, in caso di emergenza durante il decollo, dovrebbe fornire l'energia necessaria a staccare il modulo dell'equipaggio dal razzo principale. Ma la novità è che la Nasa, nel quadro del nuovo programma, tornerà ad utilizzare come vettore un razzo, ovvero Ares1.

La navicella Orion

Come dicevamo, Orion dovrebbe essere in grado di riportare l'uomo sulla Luna e dal suolo lunare verso Marte e altre mete del sistema solare. Gli scienziati della Nasa stanno sviluppando una navicella in grado di fare manovre complesse. In primo luogo, porterà l'equipaggio e eventuali carichi sulla Stazione Spaziale. E poi potrà assemblarsi, con il modulo lunare e lo stadio di lancio, precedentemente decollati dalla base terrestre, in orbita e da lì partire per raggiungere la Luna. Nei piani dell'Ente spaziale americano, il suolo lunare dovrebbe essere la base di partenza per missioni che raggiungeranno il Pianeta Rosso, e altri luoghi del sistema solare, con navicelle precedentemente assemblate nell'orbita terrestre.

Tecnologie passate e future

La progettazione del nuovo veicolo spaziale trae ispirazione, per la forma del modulo di equipaggio, dalle esperienze del passato, in particolare dalle missioni Apollo, ma sfrutta decisamente le tecnologie più avanzate nei settori dell'informatica, dell'elettronica e dei sistemi di sicurezza, per la propulsione e per la protezione dal calore intenso che si sviluppa a causa dell'attrito con l'atmosfera. Orion potrà trasportare quattro astronauti per il viaggio verso la Luna e sei per quello verso Marte. Il sistema di propulsione della capsula sarà collocato in un modulo di servizio, montato direttamente sotto quello destinato all'equipaggio. Il razzo Ares 1 porterà in orbita Orion e per salvaguardare al massimo la sicurezza e la vita degli astronauti a bordo, il modulo di equipaggio e il sistema di espulsione della capsula in caso di emergenza, saranno posizionati sulla punta del razzo stesso.

Ma per tornare sulla Luna, la Nasa utilizzerà due veicoli di lancio diversi. Oltre ad Ares 1, infatti, svilupperà Ares 5, un veicolo - cargo che porterà in orbita il modulo lunare e lo stadio di lancio, le due sezioni destinate a congiungersi nello spazio con il modulo Orion. Una volta in orbita, gli astronauti utilizzeranno proprio il modulo lunare per raggiungere il nostro satellite, mentre Orion potrà restare in attesa, attraccando alla Stazione orbitante, fino a sei mesi, per riportare l'equipaggio sulla Terra dopo la conclusione dell'esplorazione della Luna.

Il primo test di volo per Ares 1 è previsto per il prossimo anno. In calendario per l'inizio del 2013, invece, se tutto andrà secondo i programmi, c'è il test integrato dei prototipi del veicolo di lancio e del modulo di equipaggio, chiamato Orion 1. Nel frattempo, l'Ente spaziale americano ha scelto il nome del modulo lunare. Si chiamerà Altair e sarà in grado di far atterrare quattro astronauti sulla Luna, fornire tutto l'occorrente per la sopravvivenza dell'equipaggio per circa una settimana, e di riportare gli astronauti alla navicella Orion, che riporterà a Terra.

Un appalto stellare

Con un appalto multimiliardario, la Nasa ha affidato al gigante dell'industria aerospaziale e di difesa Lockheed Martin la realizzazione della nuova generazione di velivoli spaziali Orion, che dovranno riportare l'uomo sulla Luna verso il 2020 e, poi, eventualmente su Marte intorno al 2030, sostituendo gli attuali shuttle.

Sono stati i ricorrenti problemi di sicurezza degli shuttle, la cui flotta ha ormai una trentina d'anni, che hanno spinto la Casa Bianca ad autorizzare nel 2004 l'avvio del progetto di ricerca per un nuovo veicolo spaziale. Il progetto Orion ha sviluppi potenzialmente enormi, come enorme è il valore totale stimato dell'iniziativa: oltre 7 miliardi di dollari di qui al 2019, anche se l'assegnazione degli appalti avviene per tranches.

La Lockheed-Martin è riuscita a soffiare il contratto al consorzio concorrente, costituito da Northropp Grumman e Boeing. Negli Stati Uniti, la Lockheed-Martin è il principale fornitore della difesa ed è una delle più importanti aziende specializzate nella costruzione di aerei e satelliti militari. La concessione dell'appalto all'azienda ha tuttavia destato qualche sorpresa, perché la Lockheed Martin non ha molta esperienza di veicoli spaziali abitati. Il programma Orion era in cantiere dal 1996.

Paola Gregorio
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MessaggioInviato: 10/12/2008, 22:01 
Se esiste un luogo comune più falso di tutti, è quello che vuole gli ingegneri della NASA dei cervelli ultrasviluppati. Niente di più falso.
Lo constata l'arretratezza tecnologica delle astronavi che ogni anno si prodiga di spedire nello spazio quando, durante una gara d'appalto, una ditta privata costrui una piccola astronave monoposto che, non solo uscì dall'atmosfera senza bisogno di razzi e quant'altro, ma ridiscese senza bisogno di piastrelle termiche.
Un bellissimo scacco matto alla nasa e alle sue menti giurassiche.


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Beh potresti indicare qualche ulteriore dettaglio. Magari con qualche sito web da consultare?



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Poi c'è ancora qualcuno che assrerisce che gli UFO sono "roba" nostra... Con questi proggetti mi viene leggermente da...ridere!



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da atlantide la 7......

http://dailymotion.alice.it/video/x2yoy ... je_extreme



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Ecco raccontato l'avvistamento allo stadio di Firenze del 1954! http://it.youtube.com/results?search_qu ... enze+(1954)&search_type=&aq=f



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MessaggioInviato: 13/12/2008, 12:30 
Cita:
Knukle ha scritto:

Se esiste un luogo comune più falso di tutti, è quello che vuole gli ingegneri della NASA dei cervelli ultrasviluppati. Niente di più falso.
Lo constata l'arretratezza tecnologica delle astronavi che ogni anno si prodiga di spedire nello spazio quando, durante una gara d'appalto, una ditta privata costrui una piccola astronave monoposto che, non solo uscì dall'atmosfera senza bisogno di razzi e quant'altro, ma ridiscese senza bisogno di piastrelle termiche.
Un bellissimo scacco matto alla nasa e alle sue menti giurassiche.


magari è quello che vogliono farci credere...le tecnologia più avanzate non le mostrano mi sa...



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MessaggioInviato: 13/12/2008, 14:53 
Ma la gente c'è anche morta con lo "Shuttle"... o mi sbaglio!
Un'Era tanto avveniristica non mi sembra, visto che si va avanti ancora con piastrelle antitermiche...! (Lo ripeto: siamo indietro di oltre 20 anni con l'Astronautica!)



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MessaggioInviato: 14/12/2008, 15:02 
Questo xD
http://www.kongregate.com/games/ArmorGa ... hog-launch



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MessaggioInviato: 17/12/2008, 18:37 
su newscientist.com si dice che, a seguito di un accordo firmato tra la NASA e Ad Astra Rocket Company, sulla ISS verrà testato un nuovo motore che potrebbe essere utilizzato anche in futuro per viaggi su Marte. Il motore si chiama VASIMR (Variable Specific Impulse Magnetoplasma Rocket), simile in tecnologia al motore a ioni ma può raggiungere potenza maggiori.

Qui l'articolo completo in inglese:
http://www.newscientist.com/blogs/short ... ted-o.html


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MessaggioInviato: 18/12/2008, 20:49 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Poi c'è ancora qualcuno che assrerisce che gli UFO sono "roba" nostra... Con questi proggetti mi viene leggermente da...ridere!


Ufologo, quella è tecnologia nascosta a tutto il mondo....che noi non conosciamo.



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