»Il nostro mostro si sta svegliando pubblicato in News il 19 Dicembre 2011 alle 10:12
a cura di Vincenzo Zappalà
Sappiamo benissimo che al centro della nostra galassia risiede, tranquillo e apparentemente sazio, un buco nero supermassiccio attorno a cui ruotano vicinissime, ma a distanza di sicurezza, molte stelle. Tuttavia, è ormai sicuro che nei prossimi anni arriverà una nube di gas che sarà smembrata, ingoiata in parte, e ridotta in brandelli dal gigante dormiente. Vedremo in diretta questo straordinario “pasto”, in realtà accaduto molte migliaia di anni fa (come ormai sappiamo bene, la luce se la prende comoda nel viaggiare attraverso l’Universo: solo a 300 000 km/sec).
Probabilmente tutte, o quasi, le galassie ospitano al loro centro buchi neri supermassicci, che vengono continuamente studiati dai telescopi più potenti. Sarebbe molto più facile, però, poter vedere quello più vicino a noi, ossia quello che sta al centro della Via Lattea, la nostra galassia. Soprattutto, poter assistere direttamente a come il gigante si ciba, ingrandendosi, delle stelle troppo incaute e delle nubi di gas e polvere che gli si avvicinano troppo.
Guardando la stessa cosa nelle altre galassie, si vede soltanto un’esplosione di luce che poi si affievolisce, ma non possiamo vedere perfettamente la sequela degli eventi. Quel poco che si osserva ha, però, permesso di costruire ipotesi teoriche che cercano di descriverlo. Tra poco, finalmente, potremo vederlo passo dopo passo. Non era mai successo finora!
Abituati ai tempi dell’Universo, è strabiliante poter dire che per assistere a questo fenomeno non si debbano aspettare migliaia o milioni di anni (sempre poco per la scala del Cosmo), ma solo UN PAIO D’ANNI.
Non abbiate compassione però. Non è come assistere alla tragica morte di un cucciolo di gazzella divorato dal leone di turno. E’ un fenomeno indolore e necessario per mantenere forte e potente il motore della nostra galassia, ossia proprio il buco nero centrale.
Sono molti anni che un ammasso di gas e polvere, con una massa pari a circa tre volte quella della Terra, viene seguito attentamente dai telescopi. Ormai siamo all’ultimo atto della normale tragedia cosmica: la nube sta cominciando a disgregarsi.
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12,44 KBLe immagini del VLT dell’ESO mostrano lo spostamento della nube (segnata dal cerchietto rosso) durante gli ultimi nove anni. Come vedete, le stelle attorno si sono spostate a causa del loro movimento orbitale attorno al buco nero. (Fonte ESO/MPE).
Sicuramente, entro il 2013, vedremo il lampo nei raggi X e nel radio che dimostrerà il vero e proprio pasto. La luce inviata potrà crescere anche di migliaia di volte.
Il celebre e fantastico satellite Chandra è già pronto a seguire tutto il fenomeno a partire dal 2012.
Gli astronomi hanno già individuate nubi di gas che stanno dirigendosi verso il buco nero centrale, la cui massa è pari a 4,3 milioni di volte quella solare, ma questa occasione è veramente ghiotta: accadrà “domani” e la massa coinvolta è relativamente piccola e quindi più facile a seguire nei dettagli.
A partire dal 1992 gli scienziati hanno già visto due stelle passare alla stessa distanza dal buco nero senza che niente accadesse. Come mai invece la nube di gas verrà smembrata e inghiottita? E’ solo questione di effetto mareale. Esso è riconducibile al fatto che la forza di gravità del “gigante” tende ad attrarre maggiormente la parte della nube più vicina a lui rispetto a quella più lontana. Dato che la forza di coesione di una nube (ossia la capacità delle sue molecole di stare unite le une alle altre) è decisamente più debole di quella di una singola stella molto più densa e compatta e dato che la differenza di distanza tra il bordo interno di una stella e quello esterno (rispetto al buco nero) è di gran lunga più piccola della differenza esistente in una nube rarefatta, la forza di marea avrà gioco facile a distruggerla completamente e ingoiarne una parte.
Diamo la carta d’identità della prossima vittima: ha una temperature di circa 280 °C e si è probabilmente formata durante la collisione dei gas espulsi da due stelle molto vicine. Durante l’avvicinamento giungerà fino a circa 40 miliardi di chilometri (250 volte la distanza Terra-Sole) dall’orizzonte degli eventi del buco nero (il punto di non ritorno anche per la luce). Benché così lontano, subirà comunque l’attrazione gravitazione e, di conseguenza, la marea del gigante: circa la metà cadrà spiraleggiando verso di lui, mentre l’altra sfuggirà dispersa in una nube più ampia e completamente distorta. Come il gas cadrà verso il buco nero (al momento la sua velocità è di 2350 chilometri al secondo) esso interagirà con quello già esistente attorno al buco nero e darà luogo a fenomeni violentissimi e luminosissimi. La temperatura del gas salirà fino a milioni di gradi e la sua energia verrà lanciata nello spazio sotto forma di raggi X.
Ricordiamo, infine, che il centro della nostra galassia è nascosto nella luce visibile da enormi strutture di gas e polvere, che però non possono fermare le lunghezze d’onda dell’X e del radio. Lo spettacolo è garantito!
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67,94 KBLa Via Lattea (la nostra galassia) viene vista dalla Terra (in posizione periferica) come una striscia luminosa nel cielo, la cui luce è pero parzialmente bloccata dalle nubi scure che giacciono sul suo piano.
Accidenti… non c’avevo ancora pensato! Probabilmente questo evento così unico per la nostra storia astronomica avverrà probabilmente alla fine del 2012… magari proprio il 21 dicembre! Speriamo che nessuno dei “grandi” giornalisti mediatici scientifici (sapete a chi mi riferisco…) sappia di questo fatto. Altrimenti… poveri noi!!!
Vi consiglio vivamente di divertirvi con questi quattro filmati dell’ESO. Meravigliosi!
http://www.eso.org/public/videos/eso1151c/http://www.eso.org/public/videos/eso1151d/http://www.eso.org/public/videos/eso1151e/http://www.eso.org/public/videos/eso1151f/http://www.astronomia.com/2011/12/19/il ... vegliando/