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 Oggetto del messaggio: Le pallen di Van Allen
MessaggioInviato: 20/08/2012, 10:21 
Articolo di Massimo Mazzucco
Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules ... oryid=4062

Che bello, la ricerca nello spazio continua! Come ci racconta il Washington Post, "Presto un paio di navicelle spaziali corazzate si dirigerà verso una delle regioni più pericolose in assoluto dello spazio, per comprendere quali effetti possono avere le particelle radioattive che circondano la terra sui nostri satelliti e sugli astronauti".

"La coppia di navicelle spaziali viaggerà fino alle fasce di Van Allen, quegli anelli a forma di ciambella fatti di particelle radioattive che circondano la terra. Le particelle vengono espulse dal sole, e vengono catturate dalle fasce grazie ai campi magnetici terrestri. 'Stiamo cercando di andare in un posto che tutti gli altri cercano di evitare' - ha detto Rick Fitzgerald della Johns Hopkins University".

"Queste fasce radioattive possono espandersi, contrarsi e persino moltiplicarsi. ...

... La fascia esterna più raggiungere 25.000 miglia di distanza dalla terra, mentre quella interna può avvicinarsi fino a 125 miglia dalla superficie terrestre, dove gli astronauti della stazione spaziale internazionale sarebbero esposti alle radiazioni."

"Le Fasce di Van Allen sono una delle prime scoperte americane dell'era spaziale, scoperte nel 1958 dal nostro primo satellite Explorer 1. Eppure queste fasce restano in gran parte un mistero, poiché l'ambiente è troppo ostile per riuscire ad ospitare satelliti per un tempo prolungato".

A questo punto, viene da porsi una domanda: perché mai queste Fasce di Van Allen dovrebbero rappresentare un problema, oggi, quando quasi cinquant'anni fa gli astronauti delle missioni Apollo le attraversavano come se fosse la strada dell'orto? D'accordo che loro ci restavano per qualche ora soltanto, ma quando le abbandonavano era solo per uscire nello spazio aperto, dove le radiazioni cosmiche erano 1.000 volte più micidiali. Quindi, dov'è il problema? Non abbiamo più gli astronauti di una volta?

Ora guardate il video, ed avrete la risposta che cercate.



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MessaggioInviato: 31/08/2012, 21:15 
Lanciata la prima "doppia missione" per studiare le Fasce di van Allen


La prima missione spaziale progettata appositamente per lo studio simultaneo delle Fasce di van Allen interna ed esterna è iniziata oggi 30 agosto con il lancio di due sonde gemelle dalla Air Force Station di Cape Canaveral, in Florida. Le Fasce di van Allen (disegno) furono scoperte nel 1958 grazie al primo satellite artificiale americano, l'Explorer 1. Tracciate dal campo magnetico della Terra, le Fasce di van Allen intrappolano particelle atomiche cariche catturate dallo spazio e principalmente provenienti dal vento solare e dalle tempeste magnetiche della nostra stella. Tra gli obiettivi principali della missione (chiamata RBSO, da Radiation Belt Storm Probes) c'è la comprensione dei meccanismi delle Fasce capaci di modificare la struttura dell'alta atmsofera terrestre, con eventuali conseguenze per il clima. Ognuno dei due satelliti ha una massa di circa 700 kg. Le sonde opereranno nelle due Fasce: la più bassa è intorno alla quota di 14 mila km, la più alta raggiunge i 60 mila. Conoscere lo stato delle Fasce ha una importanza anche economica e strategica in quanto esse influenzano il buon funzionamento dei satelliti artficiali, e tra questi sono particolarmente importanti quelli per le telecomunicazioni e per la navigazione. Ci vorranno 60 giorni per completare le operazioni di messa in funzione dei vari strumenti a bordo delle sonde RBSO. Altre informazioni: http://www.nasa.gov/home/hqnews/2012/au ... nches.html http://it.wikipedia.org/wiki/Fasce_di_van_Alle

fonte orione


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MessaggioInviato: 08/12/2013, 17:06 
La Terra, oltre che da un vasto campo magnetico, è circondata anche da alcune fasce ricche in particelle molto energetiche, che vengono chiamate Fasce di Van Allen. Poco si sapeva di queste regioni, ma le due nuove sonde gemelle mandate recentemente dalla NASA, chiamate Van Allen, hanno da poco scoperto che le particelle qui vengono accelerate più di quanto si immaginava, tanto da arrivare quasi alla velocità della luce! Secondo gli scienziati, il processo che crea queste fasce è simile a quello che avviene sotto il suolo di Ginevra, con il Large Hadron Collider (LHC), e altri acceleratori di particelle. Il campo magnetico della Terra accelera gli elettroni qui molto più delle particelle che orbitano intorno al pianeta. Gli scienziati hanno avevano già visto simili fenomeni su scala molto piccola, ma questa è la prima volta che viene osservata su distanze di centinaia di migliaia di km.

"Con le sonde Van Allen, mi piace pensare che non c'è alcun posto dove queste particelle si possono nascondere perché ognuna ruota e può vedere l'intero cielo con i suoi rilevatori, quindi, in pratica, si ottiene una vista a 360° in termini di direzione, posizione, energia e tempo." ha spiegato Harlan Spence, scienziato a capo dello strumento ECT (Energetic Particle Composition, and Thermal Plasma) montato sulle due sonde. Lo scienziato è anche l'autore principale della ricerca.

Il motivo esatto per cui esistono non è ancora chiaro in ogni particolare, ma si pensa che abbiano origine grazie all'interazione tra il vento solare ed il campo magnetico della Terra. Studiarle è importante per capire il funzionamento di entrambe le cose, ma anche in vista del futuro dell'esplorazione e uso dello spazio nell'orbita della Terra. Queste fasce sono estremamente pericolose per gli astronauti ma anche per gli satelliti, dato che possono danneggiare componenti elettronici e panelli solari.

http://www.unh.edu/news/releases/2013/1 ... nallen.cfm

http://www.link2universe.net/2013-12-05 ... van-allen/


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MessaggioInviato: 08/12/2013, 18:12 
Cita:
Queste fasce sono estremamente pericolose per gli astronauti ma anche per gli satelliti, dato che possono danneggiare componenti elettronici e panelli solari


ma se le hanno oltrepassate senza conseguenze ,molte volte ,gia più di 40 anni fa!! [;)] [8D]

o no [;)] [8)]

ciao
mauro


Ultima modifica di mauro il 08/12/2013, 18:49, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 28/11/2014, 12:23 
Lo scudo invisibile di Star Trek non e’ solo un’invenzione della fantascienza: esiste a circa 11.000 chilometri dalla Terra e respinge gli elettroni killer che ruotano intorno al nostro pianeta a velocita’ elevatissime, costituendo una minaccia per satelliti e astronauti. Pubblicata su Nature, la scoperta si deve al gruppo coordinato da Daniel Baker, dell’universita’ del Colorado a Boulder. La barriera che blocca gli elettroni, che sfrecciano alla velocita’ di 160.000 chilometri la secondo e’ stata scoperta nelle fasce di Van Allen. Queste sono due ‘ciambelle’ di gas elettricamente carico che circondano la Terra, ricche di elettroni ad alta energia e protoni in arrivo dal Sole, intrappolati dal campo magnetico terrestre. ”E’ come se gli elettroni si schiantassero su una parete di vetro nello spazio” osserva Baker descrivendo il comportamento dello scudo invisibile.

Fasce-di-Van-AllenPer l’esperto e’ d’obbligo il confronto con lo scudo deflettore che nella saga di Star Trek difende le astronavi respingendo le armi aliene. Ma lo scudo reale appena scoperto, osservano i ricercatori, ”e’ un fenomeno estremamente enigmatico”. Per ricostruirne l’origine sono stati esaminati scenari generati al computer ed o ricercatori si sono chiesti se possano essere coinvolti il campo magnetico terrestre oppure la gigantesca nube di gas freddo elettricamente carico chiamata plasmasfera, che inizia a circa 1000 chilometri dalla Terra e che si estende per migliaia di chilometri nella fascia di Van Allen. ”Non e’ chiaro – rileva Baker – quali siano i processi che creano questa forte barriera nello spazio”. La chiave per scoprirlo, rileva, e’ continuare ad osservare la regione nei minimi dettagli e uno degli strumenti per farlo sono le due sonde gemelle Van Allen, lanciate dalla Nasa nel 2012.

http://www.meteoweb.eu/2014/11/scoperto ... ek/356706/


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