28/11/2018, 18:11
28/11/2018, 21:14
29/11/2018, 00:00
11/02/2019, 21:56
Silenzio oltre Marte, perso il contatto con i mini-satelliti
Sono i cubesat MarCO, pionieri dell'esplorazione spaziale low-cost
E' ormai da più di un mese che non arrivano segnali dai due mini-satelliti MarCO (Mars Cube One) lanciati dalla Nasa nel maggio 2018 per seguire la missione della sonda Insight su Marte e proseguire poi il viaggio nello spazio interplanetario. Secondo le stime dell'agenzia spaziale statunitense, i due Cubesat grandi quanto una ventiquattrore si troverebbero rispettivamente a 1,6 e 3,2 milioni di chilometri di distanza dal Pianeta Rosso, ma restano ancora da chiarire le cause del loro misterioso silenzio.
Diverse le ipotesi sul tavolo: per cominciare, il Cubesat MarCO-B (ribattezzato Wall-E in onore del film della Pixar) ha un propulsore che perde; non si escludono però problemi di controllo dell'assetto, che potrebbero fare oscillare i due satelliti inficiando la capacità di inviare e ricevere comandi; un altro fattore cruciale potrebbe essere rappresentato dai sensori di luminosità, che consentono ai CubeSats di rimanere puntati verso il Sole e ricaricare le batterie con i pannelli solari.
Sebbene questo prolungato silenzio possa rappresentare la fine dell'avventura per i due pionieri dell'esplorazione spaziale low-cost (realizzati con 'solo' 18,5 milioni di dollari dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa), gli ingegneri della missione si dicono comunque soddisfatti dei risultati ottenuti e intendono rimettersi in ascolto la prossima estate quando i due CubeSat gemelli riprenderanno a muoversi verso il Sole (anche se nessuno conta troppo sul fatto che le batterie e le altre componenti possano sopravvivere così a lungo). "Questa missione voleva spostare più in là il limite della tecnologia miniaturizzata per vedere dove ci avrebbe potuto portare", commenta Andy Klesh, ingegnere capo della missione al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. "Abbiamo fatto un primo passo, ma i CubeSat del futuro potrebbero andare ancora oltre".
24/04/2019, 16:09
Il primo terremoto su Marte in diretta
Il lander InSight della Nasa è finalmente riuscito a catturare un “Marsquake”, regalandoci così la prima registrazione di un terremoto sul Pianeta rosso
Debolissimi tremori sismici, provenienti dal cuore del pianeta rosso. Sono questi i dati appena catturati dal lander InSight della Nasa, approdato su Marte lo scorso 26 novembre, che ci ha così finalmente offerto la prima e tanto attesa registrazione di un terremoto su questo pianeta. Per ora, i sismologi hanno confermato che il terremoto è stato generato dall’interno del pianeta rosso, ma serviranno ancora molte analisi per capire cosa esattamente lo abbia provocato.
Il sismografo Seis
Finora, la maggior parte dei dati raccolti dallo strumento Seismic Experiment for Interior Structure (Seis) a bordo di InSight hanno rivelato solamente rumore di fondo. Ma il 6 aprile scorso, esattamente al 128esimo Sol (termine che indica la durata del giorno solare su Marte e che viene utilizzato dalle sonde per contare i giorni trascorsi dall’inizio della missione), lo strumento ha finalmente registrato ciò che il team stava cercando dall’inizio della missione Insight.
“Abbiamo atteso mesi per ricevere un segnale come questo”, ha commentato Philippe Lognonné, sismografo planetario della Paris Diderot University, a capo del team di Seis. “È stato molto eccitante avere finalmente la prova che Marte è ancora sismicamente attivo. Non vediamo l’ora di condividere i risultati più dettagliati una volta che avremo avuto la possibilità di analizzarli”.
Terremoto su Marte
Queste prime informazioni sono molto utili, precisano i ricercatori della Nasa, perché proprio come avviene per i terremoti terrestri, anche quelli di Marte possono aiutarci a rivelare molti dettagli sulla composizione(crosta, mantello e nucleo) di questo pianeta. Le onde sismiche, infatti, possono agire un po’ come un radar che penetra all’interno di pianeta: mentre si propagano possono rallentare se incontrano determinati materiali o rimbalzare sugli altri, permettendo quindi che i sismologi ricostruiscano lacomposizione interna del pianeta.
Purtroppo, precisano i ricercatori, questo singolo evento sismico appena registrato è stato troppo debole (talmente piccolo che non sarebbe stato rivelato sulla Terra) per poter fornire effettivamente agli scienziati qualcosa in più sulla struttura interna di Marte. Ma dimostra che, anche se l’attività tettonica è completamente assente su Marte, c’è un’attività sismica che fa sperare la comunità scientifica in un sisma più forte. Tanto più che altri segnali sismici (molto più deboli del Sol 128) sono stati registrati anche al Sol 132 e Sol 133.
Sismologia marziana
Precisiamo che proprio come Marte, anche la Luna non è tettonicamente attiva. Tuttavia, la sua attività sismica è causata da una lenta e leggera contrazione dovuta al fatto che il suo interno si raffredda e si contrare, generando stress che a sua volta provoca fratture nella crosta, causando deboli terremoti. Per similitudine, quindi, gli scienziati ipotizzano che anche su Marte possa verificarsi lo stesso processo.
Ora non ci rimane che aspettare che Seis rilevi altri piccoli sismi. “Fino ad oggi abbiamo ascoltato solamente il rumore di fondo, ma questo primo evento apre ufficialmente un nuovo campo: la sismologia marziana!”, conclude entusiasta Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e principale investigator della missione.
25/04/2019, 07:12
27/08/2019, 20:02
Spazio: domani calerà il silenzio radio tra la Terra e Marte
Dal 28 agosto fino al 7 settembre ci sarà un'interruzione dei collegamenti tra i rover che operano sul suolo marziano e le apparecchiature di Terra, il tutto a causa del Sole
Silenzio radio tra la Terra e Marte: dal 28 agosto fino al 7 settembre infatti ci sarà un’interruzione dei collegamenti tra i rover che operano sul suolo marziano e le apparecchiature di Terra. L’interruzione avverrà in modo forzato al fine di evitare i disturbi nelle trasmissioni radio che potrebbero essere causati dal Sole nel momento in cui si verifica l’allineamento Terra-Sole-Marte.
Ogni due anni infatti, quando il Pianeta Rosso e la Terra si trovano ai lati opposti rispetto al Sole, in fase di congiunzione, la nostra stella può disturbare le trasmissioni radio da e verso sonde e rover operativi sul suolo e nell’atmosfera di Marte.
selfie insightIl Sole espelle gas caldo e ionizzato dalla sua corona: plasma che si estende nello spazio intorno alla stella. Durante l’allineamento di Terra, Sole e Marte, il gas espulso può infatti interferire con i segnali radio che i ricercatori inviano e ricevono quotidianamente da sonde in orbita attorno al Pianeta rosso e rover in funzione sul suolo marziano, corrompendo le informazioni destinate alla tecnologia con cui da remoto esploriamo i mondi lontani. Durante il silenzio radio il rover della Nasa Curiosity eviterà di andare a spasso, mentre il lander InSight sospenderà le operazioni con il braccio robotico.
Le sonde in orbita come Odyssey, MRO, Maven si limiteranno a eseguire compiti semplici, mentre le camere a bordo resteranno spente per tutto il periodo. Una volta terminata la congiunzione, sonde e rover riprenderanno le trasmissioni con la Terra. Nel giro di una settimana tutte le operazioni dovrebbero essere ripristinate e i dati raccolti durante il silenzio radio scaricati.
28/08/2019, 09:09
02/10/2019, 19:01
La Nasa ha registrato i suoni di due terremoti su Marte
Grazie al sismometro presente sul lander InSight, gli astronomi americani hanno potuto rilevare i particolari suoni di due eventi sismici e di alcune raffiche di vento sul pianeta rosso
Grazie al lander InSight della Nasa, arrivato su Marte lo scorso novembre, gli astronomi americani hanno potuto registrare alcuni suoni particolari, definiti come "un’agitazione silenziosa ma distinta", legati a fenomeni sismici. In tutto sono stati oltre 100 i campioni audio riscontrati dal sismometro di InSight, che la Nasa ha anche diffuso per il pubblico.
Un orecchio particolare
I rilevamenti sono stati possibili grazie ad un ‘orecchio’ particolare, il sismometro presente sul veicolo spaziale chiamato Seismic Experiment for Interior Structure (SEIS), che ha la capacità di captare vibrazioni anche minime, come quelle di un leggero colpo di brezza. Lo strumento è stato fornito dall'agenzia spaziale francese, il Centre National d'Études Spatiales (CNES) ed è stato fondamentalmente progettato per ascoltare i terremoti. Gli scienziati infatti vogliono studiare come le onde sismiche dei terremoti si muovano all'interno del pianeta, rivelando così la struttura interna profonda di Marte.
Due file audio pubblicati
Dopo che il sismometro era stato posato dal braccio robotico di InSight, Marte sembrava timido, dicono gli esperti. Non ha prodotto nessun brontolio fino allo scorso aprile e degli oltre 100 eventi rilevati fino ad oggi, circa 21 sono stati considerati dei terremoti. In particolare la Nasa ha pubblicato i file audio di due dei terremoti più rappresentativi rilevati da Seis, uno avvenuto il 22 maggio 2019 (audio ascoltabile qui) e l'altro il 25 luglio 2019 (audio ascoltabile qui). Molto al di sotto della gamma uditiva umana, queste rilevazioni sonore hanno dovuto essere accelerate e leggermente elaborate per essere udibili dall’orecchio umano.
I dati sulla crosta di Marte
Il primo terremoto è di magnitudo 3,7 circa, mentre il secondo è di magnitudo 3.3. Entrambi suggeriscono che la crosta marziana è come un mix tra la crosta terrestre e quella della Luna. Crepe nella crosta terrestre si chiudono nel tempo mentre l'acqua le riempie di nuovi minerali. Ciò consente alle onde sonore di continuare ininterrottamente a propagarsi mentre attraversano vecchie fratture. Croste più asciutte come quella della Luna invece rimangono fratturate, disperdendo le onde sonore per decine di minuti anziché consentire loro di viaggiare in linea retta. Marte, con la sua superficie craterizzata, è leggermente più simile alla Luna, con onde sismiche che si possono udire per circa un minuto.
Raffiche di vento
Un'altra rilevazione fatta dagli astronomi riguarda quella del 6 marzo 2019, quando una telecamera posizionata sul braccio robotico di InSight stava scannerizzando la superficie di fronte al lander. In questa circostanza sono stati percepiti rumori simili a raffiche di vento e gli esperti hanno scoperto che le ore del crepuscolo sono uno dei periodi migliori per sentirle. Durante il giorno, la luce del sole riscalda l'aria e crea più interferenza del vento rispetto alla notte. In un video pubblicato su YouTube, è possibile percepire questi suoni.Guarda su youtube.com
20/07/2020, 15:00
20/07/2020, 16:25
vimana131 ha scritto:[wbf]Marte, lanciata la sonda degli Emirati Arabi
A breve seguiranno due missioni di Cina e Stati Uniti
...
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... 74e89.html
20/07/2020, 20:24
Zelman ha scritto: a parte lo scherzo... cosa diavolo vanno a fare gli Arabi su Marte?
21/07/2020, 03:57
Tempus1891 ha scritto:Zelman ha scritto: a parte lo scherzo... cosa diavolo vanno a fare gli Arabi su Marte?
è tanto per dire "Ehi, ci siamo anche noi".
06/02/2021, 18:56
11/02/2021, 01:01