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MessaggioInviato: 08/11/2013, 16:10 
No, non avevo visto il video e grazie della segnalazione. Quello che per ora si può dire con certezza, come spiegato in questo video, è che Ison sta interagendo largamente con l'attività solare. Oggi ad esempio c'è stato un altro flare classe X1. Molto probabilmente questa attività si intensificherà mentre l'oggetto si avvicina al Sole. Se ci saranno fenomeni abbastanza grossi da far crollare la rete elettrica su larga scala, questo non si può dire. Per ora basta assicurarsi di avere un po' di cibi in scatola e qualche torcia a portata di mano. Così, perchè non si sa mai [:)]! Un saluto.


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MessaggioInviato: 08/11/2013, 19:57 
vi segnalo un articolo "riflessivo" sulla cometa ison di natura "astrologica".

Il valore della cometa in astrologia. Può essere uno spunto di riflessione "spirituale" per l'evento che si sta per manifestare.
http://www.astramentis.it/in-arrivo-la-cometa-ison/

Ciao



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MessaggioInviato: 08/11/2013, 19:59 
Bèh, per chi ci crede ....[8D]



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MessaggioInviato: 09/11/2013, 10:44 
La cometa Ison, ovvero la cometa del secolo e dalla lunga e luminescente coda verde, sta per avvicinarsi sempre di più, regalando immagini spettacolari provenienti da ogni parte del mondo.


Le ultime immagini, inoltre, mostrano una nuova caratteristica, una sorta di curvatura bulbosa della coda. Per mesi, gli astronomi dilettanti e professionisti hanno osservato crescere lentamente la lunghezza della coda di polveri, che ora si estende per quasi l'intero diametro di una Luna piena, per avere un'idea.

Negli ultimi due giorni, le foto scattate dagli astronomi rivelano quello che sembra essere uno ione nascente o una coda di gas. Le code di ioni sono composte da gas come il monossido di carbonio e il biossido di carbonio soffiato in una coda dritta e stretta dal vento solare ed elettrificata dalla fluorescenza della luce ultravioletta del sole. Essendo composta di ioni (particelle cariche), questi interagiscono con il vento del Sole ricco di particelle cariche. Le variazioni di intensità e la direzione del campo magnetico torcono le code di ioni in forme strane. Le esplosioni di particelle possono anche balzare fuori una coda di ioni. Solo qualche giorno dopo, infatti, se ne formerebbe subito un'altra.

Una coda a due punte non è il solo nuovo abbellimento della cometa Ison. La sua chioma interna sta diventando sempre più compatta e l'entità complessiva della cometa sebbene sia stata lenta, ha avuto uno sviluppo costante.

Gli astronomi, dediti allo studio delle comete e di altri piccoli corpi del sistema solare, evidenziano un rapido aumento della velocità di produzione di gas della cometa, già avviata nei giorni scorsi. Il picco potrebbe essere collegato, appunto, allo sviluppo della coda di ioni. I tassi di produzione delle polveri però sono rimasti costanti.

Il passaggio più vicino al Sole avverrà il prossimo 28 novembre. Sarà, dunque, interessante conoscerne gli sviluppi. La cometa Ison, infatti, è un corpo celeste ghiacciato proveniente dalla nube di Oort e, presto, affronterà la furia del Sole. Per questo motivo, ci si interroga sul destino della sua nube di polveri. C'è chi avanza l'ipotesi che sia la coda sia la cometa stessa possano dissolversi. Alcuni precedenti casi, infatti, registrarono una simile sorte. Fu il caso della cometa C/1999 S4 LINEAR nel 2000, ad esempio, o di C/2010 X1 Elenin nel 2011. Queste comete si avvicinarono alla nostra stella di circa 120 milioni di chilometri e, vaporizzandosi, scomparirono.

Avrà, dunque, Ison la necessaria forza interna per superare la prova ed avventurarsi ulteriormente sempre più in prossimità del calore solare? Sia quest'ultimo sia lo stress gravitazionale sul nucleo della cometa potrebbero facilmente produrre l'implosione del sistema. Se questo dovesse accadere a pochi giorni dal perielio, avremmo ben poco a cui assistere. Il nucleo stesso della cometa potrebbe disintegrarsi e formare una lunga e spettacolare coda di polveri di ghiaccio. Questo è esattamente quel che accadde alla cometa C/2011 W3 Lovejoy, nel dicembre 2011. Dopo uno stretto avvicinamento con la stella, il suo nucleo si disintegrò, producendo una coda impressionante vista dagli osservatori di molte parti del pianeta.

Ad ogni modo, lo scenario finale vede la cometa Ison spingersi intatta oltre ogni barriera e pronta a dare di sé uno splendido spettacolo. Qualunque cosa accada, però, sembra che la sorpresa sia assicurata.

Se riesci a scattare delle belle foto del cielo, partecipa gratuitamente al Pifa, il Premio Italiano di Fotogragfia Astronomica organizzato da NextMe. Leggi il Regolamento

Federica Vitale

Image Credit: Space.com
http://www.nextme.it/cometa-ison/6632-ison-cometa-coda

..e' un segnale importante e positivo,il crescere della coda,ma il punto critico deve ancora giungere,e si spera che il tutto non segua il destino della s4linear del 2000 e della x1elenin del 2001 che vaporizzarono nell'immediatezza del ns astro....[:(]


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MessaggioInviato: 09/11/2013, 11:18 
Speriamo che gli passi un po più distante altrimenti fa la fine dei moscerini nella lampada ...[8)]



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MessaggioInviato: 09/11/2013, 11:46 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Speriamo che gli passi un po più distante altrimenti fa la fine dei moscerini nella lampada ...[8)]


la distanza e' quanto mai prossima al sole,e'stata calcolata a 0,012 UA....

...[;)]


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MessaggioInviato: 09/11/2013, 12:19 
.. addio ...[8)]



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MessaggioInviato: 10/11/2013, 12:16 
Il "giallo cosmico" della cometa Ison
Il passaggio vicino al sole, il prossimo 28 novembre, potrebbe creare una fantastica coda luminosa tra le più spettacolari che si ricordino. Oppure disgregare il nucleo facendo crollare tutte le aspettative


Il Gat, Gruppo Astronomico Tradatese, ci invia le prime immagini della Cometa Ison. Ci sono grandi aspettative tra gli appassionati perché il prossimo passaggio vicino al sole (intorno al 28 novembre) potrebbe determinare, nel migliore dei casi, una fantastica coda luminosa tra le più spettacolari che si ricordino. Oppure disgregare il nucleo facendo crollare tutte le aspettative. Quello che succederà rimane un mistero. Il Gat spiega il perché:


Potrebbe essere la "cometa del secolo", oppure potrebbe anche essere una delusione. Di sicuro l’attesa per l’ormai prossimo avvicinamento al Sole della cometa ISON previsto per fine novembre, è ormai molto grande. Tanto è vero che tutti i principali astronomi professionisti e dilettanti mondiali, tutti i massimi osservatori a terra e nello spazio (Space Telescope compreso) sono già in massima allerta. Anche il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese è ovviamente mobilitato. Dopo gli ottimi risultati scientifici ottenuti in marzo sulla cometa Panstarrs, Lorenzo Comolli, assieme ad un nutrito gruppo di amici astrofili, si è recato nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre a Bogli, sull’Appennino Ligure, dove l’orizzonte di levante era sufficientemente sgombro e non inquinato dalle luci, da permettere, verso le 5 di mattina, di ottenere le prime attesissime immagini della ISON . Una posa totale di 22 minuti con una camera CCD applicata ad un rifrattore apocromatico TEC140 ha perfettamente inquadrato la cometa che è apparsa bella anche se ancora debole (magnitudine=9), con una coda blu di circa ½ grado e una chioma intensamente colorata in verde.

Questo indica che, ad un mese dal perielio, la cometa è già discretamente attiva: la colorazione blu-verde è infatti conferita dall’emissione di grandi quantità di CN (cianogeno) e C2 (carbonio biatomico). Scoperta il 21 settembre 2012 da due astrofili russi appartenenti all’International Scientific Optical Network (ISON), da cui la cometa ha preso il nome, la cometa mostrava una magnitudine visuale di circa 18 (decisamente elevata per la distanza di 650 milioni di km a cui si trovava l’ oggetto). I primi calcoli orbitali mostrarono che si trattava di una cometa NUOVA, quindi mai prima passata vicino al Sole e ricca di materiali volatili. Soprattutto, risultò straordinario il percorso orbitale: la ISON infatti il prossimo 28 novembre passerà a soli 1,2 milioni di chilometri dal Sole, dove riceverà una vampata di calore impressionante (più di 3000°C), pur sfiorando la nostra stella alla vertiginosa velocità di 377 km/s. Una tale vicinanza al Sole ha sia effetti positivi che negativi. L’effetto positivo più evidente è una imponente evaporazione di materiali volatili, con la possibilità che si venga a formare una fantastica coda luminosa tra le più spettacolari che si ricordino. C’è però un effetto negativo che potrebbe essere dominante, vale a dire la completa disgregazione del nucleo (le cui dimensioni non superano i 5 km) per colpa della gravità (oltre che del riscaldamento solare): in questo caso, quello che riemergerebbe dal perielio sarebbe solo un deludente fantasma. Al momento nessuno sa come si concluderà questo autentico "giallo cosmico". A far ben sperare c’è però un evento analogo capitato nel dicembre 1860, quando la cometa Kirch, dotata di un’orbita quasi identica alla ISON (ma non è detto che si tratti della stessa cometa) , riuscì a sopravvivere all’incontro con il Sole, producendo una coda così luminosa da essere visibile anche di giorno. Per adesso il consiglio del GAT è di scorrere con un binocolo l’orizzonte di levante un’ora prima che sorga il Sole, ogni volta che il tempo lo permetta a partire dalla metà di Novembre. Di incrociare le dita il 28 novembre con la ISON invisibile dietro il Sole al perielio e di prepararsi ad uno spettacolo (si spera) indimenticabile per le prime settimane di Dicembre.
9/11/2013
Gruppo Astronomico Tradateseredazione@varesenews.it

http://www3.varesenews.it/scienza_tecno ... 75341.html

...fra le due ipotesi estreme,speriamo sia solo una normale cometa,e che la si possa osservare nel suo splendore.....[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 10/11/2013, 12:18, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 10/11/2013, 12:56 
Secondo me non sopravvive.



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...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
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MessaggioInviato: 10/11/2013, 17:05 
..di certo le prospettive non sono delle migliori,xo'e' necessario sperare,le sorprese dello spazio sono sempre all'ordine del giorno...... [;)]
cmq attualmente vederla,con l'ausilio dell telescopio,e'elettrizzante [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 10/11/2013, 17:09, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 10/11/2013, 21:10 
Questo è quello che intendevo per Flare Solare causato da impatto di cometa nel sole





Con questo non intendo dire che sia per forza pericoloso per le linee elettriche sulla Terra, è solo una considerazione astronomica,
forse alcuni Flare solari sono causati da oggetti spaziali di grandi dimensioni che impattano nel sole, solo alcuni....
bisognerebbe avere le dimensioni esatte della ISON per sapere fare alcune considerazioni concrete, c'è chi dice sia di 2km di diametro, alcuni dicono 5 altri addirittura 20.
Poi le versioni dei cosiddetti complottisti parlano di dimensioni enormi di migliaia di Km, ma io non penso, l'oggetto sembra non avere più di 20 km, ma non sono un astronomo esperto, è solo una considerazione confrontando gli oggetti spaziali e la distanza dalla Terra presa nei planetari... ma non prendete come dato verificato quello che dico.
...per essere certi delle dimensioni bisognerebbe avere qualche strumento astronomico e un astronomo esperto per il calcolo preciso.


Ultima modifica di AgenteSegreto000 il 10/11/2013, 21:17, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/11/2013, 00:34 
..c'e' chi afferma che sia solo 200mt.....se cosi' fosse il passaggio radente sarebbe quanto mai difficoltoso...se non impossibile.....[;)]


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MessaggioInviato: 11/11/2013, 10:27 
Quattro comete ad est, prima dell’alba: ISON finalmente visibile in un binocolo


La cometa ISON è ormai prossima al perielio e nel suo lungo viaggio verso il Sole sta andando incontro a valori termici sempre più elevati. Arrivando dalla gelida e lontana nube di Oort, questo oggetto, come tutte le comete, è composto di materiale volatile ghiacciato, che sta sublimando in maniera sempre più evidente, andando a generare la coda e rendendo l’astro sempre più luminoso. Ormai sono molteplici gli osservatori che riferiscono di aver osservato la bellissima cometa ISON con l’ausilio di un semplice binocolo, dal momento che brilla di magnitudine di poco superiore alla settima, quindi ad un passo dalla visione ad occhio nudo da cieli particolarmente bui. Il pilota Brian Whittaker, sostiene di averla vista da un’altezza di 38.000 piedi sopra il Mar Mediterraneo, regalando una visione emozionante. Ma le segnalazioni ormai giungono da ogni parte del mondo, dal momento che la ISON è la cometa più osservata che si ricordi. L’astro chiomato si sta muovendo nei nostri cieli orientali prima dell’alba attraverso la costellazione della Vergine. I binocoli maggiormente consigliati per le osservazioni sono quelli di grande apertura, ma già un 15X70 (ingrandimenti e diametro dell’obiettivo espresso in mm), può rendere l’idea della bellezza di questa palla di roccia in rapido movimento verso il Sole.


Credit: NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)

Tra una settimana, ISON transiterà nei pressi della brillante stella Spica, rendendo agevole il suo ritrovamento. Il suo folle avvicinamento alla nostra stella la renderà invisibile a causa dell’intenso bagliore della corona solare, ma se riuscisse a sopravvivere alle intense correnti mareali, sfornerà uno spettacolo degno di nota nel cielo boreale di Dicembre. Nonostante le potenzialità di questa cometa siano eccezionali, anche se ridimensionate rispetto alle previsioni di qualche mese fa, la ISON non è la cometa più luminosa del momento. La cometa C/2013 R1 Lovejoy, scoperta nel mese di Settembre, è una delle quattro comete osservabili in questo periodo a est prima dell’alba, a conferma che il 2013 sarà certamente ricordato come l’anno delle comete. A rendere il quadro più completo, la LINEAR X1 (l’unica meno luminosa della ISON) e la Encke, tutte visibili in un comune binocolo o in un piccolo telescopio. Un’apparizione di tante comete in una volta sola è un evento certamente raro, e gli astrofili stanno sfruttando al meglio questa occasione con molteplici immagini di queste meravigliose vagabonde del sistema solare. Gli occhi dei più grandi telescopi terrestri, tuttavia, sono puntati sulla C/2012 S1 ISON, che potrebbe regalarci un Natale d’altri tempi….! Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi.

http://www.meteoweb.eu/2013/11/quattro- ... lo/237278/


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MessaggioInviato: 11/11/2013, 10:39 
Il Sole, caro AgenteSegreto000, non si "accorgerebbe" nemmeno se precipitassero tutti i pianeti del Sistema nello stesso istante! Non arriverebbero che a ualche decian di milioni di Km che ... puff! vaporizzerebbero all'istante! Figuriamoci una misera cometina ...



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MessaggioInviato: 11/11/2013, 11:47 
u 555 uno sforzo,alzati un' oretta prima del sorgere del sole,il binocolo lo hai,cosi' ti godi pure lo spettacolo..........attuale........non pennichellare sempre [:31] [:47] [:27] [:246]


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