[Clicca e scopri il significato del termine: Qualche indizio era già emerso in passato, ma la certezza definitiva della presenza di ghiaccio su Cerere, il più grande e il più sferico degli oggetti celesti compresi nella fascia degli asteroidi, è arrivata solo ora, grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Herschel dell#65533;Agenzia spaziale europea descritte su “Nature”, che hanno permesso di documentare l#65533;emissione di vapore acqueo dalla sua superficie. Cerere è stato scoperto nel 1801 dall#65533;astronomo italiano Giuseppe Piazzi e orbita tra Marte e Giove. Con la scoperta di altri oggetti nella fascia degli asteroidi, è stato classificato come uno di essi. Il suo status è cambiato nel 2006, anno in cui l#65533;Unione astronomica internazionale ha riclassificato Cerere come pianeta nano, viste le sue notevoli dimensioni: 950 chilometri di diametro medio. Da più di trent#65533;anni, i ricercatori hanno ipotizzato la presenza di acqua su Cerere, circostanziata in modo preciso dalle osservazioni effettuate nel 2002 con i telescopio a terra del Keck Observatory, nelle isole Hawaii. Quelle osservazioni hanno permesso di ipotizzare che dimensioni e forma del pianeta nano siano dovute a una struttura differenziata, con un nucleo roccioso, originatosi dall#65533;accumulo di materiali presenti nel sistema solare primordiale, prima della formazione dei pianeti, ricoperto da un mantello di ghiaccio, dello spessore di un centinaio di chilometri, come illustrato in un articolo pubblicato su ] Qualche indizio era già emerso in passato, ma la certezza definitiva della presenza di ghiaccio su Cerere, il più grande e il più sferico degli oggetti celesti compresi nella fascia degli asteroidi, è arrivata solo ora, grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Herschel dell'Agenzia spaziale europea descritte su “Nature”, che hanno permesso di documentare l'emissione di vapore acqueo dalla sua superficie.
Cerere è stato scoperto nel 1801 dall'astronomo italiano Giuseppe Piazzi e orbita tra Marte e Giove. Con la scoperta di altri oggetti nella fascia degli asteroidi, è stato classificato come uno di essi. Il suo status è cambiato nel 2006, anno in cui l'Unione astronomica internazionale ha riclassificato Cerere come pianeta nano, viste le sue notevoli dimensioni: 950 chilometri di diametro medio.
Da più di trent'anni, i ricercatori hanno ipotizzato la presenza di acqua su Cerere, circostanziata in modo preciso dalle osservazioni effettuate nel 2002 con i telescopio a terra del Keck Observatory, nelle isole Hawaii. Quelle osservazioni hanno permesso di ipotizzare che dimensioni e forma del pianeta nano siano dovute a una struttura differenziata, con un nucleo roccioso, originatosi dall'accumulo di materiali presenti nel sistema solare primordiale, prima della formazione dei pianeti, ricoperto da un mantello di ghiaccio, dello spessore di un centinaio di chilometri, come illustrato in un articolo pubblicato su "Nature" nel 2005. Per quanto plausibile, però, questo modello non aveva mai trovato un riscontro sperimentale diretto, e non si poteva escludere un'ipotesi alternativa, secondo cui Cerere sarebbe potuto essere un agglomerato di materiali a bassa densità dei primordi del sistema solare con in più una notevole percentuale di acqua.
[Clicca e scopri il significato del termine: Le osservazioni effettuate da Herschel nel lontano infrarosso hanno ora rilevato lo spettro caratteristico dell#65533;acqua, una ] Le osservazioni effettuate da Herschel nel lontano infrarosso hanno ora rilevato lo spettro caratteristico dell'acqua, una "firma" inequivocabile della presenza della molecola sul pianeta nano, confermando così l'ipotesi del mantello ghiacciato. Il telescopio ha permesso anche di scoprire un fenomeno peculiare: l'emissione di getti di vapore acqueo concentrate in due regioni specifiche, localizzate più o meno lungo la fascia equatoriale.
Per rendere conto del processo di emissione di vapor d'acqua, gli autori hanno ipotizzato due possibili processi. Il primo prevede che si tratti di un fenomeno di sublimazione, cioè di passaggio diretto dell'acqua dallo stato solido a quello gassoso, degli strati ghiacciati superficiali, in modo simile a quanto avviene sulle comete. I getti osservati sarebbero dunque dovuti alla sublimazione, che solleverebbe le polveri presenti sulla superficie di Cerere. Il secondo modello chiama in causa invece un fenomeno simile a quello dei geyser, il che implicherebbe la presenza di criovulcanismo, cioè di una sorgente di calore interna, sostenuta per esempio da processi di decadimento radioattivo.
Nel primo caso, l'emissione di vapore dovrebbe essere concentrata nella fase del perielio, cioè quando Cerere, percorrendo la sua orbita, si avvicina al Sole ricevendo più calore; nel secondo caso invece non si dovrebbe osservare una periodicità in questa emissione. Le osservazioni effettuate da Herschel fanno propendere decisamente per la prima ipotesi, ma per una conferma definitiva occorreranno ulteriori studi.
"È la prima volta che vapore d'acqua viene rivelato in modo inequivocabile su Cerere o su qualunque altro oggetto della fascia degli asteroidi”, spiega Michael Küppers dell'Agenzia spaziale europea, primo autore dell'articolo. “Proprio in questo momento, una sonda della NASA, Dawn, sta viaggiando verso Cerere, dopo aver orbitato per un anno attorno a Vesta, un altro grande asteroide. Nel 2015, durante la primavera, quando Dawn visiterà Cerere, avremo la possibilità di osservare direttamente la sua superficie”
http://www.lescienze.it/news/2014/01/27 ... 31-01-2014avere la pazienza di aspettare l'arrivo dul mini pianeta della sonda down,et magari le sorprese saranno pure maggiori