La missione JUICE (JUpiter ICy moons Explorer), poterà con se ben 11 strumenti scientifici per studiare in dettaglio il più grande dei giganti gassosi e le sue intriganti lune fatte di ghiaccio e vastissimi oceani liquidi (Europa e Ganimede in particolare). JUICE è la primissima missione grande che verrà implementata dall'ESA all'interno del suo nuovo programma chiamato Cosmic Vision 2015-2025. I piani sono di far arrivare la sonda intorno a Giove per studiare Europa, Callisto e Ganimede con sorvoli ripetuti e poi dedicarsi in dettaglio a Ganimede, entrando direttamente in orbita. Il lancio dovrebbe essere nel 2022 e l'arrivo intorno a Giove nel 2030. Sarà li per almeno tre anni e sarà la più dettagliata missione planetaria mai lanciata dall'agenzia spaziale europa. Tra gli strumenti ci saranno anche alcuni dati dalla NASA per una collaborazione scientifica di studio.
Oggi, il Science Programme Committee della ESA ha annunciato di aver approvato un set di strumenti tra cui alcune delle più avanzate camere fotografiche, spettrometri infrarossi, un altimetro laser e nuovissimi radar per penetrare il ghiaccio. La missione porterà anche un magnetometro e dei strumenti per monitorare l'ambiente di plasma e particelle cariche intorno a Giove e le lune.
A sviluppare questi strumenti ci penseranno ben 16 paesi europei con l'aggiunta di collaborazioni da parte degli USA e del Giappone.
"La selezione degli strumenti per la missione JUICE è un grande traguardo nello sviluppo di questa nuova missione ammiraglia per l'esplorazione del Sistema Solar esterno, che rappresenta un'opportunità senza precedenti per mettere in mostra la grande esperienza e leadership tecnologica dell'Europa in campo scientifico." ha spiegato Alvaro Gimenez Canete, Direttore per la divisione di Esplorazione Scientifica e Robotica dell'ESA.
Ecco una lista più dettagliata degli strumenti della missione JUICE:
* JANUS (Jovis, Amorum ac Natorum Unidique Scrutator, camera system). Si tratta del sistema di camere che poterà la sonda. Purtroppo non sono state date delle informazioni dettagliate riguardo alle capacità che questa camera avrà. Ma si pensa che dovrebbe essere in possesso di una camera ad angolo stretto (telefotografica) e di una a grandangolo panoramico. Quella ad angolo stretto potrebbe ottenere immagini ad altissima risoluzione di particolari zone della superficie delle lune, specialmente dall'orbita di Ganimede, ottenendo scatti persino di pochi metri per pixel durante l'orbita più bassa. Questo ci farà fare notevoli progressi nella comprensione dell'evoluzione e natura della geologia di queste lune."
* MAJIS (Moons and Jupiter Imaging Spectrometer). Si tratta di uno spettrometro che servirà a studiare la composizione mineralogica delle lune e la struttura e la morfologia dell'atmosfera di Giove. Non sono stati rilevati dettagli sulle sue caratteristiche tecniche.
* UVS (UltraViolet Imaging Spectrograph). Dal comunicato della NASA si legge che questo strumento sarà operato da Randy Gladstone del Southwest Research Institute in San Antonio. Lo spettrometro acquisirà immagini per esplorare in dettaglio le lune e Giove da un punto di vista particolare, quello ultravioletto. Lo strumento permetterà così di capire come l'atmosfera superiore di Giove interagisce con gli strati di nuvole sepolti sotto e come si formano ed evolvono l'ionosfera e la magnetosfera sopra. Lo strumento inoltre rileverà anche le tracce dell'aurora su Giove e su Ganimede.
* SWI (Sub-millimeter Wave Instrument). L'obbiettivo principale di questo strumento sarà investigare la composizione della superficie delle lune attraverso le lunghezze d'onda submillimetriche che saranno in grado di mostrare importanti dettagli sulla mineralogia così come sulle dinamiche interne all'atmosfera centrale di Giove e l'esosfera delle lune. Un'altra cosa che questo strumento permetterà sarà l'ottenere dati relativi alle proprietà termofisiche delle superficie dei satelliti.
Immagine:
101,94 KBScheda di presentazione delle principali fasi della missione JUICE. In alto si vedono le varie lune e quanti sorvoli saranno effettuati. Ogni triangolo è un sorvolo. Perijoves sta per orbite ravvicinate per lo studio di Giove stesso. La seconda fase, quella della lunga striscia blu, è quella dell'orbita stabile intorno a Ganimede. Sotto invece trovate un riassunto del tempo passato intorno ad ogni luna e le zone dove si troverà ad orbitare la navicella. Credit: ESA/LPI/USRA
* GALA (Ganymede Laser Altimeter). L'altimetro laser contribuirà a caratterizzare meglio le superfici delle lune. Otterrà dati riguardo alla topografia, alla forma e alla deformazione mareale presente sulle lune ghiacciate. Sarà anche uno strumento fondamentale per studiare il campo gravitazionale dei satelliti dall'orbita, fornendo anche dati precisissimi sulle distanze."
* RIME (Radar for Icy Moons Exploration). Dal comunicato della NASA si legge che l'investigatore principale sarà Lorenzo Bruzzone, dell'Università degli Studi di Trento, in Italia, insieme a Jeffrey Plaut, del JPL, in Pasadena, California. Sotto la guida di Bruzzone e dell'Agenzia Spaziale Italiana, il JPL fornirà il hardware per la trasmissione e recezione dello strumento radar progettato per penetrare la crosta ghiacciata di Europa, Ganimede e Callisto, fino ad una profondità di ben 9 km!
* 3GM (Gravity & Geophysics of Jupiter and Galilean Moons). Questo strumento si occuperà di studiare in dettaglio la struttura geologica interna degli oceani sotto le croste di Ganimede e Callisto e possibilmente anche di Europa.
J-MAG (Magnetometer for JUICE). Il magnetometro servirà per studiare il campo magnetico di Ganimede ma anche per stabilire se eventuali impronte nell'induzione magnetica mostrano dettagli degli oceani sotto le croste delle varie lune. Inoltre permetterà di avere dei dati molto più precisi al campo magnetico di Giove, il più grande dei pianeti del Sistema Solare.
* PEP (Particle Environment Package). Dal comunicato stampa della NASA si legge che l'investigatore principale per questo strumento sarà Stas Barabash dello Swedish Institute of Space Physics. La guida americana sarà di Pontus Brandt della Johns Hopkins University (del APL). Lo strumento misurerà il materiale neutro ed il plasma che viene accelerato e riscaldato fino a livelli estremi dall'incredibile forza di Giove e del complesso ambiente magnetico circostante.
* RPWI (Radio & Plasma Wave Investigation). Consiste in un set di sensori per misurare i campi elettrici e le onde elettromagnetiche oltre che il plasma. Otterrà alcune osservazioni molto dettagliate sul plasma termico (grazie a delle sonde Langmuir) e dati sulla conduttività elettrica. Molte delle misurazioni proposte non sono mai state effettuate intorno a Giove o le sue lune.
* PRIDE (Planetary Radio Interferometer & Doppler Experiment). Di questo esperimento in particolare si sa pochissimo. Dalle poche voci pare che sarà usato insieme al VLBI (Very Large Base Interferometry) sulla Terra, per condurre alcuni esperimenti di radioastronomia.
Immagine:
127,96 KBPresentazione degli strumenti che potrebbero essere portati a bordo della navicella. Credit: ESA/LPI/USRA
"Questa suite di strumenti darà risposte dettagliate a tutti i grandi interrogativi che si pone questa missione, da misurazioni in-situ del campo magnetico e plasma di Giove, alle remote osservazioni delle superfici e dell'interno delle tre lune ghiacciate di Giove" ha spiegato Luigi Colangeli, coordinatore del direttorato di missioni per il Sistema Solare dell'ESA.
Lungo tutta la missione, JUICE osserverà l'atmosfera di Giove e la sua magnetosfera insieme all'interazione con i quattro satelliti galileani, più Io.
Secondo i piani, la sonda dovrebbe effettuare almeno una dozzina di sorvoli di Callisto, il satellite più craterizzato dell'intero Sistema Solare, e passare almeno due volte molto vicino ad Europa, per misurare con precisione quanto è davvero spessa la sua crosta.
Infine, come anticipato prima, JUICE entrerà in orbita intorno a Ganimede, la più grande luna del Sistema Solare, in possesso del più vasto oceano e persino di un proprio campo magnetico, che la sonda studierà con gli strumenti già usati per studiare la magnetosfera di Giove
Giove e le sue lune ghiacciate costituiscono un mini-Sistema Solare, e questo offrirà agli scienziati europei ed ai nostri partner internazionali, l'occasione di imparare qualcosa in più sulla formazione di mondi potenzialmente abitabili intorno ad altre stelle" ha spiegato Dmitrij Titov, scienziato della missione JUICE.
La scelta degli strumenti già da ora permetterà all'agenzia spaziale di iniziare subito la costruzione di questa complessa missione, assicurandosi di finirla così in tempo per il lancio del 2022.
http://www.esa.int/Our_Activities/Space ... s_explorer http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2013-069 http://sci.esa.int/science-e/www/area/i ... areaid=129http://www.link2universe.net/2013-03-05 ... ana-juice/e' sperabile che con tecnologie piu'sofisticate,si possano scoprire,nuove ed interessanti novita'riguardo al sistema giove e sopratutto ai satelliti medicei.....................................
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)