08/07/2013, 11:53
08/07/2013, 15:58
09/07/2013, 10:41
09/07/2013, 12:08
marino ha scritto:
Lo scienziato il argomento ritiene che le sfere di Dyson dovrebbero emettere nell'infrarosso.
10/07/2013, 10:43
10/07/2013, 15:02
10/07/2013, 15:09
11/07/2013, 16:35
16/09/2013, 08:20
16/09/2013, 20:31
2di7 ha scritto:
Freeman John Dyson è un matematico e fisico teorico britannico, famoso in tutto il mondo per la sua ricerca nel campo dei quanti.
Nel 1960, in un articolo pubblicato su Science dal titolo "Ricerca di sorgenti artificiali di radiazione infrarossa stellare",
Dyson ha teorizzato che una civiltà extraterrestre tecnologicamente avanzata potesse essere in grado di circondare la propria stella con strutture artificiali in grado di produrre energia in maniera estremamente efficiente.
Essendo infatti vicine alle radiazioni luminose e termiche emesse dalla stella, queste strutture potrebbero produrre elevate quantità di energia per un periodo virtualmente illimitato.
La sfera di Dyson, a livello pratico, potrebbe essere strutturata secondo diverse configurazioni:
Sciame di Dyson
Questo concetto di sfera di Dyson prevede uno sciame di satelliti artificiali che accumulano l'energia solare attraverso pannelli solari. Lo sciame orbita attorno alla stella, raccogliendone l'energia luminosa e trasferendola attraverso lo spazio tramite un sistema laser o a microonde estremamente potente. Il problema con questo sistema a sciame sarebbero le continue correzioni orbitali che ogni singolo satellite dovrebbe eseguire. Se anche lo sciame seguisse una formazione ad anello (Dyson ring) condividendo la stessa orbita, le perturbazioni gravitazionali generate dalla stella costringerebbero lo sciame a continue correzioni di rotta per poter mantenere l'orbita.
Bolla di Dyson
La bolla di Dyson è l'ampliamento del concetto di sciame di Dyson. Una nuvola di strutture indipendenti vengono posizionati nello spazio, ma non seguono un'orbita attorno alla stella-generatore. Ogni satellite sarebbe dotato di una vela solare o di un sistema in grado di bilanciare l'attrazione gravitazionale della stella.
Questo consentirebbe di poter cambiare la distanza tra i satelliti e la stella senza dover utilizzare grosse quantità di energia per poter uscire da un'orbita. Oltre al fatto che i materiali necessari per la costruzione di un sistema di satelliti di questo tipo non è paragonabile alle quantità necessarie per realizzare un guscio di Dyson: si calcola che la quantità di materiale necessaria per mettere in atto un progetto di questo tipo è pari alla massa dell'asteroide Pallas, un corpo roccioso del diametro di circa 550 km.
Guscio di Dyson
Contrariamente allo sciame di Dyson, il guscio è costituito da una struttura solida attorno alla stella che ne altera l'emissione energetica ed assorbe la quasi totalità della radiazione solare. Una struttura del genere comporterebbe la costruzione di un'enorme superficie, sfruttabile anche per costruire zone abitabili.
La creazione di un guscio di Dyson che circondasse il nostro Sole, ad esempio, con il raggio di 1 Unità Astronomica avrebbe una superficie 550 milioni di volte superiore a quella terrestre, intercettando un'energia tale da rappresentare 3.300.000.000.000 volte quella attualmente consumata dall'intero genere umano in un anno.
Costruire una struttura simile tuttavia comporterebbe dei problemi non indifferenti, per non dire enormi viste le tecnologie attuali. Per prima cosa, per una sfera del diametro ipotizzato non ci sono sufficienti materiali costruttivi in tutto il Sistema Solare per poterla realizzare. La sfera inoltre sarebbe suscettibile ai capricci di asteroidi, comete, meteore ed altri sassi spaziali.
dresda99 ha scritto:
La megastruttura sarebbe composta da un sistema di satelliti orbitanti capaci di imbrigliare l'energia solare [e non eolica, mia correzione] per poi trasmetterla ad una stazione ricevente.
Secondo Dyson, un opera del genere garantirebbe una lunga sopravvivenza ad una eventuale specie aliena, soddisfacendo ampiamente il crescente fabbisogno energetico di una civiltà tecnologica.
Tuttavia, da allora sono stati proposti numerosi progetti per la costruzione di una struttura artificiale o una serie di strutture per imbrigliare l'energia di una stella.
In alcuni casi, si è addirittura ipotizzato di richiudere una stella in un guscio solido di materia, ma questa è solo una delle varianti meno plausibili.
Fonte: http://www.antikitera.net/news.asp?ID=12719
marino ha scritto:
Da quello che ho capito, Kepler, con la tecnica fotometrica dei transiti, dovrebbe rilevare la presenza della massa di un'ipotetica sfera di Dyson, con un raggio da un decimo di U.A. nel caso di piccole stelle rosse a una U.A. nel caso di stelle gialle come la nostra. In seguito, la ricerca proseguirebbe con altri dispositivi, che sondano nell'infrarosso.
Aztlan ha scritto:
il metodo di ricerca è indifferente, se poi i risultati sono tenuti segreti....
Sono dell' idea che già il SETI abbia ricevuto il tanto atteso segnale parecchio tempo fa e probabilmente diverse volte, ma a quel che serve... se poi arriva l' ordine di tacere il tutto.
16/09/2013, 20:52
16/09/2013, 21:45
21/09/2013, 19:00
22/09/2013, 00:55
MaxpoweR ha scritto:
Nell'ipotesi del guscio che appare più che fantascientifica sarebbe impossibile rilevarla perchè se ingloba tutta l'energia e qindi la luce la stella apparirà nera, la si potrebbe individuare solo guardando eventuali corpi celesti orbitanti
22/09/2013, 20:19