re:Primo Volo del Mini-Shuttle ....
Inviato: 05/11/2013, 17:30
Questo autunno è stata inaugurata con successo anche la seconda navicella spaziale privata nata dalla competizione COTS indetta dalla NASA per spingere le aziende private verso l'industria spaziale. Stiamo parlando della navicella Cygnus, della Orbital Sciences, che ha rifornito con successo la Stazione Spaziale Internazionale tra settembre ed ottobre. L'anno scorso avevamo visto l'arrivo sulla scena della SpaceX con la Dragon, e a questo duo dovrebbe aggiungersi anche il mini-shuttle Dream Chaser, della compagna spaziale Sierra Nevada Corp Space Systems. A differenza delle altre due, la Dream Chaser è pensata per riuscire a portare da subito anche voli con astronauti! Una caratteristica questa che mancava agli USA dai tempi dello Space Shuttle. Il primo test è andato relativamente bene in quasi tutte le fasi, ma è finito con un incidente sulla pista di atterraggio che ha rovinato lo shuttle.
Il Dream Chaser verrebbe lanciato in cima ad un razzo, sulla base dei prototipi "M2-F2" e "HL-20", sviluppati dalla NASA negli anni '60. Il razzo dovrebbe essere un Atlas V ma l'idea è di avere un design flessibile che possa permettere sia voli sub-orbitali che in bassa orbita terreste. L'innovazione sta nel design della scocca che permetterebbe di generare una spinta verso l'alto per arrivare in orbita, ma anche lo scudo termico necessario per un rientro sicuro oltre all'equilibrio in volo per un'atterraggio su pista.
L'intera struttura è composta principalmente da materiali compositi ed è lunga appena 9.1 metri, con un'apertura alare di 7 metri ed un peso di 11.340 kg circa. La sonda è alimentata da una copia di motori ibridi ad ossido d'azoto e polibutadiene (HTPB). Questi carburanti no-tossici sono stati scelti, come tutti gli altri elementi del Dream Chaser, con l'idea della sicurezza come obbiettivo principale. Per di più, il sistema di propulsori per il controllo funzionano su etanolo e possono essere accesi e spenti a volontà, diversamente da quanto possibile con i propulsori solidi tradizionali che semplicemente bruciano quello che c'è finché non finiscono. L'intero sistema può anche essere usato in maniera autonoma se serve.
La navicella è attualmente in competizione con la SpaceX (con la Dragon), la Orbital Sciences (con la Cygnus) e la Boeing (con la CTS-100) per nuovi contratti da parte della NASA, per lo sviluppo successivo. La storia lunga e tormentata del Dream Chaser potrebbe però avvicinarsi finalmente alla realtà, dopo oltre un decennio di sviluppo e oltre 300 simulazioni di volo con i motori accesi a terra. Il volo del 26 ottobre è andato benissimo, salvo fallire all'ultimo, sulla pista d'atterraggio. Non si scoraggiano per gli ingegneri della Sierra Nevada che hanno in mente di migliorare le tecnologie della navicella e partire con un primo volo dimostrativo in orbita terrestre nel 2016, con missioni ad equipaggio umano già a seguire nel 2017. Se il programma può evitare ulteriori problemi, potrebbe davvero avvicinarsi una nuova era per voli umani per gli USA.
Ovviamente le altre compagne non stanno a guardare e la SpaceX prima di tutte sta già lavorando ad una versione della navicella Dragon in grado di portare anche astronauti.
http://www.rdmag.com/news/2013/10/mini- ... est-flight
http://www.link2universe.net/2013-11-05 ... -successo/
..una utilitaria x viaggi fuori porta.................
Il Dream Chaser verrebbe lanciato in cima ad un razzo, sulla base dei prototipi "M2-F2" e "HL-20", sviluppati dalla NASA negli anni '60. Il razzo dovrebbe essere un Atlas V ma l'idea è di avere un design flessibile che possa permettere sia voli sub-orbitali che in bassa orbita terreste. L'innovazione sta nel design della scocca che permetterebbe di generare una spinta verso l'alto per arrivare in orbita, ma anche lo scudo termico necessario per un rientro sicuro oltre all'equilibrio in volo per un'atterraggio su pista.
L'intera struttura è composta principalmente da materiali compositi ed è lunga appena 9.1 metri, con un'apertura alare di 7 metri ed un peso di 11.340 kg circa. La sonda è alimentata da una copia di motori ibridi ad ossido d'azoto e polibutadiene (HTPB). Questi carburanti no-tossici sono stati scelti, come tutti gli altri elementi del Dream Chaser, con l'idea della sicurezza come obbiettivo principale. Per di più, il sistema di propulsori per il controllo funzionano su etanolo e possono essere accesi e spenti a volontà, diversamente da quanto possibile con i propulsori solidi tradizionali che semplicemente bruciano quello che c'è finché non finiscono. L'intero sistema può anche essere usato in maniera autonoma se serve.
La navicella è attualmente in competizione con la SpaceX (con la Dragon), la Orbital Sciences (con la Cygnus) e la Boeing (con la CTS-100) per nuovi contratti da parte della NASA, per lo sviluppo successivo. La storia lunga e tormentata del Dream Chaser potrebbe però avvicinarsi finalmente alla realtà, dopo oltre un decennio di sviluppo e oltre 300 simulazioni di volo con i motori accesi a terra. Il volo del 26 ottobre è andato benissimo, salvo fallire all'ultimo, sulla pista d'atterraggio. Non si scoraggiano per gli ingegneri della Sierra Nevada che hanno in mente di migliorare le tecnologie della navicella e partire con un primo volo dimostrativo in orbita terrestre nel 2016, con missioni ad equipaggio umano già a seguire nel 2017. Se il programma può evitare ulteriori problemi, potrebbe davvero avvicinarsi una nuova era per voli umani per gli USA.
Ovviamente le altre compagne non stanno a guardare e la SpaceX prima di tutte sta già lavorando ad una versione della navicella Dragon in grado di portare anche astronauti.
http://www.rdmag.com/news/2013/10/mini- ... est-flight
http://www.link2universe.net/2013-11-05 ... -successo/
..una utilitaria x viaggi fuori porta.................