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Stellare
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 Oggetto del messaggio: mariner .....40 anni
MessaggioInviato: 08/02/2014, 11:48 
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Il 5 Febbraio 1974, la missione Mariner 10 ottene quest'immagine: la migliore veduta di Venere ottenuta all'epoca. I colori sono stati aumentati per migliorare il contrasto ed evidenziare la struttura delle nuvole, altrimenti non visibili.
Credit: NASA/JPL

Se oggi siamo in grado di inviare sonde in tutto il Sistema Solare dobbiamo ringraziare gli scienziati e gli ingegneri degli anni '60/'70, che elaborarono efficaci tecniche di navigazione nello Spazio. Ieri, 5 Febbraio 2014, ricorreva il Quarantesimo anniversario del primo test, in campo interplanetario, di una delle tecniche più importanti: l'effetto fionda gravitazionale. Nel 1974 infatti, la sonda Mariner 10 della NASA si avvicinò a Venere, e sfruttò questo metodo per poter proseguire verso un sorvolo di Mercurio. Non solo, in quell'occasione la sonda riuscì per la prima volta a scattare una fotografia ravvicinata, in alta risoluzione, del nostro pianeta gemello (seppur infernale).

In realtà, in passato fu eseguita un'altra manovra di fionda gravitazionale: la prima volta in assoluto in cui questi principi vennero utilizzati fu nel 1959, quando la sonda sovietica Luna 3 sorvolò e fotografò con successo la faccia della Luna che non vediamo mai dalla Terra!

Ma in che cosa consiste questa tecnica di navigazione? L'effetto fionda gravitazionale sfrutta i movimenti di rotazione e rivoluzione di un pianeta, e le sue proprietà fisiche, per conferire accelerazione e modificare la traiettoria dell'oggetto in questione (nei casi sopracitati due sonde). Per esempio: un satellite diretto verso Giove accelera, attratto dall'atmosfera e dalla massa dell'astro. Inoltre, l'astro si sta muovendo nella sua orbita attorno al Sole (moto di rivoluzione), mettendo in campo ulteriori forze. Se una sonda viene indirizzata verso il pianeta, con una inclinazione e una distanza ben calibrate, l'effetto fionda gravitazionale può portare ad un enorme guadagno nella velocità della sonda stessa. Nel caso di Giove, qui menzionato, una sonda può potenzialmente guadagnare fino a 48.000 km/h, completamente gratis! Una condizione da non sottovalutare, però, è l'allineamento dell'orbita terrestre con il pianeta che si vuole prendere in considerazione. Solo in determinate condizioni, infatti, potrà aver luogo l'effetto fionda.

Le fionde gravitazionali possono anche essere utilizzate per "aggiustare la mira", o raggiungere le velocità (altrimenti inarrivabili) di cui le sonde necessitano per compiere le loro missioni. Nel caso di Mercurio, per esempio, l'enorme forza di gravità causata dal Sole tende a modificare esageratamente la velocità della sonda, creando molte difficoltà nell'avvicinamento al pianeta. La sonda MESSENGER della NASA è riuscita ad entrare nell'orbita di Mercurio dopo 6 sorvoli, di cui 1 intorno alla Terra, 2 intorno a Venere e ben 3 intorno a Mercurio stesso.

http://www.link2universe.net/2014-02-06 ... di-venere/

40 anni sembrano un'eternita'...ma e' solo ieri.......sembrava un sogno ora la si puo' considerare una normalita'........oramai siamo arrivati oltre alla soglia d'influenza della ns stella....e prox una sonda scandagliera' plutone,avendo una quasi completa autonomia gestionale.....ed al tempo pareva un sogno................[;)]


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