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Rettiloide
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MessaggioInviato: 06/08/2009, 20:05 
Scusate la domanda un po' ingenua (ma non è materia mia, perciò sono mezzo giustificato [:)]), ma se dista circa 450 AL significa che noi stiamo vedendo quel che è accaduto 450 anni orsono ... insomma, la stella potrebbe essere già esplosa?



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MessaggioInviato: 06/08/2009, 20:11 
Bravo! E' assolutamente così; solo che nel frattempo non sappiamo cosa sia successo...[:D]



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MessaggioInviato: 06/08/2009, 22:08 
E già!!!!! Pensa che se si spegnesse il sole, ce ne accorgeremo dopo 7 minuti.



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MessaggioInviato: 06/08/2009, 23:50 
Cita:
GIANLUCA1989 ha scritto:

Cita:
Sirius ha scritto:

:o caspita... anche perkè.. è un SUPER gigante rossa, non dovrebbe evolversi in una super nova? ..


Il problema è che è molto vicino a noi [8)] [8)] [8)] .....non vorrei che stesse passando allo stadio di supernova...se si inizierei a preoccuparmi seriamente.....


Non è a 300 anni-luce da noi? Non è tanto vicina quindi....


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MessaggioInviato: 07/08/2009, 08:45 
Bhe, l'ultimo articolo che ho postato dice:

Cita:
Quando succederà darà origine ad una supernova facilmente visibile dalla Terra anche in pieno giorno, essendo a “soli” 600 Anni Luce da noi (ma non parliamo di fine del mondo …).


Quindi, qualcosa vedremo sicuro! [:)]


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MessaggioInviato: 07/08/2009, 08:47 
Cita:
eSQueL ha scritto:

Scusate la domanda un po' ingenua (ma non è materia mia, perciò sono mezzo giustificato [:)]), ma se dista circa 450 AL significa che noi stiamo vedendo quel che è accaduto 450 anni orsono ... insomma, la stella potrebbe essere già esplosa?


esattamente. O meglio: non "potrebbe", è, o per lo meno QUELLO CHE VEDIAMO ORA, è ciò che è accaduto 450 anni fa. ora non so quanto tempo occorra ad una stella in quelle condizioni per evolvere in super nova.. 450 anni bastano? se sì, allora è già esplosa, se no allora sta per farlo


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MessaggioInviato: 07/08/2009, 10:16 
Cita:
Sirius ha scritto:

Cita:
eSQueL ha scritto:

Scusate la domanda un po' ingenua (ma non è materia mia, perciò sono mezzo giustificato [:)]), ma se dista circa 450 AL significa che noi stiamo vedendo quel che è accaduto 450 anni orsono ... insomma, la stella potrebbe essere già esplosa?


esattamente. O meglio: non "potrebbe", è, o per lo meno QUELLO CHE VEDIAMO ORA, è ciò che è accaduto 450 anni fa. ora non so quanto tempo occorra ad una stella in quelle condizioni per evolvere in super nova.. 450 anni bastano? se sì, allora è già esplosa, se no allora sta per farlo


Ok, allora e sempre da mezzo profano, ammettiamo che sia esplosa. Parliamo degli effetti gravitazionali scatenati da un tale evento. Mi chiedo quanto tempo ci vorrebbe perché noi li avvertiamo. E' lecito ragionare pensando allo spazio-tempo come ad un liquido perfetto?
Perché se io sono la luce, per me ogni cosa nell'universo è sostanzialmente ferma. Ma lo è anche il lo spazio-tempo stesso?

Voglio dire, io sono la luce e mi muovo dentro una dimensione dove tutto è fermo, ma se il luogo nel quale sono si modifica io non lo posso sapere. Continuo a viaggiare alla mia velocità e non m'accorgo di alcuna cosa.

L'idea, quindi (mi scuso se è stupida [:)]), è che il campo gravitazionale, meglio, la sua modifica, possa indurre modificazione istantanee nell'intero continuum. Se questo fosse vero, l'esplosione avrebbe effetti immediati qui come ai congini dell'universo. Magari piccoli, ma ci sarebbero.

Sennò sto solo acchiappando farfalle [:D]



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MessaggioInviato: 07/08/2009, 10:56 
Cita:
eSQueL ha scritto:

Cita:
Sirius ha scritto:

Cita:
eSQueL ha scritto:

Scusate la domanda un po' ingenua (ma non è materia mia, perciò sono mezzo giustificato [:)]), ma se dista circa 450 AL significa che noi stiamo vedendo quel che è accaduto 450 anni orsono ... insomma, la stella potrebbe essere già esplosa?


esattamente. O meglio: non "potrebbe", è, o per lo meno QUELLO CHE VEDIAMO ORA, è ciò che è accaduto 450 anni fa. ora non so quanto tempo occorra ad una stella in quelle condizioni per evolvere in super nova.. 450 anni bastano? se sì, allora è già esplosa, se no allora sta per farlo


Ok, allora e sempre da mezzo profano, ammettiamo che sia esplosa. Parliamo degli effetti gravitazionali scatenati da un tale evento. Mi chiedo quanto tempo ci vorrebbe perché noi li avvertiamo. E' lecito ragionare pensando allo spazio-tempo come ad un liquido perfetto?
Perché se io sono la luce, per me ogni cosa nell'universo è sostanzialmente ferma. Ma lo è anche il lo spazio-tempo stesso?

Voglio dire, io sono la luce e mi muovo dentro una dimensione dove tutto è fermo, ma se il luogo nel quale sono si modifica io non lo posso sapere. Continuo a viaggiare alla mia velocità e non m'accorgo di alcuna cosa.

L'idea, quindi (mi scuso se è stupida [:)]), è che il campo gravitazionale, meglio, la sua modifica, possa indurre modificazione istantanee nell'intero continuum. Se questo fosse vero, l'esplosione avrebbe effetti immediati qui come ai congini dell'universo. Magari piccoli, ma ci sarebbero.

Sennò sto solo acchiappando farfalle [:D]


ragazzi scusate una cosa, a parte questa storia di Beteljeuse che è tremendamente affascinante, sono rimasto colpito dalle dimensioni di questa stella, che sono davvero impressionanti.
qlc tempo fa nel forum avevo visto una jpg in cui a partire dal sole si arrivava alla stella più grande conosciuta....è possibile postare di nuovo quella foto?

grazie in anticipo....


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MessaggioInviato: 07/08/2009, 12:38 
quello che deve succedere sara' gia' successo....me ce ne accorgeremo fra circa 600 anni...
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=x1w8hKTJ2Co[/BBvideo]


Ultima modifica di semprefidelis il 07/08/2009, 12:45, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 07/08/2009, 12:50 
penso che comunque sia quello che sappiamo oggi del cosmo è talmente limitato che penso siano solo stime molto accurate se volete, ma comunque delle stime: troppo c'è ancora da scoprire e da capire. Anche lo stesso evolversi della vita di una stella, non è mai stato riprodotto in laboratorio, sarà basato su dati raccolti in qualsiasi forma volete, su basi razionali e matematiche, ma sono dei modelli. E, come spesso accade, è possibile che un giorno si verifichi un fenomeno imprevisto che nel battito di un ciglio possa sovvertire l'intero pensiero scientifico attuale. D'altra parte la scienza vera è l'espressione del dinamismo per antonomasia, e ogni giorno le conoscenze cambiano, si modificano ed evolvono, così come la nostra consapevolezza dei grandi perchè dell'Universo.


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MessaggioInviato: 07/08/2009, 13:55 
Cita:
semprefidelis ha scritto:

quello che deve succedere sara' gia' successo....me ce ne accorgeremo fra circa 600 anni...
Guarda su youtube.com




sto video è impressionante!
grazie semperfidelis....


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MessaggioInviato: 07/08/2009, 22:30 
però manca MV CANIS MAJORIS che è la stella più grande che conosciamo


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MessaggioInviato: 04/09/2009, 10:54 
Ben nota a chi è appassionato di cose celesti, Betelgeuse è una stella davvero eccezionale. Anzitutto per la sua luminosità - almeno 100 mila volte quella del Sole - e poi per le sue incredibili dimensioni. Almeno mille volte più grande del Sole, è una delle pochissime stelle che, in immagini davvero estreme, gli astronomi siano riusciti a risolvere in un disco del quale poi sia stato possibile misurare l'estensione. Due team internazionali, però, sfruttando le incredibili risorse del VLT, sono riusciti a fare ancora di meglio e i risultati ottenuti verranno prossimamente pubblicati su Astronomy and Astrophysics.

Il primo team, coordinato da Pierre Kervella (Observatoire de Paris), ha utilizzato NACO, il sofisticato sistema a ottica adattiva che equipaggia il VLT, per riprendere la stella con la migliore risoluzione possibile. Unendo l'eccellente qualità di base del sistema con una tecnica particolare detta "lucky imaging" - praticamente si usano solamente le riprese dotate di maggiore nitidezza - Kervella e i suoi collaboratori hanno ottenuto immagini quasi ai limiti strumentali del VLT.

Grazie a queste immagini gli astronomi hanno potuto individuare un gigantesco pennacchio di gas che dalla stella si spinge nello spazio. "Quel pennacchio - commenta Kervella - si estende per almeno sei volte il diametro di Betelgeuse, praticamente copre la distanza che c'è tra il Sole e Nettuno". Una struttura decisamente asimmetrica che offre la chiara indicazione di come l'espulsione di materiale, una caratteristica delle supergiganti, non avvenga in ugual maniera in tutte le direzioni.

Immagine

I risultati raggiunti da Kervella lasciano indubbiamente senza fiato - il metodo usato riuscirebbe a risolvere una pallina da tennis posta sulla Stazione spaziale - ma un altro team è andato ancora oltre. Keiichi Ohnaka (Max Planck Institute) e i suoi collaboratori, infatti, hanno messo in campo la tecnica interferometrica e lo strumento AMBER compiendo osservazioni come se avessero a disposizione un telescopio di 48 metri. "Le nostre osservazioni - ha commentato con una punta di giusto orgoglio Ohnaka - sono le più nitide tra quelle compiute finora su Betelgeuse."

Combinando dunque con AMBER la luce proveniente da tre telescopi ausiliari del VLT, Ohnaka è riuscito a osservare i dettagli superficiali di Betelgeuse rilevando come il gas si muova in differenti regioni della superficie stellare. Si è cioè potuto osservare come il gas dell'atmosfera di Betelgeuse si muova vigorosamente in su e giù e come queste bolle siano grandi quanto l'intera supergigante.

Mettendo assieme le due osservazioni, è venuto quasi spontaneo proporre che dietro all'espulsione di massicci pennacchi di gas nello spazio ci sia proprio questo movimento del gas su larga scala al di sotto della superficie di Betelgeuse.

Fonti: coelum.com - eso.org


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MessaggioInviato: 19/01/2010, 14:18 
Macchie solari su Betelgeuse

Immagine

Un team internazionale di astronomi , ha ottenuto un’immagine senza precedenti , della superficie della supergigante rossa Betelgeuse , nella costellazione di Orione. Immagine che rivela la presenza di due giganti macchie solari , che coprono una grossa porzione della superficie della stella. La loro grandezza è al incirca l’equivalente della distanza Terra – Sole .
Queste osservazioni sono fondamentali perché sono la prima evidente prova a sostegno del esistenza del fenomeno di convezione ,( cioè il trasporto del calore,muovendo la materia ) in una stella diversa dal Sole , ancora meglio in questo caso perché aiuta a capire meglio il funzionamento di una supergigante rossa.

Betelgeuse è una supergigante rossa ,situata nella costellazione di Orione . E’ una delle stelle più grandi che conosciamo . se fosse messa nel sistema solare , si espanderebbe ben oltre l’orbita di Giove, essendo 600 volte il nostro sole , emana circa 100.000 volte più energia del nostro sole. In cambio però , ha una vita brevissima , di soltanto pochi milioni di anni .

Immagine

Betelgeuse è già vicino alla fine della sua vita , e in poco tempo esploderà come una gigantesca supernova . Quando lo farà , sarà molto ben visibile dalla Terra , anche in pieno giorno.
Nonostante sia cosi diversa dal Sole come stella , ora sappiamo che ha comunque anch’esso macchie solari , il che come si diceva prima , significa : convezione .
Per spiegare meglio di cosa si tratta , è la stessa cosa che succede quando mettiamo a bollire l’acqua , ed il calore muove l’acqua al interno del recipiente. Sulla superficie del Sole , questi fenomeni sono ben conosciuti e visibili , ad ogni modo , non è affatto provato che sia il caso di tutte le stelle , specialmente se si tratta di stelle cosi particolari come le supergiganti rosse .Le caratteristiche , comunque , di queste macchie , cioè durata , e come si comportano , rimangono sconosciuti per ora.
Betelgeuse è un buon target per le osservazioni interferometriche , data la sua dimensione e luminosità , che lo fanno facile da osservare .
Usando simultaneamente i tre telescopi del Infrared Optical Telescope Array ( IOTA ) in Arizona, ed il Paris Observatory ( LESIA ) , gli astronomi sono riusciti a ottenere misurazioni della superficie molto precisi e dettagliati .

I dati ricavati sono stati ricomposti per creare la foto in causa , usando due algoritmi diversi . Uno creato da Eric Theibaut del Astronomical Research Center of Lyon ( CRAL ) e l’altro da Laurent Mugnier e Serge Meimon di ONERA .
L’immagine finale è venuta di una qualità senza precedenti , ed ora sta facendo letteralmente il giro del mondo .

Immagine
immagine della nube di gas rilasciata da Betelgeuse in un enorme erruzione

Le nuove scoperte saranno sicuramente utilissime anche per spiegare meglio la perdita di massa che la stella ha avuto nei ultimi tempi , e il ruolo del eruzione della grande quantità di gas che abbiamo visto l’anno scorso.

Gli astronomi responsabili dicono che queste nuove scoperte , insieme ai nuovi algoritmi sviluppati aiuteranno a capire meglio la vita delle supergiganti rosse , e daranno vita a nuovi campi di ricerca .

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... etelgeuse/

Articolo in inglese: http://www.universetoday.com/2010/01/12 ... -sunspots/


Ultima modifica di 2di7 il 19/01/2010, 14:19, modificato 1 volta in totale.

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