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Morlok ha scritto:

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Enkidu ha scritto:

Io mi domando.... Betelgeuse, una volta esplosa, formerebbe una nube da cui potrebbero nascere nuovi sistemi planetari?


Certo, perché quando una stella muore come supernova, produce tutti gli elementi che compongo l'intero universo.

Anche la terra e noi veniamo dalle stelle, o meglio da polvere di stelle


Penso che la domanda fosse più specifica e cioè:
se una volta esplosa questa poi pota generare un nuovo sistema "solare" attorno a quel che resta di se stessa. Ho inteso bene?

Io credo di no dato che la stella è praticamente morta e quindi se pure i gas dopo miliardi di anni iniziassero a generare planetoidi orbiterebbero nel buio


Ultima modifica di MaxpoweR il 06/05/2014, 22:30, modificato 1 volta in totale.


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MaxpoweR ha scritto:
Io credo di no dato che la stella è praticamente morta e quindi se pure i gas dopo miliardi di anni iniziassero a generare planetoidi orbiterebbero nel buio


In quel lasso di tempo si riformerebbe anche una nuova stella.

Ad esempio il sole (molto probabilmente) e' nato in questo modo, come stella di seconda generazione.



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MessaggioInviato: 06/05/2014, 23:47 
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MaxpoweR ha scritto:

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Morlok ha scritto:

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Enkidu ha scritto:

Io mi domando.... Betelgeuse, una volta esplosa, formerebbe una nube da cui potrebbero nascere nuovi sistemi planetari?


Certo, perché quando una stella muore come supernova, produce tutti gli elementi che compongo l'intero universo.

Anche la terra e noi veniamo dalle stelle, o meglio da polvere di stelle


Penso che la domanda fosse più specifica e cioè:
se una volta esplosa questa poi pota generare un nuovo sistema "solare" attorno a quel che resta di se stessa. Ho inteso bene?

Io credo di no dato che la stella è praticamente morta e quindi se pure i gas dopo miliardi di anni iniziassero a generare planetoidi orbiterebbero nel buio


C'è da considerare che gli strati esterni della stella vengono espulsi a velocità di circa 30.000 Km/s.
Il suo nucleo invece collassa su se stesso e se la massa è superiore a 1,44 masse solari si forma un buco nero.
Oppure si ha la nascita di una stella di neutroni chiamate anche pulsar.
Queste stelle, se avessero un sistema planetario questo sarebbe invivibile, primo perchè la stella non emana abbastanza calore e secondo perchè sterilizzerebbe ogni forma di vita esistente su di essi.

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Crab_Nebula.jpg

Questa immagine è del resto di Supernova M1, visibile nella costellazione del Toro. Fu osservata anche la sua esplosione, infatti cronache arabe la indicano come stella nuova nel 1054, tenete presente che si vedeva anche in pieno giorno.

Quando una Supernova esplode rilascia in pochi giorni tanta energia quanto il nostro sole in tutta la sua vita


Ultima modifica di Morlok il 06/05/2014, 23:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/05/2014, 23:55 
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zakmck ha scritto:

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MaxpoweR ha scritto:
Io credo di no dato che la stella è praticamente morta e quindi se pure i gas dopo miliardi di anni iniziassero a generare planetoidi orbiterebbero nel buio


In quel lasso di tempo si riformerebbe anche una nuova stella.

Ad esempio il sole (molto probabilmente) e' nato in questo modo, come stella di seconda generazione.




No zakmck, mi spiace deluderti il sole nasce per aggregazione di idrogeno, elemento di cui l'universo è stracolmo.
Certo questo idrogeno proviene da altre stelle morte prima del nostro sole.
Inoltre il sole non ha massa necessaria per esplodere come supernova, ma dopo aver superato la fase di gigante rossa, per gigante intendo che il pianeta che gli sarà più vicina sarà giove, ricollasserà su se stessa espellendo gli strati superficiali e lasciando libero il suo nucleo diventando una Nana Bianca.
Ma questo accadrà tra circa 5.000.000.000 di anni.



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Morlok ha scritto:

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zakmck ha scritto:

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MaxpoweR ha scritto:
Io credo di no dato che la stella è praticamente morta e quindi se pure i gas dopo miliardi di anni iniziassero a generare planetoidi orbiterebbero nel buio


In quel lasso di tempo si riformerebbe anche una nuova stella.

Ad esempio il sole (molto probabilmente) e' nato in questo modo, come stella di seconda generazione.




No zakmck, mi spiace deluderti il sole nasce per aggregazione di idrogeno, elemento di cui l'universo è stracolmo.
Certo questo idrogeno proviene da altre stelle morte prima del nostro sole.


Normalmente odio citare wikipedia come referenza, ma in questo caso la pagina e fatta piuttosto bene:

Il Sole è una stella di popolazione I (o terza generazione) la cui formazione sarebbe stata indotta dall'esplosione, circa 5 miliardi di anni fa, di una o più supernovae nelle vicinanze di un'estesa nube molecolare del Braccio di Orione.[7][61] È accertato che, circa 4,57 miliardi di anni fa,[62] il rapido collasso della nube, innescato dalle supernovae, portò alla formazione di una generazione di giovanissime stelle T Tauri, tra le quali anche il Sole, che, subito dopo la sua formazione, assunse un'orbita quasi circolare attorno al centro della Via Lattea, ad una distanza media di circa 26 000 a.l. Le inclusioni ricche di calcio e alluminio, residuate dalla formazione stellare, formarono poi un disco protoplanetario attorno alla stella nascente.[63] Tale ipotesi è stata formulata alla luce dell'alta abbondanza di elementi pesanti, quali oro e uranio, nel nostro sistema planetario. Gli astronomi ritengono che questi elementi siano stati sintetizzati o tramite una serie di processi nucleari endoergonici durante l'esplosione della supernova (fenomeno che prende il nome di nucleosintesi delle supernovae), o grazie alle trasmutazioni, per mezzo di successivi assorbimenti neutronici, da parte di una stella massiccia di popolazione II (o di seconda generazione).[64]
Fonte


In effetti il sole e' di terza generazione a quanto pare.

Cita:
Inoltre il sole non ha massa necessaria per esplodere come supernova, ma dopo aver superato la fase di gigante rossa, per gigante intendo che il pianeta che gli sarà più vicina sarà giove, ricollasserà su se stessa espellendo gli strati superficiali e lasciando libero il suo nucleo diventando una Nana Bianca.
Ma questo accadrà tra circa 5.000.000.000 di anni.


Questo vuol dire che forse non nascera' una stella di IV generazione.



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O_O cavolo non pensavo quindi in pratica ipoteticamente prima del nostro sistema solare sarebbe potuto essercene un altro attorno alla "madre" del nostro sole?

O per meglio dire affinché ci sia una % considerevole della maggior parte degli elementi è indispensabile che la stella sia di II o III generazione in modo che i pianeti si accrescano nel miscuglio molto più vario ogni volta del precedente di elementi generato dalle 2 precedenti vite della stella?

non so se ho posto bene la domanda e si capisce -.-


Ultima modifica di MaxpoweR il 07/05/2014, 01:19, modificato 1 volta in totale.


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zakmck ha scritto:

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Morlok ha scritto:

Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
MaxpoweR ha scritto:
Io credo di no dato che la stella è praticamente morta e quindi se pure i gas dopo miliardi di anni iniziassero a generare planetoidi orbiterebbero nel buio


In quel lasso di tempo si riformerebbe anche una nuova stella.

Ad esempio il sole (molto probabilmente) e' nato in questo modo, come stella di seconda generazione.




No zakmck, mi spiace deluderti il sole nasce per aggregazione di idrogeno, elemento di cui l'universo è stracolmo.
Certo questo idrogeno proviene da altre stelle morte prima del nostro sole.


Normalmente odio citare wikipedia come referenza, ma in questo caso la pagina e fatta piuttosto bene:

Il Sole è una stella di popolazione I (o terza generazione) la cui formazione sarebbe stata indotta dall'esplosione, circa 5 miliardi di anni fa, di una o più supernovae nelle vicinanze di un'estesa nube molecolare del Braccio di Orione.[7][61] È accertato che, circa 4,57 miliardi di anni fa,[62] il rapido collasso della nube, innescato dalle supernovae, portò alla formazione di una generazione di giovanissime stelle T Tauri, tra le quali anche il Sole, che, subito dopo la sua formazione, assunse un'orbita quasi circolare attorno al centro della Via Lattea, ad una distanza media di circa 26 000 a.l. Le inclusioni ricche di calcio e alluminio, residuate dalla formazione stellare, formarono poi un disco protoplanetario attorno alla stella nascente.[63] Tale ipotesi è stata formulata alla luce dell'alta abbondanza di elementi pesanti, quali oro e uranio, nel nostro sistema planetario. Gli astronomi ritengono che questi elementi siano stati sintetizzati o tramite una serie di processi nucleari endoergonici durante l'esplosione della supernova (fenomeno che prende il nome di nucleosintesi delle supernovae), o grazie alle trasmutazioni, per mezzo di successivi assorbimenti neutronici, da parte di una stella massiccia di popolazione II (o di seconda generazione).[64]
Fonte


In effetti il sole e' di terza generazione a quanto pare.

Cita:
Inoltre il sole non ha massa necessaria per esplodere come supernova, ma dopo aver superato la fase di gigante rossa, per gigante intendo che il pianeta che gli sarà più vicina sarà giove, ricollasserà su se stessa espellendo gli strati superficiali e lasciando libero il suo nucleo diventando una Nana Bianca.
Ma questo accadrà tra circa 5.000.000.000 di anni.


Questo vuol dire che forse non nascera' una stella di IV generazione.


zalmck,
quello che è scritto wikipedia è corretto, ma il concetto è diverso, dopo l'esplosione di una novae, nello stesso punto non nasce una nuova stella, ma le onde d'urto della navae compatta il gas interstellare che raggiunto un punto di massa idoneo inizia ad aggregarsi e poi quando raggiungerà la massa necessaria innescherà le reazioni termonucleari che la faranno nascera come stella.

Circa 5 miliardi di anni fa, anzi qualcuno in più forse nella nostra zona di Via Lattea, sono esplose delle Supernovae (una o più) e queste hanno avuto il merito di compattare il gas interstellare fina a ar nascere il nostro sole e tutte le stelle della stessa zona che hanno la medesima età del nostro sole.



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MaxpoweR ha scritto:

O_O cavolo non pensavo quindi in pratica ipoteticamente prima del nostro sistema solare sarebbe potuto essercene un altro attorno alla "madre" del nostro sole?

O per meglio dire affinché ci sia una % considerevole della maggior parte degli elementi è indispensabile che la stella sia di II o III generazione in modo che i pianeti si accrescano nel miscuglio molto più vario ogni volta del precedente di elementi generato dalle 2 precedenti vite della stella?

non so se ho posto bene la domanda e si capisce -.-


Il secondo principio della termodinamica ci dice che un evento termico si svolge in un'unica direzione.

In pratica il nostro sole è nato in una zona di spazio dove prima non c'era nulla. Sono state le onde d'urto delle novae esplose nelle "vicinanze" a compattare il gas interstellare (89% è idrogeno) che trovato un punto di gravita (anche un piccolo asteroide può andare bene) inizia a compattarsi. A questo punto entra in gioco una delle tre forze fondamentali dell'universo, la gravità. Questa inizia a comprimere i gas man mano che questi aumentano di massa. Una volta raggiunta la massa necessaria, la gravità è cosi intensa che gli atomi di idrogeno non sopportano più la pressino e si fondono tra di loro, innescando le reazioni termonucleari e la stella si "accende".
Giove ad esempio è quasi interamente composto da idrogeno, ma la sua massa è troppo piccola per innescare le reazioni termonucleari ed è rimasto un gigante gassoso.



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MessaggioInviato: 07/05/2014, 20:59 
si ma il gas è sempre quello "espulso dalla stella morta" quindi di fatto risorge dalle proprie ceneri :)



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MaxpoweR ha scritto:

si ma il gas è sempre quello "espulso dalla stella morta" quindi di fatto risorge dalle proprie ceneri :)


No.
La stella che ha espulso i suoi gas superficiali potrebbe essere distante diversi anni luce.

In un post precedente ho messo il link di una foto di M 1 Nebulosa del Granchio, i suoi gas sono ancora in espansione e si disperderanno nello spazio.

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Veilnebula.jpg

L'immagine del link sopra è della Nebulosa velo, che è esplosa molto prima della Nebulosa del Granchio.

Come puoi notare dalla foto i gas sono molto più rarefatti perchè ancora oggi viaggiano a circa 30.000 Km/s e continueranno fino a disperdersi.



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Fonte: http://tycho1x4x9.blogspot.it/2014/04/g ... tella.html

Gli aborigeni australiani e la stella variabile Betelgeuse

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Una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Astronomical History and Heritage suggerisce che un'antica storia d'amore aborigena scritta nel cielo rivela la conoscenza della variabilità della stella Betelgeuse, la nona stella più luminosa nel cielo notturno e la seconda più luminosa della costellazione di Orione.

Betelgeuse, nota anche come Alpha Orionis, è una stella variabile la cui magnitudine varia tra 0,2 e 1,2. Ciò significa che la stella si illumina e svanisce in un periodo di circa 400 giorni. La variazione di luminosità di Betelgeuse è stata osservata con un telescopio nel 1836 da Sir John Herschel, quando pubblicò le sue osservazioni in Outlines of Astronomy. Tuttavia, l'ultimo studio suggerisce che gli Aborigeni australiani sapevano della sua variabilità molto prima di questa data, secondo un rapporto di ABC Science.

Agli inizi del secolo scorso, il famoso antropologo Daisy Bates ha trascorso 16 anni vivendo tra la gente aborigena del Great Victoria Desert nel sud dell'Australia, registrando la loro vita quotidiana, le usanze e le tradizioni orali. Tra i suoi appunti sono archiviate storie riguardanti le tradizioni astronomiche aborigene di questa regione.

Una storia, ora denominata "The Orion Story" coinvolge le stelle che costituiscono le costellazioni di Orione e del Toro. Secondo la leggenda, la storia racconta come la costellazione di Orione (chiamato Nyeeruna), che è spesso raffigurato come un cacciatore di sesso maschile, insegue l'ammasso stellare delle Pleiadi, di solito raffigurato come un gruppo di sette sorelle (Yugarila). In piedi tra Nyeeruna e Yugarilya , c'è la loro sorella maggiore Kambugudha, rappresentata dall'ammasso stellare delle Iadi. Kambugudha schernisce Nyeeruna in piedi davanti a lui. Il bastone nella mano destra di Nyeeruna, che è la stella Betelgeuse, si riempie di fuoco magico pronto a colpire Kambugudha. Tuttavia Kambugudha alza il suo piede per difendersi, che è la stella Aldebaran, anch'essa piena della magia del fuoco, causando a Nyeeruna grande umiliazione e la perdita del suo fuoco.

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Un'analisi dettagliata della storia completa ha portato i ricercatori della University of New South Wales a suggerire che il riferimento alla magia del fuoco di Betelgeuse è una osservazione della stella nella sua fase luminosa, mentre il riferimento allo spegnere il fuoco è un'osservazione della dissolvenza di Betelgeuse.

"Questo è molto interessante perché questa antica storia descrive con precisione la variabilità di Betelgeuse, che illumina e sfuma in un periodo di circa 400 giorni", ha detto uno degli autori dello studio, il dottor Duane Hamacher.

Hamacher spiega che altre parti della storia di Orione si riferiscono a scintille provenienti dal corpo di Nyeeruna, quando è pieno di desiderio per le sette sorelle. "Le scintille provenienti da Nyeeruna, corrispondono all'annuale pioggia di meteore Orionidi prodotta dal passaggio della Terra attraverso il scia di detriti della cometa di Halley, con picchi tipicamente nelle ultime due settimane di ottobre", ha detto Hamacher.

Hamacher, e il co-autore Trevor Leaman, suggeriscono che la storia di Orione è simile ai miti e alle leggende che si trovano in molte altre culture in tutto il mondo, nella mitologia greca e nelle leggende presenti nelle culture di Asia, Sud America e Africa.

Immagine

"C'è sempre un dibattito sul perché queste storie sono così simili in luoghi diversi in tutto il mondo", dice Hamacher. "Potrebbe essere la contaminazione da una cultura all'altra, ma penso che sia semplicemente che come esseri umani percepiamo fenomeni naturali in modi simili".



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MessaggioInviato: 08/05/2014, 16:47 
Tutti i popoli antichi hanno il loro racconti mitologici basati sulle costellazioni.
Bellissimo esempio ne è la mitologia greca.

Faccio solo un appunto all'articolo, più che altro una precisazione.

Betelgeuse è si una variabile, ma il suo periodo è di circa 2000 giorni e non 400 come citato nell'articolo, inoltre una stella di magnitudine 1,2 è visibilissima, quindi non si dissolve.



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MessaggioInviato: 08/05/2014, 22:49 
ma gli articoli li leggi o li smangiucchi?

Cita:
la cui magnitudine varia tra 0,2 e 1,2



Una stella che passa da 1,2 VISIBILISSIMA a 0,2 direi che se non scompare poco ci manca :) Perde pur sempre l'80% della sua luminosità quindi ci sta dire che quasi scompare.

Se proprio devi contraddire qualcosa e ne senti la necessità abbia almeno la pazienza di leggerli bene gli articoli -_-

Cita:
La sua escursione di luminosità, apprezzabile solo nell'arco di alcuni anni, è percepibile quando si raffronta la sua brillantezza con quella delle stelle vicine più luminose: al momento della massima luminosità, la sua magnitudine raggiunge un valore di 1,2 , diventando simile in brillantezza a Polluce (#946; Gem) di magnitudine 1,15 e poco meno luminosa della vicina Bellatrix (#947; Ori), la spalla destra di Orione, di magnitudine 1,64.[3]; nella fase di minimo invece scende fino ad una magnitudine di 0,3–0,2, paragonabile a quella della biancastra Procione (#945; CMi) e molto simile a quella di Rigel di magnitudine massima 0,3.


Ultima modifica di MaxpoweR il 08/05/2014, 22:52, modificato 1 volta in totale.


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MaxpoweR ha scritto:

ma gli articoli li leggi o li smangiucchi?

Cita:
la cui magnitudine varia tra 0,2 e 1,2



Una stella che passa da 1,2 VISIBILISSIMA a 0,2 direi che se non scompare poco ci manca :) Perde pur sempre l'80% della sua luminosità quindi ci sta dire che quasi scompare.

Se proprio devi contraddire qualcosa e ne senti la necessità abbia almeno la pazienza di leggerli bene gli articoli -_-

Cita:
La sua escursione di luminosità, apprezzabile solo nell'arco di alcuni anni, è percepibile quando si raffronta la sua brillantezza con quella delle stelle vicine più luminose: al momento della massima luminosità, la sua magnitudine raggiunge un valore di 1,2 , diventando simile in brillantezza a Polluce (#946; Gem) di magnitudine 1,15 e poco meno luminosa della vicina Bellatrix (#947; Ori), la spalla destra di Orione, di magnitudine 1,64.[3]; nella fase di minimo invece scende fino ad una magnitudine di 0,3–0,2, paragonabile a quella della biancastra Procione (#945; CMi) e molto simile a quella di Rigel di magnitudine massima 0,3.





Non c'e' bisogno di leggere nulla.
La magnitudine limite dell'occhio umano è da 5,5 a 6,5.

Quindi da 1,2 a 0,2 la stella rimane visibilissima.
Ah, la scala della magnitudine è inversa.
Cioè più basso è il valore maggiore sarà la luminosità.

Si usa il rapporto di Pogson, che stabilisce che una stella di 1 magnitudine è 100 volte più luminosa di una di 6 magnitudine.

Quind tra la 1 magnitudine e la 2 magnitudine la differenza è di 2,512 volte meno luminosa


Ultima modifica di Morlok il 08/05/2014, 23:12, modificato 1 volta in totale.


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Un pò di elasticità mentale non guasterebbe :)

Per quarti post dobbiamo discutere sul fatto che passando da 1,2 a 0,2 e viceversa la stella quasi scompare (che equivale a idre che diminuisce di la sua visibilità in maniera percepibile) e tu che invece dici che non quasi scopare ma rimane ben visibile?

Tra le 2 affermazioni ritengo più corretta la prima, perché dalla tua si evince che la stella non cambia la sua luminosità almeno quanto meno nel range osservabile dall'altra invece si fa intuire che anche ad occhio nudo se ne può notare il cambiamento.

Te lo ripeto, se devi contraddire a prescindere evita :)

Da ciò che scrivi si evince che non hai minimamente letto nè il mio post precedente nè il testo quotato. Ma forse hai dato una guardata veloce al primo rigo per poi partire con la PSEUDO contraddizione.

A me discutere del sesso degli angeli non piace.


Ultima modifica di MaxpoweR il 08/05/2014, 23:56, modificato 1 volta in totale.


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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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