Due stelle abbracciate in una danza di morte si nascondono nelle profondità della Nebulosa Tarantola, la più grande e potente regione di formazione stellare del nostro vicinato galattico
Scoperta dal Very Large Telescope europeo, questa stella binaria (VFTS 352) ha le componenti così vicine da toccarsi, tanto da condividere gli strati più esterni delle rispettive atmosfere.
Stelle binarie come questa non sono per niente rare, fanno parte della categoria delle variabili "W Ursae Majoris", dal nome dell'oggetto prototipo. Ma di solito sono stelle simili al Sole, di poco più grandi o più piccole.
VFTS 352 è diversa: le sue componenti sono dei mastodonti, è il più massiccio sistema binario del genere conosciuto: due stelle di spettro O dalla massa complessiva di oltre 57 masse solari, alla infernale temperatura superficiale di 40.000 K e avvinghiate in un balletto che le porta ad eclissarsi a vicenda circa una volta al giorno.
Siccome le due stelle sono quasi identiche non c'è trasferimento di massa, e quindi una non sta depredando l'altra, ma sono in un delicato equilibrio, che le porta ad avere la stessa temperatura e luminosità. Tuttavia il destino di un sistema del genere è segnato, e sarà una vera catastrofe.
Le due stelle infatti hanno due strade davanti: la prima è la fusione, un evento che produrrebbe una stella veramente immensa e in rapida rotazione, con un campo magnetico spaventoso. La sua fine sarebbe uno degli eventi più energetici dell'universo: il lampo gamma (che qualcuno chiama ipernova). Se invece le stelle rimangono stabili e ben distinte, allora il sistema potrebbe evitare la fusione, e le due stelle morirebbero più o meno contemporaneamente con delle "normali" supernove, producendo un sistema binario di buchi neri.
Un oggetto del genere produrrebbe onde gravitazionali a gogo, delle perturbazioni dello spazio tempo estremamente sfuggenti ai nostri apparati, per ora solo teorizzate dalla relatività generale di Einstein.
-Lorenzo
Crediti: ESO/L. Calçada
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