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 Oggetto del messaggio: New Horizons ed il lungo viaggio
MessaggioInviato: 02/09/2009, 13:32 
Dal momento del lancio della New Horizons (gennaio 2006) ad oggi molte cose sono cambiate: Plutone era il nono pianeta del Sistema Solare e aveva un solo satellite, Caronte. Nel corso di soli 3 anni Plutone è stato declassato a pianeta nano e sono stati scoperti altri due satelliti. La sonda ovviamente non ne ha risentito, proseguendo imperterrita nel suo lunghissimo viaggio: semmai i progettisti sono stati ben contenti di aver trovato due nuovi oggetti da studiare da vicino. Vediamo in breve quello che è successo in questi tre anni, dal punto di vista della sonda.

Dato che la meta è un oggetto parecchio lontano dalla Terra, i progettisti avevano già da tempo pianificato il volo della sonda in modo da sfruttare la fionda gravitazionale di Giove, seguendo una prassi oramai consolidata da parecchi anni e che consiste nello sfruttare la gravitazione di un pianeta per accelerare una sonda e farle percorrere una certa traiettoria prestabilita. In parole povere, un semplicissimo paragone può essere questo: avete presente quando lanciate un ciottolo verso la superficie del mare? Se siete bravi il vostro sassolino, rimbalzando sul pelo dell’acqua, schizzerà via in un’altra direzione, anche più volte. Ovviamente nel nostro caso gli oggetti in gioco sono ben differenti, ma come un ciottolo lanciato male (pluf!) si inabissa nell’acqua, ecco che una sonda, mal guidata può addirittura essere attratta inesorabilmente dal pianeta e andarsi a schiantare sulla sua superficie, se non viene bruciata prima da atmosfera o quant’altro. Tuttavia con i computer moderni tutte queste manovre sono diventate quasi una routine…

Torniamo a Giove: il gigantesco pianeta non si trova certo lì dietro l’angolo, e durante il suo viaggio di avvicinamento, la sonda ha dapprima oltrepassato Marte (nell’aprile 2006) e subito dopo è entrata nella “fascia asteroidale”, zona che nell’immaginario collettivo (anche in base all’iconografia classica dettata dalla fantascienza) pullula in ogni dove di asteroidi, da evitare svicolando con sapiente maestria. Ebbene…niente di tutto questo! La realtà è infatti ben diversa e proprio per il fatto che quella fascia è abitata, sì, da centinaia di migliaia di oggetti, però sparsi in uno spazio sconfinato, ecco che il viaggio è avvenuto “in solitaria” e addirittura i responsabili si sono accorti all’ultimo momento che la sonda sarebbe passata (a giugno 2006) ad appena 100.000km da un asteroide, il 2002 JF56, successivamente ribattezzato 132524 APL. Questo oggetto si è rivelato molto piccolo (appena 2.5km di diametro) e la sonda ne ha ripreso un’importante ma deludente immagine: importante perché è servita a verificare e calibrare la posizione della sonda stessa e deludente perché dell’asteroide non è che si è visto granché…

Dopo qualche altro mese nella più completa solitudine, ecco che nel febbraio 2007 la sonda è arrivata nei pressi del pianeta gigante e ne ha ricevuto un “schiaffo spaziale” che l’ha deviata dalla traiettoria originaria dandole contemporaneamente una spinta in accelerazione. Il tutto è stato ottenuto senza consumare “una sola goccia di carburante”, ma solamente sfruttando nel migliore dei modi le conoscenze di Meccanica Celeste. Nella figura a fianco vediamo il benefico cambiamento di traiettoria subito dalla sonda: la figura è riferita ad un istante successivo e Giove all’epoca del passaggio ravvicinato si trovava proprio laddove l’orbita subisce un cambiamento di direzione.

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A differenza di quello con l’asteroide, l’incontro ravvicinato con il pianeta Giove era stato pianificato e atteso con entusiasmo, dato che si sarebbe potuto studiare di nuovo i satelliti galileiani ed il pianeta stesso, dopo i trionfi della sonda Galileo…Il tutto però sarebbe avvenuto “al volo”, senza possibilità per la sonda di soffermarsi nemmeno per un istante in quella zona di cielo.

Sul satellite Io in quei giorni si poteva vedere e fotografare il simpatico e caratteristico pennacchio causato dal vulcano Tvashtar in eruzione, da una distanza di quasi 4 milioni di km. Per gli scienziati della NASA questa è stata la prima occasione di vedere e seguire un vulcano in eruzione in quella che è subito stata paragonata ad una fontana da giardino, grande la bellezza di più di 300km! Tra l’altro nelle 5 foto che formano il filmato, appaiono anche altri pennacchi di altrettante bocche vulcaniche.

Immagine


Sempre in quei giorni Io è stato fotografato quando era all’interno dell’ombra di Giove (durante un’eclissi) ed allora della sua superficie si potevano vedere solo i bagliori causati dalla lava incandescente dei vari crateri vulcanici, che ne costellano la superficie:

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Europa, Ganimede e Callisto invece sono stati immortalati in altrettante foto, visibili di seguito:

Immagine


Tra tutte queste foto, ovviamente il soggetto principale è stato Giove, del quale ha realizzato una foto panoramica che vediamo anche in movimento in un filmato ottenuto da parecchie foto scattate in sequenza. E’ bello vedere come si muovano velocemente le nuvole e i cicloni nel pianeta gigante e come questo scenario è nettamente differente da quello che la sonda Cassini mostra di Saturno.

Immagine

Immagine


Il tempo passa inesorabile: la sonda riceve da Giove uno schiaffo gravitazionale che ne modifica velocità e traiettoria, per poter ora puntare alla meta finale, Plutone. Ma la strada da percorrere è ancora tanta ed ecco che un anno fa, a giugno 2008, la sonda ha attraversato l’orbita di Saturno, il quale pianeta però era ben lontano nello spazio siderale… Dal diagramma ci accorgiamo che un anno fa la sonda si trovava a poco più di 9 UA dalla Terra e più di 20 UA dalla sua meta sospirata.

Immagine


E’ passato un altro anno ed in questo periodo (giugno 2009) la sonda si trova a quasi metà strada tra l’orbita di Saturno e quella di Urano, distando stavolta più di 12.5 UA dalla Terra, mentre le UA ancora da percorrere sono scese a poco più di 18.5.

Fonte: astronomia.com


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MessaggioInviato: 02/09/2009, 20:05 
Brava 2 di 7; sneti, hai visto che fin quando non si "visitano" molto da vicino i Pianeti, Ci lasciano fare? Quel tipo di sonde, vanno sempre ... bene! [:D] [8D] [;)]



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Ufologo, aspettiamo di vedere cosa succederà al robottino giapponese da migliaia di dollari.



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Mah; hai ragione, ma per me farà la fine di tuti gli altri! "Missing"!



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MessaggioInviato: 19/06/2010, 10:41 
New Horizons è a Metà Strada Verso Plutone. Svegliata in “territorio esotico” per i test

Viaggiando nello spazio a quasi 1,600,000 km al giorno, la New Horizons, sta andando verso Plutone, ed è attualmente a metà del viaggio. Gli scienziati l’hanno svegliata dal suo stato di ibernazione per i controlli di routine, e per guardarsi un po intorno.

“La nostra sonda è ora lontano in un territorio mai esplorato in mezzo al niente” ha detto Hal Weaver, scienziato della Johns Hopkins University che lavora al progetto. “E abbiamo un sacco di cose da fare.”

E’ un opportunità perfetta per mettere alla prova quello che i strumenti di New Horizons possono fare prima che la sonda arrivi al suo incontro con Plutone nel 2015. “Non vogliamo perdere un solo attimo del incredibile incontro con Plutone” ha dichiarato, “Quindi stiamo verificando che tutti sia apposto, per essere nel migliore stato possibile all’ora dell’appuntamento.”

I test dureranno 9 settimane, e sono cominciati il 25 maggio. Gli scienziati e ingegneri hanno in mente di verificare e ricalibrare tutti i 7 strumenti scientifici a bordo.

Primo tra tutti il LORRI(Long-Range Reconnaissance Imager) che è uno dei più grandi telescopi interplanetari che siano mai stati messi nello spazio.
“Il 14 luglio 2015, la data dell’incontro più vicino, la sonda sarà in grado di distinguere oggetti sulla superficie di Plutone grandi come un campo di calcio” ha dichiarato Weaver. “Questo è 300 volte meglio di qualsiasi cosa abbiamo attualmente la fuori”.

LORRI lavorerà insieme a “Ralph”, uno spettrometro progettato per analizzare la superficie di Plutone in luce visibile e infrarossa. Ralph rivelerà le temperature di Plutone, i colori e la composizione chimica.

“Durante gli attuali test, punteremmo sia LORRI che Ralph a qualcosa nel cielo per assicurarci che lavorano insieme a piena sensibilità. Dato che New Horizons è ben lontano da qualsiasi grande corpo in questo momento, punteremmo le camere ad un campo di stelle, per testarle.”

Poco dopo il passaggio di New Horizons accanto a Plutone nel 2015, Plutone apparirà calante alla nave che lo guarderà da dietro. Weaver specula che durante questa fase, il LORRI potrebbe essere in grado di vedere le nebbie alte nell’atmosfera di Plutone, o forse trovare prove di crio-vulcanesimo(vulcani che eruttano materiali freddi,ghiacciati invece di magma caldo) sulla superficie di Plutone.

Immagine
Immagini di Plutone da Hubble

“Durante il volo vicino a Nettuno nel 1989, la sonda Voyager 2 aveva trovato lunghe scure strisce, segni di geyser che sputavano particelle ghiacciate di azoto. Potremmo vedere qualcosa di simile anche su Plutone.”

Man mano che New Horizons passa nell’ombra di Plutone nel 2015, lo spettrometro a raggi UV chiamato Alice, guarderà indietro verso il sole attraverso l’atmosfera di Plutone. Questo dovrebbe rivelare come le molecole dell’atmosfera assorbono la luce, e quindi dirci di che cos’è composta l’atmosfera.

“Sappiamo che l’estrema lucentezza del Sole può rendere difficili questo tipo di osservazioni per i nostri strumenti. Quindi metteremo alla prova i strumenti adesso duranti i test per capire cosa riusciremmo davvero a vedere e cosa saremmo in grado di ricavare dai dati.

Immagine

Le camere ed i spettrometri non saranno gli unici strumenti occupati. REX, il Radio Science EXperiment presente sulla sonda, rileverà e osserverà i segnali radio che provengono fin dal Deep Space Network presente sulla Terra.
“Il modo in cui questi segnali verranno piegati ci dirà molto riguardo alla pressione ed allo spessore dell’atmosfera di Plutone”.

Oltre questi, ci saranno anche lo SWAP(Solar Wind Around Pluto) che osserverà e analizzerà come il vento solare interagisce con il pianeta; poi ci sarà il PEPSSI(Pluto Energetic Particle Spectrometer Science Investigation) che misurerà la composizione e la densità del plasma(degli ioni) che fuoriescono dall’atmosfera di Plutone.

Il team conta che tutti gli esperimenti saranno pronti e funzionanti, e se non ci sono problemi, ci sarà un mondo intero da scoprire letteralmente.

“Abbiamo speranze molto alte per questa missione ” ha concluso Weaver. “Plutone ci aspetta. La cosa più eccitante è che non abbiamo idea di cosa vederemmo quando arriveremmo la.”

http://pluto.jhuapl.edu/spacecraft/overview.html

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... o-esotico/


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MessaggioInviato: 26/03/2011, 06:38 
New Horizons Attraversa L’Orbita di Urano

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Percorso di New Horizons datato a ieri. Nel 2015 incontrerà Plutone per la prima volta. In questo momento sta passando attraverso l'orbita di Urano. Credit: NASA

La sonda spaziale New Horizons, in viaggio verso Plutone, entrerà oggi nell’orbita di Urano. Si troverà a 3.8 miliardi km di distanza da Urano e da ben 2.0 miliardi di km dalla Terra. Troppi per ottenere immagini del gigante ghiacciato, quindi New Horizons rimarrà in stato di letargo durante il passaggio. Nonostante questo, è un importante traguardo durante questo viaggio epico che porterà la sonda a mostrarci per la primissima volta com’è questo pianeta nano ai confini del Sistema Solare.

New Horizons ha da tempo oltrepassato la metà del percorso che sta percorrendo fino a Plutone. Viaggiando a ben 57.900 km/h, dovrà percorrere 4.8 miliardi di km per un approfondito sorvolo di Plutone e le sue tre lune: Notte, Idra e Caronte nel luglio 2015.

Ma il viaggio non finisce qui. Dopo questo, New Horizons sarà diretta per un incontro post-Pluto con altri oggetti della Cintura di Kuiper. Incontri del genere potrebbero avvenire anche nel decennio degli anni ’20. La comunità scientifica è attualmente al lavoro per la scelta di potenziali altri target.

La missione ha ancora 4 anni di viaggiare fino a Pluto e ci vorranno ben 9 mesi perché arrivino tutti i dati indietro sulla Terra.

Il prossimo passo importante della missione sarà il passaggio attraverso l’orbita di Nettuno, il 25 Agosto 2014, a esattamente 25 anni dopo il passaggio storico nello stesso punto della sonda Voyager 2 che andò a visitare il gigante ghiacciato.

“Questa missione è una maratona” ha spiegato Glen Fountain, del Laboratorio per la Fisica Applicata della Johns Hopkins University. “Il team di New Horizons si è concentrato sul mantenere la navicella sul corso giusto, preparandola per l’incontro con Plutone. Fino ad ora è andato tutto benissimo.”

http://pluto.jhuapl.edu/news_center/news/20110318.php

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2011 ... -di-urano/


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MessaggioInviato: 27/03/2011, 11:49 
grazie per le notizie, e peccato che durante i passaggi su Urano e Nettuno, questi pianeti siano stati molto lontani per poterli fotografare


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MessaggioInviato: 28/03/2011, 00:29 
Cita:
n/a ha scritto:

Brava 2 di 7; sneti, hai visto che fin quando non si "visitano" molto da vicino i Pianeti, Ci lasciano fare? Quel tipo di sonde, vanno sempre ... bene! [:D] [8D] [;)]


Ci lasciano visitare tutto fuorché Marte. Ogni sonda che è andata su altri pianeti o satelliti che non fossero Marte, ha avuto successo.... per il pianeta rosso invece ogni tanto ci mettono i bastoni tra le ruote.... non troppo, però, nella speranza che non siano in molti, i terrestri a mangiare la foglia.....


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MessaggioInviato: 10/11/2011, 21:27 
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Il diagramma mostra il sistema Plutone, con le sue 4 lune principali. Caronte è la più grossa e la prima scoperta, poi si aggiunsero Notte e Idra e da poco anche P4 (ancora da battezzare). Potrebbero esserci anche altre piccole lune e persino anelli. Credit: NASA

Dopo aver completato quasi due terzi del suo lunghissimo viaggio, la sonda New Horizons si è svegliata per un periodo di 10 giorni in cui i tecnici faranno le verifiche dei suoi sistemi per capire la salute della sonda. Il periodo di test è iniziato il 5 Novembre e durerà fino al 15 Novembre. Il prossimo segnale di sveglia ci sarà, per un mese intero, a Gennaio.
Intanto si inizia a pianificare in dettaglio la missione e con la scoperta di una nuova piccola luna intorno a Plutone, cresce la paura di un possibile pericolo per la sonda. Potrebbero esserci moltissimi detriti vicini e persino degli anelli, anche se troppo pallidi per essere visti dalla Terra.

"Anche più preoccupante della possibilità delle tante piccole lune è la possibilità che queste piccole lune abbiano generato anelli di detriti o anche nubi 3D di detriti intorno a Plutone che potrebbero rappresentare un pericolo notevole per New Horizons durante il suo passaggio ad alta velocità. Dopo tutto, alla velocità di 14 km/s, anche particelle pesanti meno di un milligrammo possono penetrare la coperta per la protezione contro i micro-meteoriti e fare tanti danni all'elettronica, le linee per l'alimentazione ed i sensori."

Per permettere la ricerca intorno a quello che potrebbe essere un problema futuro, il team di New Horizons ha messo insieme 20 dei più grandi esperti al mondo nei sistemi di anelli, nelle dinamiche orbitali e nelle tecniche di osservazione astronomica più all'avanguardia per dare la caccia ai più piccoli dei satelliti e anelli intorno a Plutone. Durante l'incontro durato due giorni, il gruppo ha passato e ripassato ogni possibile scenario, tra cui anche l'incontro con una piccola luna e l'analisi del pericolo che potrebbe causare questa o una nube di detriti.

"Abbiamo scoperto che il pericolo per la sonda è plausibile e che potrebbe incontrare un impatto killer, quindi dobbiamo lavorare in due direzioni per porre rimedio." ha spiegato Stern. "Prima di tutto, dobbiamo guardare con molta più attenzione a com'è fatto il sistema di Plutone per cercare altre lune non ancora scoperte e se ci sono anelli. Gli strumenti migliori per fare questo sarà il Hubble Space Telescope, alcuni grandi telescopi terrestri che potranno essere usati durante occultazioni stellare per l'osservazione dello spazio tra Plutone e Caronte, dove passerà New Horizons, e osservazioni termiche con i radio telescopi ALMA, che sono appena stati commissionate."

Il secondo passo è la pianificazione di una via più sicura per il passaggio della sonda attraverso il sistema di Plutone nel caso in cui le osservazioni confermano pericoli per la navigazione. Gli studi presentati all'incontro hanno mostrato una seconda traiettoria possibile per il passaggio: una SHBOT (safe haven bailout trajectory) che potrebbe mirare a circa 10.000 km più lontano dalla traiettoria nominale precedente. Sarebbe più vicina a Caronte, e si spera che la luna abbia un po liberato il campo dai detriti, ma c'è comunque la possibilità di trovare anelli che non seguono lo stesso piano della luna. I materiali in questa zona potrebbero viaggiare a velocità tra 1 e 2 km al secondo. Abbastanza da distruggere i delicati strumenti a bordo della sonda.

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Combinando le due immagini in apertura, si può notare il movimento delle lune in orbita intorno a Plutone. Le frecce collegano la posizione e la direzione di movimento delle lune, tra uno scatto e l'altro. Credit: NASA/ESA/Hubbl

"La questione del pericolo che il sistema di Plutone potrebbe rappresentare rimane ancora una questione aperta, ma è una questione che studieremmo intensamente per tutto il prossimo anno, con tutto quello che abbiamo, da modelli software all'uso dei più grandi telescopi esistenti, terrestri ed il Hubble" ha concluso Stern. "Aggiornerò i risultati che otterremo, ma non possiamo non notare che c'è una certa ironia nel fatto che proprio l'oggetto per cui abbiamo così tanto lottato e che rappresenta così tanto interesse scientifico e affettivo per noi, dopo tanti anni di lavoro e viaggio per raggiungerlo, potrebbe rivelarsi il meno ospitabile dei pianeti visitati. Vedremmo."

http://pluto.jhuapl.edu/overview/piPerspective.php

Fonte: http://www.link2universe.net/2011-11-09 ... #more-8348


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MessaggioInviato: 26/11/2011, 19:24 
ecco, questa discussione mi interessa in modo particolare. La Nuovo Orizzonte è la missione per eccellenza di questi decennio, Con le varie Voyager e Pioneer siamo passati solo incidentalmente accanto a Plutone, ora avremo modi di vederlo da vicino... Certo le distanze sono davvero smisurate a mano a mano che si passa un pianeta l'altro successivo è sempre più lontano... Peccato non aver potuto fare una visitina anche a Saturno, Nettuno e Urano, che erano (o sarà nel caso di Nettuno), troppo lontani al momento del passaggio della loro orbita... c'è una fotina della sonda? speriamo non gli accada di incrociare qualche sasso, uff questo succede quando non si possono corazzare ben bene... D'altra parte un pezzo di roccia che ti arriva a qualche km/s credo perforerebbe perfino le corazze composite dei carri armati di acciaio, tungsteno e uranio... magari un giorno riusciremo a creare un piccolo deflettore elettromagnetico. Speriamo che l'allungamento dell'orbita di 10000 km, che non sono pochi per un pianeta piccolo come Plutone, non ci faccia perdere qualcosa di interessante sulla superficie.



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MessaggioInviato: 25/06/2013, 11:57 
la new horizon seguira' la rotta prevista x giungere a contatto con il misterioso plutone,quindi attualmente nessun imprevisto,x arrivare all'obbietivo,solo evntuali informazioni non previste,potrebbero cambiare il percorso,e x tale motivo i tecnici della nasa hanno gia'rotte alternative,oltre al sistema binario plutone-caronte,la speranza e' quella di potere pure ossevare notte ed idra le due principali lune esterne.....



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MessaggioInviato: 28/01/2014, 17:52 
La sonda interplanetaria più veloce mai costruita, lanciata il 19 Gennaio del 2006, si avvicina alla fine del suo viaggio lungo ben 5 miliardi di km e tra meno di un anno inizierà la campagna di osservazione durante il suo incontro ravvicinato con Plutone, Caronte e le piccole lune del sistema: Stige, Idra, Notte e Cerbero. L'incontro ravvicinato avverrà a Luglio del 2015, ma la camera per le riprese, chiamato LORRI (Long Range Reconnaissance Imager) inizierà a scattare fotografie già 6 mesi prima. Il team di scienziati ha preparato un trailer fantastico per accompagnare l'ultimo anno di attesa per questa fantastica missione.



Le prime immagini, ottenute tra Gennaio e Marzo serviranno per prendere meglio la mira ed effettuare le ultime modifiche alla traiettoria orbitale che porterà la sonda all'incontro con il sistema di Plutone-Caronte. Le immagini scattate da Aprile in poi, saranno invece a risoluzione più alta di quanto siamo mai riusciti ad ottenere dalla Terra o con Hubble. Infine, a Luglio la sonda passerà a 10.000 km da Plutone, aprendoci un mondo completamente nuovo davanti agli occhi. Se la sonda New Horizons volasse accanto alla Terra alla stessa altitudine, riuscirebbe a fotografare anche singoli palazzi e le loro forme.

"L'umanità non sperimenta qualcosa di simile (cioè un incontro ravvicinato con un pianeta nuovo e mai visto) da molto tempo" ha spiegato Alan Stern, investigatore principale per la missione. "Tutto quello che vediamo su Plutone sarà una rivelazione."
Oltre a questo, c'è anche la possibilità che una volta li troveremmo corpi sconosciuti come anelli o altre lune. "Stiamo volando verso l'ignoto, e non si sa cosa riusciremmo a trovare."

Per avere un'idea della geologia e clima su Plutone, vi raccomandiamo questi due passati articoli di approfondimento:

http://pluto.jhuapl.edu/

http://www.link2universe.net/2014-01-28 ... e-caronte/

il lungo viaggio volge al termine,e si spera che con i dati presi in loco si possano avere tutte quelle informazioni x svelare almeno in parte i misteri del sistema plutone


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è la missione più attesa di tutte! accipicchia che emozione, il viaggio è lunghissimo però...



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Cita:
Raziel ha scritto:

è la missione più attesa di tutte! accipicchia che emozione, il viaggio è lunghissimo però...


..e magari plutone ed il suo sistema potrebbero portare sorprese inaspettate.............[;)]


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Mi avete messo la curiosità, il 2014 è appena inziato e ora non posso aspettare l' anno prossimo! [:D]

Incrociamo le dita per New Horizons, che faccia un viaggio sereno e... proficuo. [;)]

Le sorprese dallo spazio sono sempre gradite. [:o)]



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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