Zoom su Plutone e Caronte, dall'ultima foto scattata dalla sonda New Horizons, il 6 Giugno 2015.
Su Plutone si possono vedere delle zone molto più chiare, probabilmente dovute a ghiaccio. Montaggio di Elisabetta Bonara.
L'incontro è previsto per il 14 Luglio, quando la sonda passerà in mezzo ai due corpi.

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,,si spera che il passaggio della sonda in quel sistema caotico sia senza inconvenienti.............

In una nuova vista ravvicinata di Plutone si intravede quella che potrebbe essere una delle prime grandi strutture geologiche identificate sulla superficie: un canale enorme scuro. Potrebbe essere una frattura simile ad un canyon? o magari qualcosa di completamente diverso e unico. Tra un mese lo scopriremo.
Montaggio dell'immagine da parte di Emily Lakdawalla

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consideriamo pure che sembra riflettere in modo molto interessante,magari pure ricoperto da ghiaccio d'acqua,e speriamo tante altre interessanti novita'.............................

"La loro residenza sulla Terra è un pianeta situato oltre Nettuno, ma Yuggoth non è che un avamposto.
La maggior parte di loro abita in abissi spazio-temporali del tutto inconcepibili per l'umanità.[...] Ci sono grandissime città su Yuggoth, ed immense torri e gradinate costruite in pietra nera. La luce del sole vi arriva appena, ma Quelli-di-Fuori non hanno bisogno di luce. Possiedono altri sensi più acuti, ed i loro templi e le loro case sono sprovvisti di finestre. La luce li infastidisce, anzi: poiché non esiste nel nero cosmo al di là dello spazio e del tempo, da dove in origine sono venuti. Su Yuggoth, fiumi di pece scorrono sotto ponti ciclopici costruiti da una razza che era già scomparsa quando Quelli-di-Fuori colonizzarono quel pianeta, ma che ha lasciato tracce anche qui, sulla Terra..."
(HPL - "The Whisperer In Darkness", 1930)

Un confronto di immagini di Plutone e della sua grande luna Caronte, riprese nel luglio 2014 e gennaio 2015. In questo intervallo di tempo, New Horizons ha più che dimezzato la sua distanza di Plutone, da circa 425 milioni di km a circa 203 milioni di km. | NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute

da focus

rotazione di Plutone in super-risoluzione Credits: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute

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con l'avvicinarsi dell'ora x diventano sempre + dettagliate le foto di plutone,e' una superficie quanto mai particolare con alternanza di zone scure e zone chiare,dare un giudizio allo stato attuale e' prematuro,ma potrebbero esserci pure delle sorprese................

foto da focus

prime immagini a colori del sistema plutone caronte prese da new horizons,fra pochi giorni la missione raggiungera' il culmine e con immagini ad alta risoluzione si sveleranno nozioni riguardanti questi lontani oggetti del sistema solare.......

La traiettoria interplanetaria della sonda New Horizons............................

da focus

-20 giorni all'incontro con Plutone e Caronte, qui ci sono alcune delle foto grezze ottenute dalla New Horizons nei giorni scorsi, a varie distanze. Montaggio di Elisabetta Bonara.

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nonostante siano grezze,si ha un idea di come il binomio pluto caronte,della caraterizzazione della loro superficie.......

sul sito del Jet Propulsion Laboratory,............http://pluto.jhuapl.edu/Mission/Where-i ... .........., è possibile seguire in diretta la posizione della sonda, che si avvicina sempre più a questo lontanissimo corpo celeste

Ecco una nuova immagine di Plutone e Caronte, da 22.9 milioni di km, ottenuta poche ore fa dalla camera LORRI a bordo di New Horizons. Mancano 18 giorni al flyby ravvicinato, ma ogni giorno le immagini diventano sempre migliori!
Per seguire l'evento già da ora e non perdersi mai le novità abbiamo creato un hashtag chiamato #link2pluto che useremo sui vari social di Link2uiverse. Seguiteci e usatelo!


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gia' le immagini sono nitide ed eloquenti..................

Questi sono i tre grandi orecchi che la NASA usa per comunicare con le sue sonde nello spazio profondo, come la New Horizons. Sono radioantenne gigantesche che formano quella che viene chiamata Deep Space Network. In futuro la NASA e le altre agenzie spaziali che hanno capacità di esplorare le regioni esterne del Sistema Solare, sperano di potenziare ed ampliare questa rete sia con nuove stazioni sia con satelliti sparsi per il Sistema Solare, per fare da ripetitori e per formare la prima "rete internet" interplanetaria.

fonte link2universe

Tutta 'sta teconologia per vedere due "pixel" che girano attorno ...

("Caronte è uscito un attimo ...)