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 Oggetto del messaggio: Mars Phoenix: contatto ad ottobre
MessaggioInviato: 03/09/2009, 12:31 
Ricorderete certamente la spettacolare missione su Marte della sonda NASA Mars Phoenix, grande amica di questo blog. Nei suoi cinque mesi di attività a partire dal 25 maggio 2008, giorno del suo atterraggio su Marte, Phoenix ha inviato a Terra notizie estremamente importanti sul Pianeta Rosso.

Dunque, abbiamo lasciato Phoenix alle soglie del gelido inverno marziano. L'ultimo contatto con la sonda risale infatti al 2 novembre 2008, ed il giorno 10 novembre 2008 la NASA aveva dichiarato la fine della missione .

Ebbene, ho letto un Twit sul suo canale Twitter in base al quale il team di missione proverà a contattare nuovamente la sonda non appena la primavera marziana farà capolino nell'emisfero nord di Marte, cioè a partire dal 27 ottobre 2009.

Quali sono le possibilità che Phoenix possa scongelarsi, utilizzare l'energia del sole per generare elettricità, alimentare i suoi sistemi - in tre parole tornare in attività - e comunicare nuovamente con la Terra?
Estremamente poche (quali danni irreversibili sono stati provocati dal ghiaccio?) ma qualche tentativo è certamente doveroso. Aspettiamo con le dita incrociate.

Fonte: newsspazio.blogspot.com


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MessaggioInviato: 03/09/2009, 12:51 
Bene, staremo a vedere (solo che tanto, più che terriccio questi non ci fanno vedre!) [:D]



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MessaggioInviato: 24/02/2010, 16:17 
Iniziata la seconda campagna di ascolto per la sonda Mars Phoenix, per adesso nessuna risposta!

Riprendiamo a parlare della sonda Mars Phoenix Lander e delle speranze che sia uscita "incolume" dall'inverno marziano da poco terminato nella regione polare nord in cui si trova.

La sonda Mars Odyssey in orbita intorno a Marte nel Gennaio scorso aveva effettuato una prima campagna di ascolto per rilevare eventuali segnali provenienti dal piccolo lander, campagna terminata senza ricevere notizie da Phoenix.

Come già indicato in precedenza la seconda campagna di ascolto è iniziata lunedì 22 febbraio scorso. Dopo i primi dieci passaggi orbitali sopra il sito di atterraggio di Phoenix, Mars Odyssey non ha rilevato ancora niente, nessun segnale dal piccolo lander.
Le probabilità di captare un segnale da Phoenix sono tuttavia molto basse. Odyssey continuerà ad ascoltare per altri 50 passaggi (sopra il sito di atterraggio di Phoenix) fino al 26 febbraio.

Una terza ed ultima campagna di ascolto è pianificata per il mese di Aprile, dal 5 al 9, quando il sole sarà continuativamente al di sopra dell'orizzonte rispetto al sito di atterraggio di Phoenix.

Phoenix non è stato progettato per sopportare le temperature estreme ed il peso del ghiaccio dell'inverno artico marziano. Nell'ipotesi in cui però la sonda sia riuscita a "sopravvivere" nel momento in cui riesca a generare sufficiente energia elettrica essa è programmata per svegliarsi e trasmettere un segnale del tipo "Hey, eccomi qui".

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/02/ ... colto.html


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MessaggioInviato: 03/03/2010, 10:02 
Mars Odyssey ha concluso la 2° campagna di ascolto, nessun segnale dalla sonda Mars Phoenix

Immagine

L'immagine che vedete qui sopra mostra due momenti piuttosto recenti del sito di atterraggio della sonda Mars Phoenix, nelle regioni a Nord del Pianeta Rosso.
Entrambe le foto sono state riprese dalla sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) in particolare dalla fotocamera telescopica dell'esperimento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment).

L'immagine a sinistra è dell'8 Febbraio 2010, quella a destra è del 25 Febbraio 2010. La cosa che salta di più agli occhi è proprio il progressivo sciogliersi del ghiaccio con l'avanzare della primavera in prossimità del luogo dove il 25 maggio 2008 atterrò la piccola sonda Mars Phoenix Lander.

Purtroppo ancora nessun segnale è stato captato da Mars Odyssey (la sonda NASA in orbita intorno a Marte) che il 26 Febbraio scorso ha concluso la sua seconda campagna di ascolto iniziata il 22 febbraio. Dopo sessanta sorvoli del sito di atterraggio di Phoenix nessun 'beep' è stato udito. Il primo periodo di ascolto si è svolto a Gennaio (30 passaggi orbitali) terminato anch'esso con un nulla di fatto.

Nonostante le probabilità molto basse che Phoenix possa tornare funzionante dopo l'inverno marziano è prevista una terza ed ultima campagna di ascolto sempre ad opera di Odyssey pianificata per il mese prossimo.

Non ci resta che aspettare.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/03/ ... pagna.html


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MessaggioInviato: 08/04/2010, 11:16 
Mars Osyssey in attesa di eventuali segnali dalla sonda Mars Phoenix Lander (la terza campagna di ascolto)

E' iniziata il 5 Aprile scorso la terza ed ultima campagna di ascolto della sonda NASA Mars Odyssey dalla sua orbita intorno a Marte. Fino al 9 Aprile infatti Odyssey sorvolerà per ben 60 volte il sito di atterraggio della sonda NASA Mars Phoenix Lander e resterà in attesa di un segnale che proverebbe che la piccola sonda è sopravvissuta all'inverno marziano.

A partire dallo scorso Gennaio altre due campagne di ascolto si sono susseguite (la prima e la seconda) senza ricevere alcuna notizia dalla superficie. C'è da dire che Phoenix non è stato progettato per resistere al freddissimo inverno marziano. News Spazio ha seguito con molta attenzione la fantastica missione della piccola sonda terrestre atterrata vicino al polo Nord di Marte il 25 Maggio 2008.

Phoenix smise di comunicare con il centro di controllo a Terra nel novembre del 2008 all'approssimarsi dell'inverno nell'emisfero Nord in cui era atterrato. Le speranze - oggi - che i pannelli solari di Phoenix possano ricaricare le batterie e che vi sia sufficiente energia per riattivare la sonda sono oggettivamente basse.

Vi è però un elemento di differenza rispetto ai mesi scorsi. Adesso Phoenix è raggiunto dai raggi del Sole per tutto il giorno e ciò pone le migliori condizioni ambientali per consentire una ricarica delle sue batterie. Se non vi sono componenti irreparabilmente danneggiati dal freddo Phoenix è programmato per inviare un segnale rilevabile dalla sonda orbitale Odyssey.

Tra l'altro pare che la NASA abbia una mezza idea di progettare una ulteriore campagna di ascolto più avanti nel tempo.

Al momento nessuna notizia da Marte. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/04/ ... tuali.html


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MessaggioInviato: 15/04/2010, 11:41 
Nessun segnale da Marte, Phoenix Lander non contatta Mars Odyssey

La sonda NASA Mars Odyssey in orbita intorno a Marte non ha ricevuto alcun segnale dal Mars Phoenix Lander durante la terza campagna di ascolto in programma dal 5 al 9 Aprile 2010. Durante questo periodo di tempo Odyssey è passata sopra il sito di atterraggio di Phoenix per 60 volte, ma nessun segnale è stato ricevuto.

Le altre due precedenti campagne di ascolto si erano svolte a Gennaio ed a Febbraio, anch'esse senza esiti positivi.

Phoenix completò la sua missione piena di entusiasmanti scoperte scientifiche nel Novembre del 2008, lavorando su Marte per cinque mesi, due di più rispetto alla missione programmata. Come è stato già ricordato la sonda non era stata progettata per resistere all'intenso freddo dell'inverno marziano, tuttavia sono stati compiuti vari tentativi di ascolto nella speranza che Phoenix potesse riattivarsi una volta che (e se!) i pannelli solari fossero stati nuovamente in grado di generare energia elettrica.

Una differenza significativa in quest'ultima campagna di ascolto era nel fatto che per la prima volta alle latitudini artiche dove è atterrato Phoenix il sole è rimasto sempre sopra l'orizzonte.

La dichiarazione di Chad Edwards, chief telecommunications engineer per il Mars Exploration Program al laboratorio NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadina: "Questa è stata l'ultima delle nostre tre campagne di ricerca di Phoenix pianificate. Il Mars Program valuterà i risultati ottenuti per valutare se siano giustificate ulteriori azioni".

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/04/ ... ander.html


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MessaggioInviato: 25/05/2010, 22:18 
Addio Phoenix, sonda si e' spenta
A due anni dal suo arrivo sul suolo di Marte

(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Addio alla sonda-laboratorio della Nasa Phoenix,'spenta' a 2 anni dall'arrivo sul suolo di Marte, dopo aver scoperto ghiaccio sul pianeta. Phoenix e' stato il primo veicolo a raccogliere e analizzare campioni del suolo marziano, ora tace. La sua luce non brilla piu' e nelle ultime immagini inviate a Terra da una delle sonde Usa nell'orbita marziana, il Mars Reconnaissance Orbiter (Mro) la sonda appare come una macchiolina grigia. I suoi pannelli solari sono irreparabilmente danneggiati.

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 92146.html




Immagine
Two images of the Phoenix Mars lander taken from Martian orbit in 2008 and 2010. The 2008 lander image shows two relatively blue spots on either side corresponding to the spacecraft's clean circular solar panels. In the 2010 image scientists see a dark shadow that could be the lander body and eastern solar panel, but no shadow from the western solar panel. Image credit: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona

PASADENA, Calif. -- NASA's Phoenix Mars Lander has ended operations after repeated attempts to contact the spacecraft were unsuccessful. A new image transmitted by NASA's Mars Reconnaissance Orbiter shows signs of severe ice damage to the lander's solar panels.

"The Phoenix spacecraft succeeded in its investigations and exceeded its planned lifetime," said Fuk Li, manager of the Mars Exploration Program at NASA's Jet Propulsion Laboratory in Pasadena, Calif. "Although its work is finished, analysis of information from Phoenix's science activities will continue for some time to come."

Last week, NASA's Mars Odyssey orbiter flew over the Phoenix landing site 61 times during a final attempt to communicate with the lander. No transmission from the lander was detected. Phoenix also did not communicate during 150 flights in three earlier listening campaigns this year.

Earth-based research continues on discoveries Phoenix made during summer conditions at the far-northern site where it landed May 25, 2008. The solar-powered lander completed its three-month mission and kept working until sunlight waned two months later.

Phoenix was not designed to survive the dark, cold, icy winter. However, the slim possibility Phoenix survived could not be eliminated without listening for the lander after abundant sunshine returned.

An image of Phoenix taken this month by the High Resolution Imaging Science Experiment, or HiRISE, camera on board the Mars Reconnaissance Orbiter suggests the lander no longer casts shadows the way it did during its working lifetime. one of the Mars Phoenix Lander's solar panels This view of one of the Mars Phoenix Lander's solar panels is a composite of multiple exposures taken by the spacecraft's Surface Stereo Imager camera. Image credit: NASA/JPL-Caltech/University Arizona/Texas A&M University
› Larger image

"Before and after images are dramatically different," said Michael Mellon of the University of Colorado in Boulder, a science team member for both Phoenix and HiRISE. "The lander looks smaller, and only a portion of the difference can be explained by accumulation of dust on the lander, which makes its surfaces less distinguishable from surrounding ground."

Apparent changes in the shadows cast by the lander are consistent with predictions of how Phoenix could be damaged by harsh winter conditions. It was anticipated that the weight of a carbon-dioxide ice buildup could bend or break the lander's solar panels. Mellon calculated hundreds of pounds of ice probably coated the lander in mid-winter.

During its mission, Phoenix confirmed and examined patches of the widespread deposits of underground water ice detected by Odyssey and identified a mineral called calcium carbonate that suggested occasional presence of thawed water. The lander also found soil chemistry with significant implications for life and observed falling snow. The mission's biggest surprise was the discovery of perchlorate, an oxidizing chemical on Earth that is food for some microbes and potentially toxic for others.

"We found that the soil above the ice can act like a sponge, with perchlorate scavenging water from the atmosphere and holding on to it," said Peter Smith, Phoenix principal investigator at the University of Arizona in Tucson. "You can have a thin film layer of water capable of being a habitable environment. A micro-world at the scale of grains of soil -- that's where the action is."

The perchlorate results are shaping subsequent astrobiology research, as scientists investigate the implications of its antifreeze properties and potential use as an energy source by microbes. Discovery of the ice in the uppermost soil by Odyssey pointed the way for Phoenix. More recently, the Mars Reconnaissance Orbiter detected numerous ice deposits in middle latitudes at greater depth using radar and exposed on the surface by fresh impact craters.

"Ice-rich environments are an even bigger part of the planet than we thought," Smith said. "Somewhere in that vast region there are going to be places that are more habitable than others."

The Mars Reconnaissance Orbiter reached the planet in 2006 to begin a two-year primary science mission. Its data show Mars had diverse wet environments at many locations for differing durations during the planet's history, and climate-change cycles persist into the present era. The mission has returned more planetary data than all other Mars missions combined.

Odyssey has been orbiting Mars since 2001. The mission also has played important roles by supporting the twin Mars rovers Spirit and Opportunity. The Phoenix mission was led by Smith at the University of Arizona, with project management at JPL and development partnership at Lockheed Martin in Denver. The University of Arizona operates the HiRISE camera, which was built by Ball Aerospace and Technologies Corp., in Boulder. Mars missions are managed by JPL for NASA's Mars Exploration Program at NASA Headquarters in Washington. JPL is a division of the California Institute of Technology in Pasadena.

Source: http://www.nasa.gov/mission_pages/phoen ... 00524.html


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MessaggioInviato: 26/05/2010, 00:07 
R.I.P. [:(]



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 Oggetto del messaggio: Re: Mars Phoenix: contatto ad ottobre
MessaggioInviato: 18/03/2015, 09:48 
Immagine

Una vista del desolato deserto polare intorno al circolo polare Marziano, analizzato ed esplorato dal lander robotico Phoenix, della NASA. I piccoli balzi nella superficie sono creati dal continuo raffreddarsi tantissimo e poi riscaldarsi della superficie. Simili strutture si trovano anche sulla Terra in luoghi molto deserti e freddi.
Dalla sua prospettiva, per tutta l'estate Phoenix non ha mai visto tramontare davvero il Sole. Quando è successo, all'inizio dell'inverno, ormai l'energia solare era così poca, ed il freddo così duro, che non è riuscita a sopravvivere alle condizioni estreme.
Una delle scoperte più intriganti fatte però riguarda la presenza di sali e ghiaccio d'acqua sotto la polvere superficiale. Questi due ingredienti sono fondamentali per capire meglio la distribuzione dell'acqua ora su Marte ma anche come poteva essere un tempo, e come potremmo usare quel ghiaccio per futura colonizzazione di Marte.

https://www.facebook.com/Link2Universe/ ... =1&theater


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