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 Oggetto del messaggio: Il primo caso di lente gravitazionale "invertita"
MessaggioInviato: 17/07/2010, 19:40 
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Il quasar SDSS J0013+1523, situato a 1,6 miliardi di anni luce di distanza da noi, è in grado di ingrandire l'immagine di una galassia distante 7,5 miliardi di anni luce

È il primo caso noto di una galassia distante la cui immagine è stata ingrandita – secpndo il ben noto effetto di “lente gravitazionale” - da un quasar: lo hanno scoperto i ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) e dell'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), in Svizzera, nell'ambito di una serie di osservazioni effettuate con il Keck Observatory, situato sul monte Mauna Kea, nelle Isole Hawaii.

I quasar sono oggetti straordinariamente luminosi dell'universo distante che si pensano essere alimentati da buchi neri supermassicci presenti nel nucleo di galassie. Uno solo di questi oggetti potrebbe essere più luminoso di un'intera galassia di centinaia di miliardi di stelle, il che rende lo studio delle galassie che li ospitano estremamente difficoltoso.

Proprio la possibilità di comprendere queste galassie ospiti è uno dei fattori che rendono quest'ultimo studio estremamente interessante.

Il primo esempio di lente gravitazionale fu scoperto nel 1979; si trattava dell'immagine di un quasar distante la cui immagine risultava ingrandita da una galassia più vicina; a distanza di più di 30 anni si conoscono centinaia di casi di questo fenomeno. Eppure l situazione inversa – una galassia di sfondo ingrandita da una più vicina che ospita un quasar – non era mai stato osservato finora.

L'uso dell'effetto lente gravitazionale per misurare le masse delle galassie distanti, indipendentemente dalla loro luminosità, è stato proposto nel 1936 dall'astrofisico Fritz Zwicky, ed è stato adottato a questo fine in anni recenti, ma finora mai per misurare le masse degli stessi quasar ospiti.

Per trovare la lente cosmica, gli astronomi hanno sfruttato un ampio database di spettri elettromagnetici di quasar ottenuti con lo Sloan Digital Sky Survey (SDSS) per selezionare candidati all'effetto lente gravitazionale “invertito”.

Le successive osservazioni del miglior candidato – il quasar SDSS J0013+1523, localizzato a 1,6 miliardi di anni luce di distanza da noi – utilizzando il telescopio da 10 metri del Keck Observatory, hanno confermato che esso è in grado in effetti di ingrandire l'immagine di una galassia distante, posta a 7,5 miliardi di anni luce di distanza.

"I quasar sono utili parametri per comprendere la formazione e l'evoluzione delle galassie”, ha concluso George Djorgovski, che ha guidato il gruppo del Caltech e ha firmato l'articolo di resoconto apparso sulla rivista Astronomy & Astrophysics http://arxiv.org/abs/1002.4991. “Inoltre, la scoperta di altri oggetti come questo ci aiuterebbe a comprendere la correlazione tra i quasar e le galassie che li contengono, unitamente alla loro coevoluzione.”

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... a_/1344042


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