Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 18 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio: Ai confini sistema solare
MessaggioInviato: 17/10/2009, 09:14 
Al confine con lo spazio interstellare IBEX ha mostratouna fascia molto stretta due-tre volte più brillante di qualunque altro oggetto osservabile nel cielo

Immagine

La prima mappa di tutto il cielo sviluppata dalla sonda Interstellar Boundary Explorer (IBEX) della NASA ha rivelato sorprendenti e intense interazioni tra il sistema solare e lo spazio interstellare.

"I risultati di IBEX sono veramente interessanti, poiché le emissioni non somigliano ad alcuna delle attuali teorie o modelli di questa regione mai osservata”, ha commentato David J. McComas, principal investigator di IBEX e ricercatore dello Space Science and Engineering Division del Southwest Research Institute. "Ci si aspettava di vedere piccole e graduali variazioni al confine con lo spazio interstellare per circa 16 miliardi di chilometri. IBEX invece ci sta mostrando una fascia molto stretta due-tre volte più brillante di qualunque altro oggetto osservabile nel cielo."

Com'è noto, dal Sole soffia in ogni direzione un “vento solare” di particelle cariche ad alta velocità che produce una bolla gigante nello spazio interstellare nota come eliosfera, una regione di spazio dominata dall’influenza del Sole in cui sono posti la Terra e gli altri pianeti.

Nel suo moto, il vento solare raccoglie i frutti della ionizzazione delle particelle neutre provenienti dallo spazio interstellare. IBEX misura gli atomi neutri energetici (ENA) prodotti nella regione di confine tra l’eliosfera e il mezzo interstellare locale che viaggiano a velocità comprese tra 0,8 e 4 milioni di chilometri all’ora. Come sottolineato nell'articolo pubblicato su "Science", IBEX ha anche rivelato per la prima volta idrogeno e ossigeno nel mezzo interstellare.

È così stato possibile mappare l’interazione globale dell’eliosfera, anche se, come avvertono i ricercatori, occorrerà più tempo per comprendere pienamente i dati IBEX.

Fonte: lescienze.espresso.repubblica.it

Maggiori info qui: http://science.nasa.gov/headlines/y2009/15oct_ibex.htm


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Premio impegno per il forum!Premio impegno per il forum!

Non connesso


Messaggi: 2246
Iscritto il: 01/02/2009, 13:35
Località: Cagliari
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/10/2009, 08:31 
sinceramente non ho capito molto... mi spiegheresti in altri termini? [8)]



_________________
Immagine
UFO & ABDUCTIONS

Le atrocità in nome (e della) chiesa
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 353
Iscritto il: 05/12/2008, 15:37
Località: Roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/10/2009, 11:07 
Cita:
cagliari79 ha scritto:

sinceramente non ho capito molto... mi spiegheresti in altri termini? [8)]


Non preoccuparti, neanche i ricercatori c' hanno capito molto.

Evidentemente e' uno di quei casi dove i dati raccolti non collimano con quello che la scienza si aspettava.

Dato che la scienza accademica finge di sapere tutto, quando in realtà brancola nel buio e dato che riguardo l'eliosfera ci sono ipotesi "di confine" a dir poco sconvolgenti, la notizia potrebbe essere interessante per rafforzare indirettamente ipotesi che vengono considerate fantascientifiche.


Cita:
...come avvertono i ricercatori, occorrerà più tempo per comprendere pienamente i dati IBEX.



_________________
Esistono uomini senza scrupoli che vogliono costringerci in un mondo dove tutto e' scarso. La scarsità rende potente chi possiede quel poco e schiavo chi ne necessita, questo rende possibile dare un prezzo ad una cosa che non ha valore, trasformando un diritto naturale in un bene da acquistare. (Teschio)
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/10/2009, 19:19 
Teschio ha detto bene.

Il succo del discorso è che stiamo parlando di una zona inesplorata per la quale abbiamo più teorie che dati.

IBEX dovrebbe aiutare a capire cosa accade ai confini del sistema solare, come si comporta l'eliosfera a "contatto" con lo spazio interstellare.
La sonda ha messo in evidenza una sorta di nastro luminoso.
Questo fenomeno non era mai stato rilevato e si tratta probabilmente del prodotto di emissioni Ena. Secondo i ricercatori il nastro potrebbe essere provocato dalle interazioni tra il campo magnetico interstellare e l'eliosfera.


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2307
Iscritto il: 03/12/2008, 21:09
Località: roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/10/2009, 21:37 
Teschio scusa potresti dirci quali sono queste ipotesi di confine sull'eliosfera che tu dici essere sconvolgenti?



_________________
"Bisogna cercare orizzonti lontani non solo per scopi pragmatici, ma perché l'immaginazione e l'anima vengano nutrite dalla meraviglia e dalla bellezza".
Verner Von Braun,1972
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Non connesso


Messaggi: 1663
Iscritto il: 03/12/2008, 19:05
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/10/2009, 14:01 
che ne pensate?


"STATO PIANETOFISICO DELLA TERRA E DELLA VITA
del Dr. Alexey N.Dmitriev
Pubblicato in Russo, IICA Transactions, Volume 4, 1997

Professore in Geologia e Mineralogia e Capo Membro Scientifico, Istituto Nazionale di Geologia, Geofisica e Mineralogia, Dipartimento Siberiano dell'Accademia di Scienze della Russia.
Esperto in Ecologia Globale e negli Eventi Terrestri in Rapido Processo.
Paragrafo Riassuntivo

Le correnti alterazioni PianetoFisiche della Terra, stanno divenendo irreversibili. Esistono forti evidenze per cui queste trasformazioni vengano causate da materiale altamente carico e da una non uniformità energetica nello spazio interstellare anisotropico penetrata nell'area interplanetaria del nostro Sistema Solare. Questa "donazione" di energia sta producendo processi ibridi e stati energetici eccitati in tutti i pianeti, come nel Sole. Gli effetti qua sulla Terra si trovano nell'accelerazione dello spostamento dei poli magnetici, nella distribuzione di ozono verticale e orizzontale e nell'aumento di frequenza e magnitudine degli eventi climatici catastrofici. Esiste un'alta probabilità che ci stiamo muovendo in un rapido periodo di instabilità nelle temperature simile a quello avvenuto 10.000 anni fa. La risposta adattativa della biosfera e dell'umanità a queste nuove condizioni, può portare ad una revisione globale della gamma delle specie e della vita sulla Terra. Solo tramite una profonda comprensione dei cambiamenti fondamentali che stanno avvenendo nell'ambiente naturale attorno a noi, i politici e i cittadini, saranno capaci di ottenere l'equilibrio con il rinnovato flusso degli stati e dei processi PianetoFisici."
http://www.altrogiornale.org/_/content/ ... ontent.300


"cambiamenti climatici per arrivare a vere e proprie chicche quali la teoria della "cintura fotonica" del geologo russo Alexei Dmitriev e a quella del biofisico russo Simon Shnoll che avrebbe (cito dal libro) "scoperto che la biochimica umana è influenzata dall'orientamento della Terra rispetto alle stelle e dai cicli dell'attività solare che, sempre nel 2012, potrebbero raggiungere il massimo dell'intensità". Per Giacobbo, in sostanza, anche la scienza darebbe ragione ai Maya e il mondo finirebbe proprio nel 2012."

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273947



(i Maya indicano la fine di un tipo di mondo non del mondo, la fine di un'Era)


Ultima modifica di weboy il 19/10/2009, 14:05, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 332
Iscritto il: 23/09/2009, 10:45
Località: Castelletto d'Orba
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/10/2009, 14:03 
bla bla bla.....[;)]



_________________
La scienza non è una Dea ma uno strumento al servizio dell'uomo! (C. G. Jung)
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/10/2009, 18:46 
La prima parziale spiegazione della striscia o fascia più luminosa si può vedere chiaramente nella figura che segue. Essa rappresenterebbe la parte della superficie della specie di “palloncino” (che rappresenta l’eliosfera del Sole e che protegge l’intero Sistema Solare) che viene più pesantemente colpita dalla radiazione cosmica interstellare. In altre parole la regione le cui tangenti sono parallele alle linee del campo magnetico galattico. E’ come un ariete medioevale che colpisce un enorme portone. La parte più avanzata è quella che subisce l’urto maggiore. Il fatto che sia così luminoso indica una violenza delle radiazioni cosmiche ben più importante di quanto si pensasse prima. Evviva lo scudo solare e speriamo che sia sempre alla sua altezza…

Immagine

Fonte: astronomia.com


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2307
Iscritto il: 03/12/2008, 21:09
Località: roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/10/2009, 19:08 
Quindi l'eliosfera ci protegge da radiazioni extrasolari la cui formidabile violenza non era stata ancora compresa prima di questo esperimento...



_________________
"Bisogna cercare orizzonti lontani non solo per scopi pragmatici, ma perché l'immaginazione e l'anima vengano nutrite dalla meraviglia e dalla bellezza".
Verner Von Braun,1972
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/05/2010, 23:45 
Milioni di gradi presto avvolgeranno il Sole

Immagine

Gli scienziati del Centro di Ricerca Spaziale dell'Accademia Polacca delle Scienze, del Los Alamos National Laboratory, del Southwest Research Institute e della Boston University, suggeriscono che il nastro delle emissioni di atomi neutri energetici, scoperto l'anno scorso dal satellite IBEX Small Explorer della Nasa, potrebbe essere spiegato da un effetto geometrico causato da un approccio del Sole al confine tra la nube di gas interstellare locale e un'altra nube di un gas molto calda chiamata Local Bubble. Se questa ipotesi è corretta, il Sole potrebbe entrarci in un centinaio di anni.

Immagine
[FOTO 1: La mappa del satellite IBEX della NASA, che mostra la regione ad arco nel cielo, composta dagli ENA, cio le "Emissioni energetiche degli atomi neutri]

La prima mappa del cielo delle emissioni energetiche degli atomi neutri (ENA), era stata ottenuta lo scorso anno dal satellite IBEX, mostrando una sorprendente caratteristica ad arco [vedi foto 1 in alto]. Questa scoperta sorprendente è stata successivamente annunciata dalla NASA come uno dei risultati più importanti in fatto di esplorazione dello spazio nel 2009. Poco dopo la scoperta sono stati proposti sei ipotesi per spiegare la barra multifunzione, tutte concordi sulla sua relazione con i processi in corso all'interno dell'eliosfera o nelle sue vicinanze. In un articolo recentemente pubblicato nell'Astrophysical Journal Letters, un team polacco-statunitense di scienziati guidati dal Prof. Stan Grzedzielski dal Centro di Ricerca Spaziale dell'Accademia Polacca delle Scienze a Varsavia, , offre una spiegazione diversa. "Osserviamo la barra multifunzione", dice Grzedzielski "perché il Sole si sta avvicinando al confine tra la nostra nube di gas interstellare locale e un'altra nube di un gas molto calda e turbolenta".

L'energia degli atomi neutri, registrata dai rilevatori IBEX, è nata al di fuori della caldissima Bolla Locale quando si carica con gli atomi relativamente freschi della Local Cloud. Gli ENA non hanno carica elettrica e quindi possono precipitare liberamente in linea retta dal loro luogo di nascita. Alcuni di essi possono raggiungere l'orbita terrestre e possono essere rilevati da IBEX. "Se la barra multifunzione ENA è stata creata presso i confini dell'eliosfera, il loro luogo di nascita sarebbe relativamente vicino, nel giro di un paio di centinaia di unità astronomiche", spiega il dottor Andrzej Czechowski da SRC PAS, uno dei co-autori della ricerca.

Il team di scienziati polacchi e statunitensi suggeriscono che il nastro ENA nasce dallo scambio di carica elettrica tra gli atomi che "evaporano"alla nube interstellare con una bolla molto calda e completamente ionizzata di gas. La Bolla Locale è probabilmente un residuo di una serie di esplosioni di supernova che si sono verificati pochi milioni di anni fa e quindi non solo è molto calda (milioni di gradi Kelvin), ma anche turbolenta. I protoni nella locale Bubble al confine con la Nuvola locale strappano gli elettroni dagli atomi neutri e fuggono in tutte le direzioni.

"Se la nostra ipotesi è corretta, allora stiamo catturando atomi che provengono da una nube interstellare che è diversa dalla nostra," dice il Dott. Maciej Bzowski, co-investigator della missione e capo del team polacco IBEX. Ma dal momento che l'istituzione di tale atomi ENA si sta verificando in tutto lo strato limite complessivo tra le nuvole, perché vediamo la barra multifunzione? "È un effetto puramente geometrico, che osserviamo perché il Sole è attualmente appena al posto giusto, ad un migliaio di unità astronomiche dal confine della nuvola", spiega Grzedzielski.

Il modello sviluppato dal team polacco-statunitense suggerisce che il confine tra la Nuvola locale e la Bolla Locale potrebbe non essere a pochi anni luce dal Sole, come si credeva in precedenza, ma potrebbe raggiungerci nel giro di un migliaio di unità astronomiche, mille volte più vicino. Questo potrebbe significare che il Sistema Solare potrebbe entrare nella nube di milioni di gradi già nel prossimo secolo. "Niente di insolito, il Sole attraversa spesso aree irregolari di gas interstellare durante il suo viaggio galattico", commenta Grzedzielski. Tali nubi sono di densità molto bassa, molto inferiori al miglior vuoto ottenuto nei laboratori della Terra. Una volta dentro, l'eliosfera si riforma e si può ridurre un pò, mentre il livello delle radiazioni cosmiche introdotte nella magnetosfera potrebbero aumentare, ma niente di preoccupante. "Forse le generazioni future dovranno imparare a proteggere meglio il loro hardware spaziale contro radiazioni più forti", suggerisce Grzedzielski.

IBEX è l'ultima serie di missioni spaziali scientifiche a basso costo della NASA. Tale missione è stata sviluppata dal Southwest Research Institute di San Antonio, TX, che la conduce con un gruppo di partner internazionali.

A cura di Arthur McPaul

Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... no-il.html - http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 191114.htm


Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2010, 21:00 
Una nuova era di raggi cosmici? Astronauti, fate attenzione!

Sappiamo ormai, e ne abbiamo già parlato in queste pagine, che il Sistema Solare sta catturando atomi neutri molto energetici da una specie di striscia ai suoi confini che potrebbe indicare il confine tra la Nube Locale e la cosiddetta Cavità Locale (Local Bubble). Una nuova teoria porrebbe quest’ultima molto più vicina di quanto si pensasse prima.

Sembra che il Sole insieme al suo corteo planetario stia per entrare in una nube molecolare molto più calda di quella in cui è immerso attualmente. Un gruppo di ricerca polacco ha infatti avanzato una nuova ipotesi sull’origine degli atomi neutri individuati dal satellite IBEX della NASA. Per i suddetti ricercatori quella “striscia” di particelle sarebbe frutto di un effetto geometrico dovuto all’ormai imminente avvicinamento del sistema solare alla Cavità Locale, una nube molecolare caldissima (milioni di gradi). Se avessero ragione, il Sole starebbe già catturando materia proveniente da una nuova nube e non da quella in cui è immerso da qualche decina di migliaia di anni (con una temperatura di “solo” 6000 gradi).

Gli atomi neutri ad alta energia (ENA) sono nati da protoni lanciati verso di noi dalla Cavità Locale che hanno catturato elettroni che stavano evaporando dalla Nube Locale più fredda. Diventando neutri non sono più stati impensieriti nel loro viaggio dal campo magnetico solare e sono potuti giungere fino a noi. La Cavità Locale è probabilmente il residuo dell’esplosione di diverse supernove avvenuta qualche milione di anni fa (che spettacolo ci siamo persi!), da cui l’elevata temperatura e la ionizzazione degli atomi. La nube è anche ovviamente molto agitata e turbolenta.

In questo modello la nube non si troverebbe ad una distanza di anni luce dal Sole, ma soltanto a qualche migliaia di unità astronomiche. Una vera inezia! Il Sistema Solare penetrerebbe dentro la nuova nube tra circa un secolo.

Comunque, nessuna preoccupazione! Queste nubi sono estremamente rarefatte e potrebbe al massimo far aumentare lievemente il livello dei raggi cosmici. Probabilmente la nuova generazione dovrà costruire strumentazione spaziale un po’ più “resistente” di quella odierna… Anche i futuri o futuribili viaggi umani al di fuori dell’atmosfera dovranno tenerne conto…

Immagine
Il Sole sta attraversando in questo momento una nube molecolare a bassa temperatura (circa 6000 gradi), la Local Interstellar Cloud. Tuttavia questa “piccola” nube è immersa dentro una ben più grande, la cosiddetta Cavità Locale (Local Bubble). L’interazione tra queste due nubi genera una striscia (Ribbon) di atomi neutri (ENA) che penetrano facilmente all’interno del sistema solare e raggiungono il satellite IBEX della NASA che riesce a individuarli. La forma a “striscia” deriva probabilmente da effetti geometrici causati dall’estrema vicinanza del Sole al bordo esterno della sua Nube Locale. (Fonte: SRC/Tentaris,ACh/Maciej Frolow)

Un doveroso chiarimento: nessuno spavento per la temperatura così alta. Nei gas interstellari si parla di milioni di gradi, ma nessun termometro misurerebbe in realtà tale temperatura. Si otterrebbero valori ben prossimi allo zero assoluto. In questi casi, infatti, si intende per temperatura lo stato di agitazione del gas (il moto delle particelle), che diventa la ben nota temperatura solo se il sistema è in equilibrio termodinamico. Ma nel “vuoto” tra le stelle non siamo in queste condizioni e quindi è una temperatura che non … scalda veramente. Il grande movimento che esiste nella Cavità Locale (e quindi la sua elevata temperatura) deriva proprio dalla sua nascita dovuta a esplosioni immani di supernove.

Fonte: http://www.astronomia.com/2010/05/28/un ... ttenzione/


Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 01/10/2010, 17:02 
Il Misterioso Nastro Al Margine del Sistema Solare Sta Cambiando

Un anno fa, i ricercatori della missione IBEX hanno annunciato la scoperta di un inaspettato nastro luminoso,o banda, che ha delle emissioni energetiche sorprendentemente alte, e si trova ai confini tra il nostro Sistema Solare e lo spazio interstellare. Adesso,dopo un anno di osservazioni, gli scienziati hanno visto vastissimi cambiamenti,incluso un insolito nodo,groviglio, nel nastro, che sembra essersi sciolto. I cambi nel nastro, un disturbo nella forza, insieme ad un’eliosfera rimpicciolita, potrebbero permettere ai raggi cosmici galattici di penetrare nel nostro Sistema Solare.



“Non riuscivamo neanche a capire bene da dove veniva questo nastro,tanto per iniziare”, ha spiegato David McComas, investigatore principale della missione IBEX, durante la conferenza stampa. “Adesso è ancor più confondente sapere che la struttura cambia cosi tanto in cosi poco tempo.”

I ricercatori credono che il nastro si forma per via di un interazione tra lo spazio interstellare e la nostra eliosfera, la bolla protettiva in cui la Terra e gli altri pianeti si trovano. L’eliosfera è gonfiata dal vento solare, e agisce come uno scudo protettivo contro i raggi cosmici galattici che altrimenti bombarderebbero continuamente i pianeti, e distruggerebbero la vita.

L’interazione del vento solare con il mezzo interstellare crea atomi neutri energetici di idrogeno, chiamati ENA, che si sparpagliano poi dall’elioscudo in tutte le direzioni. Alcuni di questi atomi passano vicini alla Terra, dove la sonda IBEX li riesce a rilevare e misurare, trovando la loro direzione ed energia. Man mano che la sonda ruota lentamente, i rilevatori ottengono immagini più complesse dei ENA che arrivano da tutte le direzioni nel cielo.

IBEX ha prodotto mappe globali delle regioni più esterne del Sistema Solare ogni sei mesi. Dalla prima mappa prodotta,che mostrava il nastro, scoperto l’anno scorso, gli scienziati osservarono in questo nastro inaspettato un nodo,che si trovava nella porzione nord del nastro, ed era la struttura con l’energia più alta rilevata.

La nuova mappa, appena rilasciata, mostra la struttura su grande scala del nastro, e un altra nuova sorpresa: la distribuzione è drasticamente cambiata. In totale, l’intensità dei ENA è calata del 10-15%, e il nodo più energetico di cui si parlava prima si è sciolto e diffuso in tutto il nastro.

Immagine
Nell'immagine sono messe a confronto due mappe ottenute in due momenti diversi. Credit: NASA

McComas spiega che il calo nell’intensità tra le due mappe, forse ha senso, perché il Sole sta soltanto adesso emergendo dal suo periodo insolitamente lungo di bassa attività e quindi c’è stato un vento solare insolitamente basso. Meno particelle dl vento solare arrivano alla eliosfera,portano ad una diminuzione della bolla protettiva. Una bolla più piccola permette l’arrivo nel Sistema Solare di più raggi cosmici galattici.

“Se c’è una cosa che abbiamo imparato grazie all’IBEX fino ad ora, è che i modelli che stiamo usando per l’interazione tra il vento solare e la nostra galassia sono sbagliatissimi.” ha spiegato McComas.

Grazie alle missioni portate avanti nel Sistema Solare durante gli ultimi anni, gli scienziati sono riusciti a imparare molto riguardo all’ambiente all’interno del Sistema Solare, imparando molto riguardo al vento solare e come si lega alle strutture presenti nel sole.

“IBEX è la prima missione che ci da importanti informazioni riguardo all’ambiente che si trova poco oltre l’eliosfera.” ha spiegato Nathan Schwadron, scienziato della missione. “Il nastro è legato in qualche modo alla direzione dell’orientamento del campo locale, dandoci utili indizi per capire come il mezzo galattico influisce l’intero sistema. Queste sono le informazioni critiche che finora ci mancavano.”

Gli scienziati sono speranzosi che la missione IBEX continuerà a operare per l’intero ciclo solare cosi che possano tracciare i cambiamenti che il nastro avrà man mano che cambia l’attività solare nei prossimi anni.

La loro ricerca, intitolata “The evolving heliosphere: Large-scale stability and time variations observed by the Interstellar Boundary Explorer” è stata pubblicata online il 29 settembre nel “American Geophysical Union’s Journal of Geophysical Research.”

http://www.agu.org/pubs/crossref/2010/2 ... 5569.shtml

http://www.eurekalert.org/pub_releases/ ... 093010.php

http://www.ibex.swri.edu/

http://www.universetoday.com/74712/myst ... -changing/

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... cambiando/


Ultima modifica di 2di7 il 04/10/2010, 17:34, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/04/2011, 21:34 
Risolto il mistero del "nastro" ai confini del Sistema Solare

In un articolo che sarà pubblicato il 10 APRILE 2011 sul The Astrophysical Journal, gli scienziati della missione NASA Interstellar Boundary Explorer (IBEX) di Nathan Schwadron e altri colleghi presso l'Università di New Hampshire, hanno isolato e risolto il mistero del "nastro" di energia e particelle scoperto nell'eliosfera (la grande bolla che circonda il nostro Sistema Solare) e ci protegge dai raggi cosmici galattici.

La scoperta, che sovverte 40 anni di teoria, permette di comprendere la struttura fondamentale della eliosfera, che a sua volta aiuta gli scienziati a comprendere le strutture analoghe o "astrospheres" che circondano altri sistemi stellari in tutto il cosmo.

Il nastro di energia è stato catturato utilizzando telecamere ad altissima sensibilità che riprendono l'immagine degli atomi neutri energetici (invece dei fotoni di luce) per creare mappe della regione di confine tra il nostro Sistema Solare e il resto della nostra galassia. Note Schwadron, professore associato presso l'Istituto UNH per lo studio della Terra, gli oceani, e dello Spazio e Dipartimento di Fisica, ha detto: "isolare e separare il nastro dalle mappe di IBEX è stato come scoprire il paesaggio ai margini della il Sistema Solare".

Per David McComas del Southwest Research Institute (SwRI): "Queste mappe sono scientificamente ricche e fondamentali per aiutare gli scienziati a capire come sono strutturati i confini del nostro Sistema Solare, in cui hanno accesso ai raggi cosmici galattici potenzialmente dannosi provenienti dallo spazio profondo ".

I raggi cosmici galattici più energici penetrano infatti anche i potenti campi magnetici più vicini alla Terra e, infine, si scontrano e interagiscono con l'atmosfera terrestre. Gli effetti diretti o indiretti di questi raggi cosmici nel sistema Terra, compresa la nostra biosfera, sono ancora limitati e sono spesso controversi. Il team di scienziati che utilizzano IBEX sta utilizzando le mappe per comprendere meglio l'eliosfera è le sue proprietà fisiche. Queste informazioni dettagliate sui confini del nostro Sistema Solare permetteranno agli scienziati di comprendere meglio come i raggi cosmici galattici si evolvono nel nostro ambiente spaziale, che a sua volta fornirà informazioni fondamentali sulle radiazioni dell'ambiente sulla Terra e le implicazioni per l'evoluzione della vita.

Gli scienziati hanno analizzato i dati di IBEX dal primo anno della missione di osservazioni e dopo aver sviluppato un metodo efficace di separazione dei dati sono stati in grado di isolare e risolvere l'imprevista funzione energetica del nastro. Il nastro sembra essere avvolto come una cintura sulla parte superiore delle emissioni a livello globale distribuito del cielo più ampio, e separandolo delle emissioni di sfondo emissioni, gli scienziati ora possono ora vedere cosa c'è sotto di esso.
Schwadron ha detto: "Ci sono molte teorie su come il nastro possa essere stato creato, e non capiamo esattamente quello che stiamo vedendo, ma sembra dirci qualcosa su come il campo magnetico galattico locale interagisce con l'eliosfera".

Ulteriori prove di tale interazione è stata la scoperta di una "coda" delle emissioni nel paesaggio di confine di fondo, che apparentemente è deviato in direzione del campo magnetico galattico come il nastro sembra indicare. "Questo campo magnetico galattico può essere una chiave mancante per comprendere come l'eliosfera protegge il Sistema Solare dai raggi cosmici galattici", dice Schwadron. "Come evidenziata anche nelle mappe, molto particolare è la caratteristica del "naso" della eliosfera. Il naso rappresenta la direzione in cui si muove il Sistema Solare attraverso la parte locale della galassia più vicina al nostro Sole e che Schwadron paragona con l'onda di prua davanti ad una nave, che ci mostra come il nostro movimento attraverso la galassia comprime e devia la materia del mezzo galattico in giro per la nostra eliosfera".

Le mappe di IBEX differiscono in modo così radicale da quello che era previsto prima della missione, che gli scienziati hanno lottato per districare la vasta quantità di informazioni contenute verso la comprensione di come l'eliosfera globale sia controllata dalla interazione del Sole con il mezzo galattico locale.

McComas, dice poi: "Prima di IBEX, la maggior parte degli scienziati ritenevano che i confini globali del nostro Sistema Solare fossero controllati principalmente dal suo movimento attraverso la galassia e il vento solare, un flusso estremamente veloce della materia elettricamente carica emesso dal Sole. Le mappe di IBEX rivelano che il campo magnetico galattico è anche una parte fondamentale di interazione del Sole con la galassia".
La missione IBEX è stata lanciato il 19 Ottobre 2008 e dispone di due telecamere ad altissima sensibilità che contengono importanti componenti progettati e costruiti alla UNH cui ha anche sede la Science Operations Center.

Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... =BP_recent - http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 114935.htm


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2013, 18:41 
Il vento interstellare sta cambiando
Confrontando i dati raccolti nel corso di 40 anni sul flusso di elio neutro che dallo spazio interstellare entra nell'eliosfera, un gruppo di ricercatori statunitensi hanno trovato prove che la direzione di quel vento si stia modificando costantemente. Questo potrebbe essere dovuto a cambiamenti in corso nell'ambiente galattico che circonda il Sole. Lo studio su Science.


Immagine
Rappresentazione del movimento del Sole attraverso una serie di nubi interstellari.
Durante questo movimento, l’elio è risucchiato dalla gravità solare e diventa
un flusso di gas che attraversa il Sistema solare
(NASA/Goddard/Adler/University of Chicago/Wesleyan University)


C’è qualcosa di nuovo nell’aria (è una licenza poetica, perché di aria lì non ce n’è proprio) che il Sole, trascinandosi dietro il sistema planetario di cui anche noi facciamo parte, attraversa nel suo movimento all’interno della galassia. Confrontando i dati raccolti da diverse missioni nel corso di 40 anni sul vento interstellare che attraversa l’eliosfera (la bolla al cui interno si fa sentire il campo magnetico solare), Priscilla Frisch dell’Università di Chicago e i suoi colleghi si sono convinti che la direzione di quel vento stia cambiando costantemente, indizio a sua volta di cambiamenti nell’ambiente galattico che il Sole sta attraversando.

La chiave della loro analisi, che raccontano sull’ultimo numero di Science, sono i dati raccolti dal satellite IBEX (Interstellar Boundary Explorer), messa in orbita dalla NASA proprio per raccogliere dati sul flusso di particelle generate dall’interazione tra vento solare e mezzo interstellare. I ricercatori hanno studiato i dati raccolti tra il 2009 e il 2011 da IBEX, e li hanno confrontati con quelli di missioni precedenti in particolare Ulysses (una missione NASA/ESA lanciata nel 1990 per studiare il Sole) ma anche le missioni Mariner 10, SOLRAD 11B e Prognoz 6. Nel complesso, i dati storici coprono i periodi dal 1972 al 1978 e tra il 1992 e il 2002.

Il tutto per cercare differenze nella velocità e nella direzione del “vento” creato dal flusso di gas neutro interstellare che attraversa l’eliosfera mentre essa si muove all’interno della Nube Interstellare Locale, una regione della nostra Galassia che si estende per circa 30 anni luce. Durante i 40 anni trascorsi da quando l’uomo ha iniziato a misurare direzione e velocità di quel vento, il Solo ha attraversato circa l’1 per cento della distanza che lo separa dai confini della Nube Interstellare Locale, e la Terra ha attraversato circa 200 Unità Astronomiche di polvere interstellare e gas neutro.

Il dato più utile da studiare per capire come sia cambiato quel vento in questi 40 anni è il flusso di elio interstellare: l’elio è abbondante, poco influenzato dai fenomeni magnetici che avvengono ai margini dell’eliosfera, e la gravità del Sole tende a concentrarlo in un cono che segue la nostra Stella nel suo movimento lungo la Nube Interstellare Locale. Bene, la direzione del flusso di elio sembra essersi spostata costantemente in questi ultimi 40 anni: più precisamente è cambiata costantemente la sua longitudine eclittica, cioè l’angolazione rispetto al piano dell’eclittica (il percorso apparente del Sole sullo sfondo della sfera celeste).

Impossibile indicare una causa, ma se confermati (l’analisti statistica è complicata e presenta ancora diverse incertezze) i dati indicherebbero che sta cambiando qualcosa nel pezzettino di galassia in cui si trova il nostro sistema solare; e qualunque cosa sia, si fa sentire proprio nel vento interstellare che attraversa il Sole e i suoi pianeti.

Fonte



_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 6968
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio: Re: Ai confini sistema solare
MessaggioInviato: 20/10/2021, 22:53 
Spazio: il Sistema Solare potrebbe essere circondato da un “tunnel magnetico”
Secondo un'astronoma dell'Università di Toronto il Sistema Solare è circondato da un tunnel magnetico che può essere visto nelle onde radio

Immagine

Lo Sperone Polare Nord e la Regione del Ventaglio sono due strutture radio luminose su larga scala visibili sui lati opposti del cielo: secondo una nuova ricerca sono collegati e sono costituiti da lunghi filamenti magnetizzati e paralleli. Questa connessione forma quello che sembra essere un “tunnel” intorno al nostro Sistema Solare.

“Se dovessimo guardare in alto nel cielo, vedremmo questa struttura simile a un tunnel in quasi tutte le direzioni in cui guardiamo, cioè se avessimo occhi in grado di vedere la luce radio,” ha dichiarato Jennifer West, astronoma del Dunlap Institute for Astronomy and Astrophysics dell’Università di Toronto. “Chiamate Sperone Polare Nord e Regione del Ventaglio, conosciamo queste due strutture dagli anni ’60“.

Immagine

Il Dr. West e colleghi ritengono di essere i primi astronomi a collegare queste strutture come un’unità.
Costituiti da particelle cariche e da un campo magnetico, lo Sperone Polare Nord e la Regione del Ventaglio hanno la forma di lunghe corde. Si trovano a circa 350 anni luce da noi e sono lunghe circa 1.000 anni luce.

“Nel 1965, gli astronomi hanno ipotizzato che questi segnali radio polarizzati potessero derivare dalla nostra visione del Braccio Locale della Galassia, dall’interno di esso,” ha spiegato l’astronoma. “Quel paper mi ha ispirata a sviluppare questa idea e a collegare il mio modello ai dati di gran lunga migliori che i nostri telescopi ci forniscono oggi“.

I ricercatori hanno costruito un modello al computer che ha calcolato come sarebbe il “cielo radio” visto dalla Terra.
Il modello ha consentito di visualizzare la struttura attorno al Sistema Solare e ha mostrato loro come sarebbe apparso il cielo attraverso i moderni telescopi.

“E’ uno studio estremamente ingegnoso,” ha affermato il prof. Bryan Gaensler, del Dunlap Institute for Astronomy and Astrophysics presso l’Università di Toronto.
Il modello del “tunnel” del team non è solo una nuova intuizione, ma rappresenta anche un concetto innovativo concreto. “Penso che sia semplicemente fantastico immaginare che queste strutture siano ovunque, ogni volta che guardiamo il cielo notturno,” ha concluso il dottor West.

I risultati saranno pubblicati sull’Astrophysical Journal.


https://www.meteoweb.eu/2021/10/spazio- ... o/1731887/


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 18 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 29/03/2024, 07:37
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org