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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Virgin, ecco le navi per il turismo spaziale
MessaggioInviato: 08/12/2009, 17:50 
Il pioniere del volo Richard Branson ha presentato nel Deserto del Mojave (in California) la sua navicella destinata a portare nello spazio turisti disposti a pagare 200 mila dollari per il viaggio.

La navicella è composta da due elementi: un veicolo principale (White Knight Two) in grado di portare nello spazio un veicolo più piccolo (Space Ship Two) capace di trasportare, insieme ai due piloti, sei passeggeri. I turisti spaziali potranno vedere la Terra attraverso grandi oblò e muoversi in condizioni di assenza di peso. Una volta sganciato dal veicolo principale il modulo potrà tornare sul pianeta a velocità rallentata evitando i problemi di surriscaldamento che tormentano gli shuttle della Nasa. Branson, che sostiene di avere già 300 prenotazioni, farà il primo viaggio tra 18 mesi con la sua famiglia aprendo una nuova era di turismo spaziale. Una pista aerea è in costruzione nel New Mexico e sarà pronta a metà del 2010. Branson, fondatore della Virgin Records e Virgin Atlantic, sottolinea che i 200 mila dollari del biglietto spaziale sono un autentico risparmio se confrontati con le decine di milioni di dollari pagate al momento dai turisti spaziali.

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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... ?idPhoto=1



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MessaggioInviato: 25/03/2010, 13:40 
Collaudata navetta Virgin, turisti in orbita dal 2011

La Virgin Galactic ha collaudato oggi nei cieli della California il suo veicolo 'SpaceShipTwo' che mira a trasportare turisti in giro per lo spazio a partire dal 2011 al prezzo di 200mila dollari a persona: la navetta e' rimasta agganciata al veicolo-madre 'Cavaliere Bianco' che nei futuri viaggi turistici avra' il compito di portare 'SpaceShipTwo' ad alta quota prima di liberarlo.

Fonte: http://www.corriere.it/notizie-ultima-o ... 1938.shtml


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MessaggioInviato: 30/03/2010, 11:27 


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MessaggioInviato: 19/07/2010, 22:07 
Voli suborbitali Virgin Galactic, primo test della navetta spaziale CON EQUIPAGGIO

Torniamo a parlare di Virgin Galactic con questo piccolo aggiornamento perché la scorsa settimana, in particolare il 15 Luglio 2010, ha avuto luogo al Mojave Air and Space Port nel deserto californiano il primo volo di test della navetta SpaceShipTwo con equipaggio a bordo.

VSS Enterprise (il nome di "questa" SpaceShipTwo) ha volato ancora in modalità Captive, agganciata cioè alla nave madre WhiteKnightTwo (di nome Eve) per tutta la durata del volo (6 ore e 12 minuti).

Si è trattato del 33° test flight per la nave carrier e del 3° per la navicella suborbitale. I test continuano ed il prossimo obiettivo da raggiungere per SpaceShipTwo è il test di sgancio e volo in autonomia.

AGGIORNAMENTO
Ecco il video del volo di Test dal Virgin Galactic Channel di YouTube



Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/07/ ... primo.html


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MessaggioInviato: 02/11/2010, 16:14 
La Nasa boccia il turismo spaziale
«Se la Virgin manderà in orbita mille supervoli all’anno
si brucerà il 10% dello scudo di ozono intorno alla Terra»

Chi va nello spazio avvelena anche te, digli di smettere. O meglio ancora, digli di non cominciare proprio. È questo il messaggio che la Nasa americana lancia alla compagnia privata britannica Virgin Galactic, in procinto di cominciare (tra le fanfare) un grandioso programma di viaggi per turisti spaziali, aperto a tutti i clienti sufficientemente avventurosi e danarosi da pagarsi 170 mila euro di biglietto.

Uno studio commissionato dall’ente spaziale di Washington e validato da una rivista scientifica internazionale (Geophysical Research Letters) dice che se la Virgin organizzerà davvero mille voli nello spazio all’anno con le sue navicelle (e il programma è questo, anzi pure più intenso, a regime) verrà scaricata nell’atmosfera anidride carbonica supplementare bastevole ad alzare la temperatura media di 0,7 gradi in varie zone del globo (e fino a 0,8 sulla strategica Antartide), inoltre verrà bruciato tanto ozono da ridurre del 10% la consistenza della sua fascia, e questo lascerà il pianeta e i suoi abitanti più esposti alle radiazioni cosmiche, finora schermate dall’ozono medesimo.

La prima reazione a questa notizia potrebbe essere che la Nasa ha una bella faccia tosta a rinfacciare agli altri qualche missione nello spazio, mentre lei, la Nasa, non fa altro da mezzo secolo e passa, infischiandosi dell’ambiente; un classico caso di pagliuzza e di trave. Ma il fatto è che pure quella della Virgin Galactic non è per niente una pagliuzza: mille voli nello spazio all’anno la Nasa non li ha fatti mai, anzi è probabile che non li abbiano mai fatti neanche tutte le agenzie spaziali del mondo messe insieme. È proprio in arrivo un salto di qualità, una bella botta per l’ambiente globale, a quanto pare. Il coordinatore della ricerca commissionata dalla Nasa, Martin Ross di Aerospace Corporation (El Segundo, California), dice che bisognerebbe fermare tutto, quanto meno in attesa di studi più approfonditi.

La Virgin Galactic è la branca spaziale dell’impero Virgin, creato pezzo a pezzo dal britannico Richard Branson. Il gruppo Virgin è partito nei primi Anni 70 con una giovane e temeraria casa discografica a Londra, messa su da un Branson ventenne e squattrinato, poi di attività in attività e di società in società la Virgin ha allargato il suo raggio d’azione che oggi spazia dagli aerei alle bevande, dai treni alle palestre, dai telefoni all’editoria e dalle carte di credito ai cosmetici, per citare solo qualcuno dei suoi business più noti. Il turismo spaziale è di sicuro l’attività più nuova e fantasiosa, e fra parentesi Branson scelse di annunciarla in Italia proprio a «La Stampa» in un’intervista del 2005.

Secondo i tempi prestabiliti il programma dei viaggi nello spazio con Virgin a quest’ora avrebbe dovuto essere già in pieno svolgimento da una paio d’anni, e invece partirà nel 2011, ma in questo nessuna sorpresa, i ritardi pluriennali fanno parte della miglior tradizione dell’esplorazione spaziale (e questo vale anche e soprattutto per la Nasa). Un altro classico è la lievitazione dei prezzi: nel 2005 Branson stimava che il biglietto sarebbe costato 80 mila euro a persona, adesso siamo a 170 mila, però la stessa compagnia prevede un calo dei prezzi man mano che l’attività si espanderà e ci saranno economie di scala.

http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni ... tp/373351/


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MessaggioInviato: 02/11/2010, 23:50 
Dai primi razzi per uso scientifico degli anni 50, in meno di venti anni si e' arrivati ad andare sulla luna a fine 60 inizio 70, e poi (come se la avessero visto qualcosa ) si sono fermati. Siamo nel 2010 e non si riesce ad andare sulla luna? dopo quarant'anni si dovrebbe andare sulla luna come prendere un pulman se il progresso tecnologico per lo spazio avesse seguito il corso che ha seguito per tutto il resto.Solo io vedo qualcosa di strano in questo turismo spaziale limitato a pochi km dalla terra? [:(]


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MessaggioInviato: 03/11/2010, 14:54 
Cita:
manucaos ha scritto:

Dai primi razzi per uso scientifico degli anni 50, in meno di venti anni si e' arrivati ad andare sulla luna a fine 60 inizio 70, e poi (come se la avessero visto qualcosa ) si sono fermati. Siamo nel 2010 e non si riesce ad andare sulla luna? dopo quarant'anni si dovrebbe andare sulla luna come prendere un pulman se il progresso tecnologico per lo spazio avesse seguito il corso che ha seguito per tutto il resto.Solo io vedo qualcosa di strano in questo turismo spaziale limitato a pochi km dalla terra? [:(]


Non esageriamo.. [:p]
Al massimo è vero il contrario, siamo andati sulla Luna con mezzi non appropriati. Lo abbiamo (hanno) fatto per motivi particolari, ma questo non vuol dire che i viaggi interstellari siano già alla nostra portata, con gli strumenti che ci ritroviamo.

Andare sulla Luna (che è comunque moolto lontana) con l'Eagle a mio parere è stato come attraversare l'Oceano Atlantico con il salvagente..


Ultima modifica di Lawliet il 03/11/2010, 14:55, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/11/2010, 00:10 
se mai è veramente successo, a questo punto...



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 Oggetto del messaggio: Re: Virgin, ecco le navi per il turismo spaziale
MessaggioInviato: 11/07/2021, 18:39 
La navetta spaziale con a bordo Branson rientrata sulla Terra
Il lancio della Virgin Galactic dal deserto del New Mexico


La navetta spaziale della Virgin Galactic con a bordo Richard Branson è rientrata sulla terra con un perfetto atterraggio, dopo poco più di un'ora di volo.

"Un'esperienza unica nella vita": queste le parole di Richard Branson nei pochi minuti che la navetta spaziale della Virgin Galactic ha fluttuato nello spazio.
Branson ha raggiunto lo spazio a bordo della navicella spaziale Unity 22 della Virgin Galactic, coronando così un sogno iniziato 17 anni fa e aprendo la strada a un futuro turismo spaziale. "E' meraviglioso, un sogno", le prima parole del miliardario britannico a bordo.

A bordo insieme a Branson un equipaggio di due piloti, Dave Mackay e Michael Masucci, più tre dipendenti della Virgin Galactic. La navicella nel suo volo suborbitale ha raggiunto un'altezza di 80 chilometri sopra il deserto del New Mexico.

"Ci aspetta un gran giorno. Ottimo cominciare la mattinata con un amico", aveva scritto Richard Branson su Twitter pubblicando una foto con Elon Musk, poco prima del volo. "Mi sento bene. Mi sento esaltato. Mi sento pronto", si legge.

Guarda su youtube.com


https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... 84352.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Virgin, ecco le navi per il turismo spaziale
MessaggioInviato: 19/07/2021, 20:32 
Bezos porta in orbita 2 generazioni a 52 anni dalla missione Luna


In volo il 18enne olandese Oliver Daemen e la 82enne Wally Funk, sono il più giovane e la più anziana fra i 'turisti-astronauti'. L'astrofisica Caraveo all'Adnkronos: "E' un colpo di genio"


A 52 anni dalla fatidica discesa del primo uomo sulla Luna, Jeff Bezos celebra quel 20 luglio del 1969 con un colpo di genio. Domani, in occasione dello storico anniversario dell'Apollo 11, il fondatore del colosso dell'ecommerce Amazon e della società di voli spaziali Blue Origin porterà infatti in orbita due generazioni di turisti spaziali: il più giovane, l'olandese 18enne Oliver Daemen e la più anziana, la statunitense 82enne Wally Funk. E se il ragazzo avrà presto una storia 'top' da raccontare sui social, la dama che Bezos ha invitato a bordo del New Shepard può vantare il titolo di 'più anziana astronauta della storia spaziale' visto che, negli anni '60, appena 22enne, aveva anche fatto domanda per entrare nel corpo astronauti della Nasa ma, a causa di un gender gap ancora in voga, non poté partecipare nemmeno alle selezioni.

Dunque se per Oliver il volo suborbitale sarà probabilmente tutto un selfie e per Wally dopo 60 anni si chiude un cerchio, per Bezos "si centra un geniale obiettivo di marketing" commenta secca l'astrofisica Patrizia Caraveo, conversando con l'Adnkronos su 'quanta terra è passata sotto i nostri piedi' nell'anniversario del primo passo di Neil Armstrong sulla Luna. "Quello di Bezos è un colpo di genio. Avere invitato a volare due generazioni insieme e per la prima volta é una geniale visione di marketing" sottolinea la scienziata italiana, dirigente di ricerca e responsabile per Inaf dell'analisi dei dati del satellite Fermi.

"Con questa scelta Bezos ci ha 'spiegato' come mai e non a caso é il fondatore di Amazon e che oggi punta dritto con la sua impresa di voli spaziali Blue Origin a contendere il posto al vertice di 'imprenditore privato dello spazio' ad un altro visionario: Elon Musk, fondatore di Space X" sottolinea Caraveo che ha raccontato nel suo libro "Conquistati dalla Luna" (Raffaello Cortina Ed, 2019) la storia di Wally Funk e delle 13 donne aviatrici.

"La storia -ricorda Patrizia Caraveo- inizia con la curiosità del medico degli astronauti Randy Lovelace che aveva già esaminato tanti uomini ma continuava a chiedersi come avrebbero reagito le donne sottoposte alle stesse prove. L’incontro con l’aviatrice Jerrie Cobb ha poi trasformato la curiosità in un progetto e nella clinica di Lovelace all'epoca sono state selezionate 13 aviatrici che superarono tutti i test. Fra queste c'era anche Wally Funk che, con appena 22 anni, era la più giovane del gruppo". Autrice di diversi saggi e libri di divulgazione scientifica come "Il Cielo é di tutti" (ed.Dedalo), Caraveo commenta che "Wally ha un sorriso fantastico, nel suo sorriso c'è un messaggio di positività e ottimismo e Bezos - ribadisco- é un genio del marketing perché, sebbene arriva dopo una settimana dal volo della Spaceflight Unity 22 del miliardario britannico Richard Branson, Bezos ha giocato sulla coincidenza della data dell'Apollo 11 e soprattutto al portare in volo l'anziana 82enne e il giovanissimo 18enne".

"Il ragazzo di 18 anni, Oliver Daemen, è invece un 'ripiego intelligentissimo' di Bezos perché avrebbe dovuto volare persona sconosciuta che ha pagato 28 milioni di dollari, poi il volo è stato annullato e Bezos ha avuto l'idea brillantissima di scegliere il più giovane di tutti, insieme alla viaggiatrice spaziale più anziana, Wally Funk, che ora sarà 'astronauta' grazie al patron di Amazon".

"Wally si era comprata un biglietto - per un po' meno di 100mila dollari - per in volo suborbitale con Virgin Galactic che però non é mai partito. Era il 2010 e adesso il suo sogno si avvera e Funk entra nella storia accanto all'astronauta professionista a John Glenn che aveva ben 77 anni quando è tornato nello spazio con lo Space Shuttle". Dunque un count down carico di memorie per Wally, prima donna a ricoprire la posizione di ispettore della General Aviation Administration e prima donna a fare parte del National Transportation Safety Board. "Il viaggio di domani non é come andare in orbita ma - taglia corto Caraveo - meglio che niente per la volitiva ed energetica signora".


https://www.adnkronos.com/bezos-porta-i ... 5GAz8oLWkT


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 Oggetto del messaggio: Re: Virgin, ecco le navi per il turismo spaziale
MessaggioInviato: 29/08/2021, 22:44 
Cresciuto con star trek le navi della Virgin mi sembrano alquanto primitive



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Ed è sbagliata.
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 Oggetto del messaggio: Re: Virgin, ecco le navi per il turismo spaziale
MessaggioInviato: 05/09/2021, 16:18 
Spazio, le autorità americane sospendono i voli privati di Virgin Galactic
La causa è un’indagine della Faa su un sospetto incidente l’11 luglio nel volo inaugurale della società di Branson

I facili entusiasmi sul turismo spaziale privato, insieme alle prospettive di grandi guadagni per alcune aziende, rischiano di spegnersi in seguito a un’indagine avviata dalla Faa, l’autorità americana di controllo dei voli commerciali. La Federal Aviation Administration degli Stati Uniti ha fermato i voli spaziali della Virgin Galatic, mentre indaga su un sospetto incidente nel volo inaugurale, l'11 luglio scorso, della compagnia che trasportava il fondatore della società, l'eclettico miliardario inglese Richard Branson.
Indagine su un sospetto incidente

Ci sarebbe stato un grave incidente durante il volo a luglio della Virgin Galactic. La Faa ha annunciato che sta indagando su una deviazione dalla traiettoria del primo volo, molto pubblicizzato. Secondo un’inchiesta del New Yorker, una luce rossa si sarebbe accesa nell’abitacolo, segnalando un problema serio che avrebbe potuto portare a un esito fatale del volo.

La società di Branson aveva detto: «Tutto ok»

Branson è stato l’11 luglio il primo miliardario ad andare nello spazio a bordo della navicella della compagnia privata da lui creata, anticipando di pochi giorni Jeff Bezos, che secondo le stime di Forbes è l’uomo più ricco del mondo. Virgin Galactic all’epoca aveva assicurato che tutto era andato secondo i piani. Invece, stando all'annuncio dell’agenzia Usa per la sicurezza, la navicella avrebbe volato brevemente fuori dallo spazio aereo dedicato alla missione.
La nota della Faa sullo stop

Per ora i voli privati di Virgin sono sospesi. «Virgin Galactic non sarà in grado di far volare la sua SpaceShipTwo fino a quando la Faa non avrà approvato il rapporto finale dell’indagine o stabilito che i problemi relativi all’incidente non influiscono sulla sicurezza pubblica», ha detto l'agenzia americana dell’aviazione.
Giù le azioni in Borsa, -2,95%

Virgin Galactic è quotata in Borsa a New York. Ieri le azioni della società di Branson hanno perso il 2,95% , hanno chiuso a 25,99 dollari.



Nuovo volo previsto il 25 settembre con tre italiani

Lo stop potrebbe bloccare la prossima missione suborbitale di Virgin Galactic in programma il 25 settembre, nella quale è previsto siano a bordo anche tre italiani, due ufficiali dell'Aeronautica militare e un ricercatore del Cnr. La missione italiana, a scopo scientifico, denominata Virtute, è già stata presentata alla stampa con enfasi.


https://www.ilsole24ore.com/art/spazio- ... ic-AEAsVQg


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