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 Oggetto del messaggio: Galassie nane, i mattoni della Via Lattea
MessaggioInviato: 06/03/2010, 09:37 
La stella trovata nella galassia nana dello Scultore ha un'abbondanza di metalli 4000 volte più bassa di quella del Sole: probabilmente essa è antica quanto l'universo

Nuovi e importanti indizi sull'evoluzione della nostra galassia sono stati ottenuti grazie alla scoperta di una nuova stella: localizzata nella galassia nana dello Scultore, a circa 280.000 anni luce da noi, l'oggetto ha una composizione chimica simile a quella delle più antiche stelle della Via Lattea, il che confermerebbe l'ipotesi che essa si sia espansa assorbendo galassie nane.

Alcuni studi recenti hanno messo in discussione il collegamento tra galassie nane e la Via Lattea sulla base delle differenze tra le rispettive composizioni chimiche delle loro stelle. Eppure le differenze potrebbero non essere così grandi, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature.

"Era solo questione di trovare il giusto tipo di stella, ma per farlo occorreva un nuovo tipo di tecnica osservativa”, ha spiegato Josh Simon, astronomo degli Osservatori della Carnegie Institution, coautore dello studio. “Utilizzando le tecniche precedenti, era molto difficoltoso riconoscere quali fossero gli oggetti importanti da osservare.”

Le galassie nane sono di dimensioni limitate e contengono pochi milioni di stelle. Spesso orbitano intorno a galassie di dimensioni maggiori, come la Via Lattea, costituite da centinaia di miliardi di stelle.

Nel modello bottom-up di formazione stellare, proposto nel 1978 dagli astronomi della Carnegie Leonard Searle e Robert Zinn, le galassie più grandi raggiungono le loro dimensioni finali nell'arco di miliardi di anni inghiottendo le loro vicine più piccole. Ma se le galassie nane sono i mattoni elementari di quelle più grandi, bisognerebbe trovare lo stesso tipo di stelle in entrambi i tipi di galassie, specialmente nel caso delle stelle più vecchie, povere di metalli (in astronomia, i metalli sono tutti gli elementi chimici più pesanti dell'elio).
Le stelle nell'alone della Via Lattea possono essere estremamente povere di metalli, anche 100.000 volte più povere del Sole, che è una stella con un'abbondanza media di questi elementi. Negli ultimi decenni, tuttavia, l'osservazione sperimentale della presenza di stelle estremamente povere di metalli nelle galassie nane è mancata.

"La Via Lattea sembrava avere stelle molto più primitive di qualunque altra stella in qualunque galassia nana", ha commentato Simon. "Se le galassie nane sono state effettivamente le componenti originali della Via Lattea, è difficile comprendere perché non abbiano composizioni simili."
Simon e colleghi hanno quindi cominciato a sospettare la presenza di un errore sistematico nei metodi utilizzati finora in questo tipo di osservazioni. Evan Kirby, astronomo del Caltech che ha partecipato alla ricerca, ha perciò sviluppato un metodo per stimare contemporaneamente l'abbondanza di metalli in un gran numero di stelle, e per evidenziare quelle in cui tale parametro è minimo.

Tra le stelle trovate nella galassia nana dello Scultore, quella indicata dalla sigla S1020549, ha un'abbondanza di metalli 4000 volte più bassa di quella del Sole e cinque volte inferiore a quella di qualunque altra stella trovata finora in una galassia di questo tipo.

"Probabilmente questa stella è antica quanto l'universo stesso”, ha concluso Anna Frebel, astronoma dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, primo autore dell'articolo comparso su Nature.

Oltre a ciò, i ricercatori hanno confrontato la presenza di ferro rispetto ad altri elementi quali magnesio, calcio e titanio. Le abbondanze relative sono così risultate simili a quelle tipiche delle stelle più antiche della Via Lattea, a ulteriore conferma del fatto che esse si formarono originariamente nelle galassie nane.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... ea/1342357


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